ATTENZIONE SPOILER
In questa parte del libro l'autrice ci presenta - giustamente - tutti gli attorri che interverranno nelle vicende di cui poi ci narrerà. Conosciamo così la famiglia Metanova: Irina e Georgij, i genitori; Dasha, Tatiana e Pasha, rispettivamente la figlia maggiore e i due successivi gemelli; Deda, il nonno, e Babushka, la nonna. La loro è una famiglia russa come tante, che vive in due stanze in un condominio con il bagno e la cucina in comune.
Conosciamo inoltre i due soldati russi che avranno un peso particolare nella vicenda: Alexander e Dimitri.
La Simons fa un quadro molto preciso ed affascinante del periodo storico e dell'ambientazione in cui la storia è stata ambientata. Siamo a Leningrado, nella Russia comunista, quella in cui tutti hanno un lavoro ma pochi vivono in modo agiato. È il 22 giugno del 1941 quando la narrazione comincia, e noi assistiamo insieme alla famiglia ad uno degli avvenimenti storici che cambieranno le sorti mondiali, la dichiarazione di guerra della Germania all'Unione Sovietica.
Nella famiglia Metanova solo i nonni sembrano rendersi conto veramente di cosa comporti la notizia, loro che hanno già vissuto la guerra precedente e che ricordano in prima persona le evacuazioni e i razionamenti. Per le ragazze è un avvenimento che provoca quasi esaltazione, come se fosse solo un gioco; Pasha invece vorrebbe addirittura arruolarsi, a diciassette anni, senza la minima idea di quello che potrebbe significare.
Il regime e quindi le famiglie minimizzano la situazione. Tutti si aspettano una guerra breve e indolore ma ahimè purtroppo non sarà proprio così.
I cambiamenti cominciano subito, nelle fabbriche - quella dove lavora Tatiana ne è l'esempio - si passa dal fabbricare forchette e coltelli a fabbricare munizioni, lanciafiamme e carri armati, le persone si riversano in banca a ritirare tutti i loro risparmi e, poi, nei magazzini a fare rifornimento di cibo e beni di prima necessità ma, all'inizio, sembra quasi una precauzione inutile.
È in questo contesto storico che Tatiana una domenica pomeriggio conosce Alexander alla fermata del tram. Tra i due sembra esserci un'attrazione immediata - per la serie... succede solo nei libri! - anche se, udite udite, Alexander se la fa già con sua sorella Dasha. Eh già, Dasha, giusto la sera prima aveva confessato a Tatiana di essersi innamorata e indovinate un po'? Ovviamente si tratta di lui, Alexander.
Alexander è un soldato di origini Americane con un passato alquanto difficile e turbolento, un passato in cui i genitori, comunisti convinti, lasciarono l'America per trasferirsi in Russia, dove poi vennero uccisi quando, rendendosi conto che quello non era il paese che credevano, cercarono di ritornare nella vecchia patria. Fino a quel momento donnaiolo convinto, dopo aver visto Tatiana alla fermata dell'autobus mette la testa a posto - anche se continua a sbattersi (si può dire sbattersi? Tatiana lo dice!) la sorella - perchè è vero che non si fa ma è anche vero che la scusa di lui è stare con la sorella per poter vedere ogni sera Tatiana (bel volpone!).
Inizia il tira e molla, i due si vedono di nascosto, Tatiana ha i rimorsi di coscienza verso Dasha anche se, in realtà, cede ai baci di Alexander più volte... e anche a qualcosa di più pur non arrivando all'atto sessuale (anche perchè in un letto di ospedale con una gamba rotta non sarebbe stato proprio comodo... però non si è mica tirata indietro a tutto il resto, anzi!).
Ecco, diciamo che se ho amato moltissimo il contesto storico e fisico della vicenda, poco ho amato la nascita e lo svolgimento della storia d'amore.
Alexander mi sembra molto approfittatore... si chiude in camera più e più volte con Dasha però continua a illudere Tatiana - giovane e inesperta - con parole d'amore. In più c'è Dimitri, che mi è stato antipatico dall'inizio, che ci prova con Tatiana - e Alexander sembra non approvare ma comunque assiste alla cosa senza fare nulla e alla fine della parte letta scopriremo perchè e cosa nasconde - anche arrivando quasi ad obbligarla.
Fortunatamente per il momento la parte romance c'è ma non è una parte predominante della vicenda (anche se ho paura che lo diventerà presto!) perchè, non so voi, ma io ho una paura folle che sarà tutta smancerie. Quando al primo incontro di Tatiana e Alexander ho letto questa frase:
Alzò gli occhi nervosa e li abbassò sulla strada. Temeva che lui potesse udire il rumore del suo cuore che le martellava nel petto e che già aveva fatto fuggire i corvi degli alberi dietro di loro: gli uccelli erano volati via spaventati, sbattendo energicamente le ali. Tutta colpa sua.
Ecco, quando ho letto questa frase ho pensato: ma veramenteee????
E ora chiedo a voi che avete già letto questo libro e che state rileggendo insieme a noi: la parte d'amore di questo libro sarà tutta così? Perchè io mi sparo... ahahahahahahahaha
Ma cambiamo discorso. Vogliamo parlare del povero Pasha? Gli vietano di arruolarsi e lo mandano in un campeggio fuori Leningrado. Per parte delle pagine lette la famiglia non saprà niente di lui - anche se all'inizio Alexander dirà più volte a Tatiana di dire al padre di farlo rientrare, e poi più avanti le dirà di fargli capire che non c'è possibilità che lui torni vivo a casa - fino a quasi alla fine della parte letta fino ad oggi, in cui con un telegramma la famiglia sarà avvisata che il figlio è morto sotto le bombe tedesche mentre si trovava su un treno che lo portava al fronte come volontario.
In questa situazione ho apprezzato Alexander che ha preso le difese di Tatiana contro il padre e contro la sorella. Quando Tatiana ha urlato in faccia al padre e alla madre di aver sentito le loro parole che dicevano che sarebbe stato meglio che fosse morta lei invece del fratello gemello, non vi nego che mi è scesa qualche lacrima, perchè ho pensato al dolore che debba provare una figlia in una situazione simile. Ecco, lì Alexander che si è messo in mezzo per non far picchiare Tatiana dalla famiglia, ha acquistato punti ai miei occhi.
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Sputnik . V. Loginovich |
La parte di oggi finisce con i tedeschi in procinto di entrare a Leningrado e con i personaggi che, non potendo più allontanarsi dalla città a causa della mancanza di treni, attendono il loro destino come se si trovassero di fronte all'ultimo giorno della loro vita.
Devo dire che per ora - smancerie e barzellette a parte (ditemi che senso hanno le barzallette che non fanno ridere vi prego! O meglio io ho riso come una matta perchè non mi facevano ridere e non le capivo neanche!) - il libro mi sta comunque coinvolgendo e ho voglia di continuare a leggere per capire cosa succederà ai personaggi quando la città sarà sotto assalto e soprattutto cosa succederà quando la famiglia si accorgerà di quello che c'è tra Tatiana e Alexander.
Comunque devo ripetermi: la parte storica è quella che sto apprezzando di più. A scuola non sono mai stata un'amante della storia e, comunque, la seconda guerra mondiale non è mai stata approfondita come argomento quindi devo dire che mi sta molto appassionando leggere le vicende attraverso questo libro. Mi chiedo perchè non aiutino gli studenti con lo studio attraverso libri come questo, di narrativa ma con un'ambientazione storica precisa e appassionante!
Credo di essermi dilungata anche fin troppo quindi ora lascio la parola a voi! Su, ditemi, quali sono le cose che fino ad ora vi hanno convinto e quelle che, magari, lo hanno fatto un po' meno?
Via di spoilerrrrrrrrrrrrrrr!!! Lasciatevi andare!
Vi ricordo che la prossima tappa sarà lunedì 22 ottobre 2018 sul blog Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 243 a pag. 378 ovvero tutta la PARTE SECONDA -LA MORSA DEL RIGIDO INVERNO.