Oggi, per cominciare in bellezza la settimana, sono qui per parlarvi di un libro che aspettavo con ansia: Non ditelo allo scrittore di Alice Basso, edito da Garzanti - che ringrazio per la copia - pag. 316, terzo libro dedicato alla ghostwriter Vani Sarca.
Libri precedenti:
- L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Recensione qui
- Scrivere è un mestiere pericoloso - Recensione qui

Ho preso in mano questo libro con un’aspettativa altissima ma anche con la paura tipica di quando ci si accinge a leggere il terzo volume di una “serie”. Mi chiedevo come avrebbe fatto Alice a conquistarmi ancora. Bè, ora mi domando come io abbia fatto a dubitare che lei potesse farlo nuovamente.
Sono tornata a Torino, accompagnata per mano da Vani Sarca, la mia ghostwriter preferita, ed ho ritrovato tutte le certezze che vi avevo lasciato leggendo l’ultima parola del libro precedente. Ho ritrovato Vani alle prese con la sua vita di tutti i giorni e circondata dalle persone di sempre; quelle persone che, ormai, mi sembra di conoscere realmente. Ho ritrovato i personaggi che, oltre alla nostra protagonista, tanto ho amato: Romeo Berganza, Morgana e Laura, Ivano, Irma, Riccardo Randi – eh sì dai mettiamo anche lui in quelli amati – e ne ho conosciuti di nuovi come Olga, Ofelia e il mitico – anche se un po’ polemico - Marotta. Per quanto riguarda gli ultimi due, Alice ce l’ha messa tutta a farmeli odiare ma in realtà, per ragioni diverse, alla fine li ho apprezzati moltissimo.
Ma partiamo dalla storia.
Questa volta la nostra Vani è alle prese con due questioni delicate: la prima ha a che fare con la sua collaborazione con la polizia e con Berganza che sembra volerla tenere il più possibile lontana dai guai; la seconda ha a che fare con il suo lavoro in casa editrice infatti viene incastrata da Enrico a trattare le questioni di un tal Marotta, professore di letteratura nonché ghostwriter di un libro famosissimo della letteratura. Attorno a tutto questo ruotano un Riccardo Randi alle prese con un corteggiamento serrato e – lasciatemelo dire – spesso eccessivo, due ragazzine che vorrebbero aiutare ma spesso fanno danni, una Ofelia un po’ troppo ingombrante nel suo ruolo di sorella ed una stagista – Olga – che sembra già risucchiata dalla vita senza tempo di una casa editrice.
Sono tornata a Torino, accompagnata per mano da Vani Sarca, la mia ghostwriter preferita, ed ho ritrovato tutte le certezze che vi avevo lasciato leggendo l’ultima parola del libro precedente. Ho ritrovato Vani alle prese con la sua vita di tutti i giorni e circondata dalle persone di sempre; quelle persone che, ormai, mi sembra di conoscere realmente. Ho ritrovato i personaggi che, oltre alla nostra protagonista, tanto ho amato: Romeo Berganza, Morgana e Laura, Ivano, Irma, Riccardo Randi – eh sì dai mettiamo anche lui in quelli amati – e ne ho conosciuti di nuovi come Olga, Ofelia e il mitico – anche se un po’ polemico - Marotta. Per quanto riguarda gli ultimi due, Alice ce l’ha messa tutta a farmeli odiare ma in realtà, per ragioni diverse, alla fine li ho apprezzati moltissimo.
Ma partiamo dalla storia.
Questa volta la nostra Vani è alle prese con due questioni delicate: la prima ha a che fare con la sua collaborazione con la polizia e con Berganza che sembra volerla tenere il più possibile lontana dai guai; la seconda ha a che fare con il suo lavoro in casa editrice infatti viene incastrata da Enrico a trattare le questioni di un tal Marotta, professore di letteratura nonché ghostwriter di un libro famosissimo della letteratura. Attorno a tutto questo ruotano un Riccardo Randi alle prese con un corteggiamento serrato e – lasciatemelo dire – spesso eccessivo, due ragazzine che vorrebbero aiutare ma spesso fanno danni, una Ofelia un po’ troppo ingombrante nel suo ruolo di sorella ed una stagista – Olga – che sembra già risucchiata dalla vita senza tempo di una casa editrice.
Alice ha saputo riprendere le fila dove le avevamo lasciate, portandosi dietro dai libri precedenti dei gran personaggi che mi sarebbe dispiaciuto perdere – tipo Irma o Ivano – ma ha saputo anche dare un’aria nuova a questo terzo romanzo, grazie a dei capitoli che con un gran salto temporale ci fanno, qua e là, conoscere una Vani adolescente alle prese con una società non adatta ad una diciassettenne colta e con cervello. È così che scopriamo di più sul rapporto tra Vani e sua madre, ma anche tra lei e sua sorella; facciamo la conoscenza con il primo amore della nostra protagonista e assistiamo alle sue prime imprese da “donna che capisce il mondo intero come le sue tasche. E ci azzecca sempre.”
E scopriamo qualcosa in più anche di quel gran figo – dite che sono di parte? – di Romeo Berganza e della sua vita “ante” Vani e… posso dirlo che era assolutamente triste? Bè, ormai l’ho detto! L’autrice ci mostra, anche in questo lavoro, la sua grande conoscenza sia a livello letterario che a livello musicale, pur mantenendo lo stile ironico e irreverente cui ci ha sempre abituati. Uno stile ironico che però non cade mai nella banalità e nella battuta facile, ma che anzi, è capace di divertire in modo sottile.
Vani non perde il suo smalto, anzi, secondo me lo rinfresca,
dando un tocco di colore in più e lasciandoci ancor più con la voglia di scoprire
cosa succederà nei prossimi capitoli!
Io ve la consiglio, soprattutto in questa stagione in cui spesso si cercano letture brillanti e non pesanti, ma ovviamente dovete partire dal primo per vivere a pieno l'evoluzione di questi splendidi personaggi!
Io ve la consiglio, soprattutto in questa stagione in cui spesso si cercano letture brillanti e non pesanti, ma ovviamente dovete partire dal primo per vivere a pieno l'evoluzione di questi splendidi personaggi!
VOTO:
Ciao, anch'io adoro i libri di Alice Basso e non vedo l'ora di iniziare a leggere questo terzo capitolo della serie :-)
RispondiEliminaNon ti deluderà! :)
EliminaMi è piaciuto molto meno dei precedenti, purtroppo, ma attendo il prossimo con più ansia del solito. Voglio una Alice al top. ;)
RispondiEliminaLo so, avevo sbirciato il voto della tua recensione e non ti nego che stavo in ansia, invece io ho adorato questo capitolo! Per fortuna...
EliminaAnche io attendo il prossimo con ansia, soprattutto visto il finale! ;)
Devo leggerlo anch'io questo terzo, ma quando, accidenti?! Troppi libri e troppo poco tempo, ma un posto per Vani devo trovarlo!
RispondiEliminaLa mancanza di tempo è uno scherzo che la vita non doveva farci!!!
EliminaComunque sì, per Vani il tempo devi trovarlo per forza! ;)
Non ho ancora letto nulla della Basso ma voglio assolutamente iniziare, non faccio che sentir parlare bene dei suoi libri *__*
RispondiEliminaMi raccomando leggili in ordine! ;)
EliminaCiao Dany! Allora io sinceramente ho preferito i primi due a questo terzo qui, però come sempre è impossibile non amare Vani (e Alice pure che la settimana scorsa è venuta in città da me *_*).
RispondiEliminaE ora ricomincia l'attesa per il prossimo! XD
Ci mancherebbe, i gusti sono gusti. Alice è il top!
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