venerdì 6 settembre 2019

Recensione #318 - 4321 di Paul Auster

Buonasera lettori, eccomi di nuovo qui, dopo la lunga latitanza vacanziera. Sono rientrata da pochi giorni e sono già stata fagocitata da lavoro, casa, figli, incontri letterari e mille altre cose lasciate in sospeso prima di partite. Mi perdonerete quindi se il blog per il momento andrà un po' a rilento.
Oggi però sono riuscita a ritagliarvi un po' di tempo per parlarvi di  4321 di Paul Auster edito da Einaudi, pag.951. 

Sinossi: Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un'altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell'altra scuola, se... Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E cosi ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale»: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto "4321", il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l'incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un'opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi. Ma c'è molto altro in "4321". C'è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l'assassinio di Kennedy, c'è lo sport e il Sessantotto, c'è Parigi e c'è New York, c'è tutta l'opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l'hanno ispirato, c'è il fato e la fatalità, c'è la morte e il desiderio.





Avevo adocchiato questo libro su diversi profili social che seguo, quindi a luglio, quando ho dovuto scegliere quali libri Einaudi comprare per ricevere la borsa che, per inciso, ho usato tantissimo in vacanza, ho optato per questo libro.


"Millie radunò le truppe, e quando Roe diede alla luce suo figlio alle 2.07 del mattino dopo, c'erano tutti: Stanley e i genitori di Rose, Mildred e Jean, perfino la madre di Stanley. E così nacque Ferguson, e per diversi secondi, una volta uscito dal corpo di sua madre, fu l'essere umano più giovane sulla faccia della terra."
Archibald Isaac Ferguson è l'unico figlio di Stanley e Rose, ed è anche il protagonista indiscusso di questo libro.
Un romanzo che attraverso le sue 951 pagine ci racconta le quattro possibili vite di Archie.
Quante volte nella vita vi siete domandati come sarebbe stata la vostra vita se aveste fatto una scelta diversa? Quante volte vi siete domandati cosa sareste diventati se aveste intrapreso una vita scolastica o lavorativa diversa? Se non aveste sposato vostro marito o vostra moglie, se vi foste trasferiti in un'altra città?
Paul Auster con questo libro fa un esperimento: parte da Stanley e Rose, dal loro incontro, dal loro innamoramento, fino ad arrivare alla nascita di Archie - tutto questo ci viene raccontato nel capitolo 1.0 - e poi, da questo punto, cioè dalla nascita, dipana la storia in quattro parti che rappresentano le quattro possibili vite di Archie. Ma non lo fa raccontandoci in sequenza gli avvenimenti della prima vita, poi della seconda e così via; sceglie di dedicare ad ogni vita un capitolo (quindi il capitolo 1.1 dedicato alla prima, il capitolo 1.2 dedicato alla seconda, il capitolo 1.3 dedicato alla terza e il capitolo 1.4 dedicato alla quarta vita) e ricominciando così, a capitoli alternati, fino alla dine con i capitoli 2.1 - 2.2 - 2.3 - 2.4 fino ad arrivare a sette capitoli dedicati ad ognuna delle quattro esistenze di Archie. 
Detta così potrebbe sembrare un po' macchinoso e effettivamente all'inizio della lettura bisogna abituarsi a questo tipo di narrazione ma poi tutto diventa più semplice.
Il romanzo, oltre a raccontarci di Archie e di come si evolve la sua storia - ma anche quella della sua famiglia nelle diverse esistenze- è anche l'occasione per l'autore per raccontare al lettore più di vent'anni di storia americana, attraverso fatti di cronaca, libri, film inseriti nel testo e anche attraverso i racconti dei personaggi che spesso vivono in prima persona questi fatti.
Lo stile di Auster non è semplice, perché farcito di moltissimi titoli di romanzi e film - che sono anche da spunto per farsi una cultura - ma è anche molto scorrevole e capace di conquistare il lettore sin dalla prima pagina.
Quello che può risultare difficile all'inizio è entrare nel meccanismo delle quattro vite alternate, ricordando cosa succede al protagonista, chi incontra nelle sue diverse strade ed anche quello che succede ai personaggi che ruotano attorno a lui. Non vi nego che io, soprattutto all'inizio, mi sono appuntata per ogni capitolo le notizie salienti, in modo da non confondere le quattro storie.
Di certo questo non è un romanzo da leggere nei ritagli di tempo anzi, è una lettura che necessita della massima attenzione per riuscire a tenere il filo delle storie ma, man mano che le pagine scorrono, tutto diventa più semplice, si diventa quasi parte della storia e si arriva alla fine sentendone la mancanza.
Uno stile narrativo - quello diviso in vite che si alternano - che io ho trovato assolutamente geniale, come ho trovato geniale l'evolversi di alcune delle quattro vite, ma non posso dirvi di più per non togliervi il bello della scoperta.
Sicuramente una parte molto importante di questa storia è caratterizzata dal destino, che sceglie per lui alcuni accadimenti che - come avviene nella vita vera - faranno cambiare radicalmente le carte in tavola, portandolo in luoghi diversi, con persone diverse, ma che a volta gli metterà sulla propria strada le stesse persone e gli farà percorrere le stesse strade. Attimi che si intrecciano e che sembrano appunto segnati dal destino, da un qualcosa di superiore che sembra già aver previsto tutto.
I personaggi sono molteplici, tutti perfettamente delineati sia nel fisico che nei comportamenti e ognuno riesce a dare il proprio contributo alla storia ritagliandosi una parte importante sia nelle pagine che nel cuore dei lettori.
L'ambientazione è l'America degli anni '40/'70 ma un ruolo molto importante per i protagonisti è anche Parigi che spesso ritorna come luogo di viaggio e di studio.
Un libro ricco, completo, corposo come pagine ma soprattutto corposo come qualità e quantità delle vicende narrate. 
Un libro che ho amato molto e che consiglio a chi nella lettura cerca storie per niente banali e che sappiano prendervi pian piano fino ad un crescendo che saprà restarvi dentro.
Primo approccio per me con questo scrittore che ora non vedo l'ora di scoprire in altri lavori.
Voi lo conoscete? Avete letto qualcosa di suo e vi va di consigliarmelo?
 
VOTO:



10 commenti:

  1. Mattoncino che devo trovare il coraggio di affrontare, sì! Incitami! 😁

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    1. Daiiiiiiiiii, vedrai che ne varrà la pena! Io ho già comprato Trippgia di New York, ti basta come incitamento? 😜😜😜

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  2. Anch'io come Michele devo trovare il coraggio... Ma la tua recensione già mi invoglia! Bentornata! 😊

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    1. Grazie per il bentornata Nadia! Anche tu dovresti leggere questo libro. Scaccia la paura e provaci 😊😊😊

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  3. Comprato! Aspetta solo il momento giusto! Mi fa piacere che ti sia piaciuto per me è l'ennesima conferma che devo assolutamente leggerlo! Baci

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    1. Spero possa piacerti quanto è piaciuto a me! Fammi sapere 😊😊

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  4. L'autore e la sua tematica mi incuriosiscono, 951 pagine mi frenano un po', la tua splendida recensione mi affascina. Quindi il romanzo entra di diritto tra le prossime letture :)

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  5. Mi intriga moltissimo! Ma penso di dover aspettare una vacanza senza pensieri per poterlo leggere in un'unica soluzione...

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    1. Ti capisco, con la vita che ho adesso non potrei mai imbarcarmi in una lettura così se non in vacanza...

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