Recensione #247 - Il programma di Davide Staffiero

Buongiorno lettori, come va? Ultima settimana di giugno che, come i mesi precedenti per quanto mi riguarda, è volato.
Oggi vi parlo del libro Il programma di Davide Staffiero edito da Eclissi editrice - che ringrazio per la copia - pag. 155.

Sinossi: Il signor Bloch, pensionato metodico e vagamente misantropo, trascorre le sue giornate secondo quello che lui chiama Programma, ovvero una rigida tabella oraria che scandisce ogni singolo aspetto della sua vita quotidiana. Una catena di imprevisti finirà per incrinare l'impalcatura psicologica alla base del suo equilibrio, costringendolo ad affrontare i peggiori demoni del proprio subconscio. "Il Programma" è un giallo atipico, al limite di una frontiera inesplorata. Quando il nemico è dentro di te. A metà strada tra il thriller psicologico e l'horror esistenziale, racconta l'odissea di un anziano signore alla ricerca di un rifugio impossibile. Un'inesorabile discesa agli inferi delle proprie insicurezze, dove realtà e paranoia si attorcigliano in un inestricabile groviglio da incubo.

Avete mai visto il film Qualcosa è cambiato con protagonista un esilarante Jack Nicholson nei panni di un nevrotico,  metodico e burbero personaggio? Se non lo avete visto correte a cercarlo perchè uno dei più bei film che io abbia mai visto!
Bè in quel film Melvin - questo era il nome del protagonista - aveva una routine precisa: stesso bar, stesso tavolino, stassa cameriera, tante mandate alla porta per assicurarsi che fosse chiusa bene o, forse, solo un po' per scaramanzia e una indisposizione acuta verso la gente.
Il signor Bloch, protagonista di questo libro, è un po' così, anche se nel film Nicholson aveva anche la fissa per la pulizia mentre in questo libro Bloch potrebbe tranquillamente partecipare ad una puntata di sepolti in casa senza minimamente sfigurare.
Il signor Bloch non fa nulla che non sia minuziosamente indicato nel suo Programma, una scaletta oraria affinata nel tempo che lo mantiene in uno stato di serenità tale per cui è in pace con se stesso e con il mondo.
Quando improvvisamente, un giorno, una concatenazione di eventi manda all'aria la sua quotidianità, la sua tanto ricercata serenità inizia a vacillare e lui si trova a fare i conti con le sue più gandi fobie ed insicurezze.
Una storia con un potenziale enorme, che sa coinvolgere il lettore, portandolo nei meandri più bui e più intricati di una mente umana già di per sè particolarmente al limite.
Uno stile capace di rendere la situazione, di rigidità prima e di crollo totale poi, in modo molto nitido e con un risultato molto verosimile a quella che può essere la realtà.
Il signor Bloch è il protagonista assoluto del libro, attorno cui tutto ruota. Gli altri personaggi sono mere apparizioni che servono unicamente a metterlo in crisi e che non hanno una storia indipendentemente da lui; scelta questa che ho trovato geniale per la resa della storia.
Quello che un po' mi è mancato e che mi ha costretto a dargli un voto buono ma non più alto di questo è la pancia. Bloch, per come lo vedo io, è un uomo che dovrebbe farsi odiare oppure che dovrebbe farsi amare senza riserve, dovrebbe creare un'empatia enorme con il lettore, dovrebbe far emozionare il lettore - nel bene o nel male - per il suo essere così sicuro prima e così folle poi; invece io sono rimasta abbastanza distaccata emotivamente dal personaggio. Ho sicuramente letto voracemente per sapere come andasse a finire la storia ma non ho sentito quel crampo in più alla pancia che fa in modo che un personaggio mi entri dentro totalmente.
Sicuramente un buon lavoro di esordio per un autore che terrò d'occhio e da cui mi aspetto molto in futuro!
Un libro che io comunque vi consiglio, perchè è particolare e ben scritto!

VOTO: