lunedì 17 novembre 2014

Blogtour Luna senza inverno - tappa #8: Magia degli indiani d'America

Buongiorno miei cari. Oggi vi lascio con la mia tappa del Blogtour dedicato al romanzo Luna senza inverno di Alberto Camerra. Se vi siete persi le tappe precedenti non preoccupatevi, alla fine di questo post troverete il riepilogo delle tappe con i relativi link di rimando! Ed ora mi faccio da parte, lasciandovi al libro ed alle parole di Alberto.
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Trama: Tami vede cose che altri non vedono. Allucinazioni? Premonizioni? Cresce irrequieta, in una famiglia divisa. Pellerossa per metà, figlia di un indiano Hopi, conoscerà presto il rispetto per le abitudini e le tradizioni dei nativi, ostacolate dal perenne conflitto con la civiltà moderna. Una lettera, scritta da qualcuno che non vede da tempo, interrompe la sua precaria serenità. La costringe a un viaggio attraverso il deserto di un’Arizona colpita da una natura in piena ribellione, per recuperare quanto di più caro possiede. Contesa dall’amore di due uomini, la mezzosangue saprà di avere nelle sue mani il destino di una riserva indiana, così come indicatole da un anziano sciamano. Mentre temibili e antiche profezie Hopi rischiano di compiersi, Tami si confronterà con l’enigma che la circonda e le angoscia l’anima.

Un romanzo di formazione che pone l’accento sulle radici di un popolo oppresso, tra leggende indiane e una straordinaria figura femminile destinata a lasciare il segno. 

Luna senza Inverno di Alberto Camerra
Brossura | Pagine 200 | Photocity Edizioni
ISBN: 9788862236171 | Prezzo €12.00
eBook | Narcissus
ISBN: 9788867559091 | Prezzo €3.99
Link: Photocity Edizioni 
Link: Amazon 
Link: Apple 
Link: Kobo 
Sito-Blog dell’autore: albertocamerra.com 

L’autore: Alberto Camerra nasce a Limbiate (MB). Ha scritto racconti e pubblicato su due antologie. Menzione d’Onore letteraria a Valeggio Sul Mincio. Prima di Luna senza Inverno, ha scritto Fiori nella Neve e Al & Bo - la costola di Adama, entrambi best seller per Photocity Edizioni, e il blook Esdy.

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Magia degli indiani d'America

Quello dei nativi americani è un popolo da sempre legato alle simbologie della Madre Terra e dei Sacri Spiriti. Ogni oggetto, secondo la loro cultura, possiede un collegamento particolare e indissolubile con la sua sfera di appartenenza, così come una storia unita al mito e alla leggenda. Per un indiano, tutto è riconducibile al Grande Spirito: pertanto degno del massimo rispetto e di connotazione mistica. La magia è ancorata a un feticcio, sia esso di natura animale o di origine inanimata. Un illustre esempio è rappresentato dall’Acchiappasogni che, a seconda della tribù, possiede a sua volta una differente mitologia. La finalità di quest’oggetto resta comunque la medesima: imbrigliare e allontanare i cattivi sogni, presagio degli spiriti negativi. La Sacca della Medicina è invece uno degli oggetti più importanti, perché caratteristico di ogni singolo individuo. Un indiano la costruisce con la pelle dell’animale avuto in visione, la porta sempre con sé compiendo numerosi riti e preghiere in suo onore. La perdita di una Sacca della Medicina comporta una grave disgrazia e soltanto recuperandola l’indiano può riavere i favori degli déi. Nella Ruota della Medicina, l’amerindio vede il simbolo dell’universo in un cerchio disegnato sulla terra. Il cerchio rappresenta l’armonia e la ruota, muovendosi, comporta lo svolgersi degli avvenimenti, siano essi conosciuti o misteriosi. Gli animali hanno significati profondi e importanti: intervengono nelle visioni, dando un senso alla strada intrapresa da un indiano, infondono forza, coraggio e saggezza. Aiutano gli umani a vivere regalandogli cibo, pelli per scaldarsi, rimedi per le malattie. Il bisonte offre il sostentamento principale, ma altri servono da veri e propri messaggeri. Il gufo è associato alla morte e conosce chi dovrà morire, il castoro protegge lavoro e provviste, il cervo simboleggia bellezza e vitalità. L’animale più ascetico è l’aquila: con la sua capacità di volare più in alto di tutti è il solo a sfiorare il Grande Spirito. La penna d’aquila è considerata come la massima onorificenza, per un nativo. In Luna senza Inverno l’aspetto mistico è legato alla figura di Red: l’uomo medicina e delle erbe curative, un mediatore spirituale che insegue l’armonia tra uomini e natura, il cui nome indiano è Aquila del Vento.
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Date del Blogtour
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Chi non è stato, almeno una volta, affascinato per la magia? Che ne dite? Questo libro vi incuriosisce? Aspetto i vostri commenti!
Mi raccomando non perdete la nona e ultima tappa lunedì prossimo sul blog  Letture sognanti

3 commenti:

  1. Ho sempre amato la cultura pellerossa, e ovviamente la parte della religione e della magia è quella che mi affascina di più!!!
    Mi segno sicuramente questo titolo, grazie per questo carinissmo blogtour ^_^

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    1. Sono mondi affascinanti e sterminati, da esplorare. Nel romanzo ho approfondito quelli relativi alla tribù Hopi: una delle culture più mistiche dell'intero panorama nativo americano.
      Spero mi farai sapere cosa ne pensi del libro.
      Ti ringrazio per il tuo intervento.
      :)

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    2. Grazie Alenixedda! Quando lo avrai letto facci sapere cosa ne pensi!!!

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