domenica 19 dicembre 2021

Recensione #420 - La legge del drago di Lorenzo Visconti

Buona domenica readers! Giorno strano di pubblicazione per me ma mi sono resa conto di dover recuperare troppe cose quindi eccomi qui. Oggi vi parlo de La legge del drago di Lorenzo Visconti edito da Amazon Publishing, pag. 238. 

Trama:
Lorenzo Visconti, detto il Drago, è un ispettore della questura di Milano che, dopo essere stato arrestato per un delitto che non ha commesso, vede andare in frantumi la propria carriera. Ormai è un ex poliziotto, (ma anche ex galeotto ed ex pugile dilettante), e soprattutto è un uomo che non ha più nulla da perdere. Incastrato dal sistema, non si fida più di nessuno. Ha trascorso gli ultimi otto mesi della sua vita in prigione e ora che è stato rilasciato in attesa del processo è più deciso che mai a far luce sull'indagine che lo ha coinvolto: il suo unico obiettivo è scoprire il vero colpevole dell'omicidio. Senza lavoro e senza prospettive, non gli resta che mettere l'esperienza e il suo fiuto da ex sbirro a disposizione del miglior offerente, legale o illegale che sia. Quando però viene assunto per indagare sull'apparente suicidio di una ragazzina in un parco, si trova invischiato in una storia più grande di lui che lo proietta in un incubo di violenza.

Volevo leggere questo libro da sempre, come anche i libri dell'autore - Paolo Roversi - che qui scrive sotto pseudonimo.
Una serie nata per essere pubblicata totalmente per Amazon Publishing come fosse una serie TV ma che poi, come si può vedere cercando i volumi successivi, deve aver preso strade diverse, visto che l'ultimo capitolo finora pubblicato - La furia del Drago - è uscito per La corte editore nel 2020, anticipato da un racconto breve - Il natale del Drago - pubblicato lo stesso anno sempre per la stessa casa editrice.


"Mi chiamano Drago. Ispettore era il mio grado da sbirro; nessuno lo userà più." 
Come definirei questo noir con una sola parola? WOW!
L'autore riesce a catapultarci nella vita del Drago con il suo stile graffiante e coinvolgente, senza lasciarci il tempo di capire che una volta entrati nella sua vita saremo persi per sempre.
Ma andiamo con ordine...
Drago è un ex poliziotto che, quando lo conosciamo, sta per essere scarcerato dal carcere di San Vittore in attesa del processo, dopo esserci stato per otto mesi a causa di un tiro mancino che qualcuno gli ha fatto, incastrandolo sulla scena di un crimine. Qualcosa a cui sicuramente lui si stava avvicinando troppo, dando fastidio a qualcuno dei piano alti.
Una volta uscito di galera Drago cerca di rimettersi in pista, guadagnando soldi con l'illegalità ma con un unico cruccio: capire chi e perché lo abbia incastrato, facendogli perdere tutto quello che nella vita era riuscito a guadagnare perché, si sa, un poliziotto macchiato di un crimine non verrà mai reintegrato del tutto, neanche se si stabilirà la sua innocenza.
Difficile fidarsi di chi gli sta intorno, anche di Lara che sembrerebbe non averlo mai veramente abbandonato. Un rapporto non solo lavorativo il loro che, per forza di cose, verrà messo in discussione da quello che è successo.
L'unica compagna veramente fedele al Drago è la sua Ducati Monster 696 e l'unica certezza è il Fernet, che non deve mai mancare nei momenti di relax.
In una Milano che non è la Milano della moda e delle paiettes ma più quella nascosta da un'apparenza fatta di luci e palazzi di vetro, il Drago si muove con sicurezza ai limiti della legalità, cercando di venire a capo di un mistero che appare sempre più pericoloso e intricato ogni giorno che passa. Ma qual è il vero nome del nostro protagonista? Ecco questa credo sia la grande genialità di questo libro: il suo vero nome è Lorenzo Visconti, proprio come lo pseudonimo scelto da Paolo Roversi per pubblicare questo lavoro. Ed è proprio Lorenzo Visconti, il Drago, a raccontarci la sua storia in prima persona, non tralasciando di mostrarci anche i suoi grandi difetti, diventanto autore ma anche protagonista e mostrandoci davvero la sua vita proprio come se fosse realmente una serie TV.
Bè, ditemi se non è geniale!
E poi che stile ragazzi... una capacità estrema di mostrare al lettore visivamente gli avvenimenti raccontati, un graffio nel raccontarli, un tono crudo, potente, forte ma mai eccessivo nelle parole. Un'atmosfera che ben racconta quello che un milanese si ritrova a vivere in quei luoghi, in quei quartieri, che non sono quelli del centro, quello dove tutto è denaro e macchine lussuose. Visconti, o meglio Roversi, ci regala il lato poco pulito di una grande città, la parte corrotta, la parte malata, quella delle baby escort, di chi per pochi soldi sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa e lo fa intrecciando fantasia a realtà, portando all'attenzione del lettore alcuni meccanismi che si radicano in alcuni luoghi.
E non lo fa mostrandoci un protagonista perfetto anzi, Drago ha mille difetti ma saprà stupire il lettore con il suo crescere all'interno della storia, nonostante tutto. E se i pugni sono normalmente il modo in cui lui risolve le questioni, a volte ci regala gesti di straordinaria pietà che accentua l'amore infinito che il lettore non può non provare per lui, dalla prima all'ultima pagina!
Che dirvi quindi se non leggetelo? Perché di noir polizieschi così accattivanti e così ben riuscito credo ce ne siano pochi.
E mannaggia a me che di Roversi ho da anni il primo libro della sua famosissima serie con protagonista Enrico Radeschi, ma che non l'ho mai letto. Rimedierò prestissimo ma prima finirò di leggere sicuramente i libri del Drago perché ormai lui mi è entrato nel cuore e voglio vedere cosa combinerà nei prossimi libri della serie.
Mi spiace constatare che al momento questo libro sia introvabile su amazon. Per fortuna il mio era caricato sul kindle da anni ma è un peccato perchè gli altri volumi sono tutti disponibili. Che sia in fase di ripubblicazione con qualche casa editrice? Me lo auguro perchè sarebbe un peccato far perdere ai lettori l'occasione di leggere questo piccolo gioiello!
 


VOTO:




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