lunedì 30 settembre 2019

Recensione #325 - Una storia veramente troppo complicata di Giulia Andreasi

Hola carissimi, come state? Passato bene il weekend? Il mio volato come al solito... ma come è possibile? Vabbè, me ne dovrò fare una ragione. Per cominciare bene la settimana però vi lascio il mio pensiero su un libro carinissimo che ha saputo allietare qualche ora delle mie impegnate e caotiche giornate. Si tratta di Una storia veramente troppo complicata di Giulia Andreasi, auto pubblicato, pag. 172. 

Sinossi: Chiara è diventata medico a prezzo di grandi sacrifici suoi e della sua famiglia e ora che ha vinto una prestigiosa borsa di studio al Central Hospital for Children di Boston, non può permettere che nulla la distragga dal raggiungere la meta che si è prefissa: diventare neonatologo. Ma se il giovane primario sembra intenzionato a controllarti a vista e a renderti la vita difficile sia a livello professionale sia sentimentale, raggiungere questo traguardo sembra diventare impossibile. Se poi ci si mette anche il tuo migliore amico…Già pubblicato nel 2012, ora rivisto, corretto e un po' stravolto.


Se mi seguite lo sapete, generalmente non leggo romance. È successo però che l’ultimo periodo sia stato molto frenetico e difficile. Riuscire a star dietro a tutto – il piccolo arrivato, la ripresa della scuola per il grande, il lavoro, la casa, lo sport con i viaggi annessi – mi ha portato ad avere una grande necessità di staccare la spina, di alleggerire le mie giornate con una lettura di puro intrattenimento, che potesse essere letta senza particolare impegno ma solo per il gusto di leggere.

"Se ho scelto pediatria e ora neonatologia è proprio per il desiderio di alleviare la sofferenza dei più piccoli e deboli e questo spesso mi rende impossibile considerare i miei pazienti come puri e semplici casi clinici."

Per fare questo ho scelto un libro romance, auto pubblicato, di un’autrice italiana perché a volte mi piace anche provare a sfidare me stessa e uscire dalla mia comfort zone. È un libro acquistabile unicamente su amazon, al costo di € 2.99 in formato digitale (ma che può essere letto gratuitamente da chi possiede Kindle unlimited) e di € 9.99 cartaceo.
La storia è molto breve e semplice. Chiara e Greg, italiani, amici che vivono come fratelli in una grande casa condivisa dalle due rispettive famiglie, vincono una borsa di studio a Boston per la specializzazione in neonatologia. Entrambi sono specializzati in pediatria e entrambi sognano una ulteriore specializzazione.
L’ospedale in cui vengono presi a Boston ha delle regole molto rigide per quanto riguarda il comportamento negli alloggi degli interni e questo crea una sorta di atmosfera da college che risulta spesso divertente durante la lettura.
Chiara e Greg non potrebbero essere apparentemente più diversi: lei ha uno schema molto rigido con cui ha suddiviso la sua vita (studio, lavoro, marito, figli) e a cui si attiene in modo molto preciso anche a costo di perdere “treni” importanti che potrebbero non ripresentarsi; lui è un donnaiolo che vive alla giornata, senza troppe paranoie.
Ovviamente però la vita mette sempre in difficoltà quindi qualcosa interverrà per mandare all’aria i piani di lei e per contrastare i non piani di lui. In tutto questo avrà il suo grande peso il primario dell’ospedale che tutti chiamano Sua Alterigia.
Un libro che scorre molto velocemente che ha al suo interno dei personaggi a cui è facile affezionarsi e di cui si vorrà vedere l’evolversi della vita. Personaggi che sono perfettamente delineati in tutte le loro caratteristiche.
L’autrice ha scelto una narrazione a due punti di vista – quella che io preferisco e che sceglierei se mai dovessi scrivere un libro – che permette al lettore di entrare nel profondo della storia, di viverla attraverso gli occhi di più personaggi e di farla un po’ propria.
Un libro che oltre a regalarci una storia d'amore ci regala anche una profonda storia d'amicizia, di famiglia e ci fa riflettere sul contrasto tra diversi ceti sociali, sull'amicizia tra uomo e donna, sull'importanza di avere uno scopo importante nella vita ma anche sulla capacità di saper mettere momentaneamente da parte quello scopo per qualcosa di più grande.
Ci mostra le fragilità dell'animo umano in tutte le sue sfaccettature ma anche i modi per riuscire a superarle.
L’ambientazione è principalmente rappresentata dall’ospedale di Boston – in cui spesso l’autrice ci regala dei focus sui piccoli prematuri pazienti che scalda il cuore – e dalla vita ospedaliera, un po’ alla gray’s anatomy per intenderci. Un lieto fine che ovviamente in un romance non può mancare anche se ecco, lo sapete, io sono più per i finali diversi tipo… e vissero per sempre infelici e scontenti ahahahha ma questa è un’altra storia.
Un buon lavoro quello di questa autrice - che terrò d'occhio! - che sicuramente consiglio a chi è amante del genere perché non potrà lasciarvi indifferenti!!!

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