lunedì 31 luglio 2017

Recensione # 200 - Il libro di Julian di R.J. Palacio - Domino letterario

Buon pomeriggio carissimi, come state? Siamo finalmente giunti all'ultimo giorno di luglio, ultima settimana lavorativa per me e, come potete immaginare, il mio umore è alle stelle!
Oggi vi propongo una recensione che fa parte di una iniziativa cui partecipo per la prima volta e che coinvolge deversi blog, si tratta del Domino letterario. In cosa consiste? È molto semplice: nell'immagine sottostante trovate l'elenco dei blog che partecipano e le date di pubblicazione delle recensioni. Il primo blog della lista ha scelto un libro cui il secondo blog si ricollega - può essere il colore della cover, la casa editrice, il fatto che l'autore sia maschio o femmina, insomma un qualsiasi collegamento - in una sorta di domino. In questo modo tutti i libri di cui ognuno dei blog partecipanti vi proporrà la recensione saranno collegati al precedente della lista. Io sono l'ultima della catena quindi se vi va troverete già tutte le recensioni precedenti pubblicate. Nello specifico io mi dovevo ricollegare al blog Leggendo Romance che, prima di me, ha scelto di recensire Silver di Kerstin Gier edito da Corbaccio; io mi ricollego per libro scritto da una donna e facente parte di una serie lasciandovi la recensione de Il libro di Julian di R.J. Palacio edito da Giunti, 121 pagine.

Sinossi: Julian non si capacita di come siano andate le cose nell'ultimo anno scolastico. Era il ragazzo più popolare della classe e si ritrova ad essere escluso dai compagni e costretto a cambiare scuola. Solo per aver fatto delle battute! Ma lui ha sempre fatto dell'ironia, e tutti ridevano, prima! Appena arrivato in classe, Auggie, il nuovo compagno di scuola affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, lo aveva veramente turbato. Fin da piccolissimo, infatti, Julian aveva il terrore degli zombi e la faccia deforme di Auggie gli aveva fatto tornare gli incubi infantili. Era questo il vero motivo del suo accanimento. Era stato sospeso da scuola quando il preside aveva scoperto i bigliettini che Julian faceva trovare ad Auggie e al suo ex amico Jack e così non aveva potuto partecipare alla gita scolastica. Un provvedimento che i genitori non avevano mai accettato, accusando la scuola di aver sottovalutato la difficoltà della situazione che l'inserimento di Auggie in classe avrebbe comportato. Durante l'estate, però, Julian scopre una verità sconvolgente sulla sua nonna francese. Lei, ebrea, gli confessa che durante la guerra era stata salvata dallo "storpio" della classe, il "Tartaruga", come lo chiamavano tutti deridendolo. Solo pochi giorni prima di essere deportato egli stesso, perché non "perfetto", le aveva dato il suo primo bacio. Il suo nome era Julian... Età di lettura: da 13 anni.

Secondo volume della serie Wonder in cui l'autrice sceglie di dare voce a Julian, un personaggio particolarmente importante incontrato nel primo libro che però, a differenza di altri, non aveva avuto modo di farci conoscere il suo punto di vista. Un punto di vista che io ho atteso con ansia visto che il suo comportamento da bullo e la sua convinzione di essere nel giusto - anche grazie alla madre che si ritrova - mi avevano non poco urtato durante la lettura del primo libro.
Questo nuovo volume si divide in due parti: la prima in cui Julian ci parla del suo anno scolastico dal suo punto di vista cercando di spiegare e di giustificarsi - senza riuscirci secondo me - per il comportamento adottato fin dall'inizio nei confronti di August; la second in cui la scuola è finita ed il ragazzo racconta della sua estate solitaria a Parigi a casa della nonna paterna.
Nonna che all'inizio sembrava un personaggio marginale ma che invece è l'unica a dimostrare di avere del sale iun zucca e soprattutto è l'unica che cerca di far capire al ragazzo quanto il suo atteggiamento sia stato sbagliato.
Ho adorato la seconda parte, ho adorato quella nonna apparentemente un po' indifferente ed arcigna che poi sboccia raccontandoci una storia dolcissima fatta di gentilezza incondizionata che sa far riflettere ed emozionare.
Sono tornata con lei alla deportazione nazista, ho sofferto per le sorti della sua famiglia, ho vissuto insieme a lei il pentimento verso quel ragazzo tanto deriso e attraverso i suoi occhi ho visto nascere un sentimento profondo e unico.
Devo dire che mi piace molto come l'autrice abbia deciso di far evolvere la storia introducendo anche un'ulteriore fonte di riflessione su un tema di cui tanto si parla e che è sempre bene ricordare, soprattutto ai ragazzi. E in questo caso è un tema trattato in modo molto chiaro e diretto, con un linguaggio adatto a trasmettere le giuste emozione e portando il lettore a sentirsi coinvolto.
Se avete amato Wonder non potrete rimanere delusi da questo seguito che ne mantiene lo stesso stile semplice ma diretto e che permette di divorare il libro in pochissimo tempo.
Anche in questo caso ne consiglio la lettura sia ai ragazzi ma anche agli adulti anzi, sarebbe bello che gli adulti lo facessero leggere nelle scuole e magari ne creassero un dibattito perchè sono temi di cui non si parla mai abbastanza e soprattutto non lo si fa mai portando esempi concreti come fa l'autrice. Come lei cerca di estrapolare le sfaccettature dei possibili comportamenti che possono emergere in una situazione simile, sarebbe bello che lo facessero anche i ragazzi sia in ambito familiare che scolastico.
Questa è una di quelle serie che sicuramente terrò da parte per mio figlio e che gli consiglierò di leggere a tempo debito.
E voi cosa ne pensate? Lo avete letto? Se ancora non lo avete fatto io vi consiglio di dargli una possibilità anche se magari non siete particolarmente avvezzi al genere young adult.

VOTO: 


15 commenti:

  1. Un libro molto interessante che tratta temi importanti e che sarebbe davvero bello veder inserito nelle liste delle scuole medie.

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  2. Sicuramente leggerò la serie, ma, se non sono complete o peggio ancora interrotte non le inizio proprio, non in questo caso, poiché i temi trattati sono molto importanti e sicuramente è una serie da far leggere ai ragazzini o adolescenti.

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    1. Anche io tendo ad iniziare le serie solo quando sono concluse perché non ho la costanza di aspettare anni tra un volume e l'altro e alla fine le interrompo

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  3. Ho sentito tanto parlare di questa serie, ho pensato più volte di iniziarla ma credo che aspetterò un po'. Comunque complimenti per la recensione

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  4. Less i primi tre della serie un bel po' di tempo fa e, nonostante non sia una super fan, li ricordo con piacere. :)

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  5. Sempre stata curiosa di leggere questa serie, prima o poi mi ci dedicherò. Bella recensione :)

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  6. Sembra una serie davvero interessante e intelligente!

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  7. Ho letto solo il primo, devo recuperare gli altri. Non vedo l'ora.

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