giovedì 8 marzo 2018

Recensione #230 - Il professore di John Katzenbach

Buongiorno lettori, come state? Io boh, è un periodo strano, di insoddisfazione generico verso questo mondo, verso la vita reale, verso il lavoro. Quindi scusatemi se ogni tanto sparisco, ma non peroccupatevi, torno sempre!!!
Ma torniamo al blog. La scorsa settimana dopo una sfilza di letture tutte un po' simili avevo bisogno di staccare e di tornare al mio primo amore, il thriller. Come sapete sono riuscita ad acquistare un nuovo kindle - il mio vecchio era ko da più di un anno - quindi ho scorso tra i libri comprati da una vita grazie alle varie offerte lampo ed ho scelto questo: Il professore di John Katzenbach, edito da Faxi, 522 pagine.

Sinossi: New England. In una piccola città universitaria il professore di psicologia Adrian Thomas, da poco in pensione e vedovo da tre anni, ha appena saputo di essere affetto da una rara forma di demenza degenerativa. L'unica via di scampo all'inesorabile decadimento che lo attende sembra il suicidio. Con la morte nel cuore il professore vaga per il quartiere, lo sguardo perso nella luce del tramonto, quando nota una ragazza di sedici anni, i capelli biondo scuro, jeans e un vecchio parka logoro, che gli cammina accanto con passo svelto. Di colpo, da dietro l'angolo compare un furgone con una donna al volante e un uomo al suo fianco. Il veicolo frena, si ferma per un istante e riparte di nuovo: la ragazza è sparita. Adrian è spaventato. È stata solo un'allucinazione dovuta alla malattia o è appena stato testimone dì un rapimento? Ma il cappellino da baseball rosa della giovane è lì, sul marciapiede. E il senso di colpa per non essere intervenuto inizia a tormentarlo. La malattia gli consentirà di fare ciò che è giusto? Sarà in grado di ragionare con la lucidità necessaria per seguire le tracce della ragazza scomparsa? "Il professore" è un thriller psicologico originale e dal ritmo serrato che indaga a fondo sul significato della salute mentale e della sua pericolosa contiguità con la follia.

Vi capita mai di aver bisogno di cambiare genere? Ecco, io dopo diversi libri di narrativa italiana contamporanea avevo bisogno di sangue! Ahahahahha no dai, non abbiate paura, resto la persona sana di mente - quasi - che voi conoscete. Ma a volte ho bisogno di pathos, adrenalina, roba forte. È così che ho scelto questa lettura e, devo dire, non sono stata delusa.
Partiamo col dire che questo non è un libro per tutti. No, se siete facilmente impressionabili, se non reggete alle brutture della vita, se leggete per evadere e cercare quello che nella vita reale non esiste passate oltre e state lontani da questo libro. Perchè questo thriller - nonostante sia stato pubblicato nell'ormai lontano 2011 - per quanto mi riguarda è una fotografia della realtà, proprio quella dei giorni d'oggi, quella dove il web è il protagonista, quella dove la morte fa notizia, quella dove la gente vive delle disgrazie altrui, quella dove il video di una ragazza violentata può fare il giro del mondo in pochi minuti e non indignare. Tutto in questo thriller si basa sulla perversione.
Siamo nel New England, in una piccola cittadina universitaria dove la vita scorre fin troppo banalmente, almeno all'apparenza.
Tutto comincia con una sentenza di morte, quella fatta al professore universitario Adrian Thomas. Demenza generativa è la malattia che gli viene diagnosticata, pochi gli anni in cui riuscirà ancora a condurre una vita normale. Un'unica certezza quella dell'uomo: uccidersi. È solo da anni Adrian: un fratello suicida, un figlio reporter morto in guerra, una moglie che non ha saputo superare la perdita e si è lanciata con l'auto contro un albero; nessuno piangerà la sua morte, nessuno.
Ma il destino, si sa, a volte si prende gioco di noi e con Adrian sembra proprio non fare sconti perchè mentre torna dallo studio medico deciso a mettere in pratica il suo piano assiste a quello che sembra un rapimento e decide di non girarsi dall'altra parte.
Una corsa contro il tempo quella dell'uomo, che deve fare i conti con i suoi momenti di delirio, in cui i fantasmi del passato gli appaiono quasi a fare da filo conduttore tra la follia e la realtà. Non sa cosa effettivamente stia succedendo a Jennifer, non sa per quanto tempo potrà ancora ricordare i dettagli di ciò a cui assistito. Non è facile per lui, che ogni tanto si estranea dal mondo, riuscire a tirare le fila di quello che è avvenuto. Lo aiutano gli anni di ricerca sul comportamento della mente umana, lo aiutano le sue conoscenze ed anche il suo inconscio. Protagonista delle ricerche oltre a lui una detective - Terri Collins - che conosce la ragazza scomparsa grazie alle sue precedenti fughe da casa e che fa non poca fatica a fidarsi della mente annebbiata di Adrian.
L'autore riesce a tenere alto il senso di angoscia che un libro di questo tipo necessita. Il punto di vista continua a cambiare, mostrandoci come avverrebbe in un film con il cambio di inquadratura di una telecamera, quello che succede ad Adrian, quello che passa nella testa di Terri, quello che accade a Jennifer, quello che architettano i suoi aguzzini e quello che avviene in rete, durante i giorni di prigionia della ragazza.
Paghereste per assistere alle sevizie di una ragazzina? Parghereste per vederla violentata, legata come un cane, picchiata? Di certo starete rispondendo no a questa domanda ma sicuramente non tutti la pensano come noi. L'autore ce lo mostra con questo libro, lo fa scavando nelle perversioni che il mondo del web permette di soddisfare, mostrando come spesso non ci siano solo pedofili senza scrupoli ed avanzi di galera ad essere attratti dal male. E quando si dice che dovremmo fare attenzione alle porte che internet apre ai ragazzi è proprio perchè anche se questo è un libro fa riflettere su quanto oggi sia semplice perdersi tra le finestre che grazie a qualche click un PC riesce ad aprirci sul mondo.
Un libro che non regala azioni senza sosta e sangue a volontà ma che entra nella psiche umana con molta precisione e credibilità, che non permette al lettore di annoiarsi ma che anzi lo stupisce pagina dopo pagina. Una trama ben costruita, che regge e che lascia spazio anche a qualche colpo di scena.
Di certo sarà un autore che proverò a rileggere e che ora ho la curiosità di conoscere a fondo.
Lo conoscete? Avete letto qualche sua opera?

VOTO:


8 commenti:

  1. Dell'autore avevo letto L'analista, anni e anni fa, e effettivamente mi era piaciuto parecchio!

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    1. Per me questa è stata la prima esperienza ma ho già guardato i titoli pubblicati di questo autore e conto di recuperarli!

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  2. Però! Sembra bello tosto, ma mi hai decisamente incuriosita quindi credo proprio che me lo procurerò!

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    1. Ciao Nadia! Sì, credo proprio che possa piacerti. È sicuramente un libro particolare!

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  3. Una storia bella forte. Non c’e Che dire!

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