Buongiorno carissimi, buon lunedì. Passato bene il weekend? Io, in perfetto mood zona rossa, mi sono goduta due giorni in famiglia fatti di libri, di torte fatte in casa, di sorrisi e di lentezza, cercando di trovare il meglio da questo periodo che ci sta mettendo a dura prova. Voi cosa avete fatto? Oggi vi parlo di un libro che ccredo rimarrà tra i miei preferiti dell'anno. Si tratta di L'architettrice di Melania G. Mazzucco edito da Einaudi, pag. 568.
"Dipingere in grande deve essere la tua ambizione, disse. Alle donne si chiedono solo quadretti da testa. Dovrai dimostrare di saper colmare una tela d'imperatore. Altrimenti sarai una pittrice da ricamo, come tutte le altre."
L'architettrice è la storia di Plautilla Bricci, la prima Architettrce della storia. Non la conoscete? Non fatevene un cruccio; sono un architetto - no architetta non mi piace -, prima di architettura ho fatto il liceo artistico e nessuno dei miei professori, mai, mi hanno parlato di questa straordinaria donna. Questo denota quanta strada ancora ci sia da fare per quanto riguarda la considerazione della donna nella nostra società e nei programmi ministeriali di insegnamento. Ma non sono qui per lamentarmi anche se la cosa mi indispone non poco.
Melania G. Mazzucco ci regala questa storia, la storia di una donna che, nonostante vivesse in un mondo assolutamente impreparato a dare alla donna un ruolo importante (non che adesso sia diverso eh!), lotta con tutte le sue forze per accaparrarsi quel ruolo a tutti i costi.
Questo romanzo prevede una struttura narrativa con un'alternanza temporale che passa dal 1600 al 1850 circa.
Nelle parti dedicate al 1600 assistiamo alla vita di Palutilla, dalla nascita alla vecchiaia, raccontata dalla sua voce di donna ormai vicina alla fine della propria vita. La scelta della prima persona ci regala la possibilità di far parte della storia, una storia in cui Plautilla è la secondogenita, femmina, di Giovanni Briccio, figlio di un materassaio che nella vita divenne pittore e scrittore, ma che non riuscì mai ad emergere tra le persone che contavano davvero. Giovanni fu un'esempio per quella figlia che da lui imparò l'arte della pittura ma anche a credere in sè stessa, a migliorarsi sempre, a non relegarsi in un angolo solo perchè donna.
Da sola Plautilla, che soffrivaanche di improvvisi assopimenti e che quindi non fu mai proposta ad un marito, imparò l'arte dell'architettura, imparò a calcolare le spinte di un terreno, imparò a farsi rispettare all'interno di un cantiere e riuscì, grazie anche al rapporto profondo che la legava a Elpidio Benedetti, a costruire la sua opera più importante, Villa Benedetta, sui colli romani, chiamata da tutti "Il Vascello", ma riuscì anche ad essere la prima donna a costruire una cappella all'interno di una chiesa, cosa ai tempi assolutamente impensabile. Grazie a questo romanzo ripercorriamo quasi un secolo di storia romana, ma non un secolo qualunque, proprio quello del 1600, in cui una Roma in grande fermento a causa dell'alternarsi di due importanti Papi - Urbano VIII e Alessandro VII - vide costruire alcune delle sue più importanti opere grazie ai lavori dei due architetti per eccellenza, Bernini prima e Borromini poi.
Ma non è solo Roma ad essere narrata. La grande amicizia di Plautilla per Elpidio, porterà i lettori a seguirlo spesso a Parigi, nei suoi viaggi al seguito di Mazzarino e a fargliene conoscere il fasto, raffrontandolo con quello romano.
L'unico dettaglio che mi ha infastidito durante la lettura è la mancanza di virgolette o caporali per lo sviluppo dei dialoghi che, invece, sono inseriti nel resto del testo creandomi a volte confusione. Magari è un problema mio, non ci sono abituata, però non sono riuscita a farmene una ragione per tutto il romanzo. Lo so è un dettaglio, ma che volete farci, magari è solo questione di "anzianitudine"!
Libro consigliato, anzi stra-consigliato!!!
VOTO:
Autrice che voglio rileggere dai tempi di Sei come sei, molto apprezzato!
RispondiEliminaAvevo adorato Sei come sei. Questo ovviamente è molto diverso nel genere ma secondo me vale tanto quanto quello! Te lo consiglio senza riserve.
Eliminaè il tuo libro!
RispondiEliminaDecisamente!
EliminaChiara mi ha rubato le parole volevo scriverlo io!
RispondiElimina😊😊😊😊😊
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