giovedì 2 novembre 2017

Recensione #213 - Lo sapevi che I love you di Estelle Maskame

Buongiorno lettori, finalmente riesco ad iniziare a mettermi in pari con le recensioni dei libri letti gièà da un po' che ancora non ho potuto pubblicare.
Comincio con quella di Lo sapevi che I love you di Estelle Maskame, edito da Salani, che ringrazio per la copia, primo volume della trilogia DIMILY, 404 pagine.

Sinossi: Eden Munro, sedici anni, non ha nessuna voglia di trascorrere l'estate con il padre a Santa Monica, in California. I suoi genitori sono divorziati, il padre si è risposato, e la ragazza deve fare amicizia con i tre figli della nuova moglie. Il maggiore è Tyler Bruce, un adolescente inquieto con un carattere forte e un ego smisurato. Frequentando Tyler e i suoi amici, per Eden inizia un'avventura in un mondo sconosciuto, completamente diverso dal suo. La ragazza fa molta fatica a rapportarsi con il fratellastro, ma capisce che c'è qualcosa di lui che le sfugge. E più cerca di scoprire la verità su Tyler, più ne rimane pericolosamente affascinata... Tra segreti, bugie e passione, come farà Eden a tenere i suoi sentimenti sotto controllo? "Lo sapevi che I love you?" è il primo volume di una trilogia.

Se mi seguite sapete che non sono una da Romance, ma se mi seguite sapete anche che amo mettermi in gioco e soprattutto sono una persona estremamente curiosa.
Quando la casa editrice mi ha proposto la lettura di questo libro in un primo momento ho rifiutato, appunto perchè non pensavo potesse essere un libro adatto a me, poi Baba lo ha letto, le è piaciuto e a me è venuta una folle curiosità di leggerlo.
Premetto che questo libro è stato scritto da una ragazza che, quando lo ha cominciato, aveva solo tredici anni. Avete capito bene, tredici. Credo che questa sia la prima cosa da avere bene in mente approcciandosi a questa lettura. Perchè ci sono adulti che così non scrivono, con una padronanza lessicale e stilistica assolutamente perfette per la storia che stanno raccontando.
Poi, certo, è un romance e i romance devono piacere perchè, lo sapete, non c'è adrenalina, non c'è sorpresa, il lieto fine è quasi scontato e la storia è sicuramente intrisa di amore e cuoricini.
La trama è molto semplice: Eden passa i mesi estivi a casa del padre con cui non ha un rapporto da diversi anni, da quando si è rifatto una vita con un'altra donna abbandonando non solo sua madre ma anche lei come figlia.
Eden lascia Portland con il cuore leggero, visto che ha diversi problemi con alcune ragazze della sua scuola anche se l'incontro con il padre la preoccupa.
Al suo arrivo a casa del genitore fa fatica ad ambientarsi soprattutto perchè trova una situazione familiare cui non è abituata: col padre non riesce ad avere un rapporto e in più si ritrova con tre fratellastri ed una matrigna tra i piedi.
Oltretutto Tyler, il fratellastro maggiore, non è proprio uno stinco di santo ma, anzi, è arrogante, indisponente e tende a mettersi nei guai.
Il libro racconta, attraverso la voce di Eden, la fatica per questo breve trasferimento, la difficoltà a rapportarsi con un padre che per anni l'ha abbandonata senza più farsi vivo, la difficoltà a vedere lo stesso che rivolge segni di affetto ad una donna che non sia la propria madre; e poi racconta di amicizia, di amore, di feste più o meno innocue, di famiglia, di bullismo, di droga, di superficialità ma anche di sogni.
La scrittura è fluida e le quattrocento pagine scorrono bene e velocemente.
Lo stile è molto più maturo di quello di molti autori navigati, soprattutto trattandosi di un romance in cui è semplice cadere nelle banalità. 
I personaggi sono delineati alla perfezione ed anche la loro interazione è resa credibile probabilmente dall'esperienza dell'età dell'autrice. Non per niente si dice sempre: è necessario scrivere di ciò che si conosce.
Eden e Tyler vi stupiranno e sapranno ritagliarsi un angolino nel vostro cuore, sempre che sappiate mettere da parte i pregiudizi che spesso esistono su questo genere di libri.

VOTO: 




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