venerdì 2 febbraio 2018

Recensione #224 - Chi è morto alzi la mano di Fred Vargas

Buondì! E come non potrebbe esserlo vistro l'approssimarsi del weekend? Basta poco a rendermi una donna felice ahahahahahah.
Oggi torno con una recensione, quella del libro  Chi è morto alzi la mano di Fred Vargas, edito da Einaudi, 267 pagine, primo volume della trilogia dei tre evangelisti.

Descrizione: È possibile che un enorme albero compaia dal nulla in una sola notte? E se, dopo qualche giorno, sparisce la proprietaria del terreno in cui è spuntato il faggio clandestino? Per risolvere il mistero non basta un solo detective: ce ne vogliono quattro, gli stessi improbabili investigatori di "Io sono il tenebroso" dell'archeologa e medievalista francese Fred Vargas.

Come sapete questo libro mi è stato consigliato da Nadia per la nostra nuova rubrica: Il circolo dei consigli. Se vi siete persi la prima puntata la trovate qui.
Ora cercherò di spiegarvi perchè per me è un ni...
Aspettavo di leggere questa autrice da tantissimo tempo e quando ne ho avuto l'occasione grazie a Nadia ne sono stata felicissima. 
All'inizio l'apparizione dell'albero nel buio della notte mi ha intrigato, anche se la storia in se mi è sembrata un po' assurda. Un albero che appare dal nulla durante la notte in una vietta dove tutti sanno tutto e vodono tutto - ma l'albero no -; un rapporto familiare tra due coniugi che praticamente vivono la loro vita ignorandosi - lui legge perennemente il giornale, lei guarda fuori dalla finestra -; una casa mezza abbandonata, in fianco a quella dei coniugi, in cui vanno a vivere tre uomini alquanto bislacchi che, lo ripetono loro perennemente, sono nella merda - sì dicono proprio così -, non hanno un soldo, non hanno un lavoro - uno in realtà insegna ma si mette sempre in malattia - e non si vedono da tipo dieci anni, con loro va ad abitare il padrino di uno dei tre che è anche un poliziotto sospeso per condotta non proprio pulita, e per finire un contorno di personaggi uno più strano dell'altro.
Di questi personaggi - che credo siano la cosa più piacevole nonostante tutto - sappiamo ogni cosa, forse troppo, anche cose che non sono per nulla utili alla risoluzione del caso. Eh già perchè i tre evangelisti sono storici, uno della preistoria, uno del medioevo e uno della grande guerra cosa che sembra importantissima ma che in realtà alla fine mi è solo venuta a noia e poco aggiunge alla storia in se. Sono loro che, insieme al vecchio, si improvviseranno detective e ovviamente riusciranno a scoprire il bandolo della matassa. 
Devo dire che nonostante la narrazione scorra abbastanza veloce, mi sono ritrovata spesso annoiata perchè mi è sembrato che l'autrice si trovasse troppo a divagare facendo, secondo me, perdere la concentrazione sul punto centrale della faccenda: una sparizione alquanto preoccupante che fa pensare ad un omicidio e la necessità di scoprire cosa sia successo veramente.
Ma passiamo alla cosa che più mi ha fatto storcere il naso: il giallo. Sicuramente è particolare, di base ben costruito ma, arrivata alla fine, mi sono chiesta se l'autrice avesse sparso qua e là abbastanza indizi per permettere al lettore di risolverlo e la mia risposta è no. Credo che le cose non dette siano troppe e che quindi quando il lettore si troverà a pensare a quel determinato personaggio come possibile colpevole - e ci azzeccherà - lo avrà fatto non per le vere ragioni.
Che non abbia compreso io qualche cosa? Che mi sia fatta deviare dalla noia delle tante divagazioni? Può essere... quando la lettura si trasforma in sofferenza tutto assume un aspetto più grigio e si può rischiare di perdere di vista le parti più importanti. Insomma, ditemi voi, perchè questa autrice è osannata, adorata ed ha principalmente recensioni positive mentre io mi ritrovo a darle un voticino striminzito che si sarebbe forse abbassato se non avessi avuto simpatia per i personaggi.
Leggerò il seguito della trilogia? Non so... sicuramente non subito, anche se mi piacerebbe riprovarci con questa autrice. Avete letto questo libro? Cosa ve ne è parso?

VOTO:

6 commenti:

  1. Ciao Daniela ti ho scoperto per spulciando Google 😜 e dato che sono una divoratore di libri, mi sono iscritta al tuo blog 😊

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    1. Benvenuta! Spero che tu possa trovarti bene in questo mio piccolo angolo di mondo! :)

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  2. Ciao Dany! Mi spiace di "aver fallito il consiglio", spero di riuscire a fare meglio a marzo :-) nella Vargas io adoro lo stile, e la capacità di creare personaggi che bucano la pagina!

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    1. Non preoccuparti Nadia, era da tanto che avrei voluto leggere un suo libro ma con tutti quelli in attesa chissà quando lo avrei fatto, quindi sono comunque contenta! :)

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  3. anche io ho letto qualcosa di costei anni fa (mi pare sia una donna, anche se si firma Fred o ricordo male?), ma ho provato le tue stesse sensazioni...

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    1. Sì sì, è una donna, ricordi benissimo! Mi consola non essere la sola!

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