domenica 5 luglio 2020

Blogtour de Il morso della vipera di Alice Basso - Tappa 4 - Il giallo di Alice Basso: da Vani Sarca ad Anita


Buongiorno lettori e buona domenica! Siamo arrivati ormai alla quarta tappa del blogtour dedicato al nuovissimo romanzo di Alice Basso edito di consueto da Garzanti. Si tratta de Il morso della vipera, primo volume di una nuovissima serie dedicata ad Anita, una dattilografa degli anni '30 che avete imparato a conoscere nelle tappe precedenti.
Il mio compito oggi è arduo, si tratta di parlare de Il giallo di Alice Basso: da Vani Sarca a Anita.
Se conoscete Alice Basso sapete che questa è la sua seconda serie; la prima, composta da cinque volumi aveva come protagonista Vani Sarca, una protagonista entrata nel cuore dei lettori con cui irrimediabilmente Anita Bo, la protagonista di questa nuova serie, dovrà fare i conti.
Ma per prima cosa... cos'hanno in comune queste due donne? Apparentemente nulla se non che entrambe - una un po' più per mestiere, l'altra proprio per puro caso - si trovano ad investigare affiancate da una figura maschile - un commissario di polizia una e uno scrittore l'altra - su misteri che le coinvolgono in vicende a volte pericolose, a volte tremendamente divertenti.
Ma andiamo con ordine.

Vani Sarca – all’anagrafe Silvana Sarca – torinese nei giorni nostri, è una ghostwriter. Per dirla in parole povere una che scrive libri per gli altri assistendo nell’ombra ai loro successi e non venendo mai elogiata né ripagata adeguatamente per il proprio lavoro. Ha uno stipendio ai minimi sindacali, un atteggiamento duro il cui motto è: “Se solo me ne fregasse qualcosa”, una capacità estrema nel mettersi nei panni degli altri cambiando ogni volta stile e metodo narrativo. Lei è quella che ha scritto il libro più bello del mondo ma non lo sa nessuno. E questa cosa, diciamocelo, nonostante lei dica il contrario, le interessa eccome! Caschetto nero, impermeabile nero, rossetto e smalto viola; una protagonista che difficilmente si dimentica sia per l’impatto fisico che per il suo essere così sempre sul pezzo. Colta e amante della letteratura e della musica Vani è poco socievole e non ama stare al centro dell'attenzione.
Anita Bo torinese del 1935 è una ragazza bellissima, di quelle che tutti si girano a guardare; consapevole della sua bellezza e dell'effetto che fa sugli uomini, ama utilizzare le sue armi (un seno prorompente, due ciglie sbattute) per aiutare i genitori ad aumentare le vendite della tabaccheria di famiglia o anche solo per sentirsi apprezzata. Non le danno fastidio le occhiate indiscrete anzi, se qualcuno non la guarda, si sente quasi offesa. È una dattilografa (o meglio ha studiato per quello e si ritrova a farlo un po' per gioco) ma non ha mai amato la scuola e lo studio visto che ha sempre pensato che il suo essere bella bastasse nella vita. È fidanzata con Corrado, un fascista convinto e ligio all'obbedienza che ha come scopo della vita sposarla e fare sei figli di cui ha già anche scelto i nomi.

Se Vani nelle sue indagini utilizza la conoscenza, le nozioni apprese in tanti anni di scrittura e le sue intuizioni, Anita è un po' trascinata dal caso, soprattutto perchè mai nella vita ha pensato di poter essere altro che un bel corpo con cui trovare il marito adatto. Il lettore si ritroverà invece stupito  - e anche lei stessa in realtà - di quanto Anita, al fianco di Sebastiano Satta Ascona, il suo capo, il primo a non aver mai sbirciato nel suo décolleté e ad essersi impegnato a trattarla non come una buona a nulla, lei fiorisca e la sua mente anche. Le sue intuizioni diventano man mano sempre meno dettate dal caso e più dalla testa. La sua frivolezza sparisce e la sua attenzione verso la rivista che si trova a trascrivere con la sua macchina per scrivere la rende attenta, precisa, insostituibile per il suo capo, che spesso si ritrova a seguirne consigli molto azzeccati.

Il giallo di Alice Basso è un giallo che non prevarica mai su quelle che sono le vite dei personaggi e l'evolversi delle loro storie, sia in questa nuova serie che nella serie precedente l'amalgama tra la parte narrativa e la parte gialla è talmente uniforme che a volte ci si dimentica di dover risolvere un mistero perchè si è totalmente conquistati anche da tutto il resto.
Sicuramente il differente periodo storico di ambientazione delle due serie incide nel giallo per quanto riguarda i movimenti dei personaggi e i metodi di indagine ma alla fine, entrambi fanno centro, entrambi riescono a portare il lettore esattamente dove dovrebbe essere e regalano colpi di scena che sapranno lasciare il lettore la giusta "bocca aperta".
Inoltre nai gialli di Alice non manca mai l'ironia, quella che permette di stemperare, quella che fa subito amare i protagonisti. Insomma, se l'avete amata in passato l'amerete ancora, non potrebbe essere diversamente!
Ma non voglio essere troppo pesante quindi, sperando di avervi fratto capire un po' la lettura in cui vi immergerete, vi ricordo che domani Desperate Booswife vi parlerà della macchina da scrivere.





6 commenti:

  1. Spero di leggerlo presto. Ho amato la serie di Vani Sarcia, e questo romanzo non potrà sfuggirmi ☺️☺️☺️

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  2. Ho letto e divorato i libri con protagonista Vani imparandola a conoscere ed apprezzare il suo carattere. Sicuramente Anita non mi deluderà perché adoro il modo di scrivere di Alice Basso

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    1. Credo anche io che chi ha amato i precedenti romanzi non possa restare deluso! Poi fammi sapere 😊

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  3. Ottimo confronto. Concordo pienamente, i libri della Basso non sono da perdere.

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