venerdì 21 maggio 2021

5 blogger per un autore #3: Rebecca Quasi - Recensione #394: La governante

 


Buongiorno lettori, sono già passati due mesi e siamo giunti alla terza puntata della rubrica 5 blogger per un autore in collaborazione con Ombre di carta, Desperate Bookswife, La lettrice sulle nuvole, e Librintavola. In cosa cosiste? Ogni due mesi leggeremo tutte un libro di uno stesso autore; un modo per ampliare i nostri orizzonti letterari e approcciarci tutte insieme ad autori che magari non avremmo considerato. Dopo gennaio dedicato a John Niven - recensione qui - marzo dedicato aa Antonio Lanzetta - recensione qui - questo mese abbiamo scelto un'autrice, a me totalmente sconosciuta. Si tratta di Rebecca Quasi ed il libro da me scelto è La governante autopubblicato, pag. 200. 



Trama:
 Londra 1875. Rimasto vedovo, Leonard Lennox, conte di Moncrieff, ha bisogno di una governante che si occupi di Penelope, sua figlia, o meglio della figlia della sua defunta moglie, visto che non è certo di essere il padre della bambina.
A tale scopo assume Sidonie Tate, vedova a sua volta, una donna ancora giovane, avvenente, dal carattere forte e con un passato non proprio cristallino.
Spedire figlia e governante in una tenuta di campagna lontano da Londra pare la soluzione a tutti i suoi problemi. Pare....


 
Primo approccio per me con questa autrice quindi non avevo assolutamente idea a che cosa andassi incontro. Ho avuto due fasi differenti con questo libro: una in cui ho continuamente storto il naso ed una in cui ho trovato la lettura più piacevole e la storia un po' più convincente. Non sarà facile dare un voto a questo romanzo, probabilmente mi scaturirà alla fine di questo post, dopo aver tirato insieme le idee.

"[...] la morte della moglie non lo aveva rattristato affatto. In senso ampio la morte di una donna di ventinove anni era un'enorme disgrazia, ma nello specifico la morte di colei che gli aveva reso la vita un inferno per una decina d'anni, era una liberazione."
Da dove cominciare per parlarvi di questo romanzo? Non è facile per me che, come sapete, non sono particolarmente avvezza al romance. Proprio per questo motivo ho scelto uno dei libri dell'autrice che si colloca nella categoria Romance storico, sperando di smorzare tutte quelle caratteristiche dei romance normali che spesso detesto. È andata meglio? Così così...
Il conte di Moncrieff è vedovo, rimasto solo dopo un matrimonio per niente felice, e sta cercando una governante che possa occuparsi della figlia Penelope che, a causa del libertinaggio della moglie defunta, non è neanche sicuro che sia sua figlia.
Tra le governanti che si presentano ne sceglie una - la signora Tate - vedova anch'essa e bellissima.
Potete immaginarvi cosa succederà? Bè non è tanto difficile e non ci vuole un genio se pensate ai classici meccanismi dei romance.
Tante cose mi hanno portato, soprattutto nella prima parte del libro, a storcere il naso perché il rapporto tra il conte e la governante non lascia nulla di nascosto. Da subito partono gli ammiccamenti, le istigazioni, entrambi sembrano da subito essere estremamente attratti l'uno dall'altra che, per carità, può anche essere ma forse il tutto è stato repentino e poco credibile. Soprattutto pensando al periodo storico in cui il romanzo dovrebbe inerirsi - il 1800 - in cui sicuramente i signorotti se la facevano con le governanti ma per questioni di sesso e non certo pensando a loro come le possibili future madri dei loro figli.
Il rapporto del conte con la figlia Penelope, da prima odiata e quasi ripudiata, arriva a crescere in modo immediato da quando la signora Tate inizia ad occuparsi di lei. Anche questo mi è sembrato un po' eccessivo, velocissimo, poco sviluppato. In compenso si assiste per quasi 100 pagine a baci rubati negli armadi, lingue che vorticano e pruriti nelle parti basse che a un certo punto mi hanno fatto pensare che anche basta, erano un po' troppo predominanti rispetto alla storia che, ricordo, dovrebbe essere un romance storico.
Ecco, di storico non ci ho trovato molto in realtà. Veramente basta scrivere di essere nel 1800 a Londra, o nelle campagne della stessa, per dare un taglio storico a un romanzo? Secondo me assolutamente no, mi ci vogliono atmosfera, comportamenti adeguati, dialoghi altrettanto consoni. In questo caso tutte queste cose purtroppo ho fatto fatica a trovarle e questo un po' mi ha deluso. Anche perché l'ambientazione è totalmente inesistente, nessuna descrizione un po' precisa sugli ambienti interni o estrni della dimora di campagna in cui il conte spedisce la figlia e la governante all'inizio del libro. Solo i personaggi mi sono arrivati un po' di più, con le loro caratteristiche che mi hanno permesso di immaginarli un po' nel loro complesso.
Detto questo, come vi dicevo all'inizio, nella seconda parte qualche guizzo in più l'autrice ce lo ha messo, la storia seppur totalmente prevedibile nella sua totalità, ha avuto degli inserimenti un po' diversi che hanno portato a creare dei meccanismi nuovi, un po' più interessanti, capaci di creare un minimo di colore a qualcosa che fino a quel momento avevo trovato abbastanza piatto e grigio.
Il fiore all'occhiello di questo romanzo credo sia Penelope, un personaggio a tratti divertente, capace di arrivare al lettore, con la sua semplicità e con il suo bisogno di affetto.
Lo stile narrativo nel complesso non mi è dispiaciuto, ho letto senza annoiarmi una storia scorrevole ma purtroppo questo non mi basta.
Se mi conoscete sapete che sono molto esigente in fatto di letture, sapete che dalle letture non mi accontento di avere in cambio puro intrattenimento ma che cerco qualcosa in più, qualcosa che mi regali un aspetto che possa conquistarmi e farmi pensare che quello che sto leggendo possa essere diverso da tutto quello che ho letto in precedenza. Purtroppo questa storia è troppo simile a tante altre, non ha un elemento che mi faccia vedere una novità, un guizzo degno di nota che mi aiuterà a ricordare il tutto nel tempo.
So che questa autrice ha scritto moltissimi altri libri e non ho idea di dove si collochi La governante in tutto questo, se sia uno dei primi scritti o uno degli ultimi quindi chissà, magari prima o poi proverò a leggere altro per capire se proprio non fa per me o se questa esperienza sia solo frutto di un'incompatibilità 

E anche per terzo secondo appuntamento di 5 blogger per un autore è tutto. Ci ritroviamo con un altro appuntamento di questa rubrica - se lo vorrete - Mercoledì 21 luglio con un nuovo autore: Donato Carrisi. Un autore che amo molto e con cui credo andrò sul sicuro!



VOTO:










8 commenti:

  1. non ho letto questo libro, non ho letto nessuno dei suoi storici (ma non vado pazza per il genere) e quindi non saprei. A me lei piace molto nei contemporanei, ma ci sta anche che abbiamo gusti diversi, il bello della rubrica giusto?

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    1. Giustissimo! Infatti sono comunque contenta di averci provato e, chissà, magari prima o poi leggerò un suo contemporaneo perché è veramente tanto apprezzata come autrice quindi magari ho solo trovato il libro sbagliato... :)

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  2. Ciao Daniela!
    Io "uso" il Romance un 2 o tre volte l'anno, per distanziare letture "pesanti" e che mi buttano giù. Però oltre al settore "baci", di cui ogni tanto sento la necessità, vorrei almeno storie interessanti. È un po' che vedo quest'autrice e mi aveva incuriosita. Pensavo però che scrivesse romance comici, dai titoli.. Qui pensavo avrebbe ricalcato un po' i predecessori ottocenteschi più famosi tipo la Jane con Rochester, cavandone cmque qlcosa di più che buono...
    Se la dovessi provare, mi sa che allora non sceglierò questo 😉 Buona domenica!

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  3. Mi spiace che questo primo incontro con la Quasi non sia stato positivo io invece sono rimasta piuttosto soddisfatta dalla lettura.
    Vedrai che ti rifarai al prossimo giro!

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    1. Sicuramente! 😊😊😊
      E comunque mi diverto un sacco con questa rubrica

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  4. Devo dire che anche io ho notato lo stesso problema, nella prima metà del libro che ho letto c'era una freddezza e grigiore disarmati mentre nella seconda metà la storia si è risvegliata permettendomi di leggerlo senza strapparmi eccessivamente i capelli😅

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