Buoooooooooongiorno! Lo sentite il profumo della primavera? Io sì, le giornate si allungano, il cielo è sempre più azzurro e l’umore ne trae sicuramente giovamento quindi anche il lunedì ha un sapore meno amaro! Per cominciare la settimana vi lascio la recensione del libro Trent’anni... e li dimostro di Amabile Giusti edito da Mondadori, pag. 261
Sinossi: Carlotta ha quasi trent'anni, e si considera una sfigata cronica:
raggiunge il metro e sessanta solo con i tacchi a spillo, ha una
famiglia decisamente folle e all'orizzonte non vede l'ombra di un
fidanzato come si deve. Non solo: è appena stata licenziata a causa
della sua irrefrenabile schiettezza... ma ora, per arrivare a fine mese,
è costretta ad affittare una stanza del suo appartamento. Luca, il
nuovo inquilino, ha molti pro (è bellissimo, fa lo scrittore, è
dannatamente simpatico) ma altrettanti contro: è disordinato, fuma
troppo e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una
diversa ogni notte. Carlotta non chiude occhio e in più si sente una
vera schifezza. Non lo ammetterebbe mai, ma quel maschio predatore che
tratta le donne come kleenex e gioca sul fascino tenebroso del
romanziere la sta facendo innamorare. In una girandola di eventi sempre
più buffi, tra una madre terribile, una sorella bellissima e gelosa, una
tribù di parenti fuori controllo, un nuovo lavoro tutto da inventare e
molti incontri ravvicinati con Luca e le sue fidanzatine di passaggio,
Carlotta imparerà che è lei la prima a dover credere in se stessa... Del
resto è stato così anche per l'autrice di questo romanzo, che scrive da
sempre e non si è arresa alle difficoltà del mondo editoriale,
decidendo di auto-pubblicare il suo libro in rete... il successo è stato
talmente grande che presto un'agente ha notato il libro, e ha dato vita
a un'asta tra gli editori! Per questa nuova edizione cartacea del
romanzo Amabile ha lavorato ancora, insieme alla sua editor, per
regalare alle lettrici una storia strepitosa, scritta magnificamente e
piena dello humour e dei sapori delle ragazze italiane. La storia di una
donna vera, non giovanissima, non bellissima, ma piena di grinta, e
capace di trovare il proprio posto nel mondo. Perché nella lingua della
felicità l'aggettivo imperfetta vuol dire, semplicemente, unica.
Dopo un lungo periodo di libri abbastanza impegnativi questo libro è arrivato proprio a pennello! Era tantissimo tempo che avevo intenzione di leggerlo e, complice due challenge – ormai lo sapete che quest’anno sono diventata dipendente dalle sfide di lettura – nei giorni scorsi mi sono immersa in questo bel libro.
Un libro da cui mi aspettavo leggerezza e divertimento ma in cui ho trovato anche delle parti capaci di farmi riflettere ed emozionare.
La storia è molto semplice. Carlotta è una quasi trentenne, con un lavoro precario, pochissima fiducia in se stessa e con una madre indisponente che la ritiene una vecchia e brutta zitella.
Non ha un fidanzato ma è follemente e segretamente innamorata del suo coinquilino, Luca, che ogni sera si esibisce in acrobazie sessuali – con tanto di urla canore – con qualsiasi donna si trovi sulla sua strada, per poi cacciarla al termine dell’amplesso.
La Giusti è riuscita a creare una protagonista adorabile, sfigata al punto giusto, ma anche contornata da un’aura di allegria che contagia chi si trova sulla sua strada. È vero, la sua situazione familiare è tragica – una sorella tanto bella quanto perfida che cerca di conquistare qualsiasi ragazzo su cui Carlotta posa gli occhi ed una madre che le dà manforte mostrandola come un trofeo – la sua vita lavorativa non ne parliamo – il suo lavoro è “trovare cose” per gli spettacoli teatrali – e quella amorosa è praticamente non pervenuta – non fa sesso da un secolo – ma lei è drammaticamente vera, una reale donna in pigiama tanto quanto ognuna di noi, alla ricerca del vero amore e incapace di tenere la bocca chiusa. Insomma, perfetta nella sua imperfezione.
Luca è il bello e dannato, alla continua ricerca di una conquista da aggiungere al suo lungo elenco, ma capace di una dolcezza infinita nei confronti di Carlotta; atteggiamento tipico di un uomo ferito dalla vita ma non incapace di amare.
Quello che l’autrice sa fare molto bene è utilizzare una narrazione capace di cambiare tono in modo immediato e convincente: scene che risultano divertenti possono l’attimo dopo rivelarsi emozionanti e toccanti e, allo stesso modo, scene tristi posso trasformarsi in qualcosa di divertente. In tutto questo non c’è però la banalità di molti libri dello stesso genere anzi, si vede una ricercatezza nell’alternarsi di queste situazioni ed il tentativo – riuscito - di rendere la storia il più credibile possibile.
Anche i personaggi che ruotano attorno ai protagonisti sono macchiette che richiamano i possibili atteggiamenti della vita e risultano ben delineati e ben inseriti nella trama. Il lato umano dei personaggi oltre che quello divertente emergono prepotentemente e ci fanno affezionare immediatamente alla storia ed alle vicissitudini di ognuno di loro. L’autrice è stata inoltre capace di far arrivare i sentimenti, le sensazioni, tanto che ci sembra quasi di toccare con mano alcune emozioni che ci vengono raccontate.
Un libro che consiglio per la sua capacità di regalare sorrisi ma anche emozioni vere e per la sua capacità di catturare totalmente l’attenzione fino a che l’ultima parola non sia stata letta.
Unica pecca, forse, un finale un po’ scontato – sicuramente tipico del genere - ma ora mi chiedo: chi mai avrebbe voluto leggere un finale diverso per questa storia??? Io assolutamente no!
Dopo un lungo periodo di libri abbastanza impegnativi questo libro è arrivato proprio a pennello! Era tantissimo tempo che avevo intenzione di leggerlo e, complice due challenge – ormai lo sapete che quest’anno sono diventata dipendente dalle sfide di lettura – nei giorni scorsi mi sono immersa in questo bel libro.
Un libro da cui mi aspettavo leggerezza e divertimento ma in cui ho trovato anche delle parti capaci di farmi riflettere ed emozionare.
La storia è molto semplice. Carlotta è una quasi trentenne, con un lavoro precario, pochissima fiducia in se stessa e con una madre indisponente che la ritiene una vecchia e brutta zitella.
Non ha un fidanzato ma è follemente e segretamente innamorata del suo coinquilino, Luca, che ogni sera si esibisce in acrobazie sessuali – con tanto di urla canore – con qualsiasi donna si trovi sulla sua strada, per poi cacciarla al termine dell’amplesso.
La Giusti è riuscita a creare una protagonista adorabile, sfigata al punto giusto, ma anche contornata da un’aura di allegria che contagia chi si trova sulla sua strada. È vero, la sua situazione familiare è tragica – una sorella tanto bella quanto perfida che cerca di conquistare qualsiasi ragazzo su cui Carlotta posa gli occhi ed una madre che le dà manforte mostrandola come un trofeo – la sua vita lavorativa non ne parliamo – il suo lavoro è “trovare cose” per gli spettacoli teatrali – e quella amorosa è praticamente non pervenuta – non fa sesso da un secolo – ma lei è drammaticamente vera, una reale donna in pigiama tanto quanto ognuna di noi, alla ricerca del vero amore e incapace di tenere la bocca chiusa. Insomma, perfetta nella sua imperfezione.
Luca è il bello e dannato, alla continua ricerca di una conquista da aggiungere al suo lungo elenco, ma capace di una dolcezza infinita nei confronti di Carlotta; atteggiamento tipico di un uomo ferito dalla vita ma non incapace di amare.
Quello che l’autrice sa fare molto bene è utilizzare una narrazione capace di cambiare tono in modo immediato e convincente: scene che risultano divertenti possono l’attimo dopo rivelarsi emozionanti e toccanti e, allo stesso modo, scene tristi posso trasformarsi in qualcosa di divertente. In tutto questo non c’è però la banalità di molti libri dello stesso genere anzi, si vede una ricercatezza nell’alternarsi di queste situazioni ed il tentativo – riuscito - di rendere la storia il più credibile possibile.
Anche i personaggi che ruotano attorno ai protagonisti sono macchiette che richiamano i possibili atteggiamenti della vita e risultano ben delineati e ben inseriti nella trama. Il lato umano dei personaggi oltre che quello divertente emergono prepotentemente e ci fanno affezionare immediatamente alla storia ed alle vicissitudini di ognuno di loro. L’autrice è stata inoltre capace di far arrivare i sentimenti, le sensazioni, tanto che ci sembra quasi di toccare con mano alcune emozioni che ci vengono raccontate.
Un libro che consiglio per la sua capacità di regalare sorrisi ma anche emozioni vere e per la sua capacità di catturare totalmente l’attenzione fino a che l’ultima parola non sia stata letta.
Unica pecca, forse, un finale un po’ scontato – sicuramente tipico del genere - ma ora mi chiedo: chi mai avrebbe voluto leggere un finale diverso per questa storia??? Io assolutamente no!
Di qeust'autrice avevo letto Cuore nero e ne avevo apprezzato, oltre alla storia, proprio lo stile scorrevole ma per niente banale. Mi piacerebbe leggere qualcos'altro di suo in effetti!
RispondiEliminaAllora credo proprio che questo possa fare al caso tuo! :)
EliminaCiao, a me invece non è piaciuto questo romanzo: ho trovato lui troppo "dongiovanni" e lei eccessivamente sottomessa, la storia non mi ha convinta...
RispondiEliminaSecondo me invece il personaggio di Luca funziona proprio in quanto così eccessivamente sciupafemmine. Lei sottomessa? Non so, io non ho avuto quella sensazione però il bello della lettura è anche questo! ;)
EliminaSisterrrrr! Mi è piaciuto tanto questo libro :-) e sono felice ti abbia colpita positivamente. Luca? Tanta, ma tanta roba...
RispondiEliminaLuca 😍😍😍😍😍😍😍
EliminaHo solo letto Tentari di non amarti di questa autrice e mi è piaciuto moltissimo, questo libro in realtà sono un pò in dubbio ma la tua recensione mi ha chiarito un pò le idee
RispondiEliminaPer me era la prima volta con questa autrice quindi non avevo termini di paragone! Sono partita scettica come ogni volta che mi capita di cimentarmi in questo genere e invece mi ha stupito!
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