sabato 20 febbraio 2021

Recensione #383 - Ally nella tempesta di Lucinda Rilay

Buongiorno carissimi, sono tornata. Se mi seguite vi sarete resi conto che ultimamente latito parecchio e che Marina - che per fortuna legge e scrive più di me - sta tenendo vivo questo angolino. I primi mesi del 2021 purtroppo non sono stati molto migliori del 2020 e ho dovuto dare la precedenza ad altro. Ma, come si dice, barcollo ma non mollo, quindi appena posso torno qui, perchè in ogni caso il blog è casa e non posso vivere senza. Di cosa vi parlero oggi?

Di Ally nella tempesta, di Lucinda Riley, secondo volume della serie Le sette sorelle edita da Giunti, pag. 656.


Trama:
La giovane Ally, velista esperta, è distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo e sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle, né sa che presto dovrà gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa' Salt, la burrascosa storia di Anna Landvik, una cantante d'opera norvegese che nella seconda metà dell'Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa donna misteriosa.
 
Se ricordate, durante il lockdown avevo cominciato questa serie, leggendo il primo volume Le sette sorelle - recensione qui per chi se la fosse persa - dedicato a Maya, la prima sorella. Mi sono buttata con questo secondo volume, dedicato ad Ally, anche se il primo mi aveva convinto a metà. Il mio era stato un promosso con riserva visto che diverse erano state le perplessità.
Capirete che ho quindi preso in mano questo secondo volume con un po' di timore. Com'è andata? Adesso provo a spiegarvelo.

"A quanto pareva, il luogo individuato dalle coordinate era un museo d'arte. Non aveva alcun senso [...]"
Partiamo dall'inizio e dalle prime cento e più pagine in cui mi sono ritrovata catapultata nuovamente in una storia che conoscevo già  e che, pur essendo narrata della nuova sorella, Ally appunto, non ha aggiunto nulla, se non farmi provare immediatamente in una noia difficile da scacciare.
Sapevo già, grazie alle spiegazioni finali dell'autrice, che ogni libro riparte da lì, dalla morte di Pa' Salt, da quella perdita che fa da punto di partenza alla storia delle sorelle, ma speravo che un altro punto di vista fosse utilizzato per raccontarmi cose nuove e non per ripetere esattamente gesti già letti e dialoghi già conosciuti.
Detto questo, passato il "riassunto" si entra nel vivo del libro e la situazione sicuramente migliora.
La narrazione, come già avvenuto nel volume precedente, alterna la parte nel presente, raccontata in prima persona da Ally, alla parte del passato in cui ci viene narrata in terza persona una storia che porterà alla scoperta, poco alla volta, delle origini della ragazza. Non entrerò particolarmente nei dettagli della storia perché è bello che voi la scoprire al momento della lettura, pian piano, attraversando secoli, attraverso luoghi, famiglie, eventi storici. Vi dico solo che il passato porta il lettore in un viaggio lunghissimo che parte nella metà del 1800 nei monti della Norvegia, per poi passare a Christiania - il vecchio nome della famosissima Oslo - per poi andare a Lipsia e poi arrivare di nuovo in Norvegia nella metà del 1900, quando i nazisti la occuparono e il clima generale della nazione cambiò.
A fare da sfondo a questo viaggio troviamo la musica, filo conduttore tra i personaggi del passato e quelli del presente, vera protagonista dell'intero volume.

Quando leggo i libri di questa serie mi succede una cosa strana, me ne rendo conto: leggo con voglia, chiedendomi cosa ci verrà svelato e aspettando che questo accada ma purtroppo non vengo toccata particolarmente a livello emotivo, a livello di empatia. L'autrice ci racconta avvenimenti terribili che i personaggi stessi sembrano vivere quasi con distacco e che io non riesco a sentire sulla pelle. Nel primo volume ero rimasta almeno affascinata dall'ambientazione brasiliana che avevo trovato molto importante e ben descritta, in questo caso invece anche l'ambientazione mi è sembrata un po' povera, meno chiara e dettagliatta, più superficiale - magari volutamente per puntare l'attenzione alla musica - ed ho fatto fatica ad immaginarmi i luoghi.
Sicuramente l'autrice dimostra una grande padronanza nell'architettare i salti temporali, gli incastri tra le storie ed è anche capace di arrivare alla fine e sorprenderci un po', anche quando tutto sembra svelato ma, purtroppo, anche in questo caso non posso dirmi entusiasta della lettura. Insomma, un libro che promuovo senza però un grande slancio, una lettura piacevole senza infamia e senza lode che continua a lasciarmi qualcosa di irrisolto ma che comunque mi fa pensare che continuerò a leggere la serie con la speranza di trovare quello che tutti trovano, per capire se prima o poi questa autrice tornerà a rapirmi totalmente così come aveva fatto in L'angelo di Marchmont hall - recensione qui -, per capire se mi ero abbagliata quella volta o se invece mi è sfuggito qualcosa in questi due volumi. Insomma, non mi faccio spaventare dalle "MilleMila" pagine che ancora mi mancano per arrivare alla fine e proverò a vedere se, magari, una volta letta la totalità di quella che è una grande unica storia, ne trarrò un pensiero differente. Tanto di cappello all'autrice che comunque, nonostante non mi abbia convinto neanche questa volta fino in fondo, mi fa comunque dire che ho voglia di andare avanti per scoprire se ci sarà un colpo di scena alla fine di tutti i volumi.
Che mi dite di questa lettura? Avete amato questo volume? Qual è il vostro preferito?
 



VOTO:









5 commenti:

  1. Ciao! 😉
    È una serie che sto amando molto, ma devo dire che questo è effettivamente il libro che preferisco di meno (almeno finora) e invece le mie preferenze vanno per il primo quello su Maia) e la ragazza nell'ombra.

    Buon fine settimana!

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    1. Del primo mi è piaciuta parecchio l'ambientazione brasiliana, che mi ha riportato in quei luoghi che ho vissuto in viaggio di nozze. In questo l'ambientazione invece è stata penalizzante perché credo non l'abbia per niente valorizzata.
      Buon fine settimana anche a te!

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  2. A me il primo era piaciuto moltissimo, ma soprattutto perchè avevo adorato Maia. Ally non mi è stata molto simpatica quindi anche questo libro mi ha emozionata meno. Ho iniziato il terzo, su Star, e devo dire che inizia in modo meno "identico", se può essere un incentivo. A me piacciono molto i paralleli tra le due storie raccontate e il tentativo di "avvicinare" la storia della sorella di cui si parla a quella del mito della Pleiade di cui ha il nome (se leggi la storia di Alcyone ha qualcosa in comune con quella di Ally). Soprattutto però mi piacciono le connessioni tra le storie: per esempio all'inizio della storia di Star si riprendono alcuni momenti di quella di Ally... mi fa capire come tutto capiti in realtà contemporaneamente, anche se leggiamo i libri come se fossero consequenziali! Anche io vorrei proprio arrivare alla fine... anche per scoprire il mistero di Merope (la sorella mancante) e di chi è e dov'è finito Pa'Salt davvero! ;)

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    1. Ciao, non avevo mai pensato di leggere i miti delle Pleiadi per capire se avessero corrispondenza con queste storie, grazie per il suggerimento, proverò.
      Anche a me piaciono le connessioni delle storie anche se, ecco questo nella recensione non l'ho detto, in questo libro ho avuto la sensazione che quando Ally torna a casa e Maya si è già trasferita in Brasile sia passato troppo poco tempo... È stata una sensazione solo mia? Come se le tempistiche tra la storia di Ally e di Maya non potessero coincidere. Comunque anche io ormai sono curiosa!

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  3. Dani sai che questa autrice non l'ho mai letta?

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