Buongiorno lettori, come state? Post particolare oggi, perchè posso finalmente condividere con voi una recensione che ho pronta da quindici giorni ma che posso pubblicare solo ora. Si tratta di quella di un libro in uscita proprio oggi in tutte le librerie che io ho avuto l'onore di leggere in super anteprima grazie alla collaborazione con la casa editrice. Si tratta di All'ombra di Julius di Elizabeth Jane Howard edito da Fazi Editore - che ringrazio per la copia - , 328 pagine.
Sinossi: Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi
vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto
eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino.
Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di
famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario,
Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi
amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di
pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla
soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine
domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix,
ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il
marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine
Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che
solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana
tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati
nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense,
disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di
Julius.
Dall’autrice della saga dei Cazalet, un nuovo romanzo ricco di sensualità e delicata ironia, in cui commedia e tragedia si fondono magistralmente e in cui ritroviamo l’eleganza, l’acume e il talento di Elizabeth Jane Howard.
Se mi seguite sapete quanto io abbia amato la saga dei Cazalet. Non ho quindi avuto dubbi quando la casa editrice mi ha proposto questo libro in anteprima. Le aspettative, lo capirete, erano alle stelle ma fortunatamente non sono state disilluse.
Prima di entrare nel vivo del romanzo vorrei soffermarmi sulle date. Questo libro, All'ombra di Julius, fu pubblicato per la prima volta in lingua originale con il titolo After Julius nel 1965, ben ventitrè anni prima de Gli anni della leggerezza, primo volume dei Cazalet. Avete capito bene! Non c'era nessunissima certezza che questo libro fosse all'altezza di quella saga, perchè l'autrice era molto più giovane ai tempi della sua stesura ed aveva sicuramente meno esperienza.
E invece wowwww....
Già dalle prime pagine sembra di respirare quell'atmosfera che il lettore aveva imparato a conoscere grazie alla famosissima saga. Sarà per l'ambientazione fisica, che rimane quella nei dintorni di Londra, che per quella temporale, visto che è amientata negli anni Sessanta ma la guerra occupa un ruolo fondamentele all'interno del romanzo.
All'ombra di Julius lo trovo oltretutto quasi più azzeccato come titolo - e non è cosa da poco - del suo originale - After Julius appunto - infatti è vero che tutte le vicende narrate sono accadute dopo la morto di Julius ma è ancora più vero che Julius è morto da vent'anni ma è forse il personaggio più ingombrante e presente di tutto il romanzo. Un personaggio morto che tuttavia, ancora dopo due decenni, riesce a condizionare qualsiasi scelta o pensiero dei protagonisti della storia che vivono nella sua ombra.
Peccato che anche questa famiglia - perchè di base di una famiglia si parla - non sia diventata una saga perchè secondo me avrebbe avuto un enorme successo, probabilmente paritario a quello dei Cazalet.
Ma chi sono i componenti di questa famiglia?
C'è Julius appunto, morto eroicamente durante la seconda guerra mondiale, lasciando una moglie vedova e due figlie orfane. Morto eroicamente sì, ma anche in modo molto egoistico mi verrebbe da dire. Partito senza una ragione, su un'imbarcazione di fortuna, senza avere la minima idea di come si governasse, tranne quello appreso dai libri e senza neanche avvisare nessuno della sua partenza.
C'è Esme, una donna ormai sulla sessantina che, ai tempi della partenza del marito, si intratteneva amorevolmente con un uomo molto più giovane di lei, senza nascondersi più di tanto, abbandonandosi ad un amore che, una volta morto il marito, sperava di potersi vivere.
C'è Cressida, figlia maggiore di Julius ed Esme, vedova di guerra come la madre, con la visione contorta dell'amore, incapace di trovare una pace emotiva se non frequentando uomini sposati e concedendosi fisicamente al loro volere.
C'è Emma, la figlia più piccola, che ha pochissimi ricordi del padre ma che del padre ha preso il posto nella casa editrice di famiglia. È la più equilibrata, anche se forse la più sola. Vive all'ombra della sorella - con cui condivide anche la casa - e ne giustifica i comportamenti. Non è sposata, non sembra pensare al matrimonio ma, forse, non ha neanche mai trovato la persona che faccia al caso suo.
Queste tre donne rappresentano da sole un intero universo femminile e l'autrice è talmente capace con le parole da mostrarcele e farcele conoscere in tutta la loro interezza nonostante i fatti narrati si svolgano in solo tre giorni, un weekend, quello che le donne passeranno a casa della madre con due ospiti d'eccezione. Il primo Felix, ex amante di Esme, molto più giovane di lei, che dopo vent'anni si ripresenta alla sua porta apparentemente senza un motivo; il secondo Dan, un poeta alle dipendenze della casa editrice, che Emma invita a casa forse solo per compatimento.
I meccanismi che prenderanno vita tra queste cinque persone sono imprevedibili, così come imprevedibili sono gli avvenimenti che portano ogni personaggio ad interagine con l'altro, a conoscerne le inclinazioni, a giudicarne le azioni, a cercare di comprenderne gli errore. ed il lettore si ritroverà lì, spettatore inconsapevole, come una piccola mosca che svolazza di stanza in stanza carpendo i pensieri di ogni protagonista.
La narrazione e lo stile sono quelli che l'autrice ha utilizzato anche nei Cazalet. Capitoli molto lunghi dedicati ognuno ad un personaggio che in prima persona racconta al lettore il proprio punto di vista, permettendo però comunque alla storia di evolvere nonostante spesso si parli del passato o dello stesso avvenimento. Una visione singola quindi, che diventa però un racconto corale nel momento in cui tutti i pezzi del puzzle siano incastrati al loro posto.
Dei personaggi particolari quelli che l'autrice sceglie di caratterizzare, che hanno saputo farsi amare nonostante i loro tanti e a volte incomprensibili difetti. E metterli tutti quanti davanti ad un tavolo, farli vivere per un weekend nella stessa casa, obbligarli ad interagire nonostante fosse a volte l'ultima cosa che avrebbero voluto ha permesso di farli emergere ancora di più in tutte le loro materiali ed umane fragilità.
Se avete amato la famiglia Cazalet e lo stile dell'autrice non potete quindi farvi scappare questo romanzo che non potrà far altro che confermare l'estrema capacità narrativa della Howard che, a mio personalissimo parere, ha tutte le carte in regole per entrare a far parte di quel gruppo ristretto di autrici che universalmente sono considerate dei colossi perchè - e non credo di esagerare - leggendo i suoi libri si ha la sensazione di essere al cospetto delle più grandi scrittrici di classici inglesi della letteratura.
Peccato che qui in Italia le sue opere siano arrivate dopo la sua morte. Non avremo mai l'onore di assistere ad una sua presentazione o intervista. Non potremo mai sperare in un seguito per i suoi romanzi. Per fortuna i suoi lavori non ancora pubblicati in Italia sono tantissimi quindi potremo godere di questa scrittrice ancora per molto tempo.
Io conto di recuperare al più presto Il lungo sguardo, l'altro suo romanzo già uscito in Italia sempre per Fazi editore.
E voi cosa mi dite? Siete tra quelli che hanno adorato i Cazalet quindi oggi correrete in libreria a comprare questo "nuovo" autoconclusivo o siete tra quelli che ancora ne stanno alla larga perchè spaventati dalla possibile pesantezza?
Se rientrate nel primo gruppo poi tornate qui a dirmi le vostre impressioni oppure scrivetemi in privato per spoilerare come se non ci fosse un domani; se invece rientrate nel secondo gruppo e vi fidate un pochino del mio giudizio io vi dico che secondo me la Howard almeno una volta va letta, anche solo per capire che non fa per voi.
Prima di lasciarvi voglio inoltre segnalarvi un'occasione da non perdere se volete recuperare qualche lettura di questa autrice: da oggi con l'acquisto di due volumi qualsiasi della Howard vi verrà regalata una meravigliosa shopper dedicata proprio al libro All'ombra di Julius, quindi non avete più scuse!!!
A questo link - https://fazieditore.it/news/shopper-allombra-di-julius/ - le istruzioni dettagliate e le librerie aderenti.
Dall’autrice della saga dei Cazalet, un nuovo romanzo ricco di sensualità e delicata ironia, in cui commedia e tragedia si fondono magistralmente e in cui ritroviamo l’eleganza, l’acume e il talento di Elizabeth Jane Howard.
Se mi seguite sapete quanto io abbia amato la saga dei Cazalet. Non ho quindi avuto dubbi quando la casa editrice mi ha proposto questo libro in anteprima. Le aspettative, lo capirete, erano alle stelle ma fortunatamente non sono state disilluse.
Prima di entrare nel vivo del romanzo vorrei soffermarmi sulle date. Questo libro, All'ombra di Julius, fu pubblicato per la prima volta in lingua originale con il titolo After Julius nel 1965, ben ventitrè anni prima de Gli anni della leggerezza, primo volume dei Cazalet. Avete capito bene! Non c'era nessunissima certezza che questo libro fosse all'altezza di quella saga, perchè l'autrice era molto più giovane ai tempi della sua stesura ed aveva sicuramente meno esperienza.
E invece wowwww....
Già dalle prime pagine sembra di respirare quell'atmosfera che il lettore aveva imparato a conoscere grazie alla famosissima saga. Sarà per l'ambientazione fisica, che rimane quella nei dintorni di Londra, che per quella temporale, visto che è amientata negli anni Sessanta ma la guerra occupa un ruolo fondamentele all'interno del romanzo.
All'ombra di Julius lo trovo oltretutto quasi più azzeccato come titolo - e non è cosa da poco - del suo originale - After Julius appunto - infatti è vero che tutte le vicende narrate sono accadute dopo la morto di Julius ma è ancora più vero che Julius è morto da vent'anni ma è forse il personaggio più ingombrante e presente di tutto il romanzo. Un personaggio morto che tuttavia, ancora dopo due decenni, riesce a condizionare qualsiasi scelta o pensiero dei protagonisti della storia che vivono nella sua ombra.
Peccato che anche questa famiglia - perchè di base di una famiglia si parla - non sia diventata una saga perchè secondo me avrebbe avuto un enorme successo, probabilmente paritario a quello dei Cazalet.
Ma chi sono i componenti di questa famiglia?
C'è Julius appunto, morto eroicamente durante la seconda guerra mondiale, lasciando una moglie vedova e due figlie orfane. Morto eroicamente sì, ma anche in modo molto egoistico mi verrebbe da dire. Partito senza una ragione, su un'imbarcazione di fortuna, senza avere la minima idea di come si governasse, tranne quello appreso dai libri e senza neanche avvisare nessuno della sua partenza.
C'è Esme, una donna ormai sulla sessantina che, ai tempi della partenza del marito, si intratteneva amorevolmente con un uomo molto più giovane di lei, senza nascondersi più di tanto, abbandonandosi ad un amore che, una volta morto il marito, sperava di potersi vivere.
C'è Cressida, figlia maggiore di Julius ed Esme, vedova di guerra come la madre, con la visione contorta dell'amore, incapace di trovare una pace emotiva se non frequentando uomini sposati e concedendosi fisicamente al loro volere.
C'è Emma, la figlia più piccola, che ha pochissimi ricordi del padre ma che del padre ha preso il posto nella casa editrice di famiglia. È la più equilibrata, anche se forse la più sola. Vive all'ombra della sorella - con cui condivide anche la casa - e ne giustifica i comportamenti. Non è sposata, non sembra pensare al matrimonio ma, forse, non ha neanche mai trovato la persona che faccia al caso suo.
Queste tre donne rappresentano da sole un intero universo femminile e l'autrice è talmente capace con le parole da mostrarcele e farcele conoscere in tutta la loro interezza nonostante i fatti narrati si svolgano in solo tre giorni, un weekend, quello che le donne passeranno a casa della madre con due ospiti d'eccezione. Il primo Felix, ex amante di Esme, molto più giovane di lei, che dopo vent'anni si ripresenta alla sua porta apparentemente senza un motivo; il secondo Dan, un poeta alle dipendenze della casa editrice, che Emma invita a casa forse solo per compatimento.
I meccanismi che prenderanno vita tra queste cinque persone sono imprevedibili, così come imprevedibili sono gli avvenimenti che portano ogni personaggio ad interagine con l'altro, a conoscerne le inclinazioni, a giudicarne le azioni, a cercare di comprenderne gli errore. ed il lettore si ritroverà lì, spettatore inconsapevole, come una piccola mosca che svolazza di stanza in stanza carpendo i pensieri di ogni protagonista.
La narrazione e lo stile sono quelli che l'autrice ha utilizzato anche nei Cazalet. Capitoli molto lunghi dedicati ognuno ad un personaggio che in prima persona racconta al lettore il proprio punto di vista, permettendo però comunque alla storia di evolvere nonostante spesso si parli del passato o dello stesso avvenimento. Una visione singola quindi, che diventa però un racconto corale nel momento in cui tutti i pezzi del puzzle siano incastrati al loro posto.
Dei personaggi particolari quelli che l'autrice sceglie di caratterizzare, che hanno saputo farsi amare nonostante i loro tanti e a volte incomprensibili difetti. E metterli tutti quanti davanti ad un tavolo, farli vivere per un weekend nella stessa casa, obbligarli ad interagire nonostante fosse a volte l'ultima cosa che avrebbero voluto ha permesso di farli emergere ancora di più in tutte le loro materiali ed umane fragilità.
Se avete amato la famiglia Cazalet e lo stile dell'autrice non potete quindi farvi scappare questo romanzo che non potrà far altro che confermare l'estrema capacità narrativa della Howard che, a mio personalissimo parere, ha tutte le carte in regole per entrare a far parte di quel gruppo ristretto di autrici che universalmente sono considerate dei colossi perchè - e non credo di esagerare - leggendo i suoi libri si ha la sensazione di essere al cospetto delle più grandi scrittrici di classici inglesi della letteratura.
Peccato che qui in Italia le sue opere siano arrivate dopo la sua morte. Non avremo mai l'onore di assistere ad una sua presentazione o intervista. Non potremo mai sperare in un seguito per i suoi romanzi. Per fortuna i suoi lavori non ancora pubblicati in Italia sono tantissimi quindi potremo godere di questa scrittrice ancora per molto tempo.
Io conto di recuperare al più presto Il lungo sguardo, l'altro suo romanzo già uscito in Italia sempre per Fazi editore.
E voi cosa mi dite? Siete tra quelli che hanno adorato i Cazalet quindi oggi correrete in libreria a comprare questo "nuovo" autoconclusivo o siete tra quelli che ancora ne stanno alla larga perchè spaventati dalla possibile pesantezza?
Se rientrate nel primo gruppo poi tornate qui a dirmi le vostre impressioni oppure scrivetemi in privato per spoilerare come se non ci fosse un domani; se invece rientrate nel secondo gruppo e vi fidate un pochino del mio giudizio io vi dico che secondo me la Howard almeno una volta va letta, anche solo per capire che non fa per voi.
Prima di lasciarvi voglio inoltre segnalarvi un'occasione da non perdere se volete recuperare qualche lettura di questa autrice: da oggi con l'acquisto di due volumi qualsiasi della Howard vi verrà regalata una meravigliosa shopper dedicata proprio al libro All'ombra di Julius, quindi non avete più scuse!!!
A questo link - https://fazieditore.it/news/shopper-allombra-di-julius/ - le istruzioni dettagliate e le librerie aderenti.
Ma oggi è forse un (bellissimo) complotto contro di me? :)
RispondiEliminaEh oggi va così! Però puoi cedere alla gioia comprando questo libro hihihi
EliminaBello e triste, questo romanzo, la Howard è sicuramente un'autrice da scoprire, riscoprire e amare!
RispondiEliminaConcordo! Quando ne discutevo con Baba le dicevo che spero che i nostri figli la troveranno nei libri di scuola come una dei colossi della letteratura!
EliminaHo letto con vivo coinvolgimento la tua splendida recensione e concordo con le opinioni che hai espresso su quest'autrice che io non conoscevo. "All'ombra di Julius" è il primo romanzo della Howard che leggo e sono fermamente decisa a iniziare la saga dei Cazalet anche perchè adoro le vicissitudini delle famiglie narrate attraverso gli anni. Ho amato Downton Abbey quindi spero di affezionarmi anche ai Cazalet. Per fortuna la Fazi sa come coccolare i suoi lettori dandoci la possibilità di scoprire e amare questa scrittrice :)
RispondiEliminaGrazie per il complimento. È un libro che ho assaporato, centellinato fino ad arrivare a sentirmi parte di quelle atmosfere rese in modo nitido e coinvolgente. Se hai amato questo non potrai non amare i Cazalet nonostante le grandi differenze! ;)
EliminaHo adorato i Cazalet e la tua recensione mi ha fatto venir voglia di correre a comprare anche questo!
RispondiEliminaCorriiiiiiiiiiiii! E se compri anche quello che ti manca ti becchi anche la splendida shopper *_*
EliminaSto recuperando tutti i libri della saga dei Cazalet e conto di leggere anche questo. Amo i romanzi ambientati in Inghilterra e amo quel periodo storico! Complimenti per la recensione esaustiva da ogni punto di vista con meravigliose considerazioni personali. Baci Rosa
RispondiEliminaGrazie Rosa, sei sempre troppo carina!
EliminaSe li stai recuperando tutti allora forse la promozione della shopper può fare al caso tuo! ;)
Io ho già quella dei Cazalet e la adorooooo!!!
Quando ho iniziato il libro mi sono detta: ma figurati se è bello come la saga dei Cazalet! Lo è davvero! Un altro libro, un'altra meraviglia
RispondiEliminaLa stessa cosa che ho pensato io! Invece...
EliminaSalve! Bello leggere la recensione mentre sono al telefono con te! E comunque io “il lungo sguardo lo ho” e tu no ah ah ah ma nella versione farlocca. Ci facciamo un gruppo di lettura?
RispondiEliminaVersione farlocca è come non averlo hihihihi
EliminaDaiiiiii sì!!
Siii il gruppo di lettura mi piace!!! Brave!
Elimina;)
EliminaSto leggendo diverse recensioni positive su questo romanzo, e anche la tua mi sta invogliando parecchio.
RispondiEliminaHo apprezzato molto la saga dei Cazalet, la prosa della Howard è stupenda. Sono d'accordo con te nel considerare la Howard un colosso!
Grazie! Se hai amato i Cazalet questo libro non potrà deluderti! :)
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