Buongiorno lettori, siamo arrivati alla fine dell'ultimo volume della trilogia de Il cavaliere d'inverno, Il giardino d'estate di Paullina Simons.Vi lascio ai nostri pensieri e alle nostre mini recensioni.
Titolo: Il giardino d'estate
Autrice: Paullina Simons
Casa Editrice: Bur Rizzoli
Pagine: 663
Prezzo: 13,00€
Pubblicazione: 2008
Titolo: Il giardino d'estate
Autrice: Paullina Simons
Casa Editrice: Bur Rizzoli
Pagine: 663
Prezzo: 13,00€
Pubblicazione: 2008
Prima di passare alla discussione vi ricordo le tappe. Anche se non lo avete fatto fino ad oggi ma vi piacerebbe unirvi a noi siete i benvenuti e potete farlo in qualsiasi momento.
1- 09 gennaio 2019: presentazione del GDL - Link qui
2- 16 gennaio 2019 - Nadia (Desperate Bookswife): discussione da pag. 0 a pag. 204 quindi tutto il
libro primo - La terra del lupino e del loto - Link qui;
3- 23 gennaio 2019 - Un libro per amico: commento da pag. 207 a pag. 328 ovvero tutto il libro secondo - Itaca - Link qui;
4- 30 gennaio 2019 - Baba (Desperate Bookswife): commento da pag. 331 a pag. 478 quindi tutto il libro terzo - Dissonanza - Link qui;
5- 06 febbraio 2019 - Un libro per amico: commento da pag. 481 a pag. 619 ovvero tutta il libro quarto - Moon Lai. - Link qui.
6- 13 febbraio 2019 : ultima parte (da pag 623 alla fine del libro) + più mini recensione di tutte noi tre su entrambi i blog.
Eravamo rimasti al rientro a casa di Alexander ed Anthony.
Cominciamo invece quest'ultima parte nel 1999 con Alexander e Tatiana ottantenni, i loro figli ormai adulti e pieni di nipoti - tra cui molti gemelli - e un vociare di gente seduta intorno ad un tavolo.
La Simons chiude il cerchio e ci racconta chi ha sposato chi, chi si è separato con chi, chi ha partorito chi dando finalmente pace ai due - non più giovani - tintinnanti.
Ed ora...
LA RECENSIONE di Daniela:
In questo terzo libro della serie la Simons tira le fila della vicenda che ci ha accompagnato per tre volumi e tante, tantissime, troppe pagine.
Tatiana e Alexander sono di nuovo insieme ed anche il piccolo Anthony può finalmente godere di una famiglia unita, anche se per tutta la sua vita subirà le conseguenze dell'abbandono da parte della madre.
I nostri protagonisti si stabiliscono in America - in fondo era il loro sogno da sempre - inizialmente girando su un camper in lungo in largo e successivamente stabilendosi nella terra che Tatiana aveva comprato in precedenza.
Alexander fa i più svariati lavori per mantenere la famiglia fino a che inizia a lavorare nell'edilizia e i soldi non sono più un problema. Tatiana, che potrebbe godersi la vita coniugale facendo la casalinga, si comporta ancora come se fosse in tempo di guerra e trova lavoro come infermiera mettendo a rischio l'equilibrio familiare.
I personaggi sono quelli che già conoscevamo, a parte alcune new entry, e se nella prima metà i protagonisti restano praticamente uguali a se stessi senza grandi evoluzioni, nella seconda metà assistiamo invece ad un bel cambiamento che, almeno, crea un po' di movimento nella vicenda, permettendoci di anniarci un po' meno.
Per tutto il libro la guerra è sempre una presenza costante. Prima latente, nei discorsi - quella di Corea - poi protagonista, con un Alexander e un Anthony in prima linea - quella del Vietnam.
Quasi quarant'anni di vita sono quelli che ci racconta una Paullina forse un po' a corto di idee, facendoci spesso pensare che il tintinnamento tiri di più di una storia articolata. In moltissimi momenti mi sono infatti sentita annoiata da tutti gli amplessi dei protagonisti che, anche nelle situazioni più tragiche sembrano non pensare ad altro.
Eh niente, se sicuramente l'autrice ha una capacità narrativa sicuramente superiore alla media, resta il fatto che secondo me questa storia sia un po' trascinata più per vendere copie che per regalare al lettore un romanzo di qualità.
Mi piacerebbe leggere questa autrice in un contesto diverso perchè, sicuramente, le parti storiche presenti soprattutto nel primo volume della serie sono sicuramente degne di nota!
Anche in questo caso purtroppo il mio è un ni...
VOTO:
LA RECENSIONE di Nadia
E siamo finalmente arrivati al termine di questo terzo volume, e con esso della trilogia di Tatiana e Alexander! Concedetemi di fare un po’ di festa, perché davvero non ne potevo più. I “soggettini disadattati”, come li ho più o meno affettuosamente ribattezzati io, hanno formato una bella e numerosa famiglia, fra cui una nipote (figlia di Anthony) con velleità di scrittrice che è evidentemente l’alter ego di Paullina e che dobbiamo “ringraziare” per aver tramandato a noi e ai posteri la storia d’amore dei nonni. Credo che il mio pensiero ormai lo conosciate, ho trovato parecchio noioso quest’ultimo capitolo, tra Alexander padre padrone, Tatiana con il desiderio di realizzarsi lavorativamente e un Anthony che, vessato dal padre fin da piccolo e messo sempre in secondo piano dalla madre, succube del marito, non trova altro modo di manifestare la sua “crescita” arruolandosi in Vietnam con tutte le conseguenze che conosciamo. Resto del parere che la Simons abbia allungato davvero troppo il brodo: credo che questa storia non meritasse di essere una trilogia. Onestamente, se l’autrice avesse ridotto di due terzi le scene di sesso probabilmente avrebbe potuto scrivere tutto in un unico romanzo. Sono comunque contenta di aver partecipato al gdl, perché diversamente avrei abbandonato i due protagonisti al loro destino molto tempo fa! Credo che, per quanto mi riguarda, l’esperienza con Paullina Simons si concluda qui: non penso leggerò più nulla di quest’autrice, ho davvero fatto il pieno!
LA RECENSIONE di Baba
E' la mia volta? Oh già parrebbe proprio di sì. Come avevo accennato all'interno dell'ultima tappa scritta da me...non so bene se questo libro mi sia piaciuto molto oppure l'esatto contrario.
Da una parte ho trovato irreale questa loro vita familiare in giro per gli States: questo girovagare senza meta, questa mancanza di obiettivi, una storia d'amore mai sazia, senza particolari bisticci, se non di scarsa importanza e per cose futili. Da una parte ho ragionato sul fatto che, due persone che hanno conosciuto quasi ed esclusivamente la guerra e non hanno avuto obiettivi, se non quello di sopravvivere, siano spiazzati di fronte alla libertà e non sappiano gestire la loro unione e tanto meno il futuro.
Le cose sono paradossalmente migliorate (dal punto di vista del lettore) quando loro hanno iniziato a litigare come la maggior parte delle coppie. L'insuperabile Tatiana compie un passo falso, quello di andare a lavorare, minando il suo perfetto talamo, consapevole in fondo di far dispetto al marito, così bisognoso del suo tempo e della totale attenzione della moglie. Ma anche qui...passiamo dall'amore perfetto, così perfetto da essere assolutamente inverosimile alle scenate tipiche del teatro napoletano, famoso per la gestualità e la vitalità dei personaggi che mischiano quasi la drammaticità alla comicità. Da un eccesso all'altro.
Un libro che nasconde delle sorprese, che ha al suo interno innumerevoli novità, che vede un epilogo e che racconta la conclusione della storia di un amore durato una vita. Alcuni aspetti mi sono apparsi forzati, scritti per accumulare pagine, ma io sono sentimentale e se questi due strambi protagonisti mi hanno fatto molto, molto arrabbiare...che volete che vi dica, io mi co sono affezionata. In più questa lettura ha migliorato un aspetto della mia vita e non potrò mai essere grata abbastanza alla cara Paullina. Anche se...credo che per un po' non leggerò più nient'altro di suo!
Il mio voto? Tre stelline!
E' la mia volta? Oh già parrebbe proprio di sì. Come avevo accennato all'interno dell'ultima tappa scritta da me...non so bene se questo libro mi sia piaciuto molto oppure l'esatto contrario.
Da una parte ho trovato irreale questa loro vita familiare in giro per gli States: questo girovagare senza meta, questa mancanza di obiettivi, una storia d'amore mai sazia, senza particolari bisticci, se non di scarsa importanza e per cose futili. Da una parte ho ragionato sul fatto che, due persone che hanno conosciuto quasi ed esclusivamente la guerra e non hanno avuto obiettivi, se non quello di sopravvivere, siano spiazzati di fronte alla libertà e non sappiano gestire la loro unione e tanto meno il futuro.
Le cose sono paradossalmente migliorate (dal punto di vista del lettore) quando loro hanno iniziato a litigare come la maggior parte delle coppie. L'insuperabile Tatiana compie un passo falso, quello di andare a lavorare, minando il suo perfetto talamo, consapevole in fondo di far dispetto al marito, così bisognoso del suo tempo e della totale attenzione della moglie. Ma anche qui...passiamo dall'amore perfetto, così perfetto da essere assolutamente inverosimile alle scenate tipiche del teatro napoletano, famoso per la gestualità e la vitalità dei personaggi che mischiano quasi la drammaticità alla comicità. Da un eccesso all'altro.
Un libro che nasconde delle sorprese, che ha al suo interno innumerevoli novità, che vede un epilogo e che racconta la conclusione della storia di un amore durato una vita. Alcuni aspetti mi sono apparsi forzati, scritti per accumulare pagine, ma io sono sentimentale e se questi due strambi protagonisti mi hanno fatto molto, molto arrabbiare...che volete che vi dica, io mi co sono affezionata. In più questa lettura ha migliorato un aspetto della mia vita e non potrò mai essere grata abbastanza alla cara Paullina. Anche se...credo che per un po' non leggerò più nient'altro di suo!
Il mio voto? Tre stelline!
E si conclude così questa nuova avventura. Ma non disperate, perchè torneremo presto con nuovi Gruppi di Lettura e nuove spoilerate!!!
A presto
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