Buongiorno readers, come va? Oggi torno con una recensione, quella del libro Sentimi di Tea Ranno edito da Frassinelli - che ringrazio per la copia -, 240 pagine.
Quando prenderete in mano questo libro fatelo con la consapevolezza di essere al cospetto di una lettura particolare e anche parecchio originale; un impianto narrativo non banale con una potenzialità enorme.
Una donna di cui non è dato sapere il nome e di cui in realtà sapremo molto poco in generale - ma che sono convinta rappresenti proprio l'autrice -, torna al suo paese di orgine, in Sicilia. Ad attenderla una notte nebbiosa ed una serie di donne morte che vogliono raccontarle tutto di loro affinchè lei, scrittrice, dia voce alle loro storie e a quella di Adele, una ragazza dai capelli rossi e gli occhi azzurri figlia del peccato, che per questo ha vissuto la sua vita costantemente in pericolo di morte.
Appena iniziato a leggere sono rimasta affascinata dall'idea. Sentimi - il titolo del romanzo - non è altro che la parola che le donne morte pronunciano per farsi ascoltare dalla scrittrice che dovrà scrivere di loro. Quando il lettore legge quel "sentimi" sa che è in arrivo un'altra donna, un'altra storia, una vittima o una carnefice ma, comunque, una donna che ha voglia di raccontarsi al mondo perchè pensa di non essere stata capita.
Tutte sentono di essere state vittime dell'incomprensione. Ognuna di loro, giusto o sbagliato che sia il proprio comportamento, è convinta di potersi riscattare al mondo raccontando la propria verità. La raccontano direttamente con la propria voce, rivolgendosi all'autrice e rendendola messaggera. La loro è una verità che spesso confonde, che a volte fa arrabbiare, che a volte è palesemente incomprensibile ma, si sa, nella vita bisogna sempre sentire le due campane prima di prendere una posizione, o almeno così si dovrebbe fare.
L'atmosfera generale è parecchio cupa: la notte, la nebbia, le donne morte che raccontano di uccisioni, di violenze sessuali e di amanti permettono di entrare in pieno nel romanzo e di sentirsi quasi parte della scena. Una sensazione continua che accompagna il lettore per tutto lo scorrere delle pagine.
Lo stile dell'autrice è coinvolgente, le frasi in siciliano che ciclicamente escono dalla bocca delle protagoniste - capibili da tutti grazie alle traduzioni in nota - arricchiscono la storia e gli danno una caratterizzazione reale e tangibile. Ho letto voracemente il primo centinaio di pagine, incapace di smettere di leggere, talmente queste donne riuscivano a catturare la mia attenzione; poi però qualcosa è cambiato, i nomi sono diventati tanti, gli intrecci ancora di più ed ho iniziato a perdere il filo, ho cominciato a dover tornare indietro per cercare di ricordare chi fosse sorella di chi, chi avesse tradito chi, chi avesse ucciso chi e la mia attenzione è un po' scemata, facendomi arrivare con fatica alla fine della lettura e non permettendo di lasciarmi andare alle emozioni perchè troppo attenta a seguire la storia.
Sicuramente sarà un mio limite, come quello che ho verso i racconti, ma purtroppo questo impianto che all'inizio tanto mi ha tanto affascinato è stato poi ciò che mi ha messo in difficoltà, perchè le poche righe spesso utilizzate per descrivere la vita di alcune delle tantissime donne che intervengono nella storia non mi sono bastate per farmi un quadro chiaro dell'insieme, portandomi a volte a chiedermi dove si volesse andare a parare. Verso la fine del romanzo appaiono poi degli accenni ad una certa Viola Fòscari e una certa Vincenzina Sparviero che, devo dire la verità, si capiva potessero essere le protagoniste di vecchi libri dell'autrice - cosa di cui ho poi avuto la conferma cercando notizie in internet - ma che al momento dell'apparizione in questo romanzo hanno non poco confuso l'idea già annebbiata che avevo in mente. Bella come idea, ma in un libro già così ricco forse l'ho trovato un po' troppo per chi, come me, le storie precedenti non le ha lette.
Profondo il messaggio di denuncia verso la violenza sulle donne, che tra le righe viene lanciato al lettore, importante la scelta di un romanzo corale formato solo da donne che, nel bene e nel mane, ne sono protagoniste, bellissima l'ambientazione siciliana.
Un'autrice che, nonostante le mie difficoltà, è riuscita ad incuriosirmi e di cui proverò a leggere ancora qualcosa.
Avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate?
Non mi attira molto, cioè è bella la trama ma non mi attira
RispondiEliminaA me invece la trama intrigava un sacco!
EliminaHo finito di leggerlo domenica scorsa e devo ammettere che anche io ho avuto un pochino di difficoltà ad orientarmi tra i numerosi personaggi. Nonostante ciò ho trovato la trama originale e la tematica affrontata molto attuale.
RispondiEliminaAnche io ho trovato la trama molto originale e la tematica profonda! Per i personaggi penso di avere proprio difficoltà io, perchè ho bisogno di più tempo per farmeli entrare dentro. È proprio per questo motivo che voglio provare a leggere i libri precedenti dell'autrice!
Elimina