venerdì 13 settembre 2019

Letture con Marina #70 - Un'estate con la Strega dell'Ovest di Kaho Nashiki

Buongiorno carissimi, dopo la lunga pausa estiva torna anche Marina, quindi banco alle chiacchiere, vi lascio a lei e alla sua nuova recensione!

Un vago riecheggiare del Mago di Oz, i temi cari alla scuderia Ghibli, il Giappone e un libro per ragazzi… irresistibile tentazione!

Titolo:  Un'estate con la Strega dell'Ovest
Autore: Kaho Nashiki
Casa editrice: Feltrinelli, 2019
Traduzione: Michela Riminucci
Pagine: 137
Sinossi: Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po', in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la "Strega dell'Ovest", ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose in raccoglimento, lontane dalla frenesia della vita di città, a lavorare nell'orto, raccogliere erbe selvatiche e cucinare, oltre a dedicarsi, naturalmente, a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega. A questa storia catartica e rivelatrice, negli anni, l'autrice ha voluto aggiungere tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e l'ambientazione e che proponiamo fedelmente nella presente edizione.


RECENSIONE:


E’ incredibile sapere che quest’opera fu scritta nel lontano 1994! In questa nuova edizione, l’autrice aggiunge 3 brevi racconti al corpus della storia principale, che riprendono personaggi ed ambientazioni.
Cosa dire di questo romanzo di ben 25 anni fa, che ha vinto moltissimi premi e che ha dato il là alla carriera di questa autrice giapponese?

La nonna di Mai, una signora inglese “trapiantata” in Giappone, riecheggia vagamente nel titolo e nel suo essere le famosissime streghe de “Il Mago di Oz”. Solo che in questo caso la nonna è per partito preso buona, a differenza delle sue sorelle dell’Est e dell’Ovest del famoso romanzo. Severa il giusto, gendarme buono, nonna come le nonne dovrebbero essere. O come erano. Ma le cose più interessanti sono l’ambientazione, in una zona rurale del Giappone, la cura delle piante, cui anche l’autrice si interessa, la religione e la tradizione giapponese ed insomma in anticipo sui tempi tutti quelli che oramai sono temi cari alla scuderia Ghibli.

La delicatezza del narrato, la poesia insita in ogni attività, anche la più fisica o banalmente meschina – e le interazioni con le persone a cui vogliamo bene e alle persone che a pelle, magari anche senza motivo, abbiamo in antipatia, sono tutto ciò di qui ha bisogno questo romanzo per essere amato. E’ uno scritto quieto, non noioso, ma che descrive la routine della vita di una famiglia, anche se in realtà chiamarla quotidianità è mettere fuori fuoco una situazione particolare che sta vivendo un’adolescente. E anche definirla famiglia – se non altro nel periodo in cui Mai vive con la nonna, con la madre da una parte ed il padre da un’altra ancora, ha dell’ottimismo e dell’ovvietà fuori scala.

Sottolineo ancora una volta la data della scrittura di questo romanzo, perché in realtà leggendolo si pensa ai giorni nostri, alle difficoltà cui vanno incontro gli adolescenti ma anche, perché no, gli adulti di questa nostra generazione.

E’ mai esistita in passato un’epoca in cui era così complicato vivere in modo semplice, spontaneo, sincero? Nella società le masse stanno prendendo il sopravvento e sono sempre più numerosi coloro che vanno in cerca di leader dalla voce forte, che deridono – quando non vedono con astio – la passione di chi porta avanti un pensiero indipendente, e che cercano di escludere il diverso.” (Kaho Nashiki, 2017)

Mi pare non ci sia altro da aggiungere, se non la lettura di questo delicato spaccato di vita giapponese senza tempo, che inquadra splendidamente i tremuli sospiri dolorosi di un’adolescente, accompagnati liberamente da una guida che è in grado di frenarne la fuga e riportarla al suo posto nel mondo. Non semplicemente solo più forte, ma più profondamente consapevole di sé.

A presto,





7 commenti:

  1. Ciao Marina, bentornata! Questo libro mi aveva incuriosita per il titolo e avevo deciso di acquistarlo, ma non l'ho ancora letto. La tua bella recensione mi ha ricordato che mi sta aspettando! Un abbraccio!

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    1. Ciao Nadia.
      Anche x me una sorpresa.
      Che poi neanche tanto: non riesco a resistere agli autori asiatici 😉
      Ciao Nadia e buon fine settimana!

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  2. Non avevo mai sentito parlare di questo libro, ma con premesse del genere non può che incuriosirmi! 😍

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    1. Ciao Silvia.
      Gli autori asiatici, (insieme agli anglosassoni), sono il mio tallone d'Achille!
      Non so come ci riescano, ma sono sempre poetici, qualsiasi argomento trattino.
      Buon fine settimana!

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  3. Che blog interessante!
    Ciao, mi chiamo Chantal ho 24 anni. Ho deciso di aprire un piccolo blog per condividere insieme ad altre persone le stesse passioni, tra cui viaggi, cucina, libri e bellezza. Ancora non c'è nulla ma mi piacerebbe se passassi a trovarmi in attesa di nuovi post.
    Ti aspetto un abbraccio!
    Chantal

    www.chan-fol.blogspot.com

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  4. Ciao Chantal,
    grazie per averci trovate! 😉
    Domani con calma vengo a curiosare.
    Buin fine settimana!

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