Buongiorno lettori, sorpresaaa! Grande ritorno qui sul blog di una rubrica che ho amato molto e che da ormai due anni a questa parte avevo accantonato. Oggi ho deciso di rispolverarla, probabilmente sempre di venerdì, le settimane in cui il blog non ospiterà Marina e la sua rubrica.
La rubrica che, se mi seguite da sempre di sicuro conoscerete, è Chi ben comincia, la rubrica dedicata agli incipit dei libri e ideata da Alessia quando ancora era la "mamma" del blog Il profumo dei libri.
Se non lo sapete da qualche tempo la sua casa virtuale si è spostata ed ha cambiato vestito e nome. Io vi consiglio di seguirla se ancora non lo fate. La trovate su Voglio leggere.
Per chi invece sta passando di qui per la prima volta e non ha mai sentito nomirare in rete questa rubrica non disperate, le poche regole sotto spiegano di cosa si tratta.
La rubrica che, se mi seguite da sempre di sicuro conoscerete, è Chi ben comincia, la rubrica dedicata agli incipit dei libri e ideata da Alessia quando ancora era la "mamma" del blog Il profumo dei libri.
Se non lo sapete da qualche tempo la sua casa virtuale si è spostata ed ha cambiato vestito e nome. Io vi consiglio di seguirla se ancora non lo fate. La trovate su Voglio leggere.
Per chi invece sta passando di qui per la prima volta e non ha mai sentito nomirare in rete questa rubrica non disperate, le poche regole sotto spiegano di cosa si tratta.
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Per il grande ritorno della rubrica ho scelto di condividere con voi l'incipit del nuovissimo libro di Luca Bianchini, So che un giorno tornerai, edito come di consueto da Mondadori.
Baba Desperate Bookswife lo ha letto appena uscito e lo ha adorato - la sua recensione qui - quindi me lo sono subito procurata ed oggi leggiamo l'incipit insieme.
REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
Titolo: So che un giorno tornerai
Autore: Luca Bianchini
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 02 ottobre 2018 - Mondadori
Pag.: 264
Costo: 18.00 € cartaceo- 9.99 € ebook
Descrizione: Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.
Non tutti abbiamo il nome che vorremmo.
C’è chi eredita quello del nonno, chi sogna quello del padre, chi si chiama Diego Armando come Maradona o Sonny come il protagonista di “Miami Vice”. Chi si ritrova il nome che non sai come si scrive o quello che non ha nessuno, e chi quello che hanno in troppi.
Ma non era mai capitato ciò che accadde a una piccola appena nata a Trieste, una mattina di dicembre alla fine degli anni Sessanta, il giorno prima di San Nicolò, il vero Babbo Natale per i bambini della città. Mentre tutti finivano di impacchettare gli ultimi regali, il suo batuffolo di capelli neri che la bora non era riuscita ancora a scompigliare faceva capolino all’Ospedale Maggiore.
Una finestra del piano sbatté così forte che sembrò sul punto di rompersi. Quella neonata aveva appena visto il mondo e il mondo l’aveva accolta con la tempesta, malgrado il sorriso dell’ostetrica che non si abituava mai a quel momento irripetibile, e la porgeva dolcemente a sua madre.
«Signora, è femmina... come la vuole chiamare?»
Angela restò immobile, come se il suo parto non fosse finito ma stesse per ricominciare di nuovo. Era femmina, aveva sentito bene.
E pronunciò il nome che aveva sempre pensato.
«Giorgio.»
Autore: Luca Bianchini
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 02 ottobre 2018 - Mondadori
Pag.: 264
Costo: 18.00 € cartaceo- 9.99 € ebook
Descrizione: Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.
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INCIPIT
Non tutti abbiamo il nome che vorremmo.
C’è chi eredita quello del nonno, chi sogna quello del padre, chi si chiama Diego Armando come Maradona o Sonny come il protagonista di “Miami Vice”. Chi si ritrova il nome che non sai come si scrive o quello che non ha nessuno, e chi quello che hanno in troppi.
Ma non era mai capitato ciò che accadde a una piccola appena nata a Trieste, una mattina di dicembre alla fine degli anni Sessanta, il giorno prima di San Nicolò, il vero Babbo Natale per i bambini della città. Mentre tutti finivano di impacchettare gli ultimi regali, il suo batuffolo di capelli neri che la bora non era riuscita ancora a scompigliare faceva capolino all’Ospedale Maggiore.
Una finestra del piano sbatté così forte che sembrò sul punto di rompersi. Quella neonata aveva appena visto il mondo e il mondo l’aveva accolta con la tempesta, malgrado il sorriso dell’ostetrica che non si abituava mai a quel momento irripetibile, e la porgeva dolcemente a sua madre.
«Signora, è femmina... come la vuole chiamare?»
Angela restò immobile, come se il suo parto non fosse finito ma stesse per ricominciare di nuovo. Era femmina, aveva sentito bene.
E pronunciò il nome che aveva sempre pensato.
«Giorgio.»
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L'incipit mi piace molto e il libro è in WL, chissà quando verrà il suo turno accidenti!
RispondiEliminaProblemi da lettori!!! ;)
EliminaQuesto libro è bellissimo, sbrigati!!!!
RispondiEliminaCi proverò, anche se...
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