giovedì 19 settembre 2019

Recensione #322 - L'apprendista geniale di Anna Dalton

Ciao a tutti e buon venerdì, eccomi di nuovo qui con un recensione! Oggi vi parlo del romanzo L'apprendista geniale di Anna Dalton edito da Garzanti, pag. 270. 

Sinossi: Andrea attraversa il cancello del college di corsa, mentre il panorama di Venezia si perde all'orizzonte. È in ritardo, come sempre, e ancora più maldestra del solito, con il pesante borsone sulle spalle. Ma in tasca stringe tra le dita qualcosa che riesce a darle sicurezza ogni volta che è necessario: un foglietto di carta con su scarabocchiato «scrivi, scrivi, scrivi». Tre semplici parole che la madre le ha insegnato quando era una bambina. Tre semplici parole che ancora adesso segnano la strada verso il suo sogno: diventare giornalista. Dal giorno in cui è riuscita a tenere la penna in mano, Andrea ha riempito fogli e fogli, scrivendo di qualunque argomento. E questo il suo modo di distogliere la mente da ogni altro pensiero. Ora finalmente è entrata in una delle scuole di giornalismo più prestigiose al mondo, e ci è riuscita grazie a una borsa di studio per i suoi ottimi voti. Ecco la sua forza. Ma quello che ha imparato finora rischia di non bastare: tra quelle aule l'ambizione è il motore di ogni cosa e ci sono persone pronte a tutto pur di ostacolarla, pur di intralciare la conquista dei suoi obiettivi. Senza scrupoli. Per fortuna accanto a lei ha tre amici che non si sono arresi davanti alla sua indole timida e solitaria. C'è Marilyn, che veste sempre di nero. Andre, che la segue ovunque, come un'ombra. E soprattutto l'enigmatico ragazzo che si fa chiamare Joker e che, dietro un enorme sorriso, nasconde qualcosa che il cuore di Andrea non vede l'ora di scoprire. Con loro si sente più al sicuro. Eppure la posta in gioco è molto alta. Diventare una giornalista per lei significa tutto, e ora deve stringersi più che può al suo sogno. Non può deludere la persona a cui anni fa ha promesso di difenderlo. Anche se ci vuole un coraggio che pensava di non avere.



Primo di una trilogia, L'apprendista geniale è il libro di esordio di Anna Dalton, giovane e promettente attrice che, con questo romanzo, ci racconta la storia di Andrea Doyle, una giovane ragazza che, sin da bambina, sogna di diventare una giornalista come sua madre.Una madre che ha perso troppo presto e di cui lei conserva i ricordi con tutta se stessa.

"Nei miei giorni qui ho scoperto che Venezia non è affatto un posto. È un insieme di posti. Basta guardare la cartina. Anche Dublino è un insieme di quartieri diversi, anche Roma, anche New York, ma qui tra un posto e l'altro c'è il mare. Non c'è niente che ti fa sentire allo stesso momento parte di qualcosa e separato da tutto come vivere a Venezia."
Originaria di Dublino, proprio dopo la morte della madre Andrea si ritrova a vivere a San Neri, il paese di origine di suo padre George, dove i suoi più fidati amici sono una "banda" di ultrauttantenni che lei ha praticamente obbligato a giocare con lei ai giochi di ruolo. Ricordate D&D? Ecco, è quello che Andrea e i suoi amici vecchietti fanno quando si ritrovano.
Capelli rossi, poca autostima, una abbigliamento poco curato - con cui cerca di passare inosservata ma che, probabilmente, attira ancora di più l'attenzione su se stessa - e un animo nerd, queste sono le caratteristiche principali della nostra protagonista.
Non è mai stata una ragazza ricercata e lei non ha mai fatto nulla per diventarlo. È stato un animo solitario, pochi amici e un'unica grande passione: scrivere!
Da quando è piccola, proprio per emulare sua madre, Andrea è la caporedattrice di un giornale che porta il suo nome e a cui tutti i vecchietti di San Neri sono abbonati. Ma il suo futuro, lei ne è certa, è quello di scrivere per un giornale vero e la sua ammissione al Longjoy College ne è la prova.
Il Longjoy College, un college in cui studenti provenienti da tutto il mondo cercano di diventare dei bravi giornalisti, è l'ambientazione dei questo romanzo e questo primo libro rappresenta il primo anno (su tre) in questa scuola per la nostra protagonista.
Andrea dovrà aprirsi al mondo, vivendo a Venezia per tutto il suo percorso di studi, dovrà condividere la stanza con un altro studente ma, soprattutto, dovrà stare lontana da George, suo padre, di cui ancora si sente responsabile. È proprio per questo senso di responsabilità che la ragazza si trova anche un lavoro in un asilo come insegnante di inglese surante la sua permanenza al college, in modo da pesare il meno possibile sulle spalle di suo padre che come lavoro fa il portiere d'albergo.
La vedremo quindi alle prese con dei "marmocchi" non facili da gestire, che gliene faranno vedere delle belle ma che, a volte, sapranno anche insegnarle qualcosa.
Anna Dalton attraverso questo libro ha saputo creare una storia fresca, divertente, che abbina la leggerezza di una storia con protagonisti diciottenni a dei temi molto importanti che affronta attraverso la vita dei suoi personaggi. Si parla di perdite, di amori difficili, di amicizia, di invidia, di rivalità, di relazioni interpersonali, di apertura verso il diverso. Insomma, si parla di vita vera e di grandi, importanti sentimenti.
Quello che però emerge prepotentemente durante tutta la lettura è l'importanza dell'amicizia. Eh già, perchè Andrea al Longjoy riuscirà a crearsi una cerchia di amici molto particolare e molto affiatata, che saprà sostenersi nei momenti bui; dei protagonisti uno più strano dell'altro, con dei nomignoli spassosi che mostreranno al lettore la forza della parola amicizia.
Sarà facile, con lo scorrere delle pagine, affezionarsi ad ognuno di loro, essere curiosi di come evolveranno le loro vite, di come riusciranno a superare un anno in una scuola dura come quella che frequentano. 
L'ambientazione veneziana è, secondo me, una chicca di questo romanzo, che sa mostrarci e farci amare degli angoli di questa città attraverso gli occhi dei personaggi. Spesso Andrea e i suoi amici ci portano con loro negli spostamenti sui vaporetti, facendoci sentire ancora di più parte del romanzo.
Un buon esordio quindi, che saprà regalarvi attimi di spensieratezza e che vi farà ritrovare, alla fine, affezionati ad Andrea, Joker, Merylin, Uno, Andre e vi farà venire subito voglia di prendere in mano il secondo volume e divorarlo.
 
VOTO:



6 commenti:

  1. Ciao!! Anche io penso che l'ambientazione sia una vera chicca, o come dico io...tanta roba. Felice che lo abbia letto anche tu e che ti sia piaciuto. :-)

    RispondiElimina
  2. Ciao, Ba mi aveva parlato qualche giorno fa di questo libro...devo proprio decidermi a leggerlo, sembra uno di quei libri che rientrano nei miei gusti

    RispondiElimina
  3. anhe io lo voglio leggere mi manca, ma prima questo poi il secondo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chicca, scusa ma il tuo commento - e non capisco perché - mi era andato in attesa di moderazione... A volte blogger dadaproprio i numeri! Nel frattempo lo hai letto? 😊

      Elimina