"C'è un pirata nel sotterraneo. (Il pirata è una metafora, ma anche una persona). (Il sotterraneo potrebbe essere considerato, a buon diritto, una prigione)."
Quando ho ricevuto, dal sempre gentilissimo ufficio stampa di Fazi Editore, le nuove uscite di luglio ed ho letto il nome di questa autrice in fianco ad un romanzo ho gioito, come mi capita poche volte.
Sì, avete capito, io attendevo con ansia l'uscita di un nuovo libro ma non uno qualunque, un fantasy. Non sapevo cosa aspettarmi da Il mare senza stelle ma, di certo, credevo di rimanerne ammaliata sin dalle prime pagine.
Ho cominciato la lettura e per le prime cinquanta pagine mi è sembrato di trovarmi là dove credevo di essere; ho assaporato delle atmosfere che pochi autori sanno darmi, quelle alla Zafon, che raccontano storie vere intrecciate alle storie di fantasia, quelle che annebbiano la mente del lettore ma la rapiscono con le loro parole.
Di solito quelle storie contengono un mistero, o forse più d'uno. Oltre a un mistero ci sono degli elementi magici, qualcosa che faccia da filo conduttore per quello che sarà il lato fantasy della storia.
Porte, api e chiavi sono il filo conduttore di questo libro che comincia con una fiaba, che forse è realtà e che poi continua con la realtà, che forse è una fiaba.
Si alternano capitoli di fiaba e capitoli di reltà e poi gli stessi si intecciano, si completano, si rincorrono.
Nella realtà Zachary Ezra Rawlins è uno studente al secondo anno di specializzazione in Nuovi media - progetta videogiochi - ma ama follemente la lettura. In biblioteca, durante la ricerca di un nuovo viaggio letterario scopre un libro, sconosciuto al sistema bibliotecario, che Zachary legge senza sosta per tre volte di fila, quasi come se ne fosse rapito, quasi come se quel libro fosse parte di lui, o lui fosse parte di quel libro.
Cosa nasconde quel volume? Perchè da quando lo ha scoperto succedono cose strane? Perchè quel libro è così importante per lui? E forse anche per qualcun altro...
Alternata alla storia di Zachary ci sono altre storie. All'inizio sembra una, poi diventano molte di più, tante, troppe... O forse è sempre una?
Ecco, dopo l'atmosfera iniziale intrigante e coinvolgente ho cominciato a perdermi.
Ho iniziato a perdere di vista i vari racconti che mi venivano narrati, i vari personaggi che mi venivano presentati. Ho perso la strada per quel viaggio ed ho - purtroppo - cominciato ad annoiarmi.
Sarà il periodo - come sapete ultimamente faccio fatica a concentrarmi - sarà la grande articolazione di una storia che, sono sicura, agli amanti del fantasy piacerà tantissimo ma io ho veramente faticato, non ho provato empatia per i personaggi, non ho bramato il momento in cui avrei scoperto finalmente dove quella lettura mi stesse portando. Mi dispiace perchè, come vi dicevo, il libro precedente era veramente stato amore a prima lettura ma capita, fortunatamente non troppo spesso, che alcuni libri non facciano per noi o che, forse, noi non facciamo per loro.
Di certo l'autrice ha una scrittura molto matura ed anche la capacità di creare un intreccio così articolato non è da tutti quindi tanto di cappello per questo. Ma la storia non fa per me.
Non starò a prolungarmi troppo perchè credo di avervi spiegato bene cosa non abbia funzionato, ma adesso sono curiosa e visto che ho notato in rete pensieri molto positivi mi piacerebbe che chi lo ha letto mi dicesse il suo parere in modo da poter riflettere su cosa, nel mio caso, sia andato storto.
Vi auguro una buona serata o una buona notte!
Sì, avete capito, io attendevo con ansia l'uscita di un nuovo libro ma non uno qualunque, un fantasy. Non sapevo cosa aspettarmi da Il mare senza stelle ma, di certo, credevo di rimanerne ammaliata sin dalle prime pagine.
Ho cominciato la lettura e per le prime cinquanta pagine mi è sembrato di trovarmi là dove credevo di essere; ho assaporato delle atmosfere che pochi autori sanno darmi, quelle alla Zafon, che raccontano storie vere intrecciate alle storie di fantasia, quelle che annebbiano la mente del lettore ma la rapiscono con le loro parole.
Di solito quelle storie contengono un mistero, o forse più d'uno. Oltre a un mistero ci sono degli elementi magici, qualcosa che faccia da filo conduttore per quello che sarà il lato fantasy della storia.
Porte, api e chiavi sono il filo conduttore di questo libro che comincia con una fiaba, che forse è realtà e che poi continua con la realtà, che forse è una fiaba.
Si alternano capitoli di fiaba e capitoli di reltà e poi gli stessi si intecciano, si completano, si rincorrono.
Nella realtà Zachary Ezra Rawlins è uno studente al secondo anno di specializzazione in Nuovi media - progetta videogiochi - ma ama follemente la lettura. In biblioteca, durante la ricerca di un nuovo viaggio letterario scopre un libro, sconosciuto al sistema bibliotecario, che Zachary legge senza sosta per tre volte di fila, quasi come se ne fosse rapito, quasi come se quel libro fosse parte di lui, o lui fosse parte di quel libro.
Cosa nasconde quel volume? Perchè da quando lo ha scoperto succedono cose strane? Perchè quel libro è così importante per lui? E forse anche per qualcun altro...
Alternata alla storia di Zachary ci sono altre storie. All'inizio sembra una, poi diventano molte di più, tante, troppe... O forse è sempre una?
Ecco, dopo l'atmosfera iniziale intrigante e coinvolgente ho cominciato a perdermi.
Ho iniziato a perdere di vista i vari racconti che mi venivano narrati, i vari personaggi che mi venivano presentati. Ho perso la strada per quel viaggio ed ho - purtroppo - cominciato ad annoiarmi.
Sarà il periodo - come sapete ultimamente faccio fatica a concentrarmi - sarà la grande articolazione di una storia che, sono sicura, agli amanti del fantasy piacerà tantissimo ma io ho veramente faticato, non ho provato empatia per i personaggi, non ho bramato il momento in cui avrei scoperto finalmente dove quella lettura mi stesse portando. Mi dispiace perchè, come vi dicevo, il libro precedente era veramente stato amore a prima lettura ma capita, fortunatamente non troppo spesso, che alcuni libri non facciano per noi o che, forse, noi non facciamo per loro.
Di certo l'autrice ha una scrittura molto matura ed anche la capacità di creare un intreccio così articolato non è da tutti quindi tanto di cappello per questo. Ma la storia non fa per me.
Non starò a prolungarmi troppo perchè credo di avervi spiegato bene cosa non abbia funzionato, ma adesso sono curiosa e visto che ho notato in rete pensieri molto positivi mi piacerebbe che chi lo ha letto mi dicesse il suo parere in modo da poter riflettere su cosa, nel mio caso, sia andato storto.
Vi auguro una buona serata o una buona notte!
VOTO:
a me manco Il circo era piaciuto, ho fatto bene a passare allora
RispondiEliminaSai che invece ho notato che chi ha amato il circo ha provato meno amore per questo e viceversa? Le cose strane della lettura 😜
EliminaNon vedo l'ora di finirlo, mi sta fracassando l'anima di noia. Ne ho letti tanti di fantasy e nonostante sia scritto bene è veramente noiosissimo. Non ho empatizzato con nessuno dei personaggi. L'autrice ci prova a farceli piacere ma non scende mai in profondità. I racconti che intervallano la storia principale sono carini (all'inizio) ma poi diventano troppi e si perde il filo della trama.
RispondiEliminaHo visto talmente tanti pareri entusiasti che pensavo fosse un mio problema, visto che non sono avvezza al fantasy come genere.
EliminaQuesto tuo commento mi consola! 😊
nuuuu che peccato però. io il cico ce l'ho in wish list ma tentenno perchè a Chiara non è piaciuto.
RispondiEliminaIl circo per me è top, questo veramente insulso...
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