martedì 7 febbraio 2017

Leggendo Serialmente - Gruppo di lettura #1 - Il gioco dell'angelo: sesta tappa


Buongiorno lettori carissimi. Siamo già giunti alla sesta tappa di questo GDL seriale. Oggi finiamo di commentare il secondo volume della quadrilogia Il cimitero dei libri dimenticati di Carlos Ruiz Zafon edito da Mondadori: Il gioco dell'angelo. Prima di entrare nel vivo con le mie impressioni vi lascio i link relativi alle tappe precedenti ed il calendario relativo alla lettura di questo nuovo volume

L'OMBRA DEL VENTO

03 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 0 a pag. 196 (i primi 25 capitoli) - Link qui
10 gennaio 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 197 a pag. 310 (vi dovrete fermare al capitolo che inizia riportando queste date: 1933-1954). Link qui
17 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 311 ( Parte intitolata: Nuria Monfort: Memorie di spettri 1933 - 1954) a pag. 471, ovvero fino al termine del romanzo. Link qui

IL GIOCO DELL'ANGELO
Ci comportiamo come se la quadrilogia fosse raccolta in un unico volume, quindi abbiamo appena terminato il volume uno ma senza ulteriori presentazioni iniziamo a leggere il secondo.
24 gennaio 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 11 a pag. 138, ovvero tutto l'Atto Primo. Link qui
31 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: commento del Secondo Atto, da pag. 141 a pag 336. Link qui
7 febbraio 2017 - Un libro per amico: parleremo del Terzo Atto + l'Epilogo, ovvero da pag. 339 a pag. 466.

ATTENZIONE SPOILER!!!! 

Avevamo lasciato la storia ad un punto cruciale: Cristina era tornata da David e stavano progettando di scappare a Parigi; la vedova Marasca era stata trovata da David morta annegata nella sua piscina e Sempere padre era appena morto.
È con questi ultimi avvenimenti che ci apprestavamo a leggere l’ultimo atto, un’ultima parte che si presentava ricca di misteri ancora da scoprire e in cui Zafon racchiude un mondo, per quanto mi riguarda fatto spesso di deliri.

Ecco che cosa ci hanno riservato queste ultime pagine.

David viene messo al corrente da Isabella che prima di morire Sempere è stato visto litigare con una donna che voleva a tutti i costi acquistare la copia da collezione e non in vendita del romanzo di Martin che l’uomo custodiva. La donna è probabilmente Irene Sabino che torna prepotentemente a fare parte della storia, così come ci ritornano Marlasca, Salvador, Jaco ed altri personaggi che sembrano appartenere ad un mondo parallelo rispetto a quello che vive il nostro protagonista.
Sempere figlio chiede a Isabella di sposarlo e lei, anche se un po’ titubante, accetta.
David si mette sulle tracce di Cristina - scomparsa il giorno della morte di Sempere – e la ritrova ricoverata a centocinquanta chilometri da Barcellona, dove fu ricoverato anche suo padre Manuel prima della sua morte. David la assiste anche se lei sembra sempre più vicina alla follia, tanto da voler scappare dalla prigionia della clinica finendo annegata in un lago ghiacciato (ma, mi chiedo, è successo veramente?).
Corelli appare sempre nel racconto quando meno ce lo si aspetta e questa volta senza la nota spilletta a forma di angelo. La sua figura è sempre misteriosa e particolarmente inquietante anche se man mano che le pagine scorrono ci si ritrova a chiedersi come mai chiunque venga in contatto con David muoia misteriosamente; se tutto sia dovuto alla mano del diavolo – Corelli – o semplicemente alla mano molto più terrena di David; se Corelli esiste o se è solo una proiezione della fantasia di David visto che ad un certo punto si scopre che la spilletta in realtà l’ha sempre indossata il nostro protagonista.
Ecco, io personalmente sono arrivata alla fine e questo ancora non l’ho capito!
Molto romantico il fatto che alla fine Corelli riconsegni a David una Cristina bambina che, gli promette, crescerà con lui e di lui si innamorerà ma, mi chiedo, perché? Cosa significa? È vero, io non sono molto avvezza ai fantasy però non riesco proprio a dare un’interpretazione di tutto questo.
Zafon non ci svela neanche alla fine se siamo stati trascinati in un gioco di illusioni o se anche solo una parte di tutte le assurdità che ci vengono raccontate appartengano veramente della vita di David. Man mano che le pagine scorrono tutto sembra crollare come un debolissimo castello di carta ed anche le poche certezze che credevo di avere svaniscono.
Corelli era il diavolo come molte di voi ipotizzavano? Io continuo a credere che in realtà David si sia suicidato tanto tempo prima, quando si puntò la pistola alla tempia il giorno del matrimonio di Cristina e Vidal, e che tutto quello che succede dopo sia solo un’invenzione, una menzogna, un luogo parallelo ultraterreno…
Sono fuori di testa più del nostro protagonista? Può essere ahahahaha
Devo dire che ho anche pensato per tutta la lettura che Zafon debba avere un problema serio con il fuoco e con le donne… Due libri in cui tutto finisce bruciato e due libri in cui le donne che i protagonisti sembrano amare di più – amanti o madri che siano – passano a miglior vita nelle maniere più tragiche e in vita si comportano in modo totalmente assurdo.

A parte però le battute, credo che forse l’autore abbia esagerato ripercorrendo troppo anche in questo secondo volume la traccia che sostanzialmente aveva già ampiamente e brillantemente sviscerato ne L’ombra del vento ed è impossibile non fare paragoni.
Che la storia del protagonista del presente rispecchiasse pari pari la storia del protagonista del passato –
prima Daniel con Carax ed ora David con Marlasca – l’ho ritenuto un grande espediente nella lettura precedente ma qui l’ho trovato un po’ scontato; che alla fine si lasci tutto all’interpretazione del lettore lo avrei trovata una buona idea se fosse stata usata in una lettura cui cronologicamente ne fosse seguita un’altra e non in questa dove era necessario ricollegarsi ai fatti che già conoscevamo; che anche in questo caso ci sia un ispettore corrotto – ne L’ombra del vento apertamente, qui emerge solo alla fine – mi sembra una mancanza di idee. Insomma, eccellente come sempre lo stile, fantastico il suo saper raccontare una storia nella storia, impeccabile la caratterizzazione dei personaggi ma ora da Zafon mi aspetto altro e spero di trovarlo ne Il prigioniero del cielo!!!

Ed ora lascio a voi la parola… su, sfogatevi!!!!!
Vi ricordo che la prossima tappa - il 14 febbraio sul blog Desperate Bookswife - commenteremo insieme i primi due atti del terzo volume della trilogia: Il prigioniero del cielo.
Prima di salutarvi vi lascio l'intero calendario delle prossime tappe relative anche ai libri successivi

20 commenti:

  1. Eccomi Dany! Sono d'accordo con te sul fatto che questo libro sia parecchio delirante e che non dia molte risposte; io mi sono data un'interpretazione, e cioè che Corelli fosse il diavolo e David abbia cominciato a soccombere come Marasca, accecato dallo smodato desiderio di fama e prestigio. Devo ammettere però che, come hai detto tu, alcune cose non tornano con questa interpretazione, e ciò che emerge dalla prima parte de Il prigioniero del cielo, che ho appena cominciato, mi sta confondendo ancora di più le idee. Comincio a pensare che non capiremo davvero dove vuole andare a parare Zafon finché non termineremo la quadrilogia. Staremo a vedere... per ora devo dire che mi sto divertendo tantissimo a leggere insieme a voi, per cui pazienza anche se non ho capito benissimo Il gioco dell'angelo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io inizierò Il prigioniero del cielo nei prossimi giorni! Comunque hai ragione, è divertentissimo leggere e commentare insieme a voi... Fossimo tutte più vicine si potrebbe organizzare un gdl fisico ma è impossibile sigh!

      Elimina
  2. Concordo con tutto quello che hai scritto!
    L'inizio di questa ultima parte è stato di una tristezza immensa, tutta la parte finale del romanzo invece è molto confusionaria. Pensavo di trovare finalmente le risposte alle tante domande che erano sorte e invece mi ritrovo più dubbiosa di prima, sin dalle prime battute avevo intuito che questo libro difficilmente avrebbe potuto almeno eguagliare L'ombra del vento, speravo di ricredermi ma purtroppo non è successo. David non è riuscito a riguadagnare punti, tutta la vicenda di Cristina è allucinante, il parallelismo con Marasca alla fine si rivela piuttosto banale. Le uniche parti che si salvano sono, ancora una volta, quelle dedicate a Sempere e Isabella ma il cardine del romanzo sarebbe dovuto essere un altro.
    Mi dispiace ma stavolta Zafon mi ha delusa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Continuo a chiedermi se sono io a non aver colto qualche particolare... Ma vedo che siamo più o meno tutte sulla stessa lunghezza d'onda!

      Elimina
  3. Ho già espresso il mio parere nella recensione. Non regge il confronto con L'ombra del vento e se vogliamo dirla tutta nemmeno con Marina, il primo che io abbia letto di Zafon.

    Sto ancora cercando di venirne a capo e non ho intenzione, per il momento, di leggere il terzo. Rimanderò la lettura di qualche giorno...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cavoli Rosaria, per te è stata proprio una delusione grande!
      Io Marina non l'ho letto quindi non so fare paragoni; ho letto invece Il principe della nebbia ed è un po'meno confusionario di questo ma è comunque un fantasy.

      Elimina
  4. Ciao!!
    Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai scritto! Anche a me la fine di questo romanzo ha lasciato molto perplessa e con mille dubbi...speriamo che il seguito ci spieghi cosa è veramente successo!
    Nonostante la trama non mi sia piaciuta più di tanto, sono convinta che lo stile di scrittura di Zafon meriti, anche perché, almeno per quanto mi riguarda, riesce a tenermi incollata alle pagine.
    La cosa che mi dispiace di più in assoluto è che Isabella è la madre di Daniel e quindi morirà giovanissima...era uno dei pochi personaggi (forse l'unico) che ho apprezzato in questo libro.
    Parto subito a leggere il romanzo successivo...sono ottimista, che ci stupirà con effetti speciali!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te, consiglierei in ogni caso questo libro perché anche io ho letto avidamente, senza mai staccarmi! Zafon credo sia un maestro in questo! Anche a me dispiace per Isabella ma comunque non l'avremmo ritrovata nel terzo libro che, da quello che ho capito ci riporterà a Daniel e Beatrice! Anche io spero che l'autore saprà stupirci! :)

      Elimina
  5. Ahahaha Daniela penso sì pure io che l’autore abbia qualche mania piromane ed omicida (perché il fuoco appare spesso nei suoi 2 libri che abbiamo letto fin’ora, e perché praticamente tutte le donne comparse ne “Il Cimitero dei libri dimenticati” sono morte!! O.O assurda come cosa… ora sono ancor più curiosa di leggere gli altri 2 libri!! ;-) ) e pure io sono rimasta leggermente basita sulle molteplici somiglianze similitudini e “killeritudini” varie (sì sì lo so bene che questa parola non esiste, ma era per enfatizzare il fatto che si assomiglino anche molte morti) e l’ho trovato un libro forse anche più cruento del primo, perché più di una volta mi pareva quasi di leggere un horror… specialmente alla fine, con la morte dei due sbirri Castelo e Marcos trucidati praticamente!! Ahi ahi che male!! Ma tanto non mi stavano per nulla simpatici… :P xD
    Comunque sia se ne “L’ombra del vento” via via con il racconto i misteri si sbrogliano, qui invece al contrario i misteri si accumulano e i dubbi triplicano!!
    Non mi aspettavo minimamente di rimanere molto più “speechless” di quando ho iniziato il libro, ma è così! Infatti mi ci vorrà un po’ per riassestare le idee e scriverne la recensione…
    Certo è che, a parte la fatica iniziale di capire in che tempo fosse ambientato il racconto rispetto al libro precedente (e colpa mia che involontariamente continuavo a fare il paragone) qualcosa poi mi è stata più chiara verso metà libro… però non ho capito bene il nesso: cioè perché l’autore ha pensato di scrivere un prequel così senza informare adeguatamente il lettore?? Io non l’avevo capito subito!! xD ahahaha Infatti a furia di parlare di Sempere senior e junior ero stra convinta per i primi capitoli che si parlasse di Daniel e del padre… e non del padre e del nonno!!
    Non ci sono stati personaggi da me particolarmente amati né odiati (come invece nel libro precedente), non ho tifato spudoratamente per protagonista (che anzi mi ha lasciata un po’ irritata ogni tanto) e ho notato moooolti binari assai paralleli al primo libro sia stilisticamente che narrativamente che proprio di personaggi e storia, ma pazienza.
    Certo è che Zafón ama i colpi di scena, tipo ci son rimasta di stucco a scoprire che l’impertinente e peperina Isabella sarebbe stata poi nientepopòdimenoche la mamma di Daniel Sempere!!! :D
    Ed ho notato anche un’altra cosa: l’autore riesce ad inserire sempre gli argomenti libri scrittori librerie racconti misteriosi… È bello che un autore ami così tanto il suo lavoro da inserirlo anche nei suoi libri!! ;-) Non trovi??
    E, sebbene il libro mi abbia lasciata piena di dubbi (tipo il dettaglio finale della spilla apparentemente sempre attaccata alla giacca di David, chi sia davvero Andreas Corelli, come mai quel povero di ex-poliziotto fosse addirittura stato legato ed imbavagliato prima di essere murato vivo nella casa dove Marlasca viveva, o come picchio abbia fatto Cristina ad impazzire a tal punto da finire risucchiata in un vortice che l’ha portata alla morte…vera o meno, ma se le cose sono successe davvero o no, allora anche la vita dei personaggi tanto cari al protagonista David sono state vissute come lui ci ha raccontato o no? ecc ecc) ho una certezza: Carlos Ruiz Zafón ha un talento eccezionale per catturare completamente l’attenzione dei lettori e una scrittura così scorrevole ed accattivante che qualunque cosa scriva… si finisce comunque per amare i suoi libri!!! ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Analisi precisa Lara! E hai ragione... Per quanto mi riguarda Zafon potrebbe scrivere la lista della spesa e credo sarebbe comunque accattivante e misterioso! Ahahahahahahahahh

      Elimina
  6. Ciao, io sto scrivendo la recensione, e sto raccogliendo le idee. Sinceramente, non mi è piaciuto come il primo. Mentre L'ombra del vento aveva un sapore di novità, qui Zafon ha usato espedienti già visti nel libro precedente. Anche io penso che Zafon abbia problemi con fuoco e donne, sia per il fatto che brucia roba in continuazione, sia per le morti tragiche delle donne amate dai protagonisti.
    Questo libro mi ha annoiato un po'...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace ti abbia annoiato! No ecco, a me annoiato proprio no! ;)

      Elimina
  7. Credo che tutte siamo d'accordo sul fatto che Zafòn qualche problemino ce l'abbia, allora se invece di andare a chiacchierare dallo psicologo scrive libri, alla fine ben venga!! I suoi romanzi continuano ad essere tremendamente drammatici, ricchi, fitti e alla fine è riuscito a sbalordirmi anche questa volta. Non ho pianto come nel primo, grazie al quale ho consumato un pacchetto fi fazzoletti solo per il finale, però sono rimasta comunque a bocca aperta perchè è riuscito a sorprendermi. Anche se...in questo caso i personaggi non mi sono piaciuti, e il finale non l'ho capito poi tanto bene eh...ciò mi spiego, non è che non l'abbia compreso, però ho fatto fatica a darmi una spiegazione logica sul perchè di tutto ciò. Vogliamo parlare della fine di Cristina? Mio Dio morta sotto una lastra di ghiaccio. Zafoooooon se mi senti...perchè? Non lo so, il veleno non ti piace? Oppure i barbiturici, ma in realtà anche una fuga di gas, ma proprio il binomio "congelamento+soffocamento"? Va bene che non la sua figura ha turbato un po' tutte noi, anzi non la sopportavamo proprio, ma ci saremmo accontentate di una morte meno traumatica! Va beh, sappiate che sto leggendo il terzo, preparatevi psicologicamente!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sisterrrrrr è inutile che cerchi di trovare una spiegazione logica perché non c'è! ;)
      Io non ho ancora iniziato il terzo, farò full immertion nel weekend!

      Elimina
  8. L'ho finito proprio poco fa e sono rimasta con la sensazione tipo da "È finito il sogno. Ma sognavo o era vero?".
    Amo quando la storia è incomprensibile e fino all'ultima pagina non esiste una sola interpretazione. Fa molto anime/manga giapponesi, non tutto ovviamente.
    Corelli onestamente m'ha deluso. Tutto sto polverone e nell'ultima parte mi fa solo un paio di comparsine nemmeno minacciose? Dai! Anche se è stata dolce amara la scena finale con la nuova Cristina.
    Grandes ha dalla sua di essere un venduto ma non deviato come Fumero.
    Riconosco che la storia era meglio costruita in L'ombra del vento, ma ho adorato Martin (adoro i finti scorbutici, consci dei loro difetti e non dei loro pochi pregi) che io mi immagino guarito dalle diavolerie di Corelli. Se era davvero capace di fare giochetti simili (guarire un tumore, resuscitare i morti) ci credo che Corelli fosse fissato con la religione!
    Anche se ad ogni correzione degli eventi ero sempre più stupefatta e stavo ridendo di gusto quando Grandes rivela i risultati della sua indagine! Sembrava uno scatch comico.
    Ancora più sorpresa quando David scopre chi è Salvador. Io non mi aspettavo che fosse Marlasca! Certo che io sarei sempre la prima fatta fuori per ingenuità in libri simili!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il giochetto Salvador Marlasca ha stupito anche me, una bella trovata! :)

      Elimina
  9. In ritardissimo, ma eccomi a commentare!
    come già detto nelle altre tappe, questo secondo volume della trilogia mi ha parecchio annoiato nei primi due atti..nel terzo, invece, la vicenda è diventata sicuramente più interessante e coinvolgente. E' una storia d'amore anche questa, anche se il mistero e il "buio" la fanno da padrone. C'è un senso di malinconia che pervade tutto il romanzo, ma lo rende pesante non piacevole da leggere, inquetante..e poi io non sono riuscita a capire bene tutta la vicenda..sono rimasta con tante domande..chi è Corelli per esempio, perchè David non invecchia, perchè Marlasca vuole ucciderlo (veramente questo l'ho intuito, ma non ne sono sicura). Poi mi è rimasta anche sospesa la domanda che mi segue dall'inizio del libro..chi è Cleo!e la bambina senza mano! vabbè sicuramente è irrilevante nella narrazione della vicenda, ma speravo alla fine di capire chi era e perchè scompare il giorno dopo in cui David conosce i piaceri del sesso con lei.
    Poi c'è Cristina..personaggio sgradevole, però con il suo suicidio si è riscattata ai miei occhi. quello che non ho capito è perchè ha sposato Don Pedro..non certo per amore. Invece Isabella è splendida! Bellissima l'amicizia che la lega a David. Ed infine David..mamma mia se è antipatico! anche se, anche lui, troppe ne ha passate in quest'ultimo atto! la sua strada è stata costellata da cadaveri e pericoli...
    Ultima cosa..ma cos'ha Zafon? è ossessionato dagli incendi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovremmo scrivere un saggio... I problemi di Zafon con il fuoco! Ahahahahahah

      Elimina
  10. Ciao ragazze! Eccomi a commentare con voi anche questa ultima parte. Dunque, meno male che c'è stata un po' di azione perché dopo la pesantezza letteraria dei discorsi tra corelli e martin (che poi secondo me non esiste nessun corelli è martin con se stesso stile jeckill hyde) ci voleva proprio un po' di brio. Sono daccordo con voi sui dubbi nel romanzo. Nessuna spiegazione effettiva è stata data ed è lasciato molto all'interpretazione ma, se si pensa a una maledizione e quindi si va un po' sul surrealismo molti punti trovano un loro posto. Se si pensa che Marlasca era uno scrittore maledetta (da non si sa chie perché) e che per sopravvivere abbia ammazzato chiunque gli stava intorno e che poteva intralciare il suo malefico piano di passare il testimone, la maledizione, a David. Ha trovato carne fresca e giovane per poter scaricare il problema che non si sa come aveva contratto. Ora il povero David maledetto cerca di capirci qualcosa ma è vittima degli eventi e alla fine si ritrova eremita immortale maledetto per l'eternità senza però avere le manie pazzoidi di marlasca e quindi senza scaricare addosso a nessun'altro la sua maledizione. Poi ci sono un milione di domande che mi percorrono la mente e che spero nei libri successivi il buon David e Fermin possano dissipare attraverso le loro strampalate indagini. La storia di Cristina l'ho trovata inutile. E' lei che ha scelto Vidal per cui 'ranges! Sono ancora dispiaciuta per Sempere nonno che non ha mai potuto conoscere il nipote David di cui sarebbe stato fiero e ho apprezzato inizio e finale circolare. Inizia tutto con Sempere che porta David e nn suo figlio, al cimitero dei libri dimenticati e finisce con David che porta Isabella, che si presume a sua volta porterò il marito che nell'ombra del vento porterà il figlio Daniel che alla fine porterà suo figlio..♥ Buon proseguimento ragazze!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fortunatamente con il libro successivo Zafon di risposte ne dà e, per quanto mi riguarda, sono credibili e spesso inaspettate! Buona lettura

      Elimina