mercoledì 5 febbraio 2020

Recensione 341 - La casa delle voci di Donato Carrisi

Buongiorno lettori, oggi torno con una nuova recensione. Un libro che ho letto in un giorno e mezzo. Non riuscivo a staccarmene quasi come se fosse una droga. Era da tanto che non mi succedeva. Si tratta de La casa delle voci, l'ultimo libro di Donato Carrisi edito da Longanesi, pag. 400.

Sinossi: Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.

Una storia ipnotica, coinvolgente, intrigante. Una storia che, una volta iniziata non può essere lasciata fino alla fine. Questo è il nuovo thriller di Donato Carrisi, qualcosa da cui non vi staccherete facilmente, quindi iniziatelo solo se sapete di avere tanto tempo da dedicare alla lettura perché una volta aperto non potrete più chiuderlo fino alla fine!

"La peggiore scoperta di ogni bambino era che mamma e papà non sono infallibili."
Se mi seguite sapete che Carrisi è un autore che amo molto. Alcuni dei suoi libri li ho amati di più, altri di meno, ma non mi ha mai deluso e non lo ha fatto neppure questa volta. Un libro che ho trovato diverso rispetto ai suoi soliti e che forse per questo mi ha convinta ancora di più.
Pietro Gerber è il protagonista di questa storia. Psichiatra infantile specializzato nell'ipnosi sui bambini viene contattato da una collega australiana che gli chiede di seguire una sua paziente in arrivo a Firenze. La particolarità però è che questa paziente è adulta, ha circa trent'anni, ma è convinta di aver ucciso il suo fratellino quando era solo una bambina. Accettare o meno questo incarico è il dubbio iniziale di Pietro che poi si butta in questa storia con tutto se stesso. E come lui non riesce a stare lontano dalla storia di Hanna, anche noi non possiamo stare lontano dalla storia di Pietro, che Carrisi ha architettato in modo preciso e ipnotico per rapire il lettore e farlo cadere nella sua rete.
Ogni pagina di questo libro è un mistero, ogni pagina aggiunge alla storia un dubbio, un interrogativo e il lettore non potrà non provare a fare delle ipotesi a chiedersi dove si arriverà con questa storia.
A fare da sfondo alle vicende una Firenze uggiosa che aggiunge ansia e pathos alla storia, e che si rivela in tutta la sua magnificenza grazie alle descrizioni - non troppe ma efficaci - inserite ad arte dall'autore.
Sicuramente il tema di base del libro non è particolarmente originale. Per chi è avvezzo di libri thriller sa che ipnotisti, psichiatri, terapeuti di ogni tipo si sciupano ma è vero anche che chi legge tanti thriller sa che è difficile riuscire - dopo tanti - ad appassionarsi. Con questo libro mi è però capitato quello che non mi succedeva da tantissimo tempo, ho letto avidamente, senza riuscire a fermarmi, con interesse e ansia e già solo questo per me vale e mi fa dimenticare i piccoli difetti che ci sono - ma chi ne è immune? - ma che passano in secondo piano.
Mi sono appassionata alle vicende di questa donna misteriosa, ai suoi racconti sotto ipnosi, alla sue "Case delle voci" in cui è stata costretta a vivere per quasi tutta la sua infanzia. Mi sono incuriosita alla storia di Pietro, al suo strano rapporto con il padre, al mistero che lo stesso ha deciso di "regalargli" in punto di morte. A fare da contorno alla storia c'è la moglie di Pietro, psicologa, complice del marito fino a quando il suo interesse per Hannah non diventa quasi morboso e pericoloso.
I tasselli che l'autore ci regala per interpretare la storia sono ben piazzati, svelati a poco a poco con la giusta intensità per creare in noi quella necessità di leggere che io ho provato sulla mia pelle.
Un sacco di domande vi accompagneranno durante la lettura, domande a cui cercherete di dare delle risposte che in parte riuscirete anche a trovare. Purtroppo non posso dirvi di più perché rischierei di fare spoiler e non voglio assolutamente, ma spero di avervi convinto perché secondo me questo libro merita eccome!
Lo avete letto? Amate l'autore? Fatemi sapere cosa ne pensate, i vostri commenti sono sempre ben accetti!




VOTO:

10 commenti:

  1. Io con i libri di Carrisi faccio sempre un po' fatica, ma questa recensione è talmente appassionata e coinvolgente che credo proprio darò una possibilità a questo libro!

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    1. Secondo me questo è proprio un Carrisi diverso e molti lo bocciano proprio per quel motivo... Per me invece, dopo tanti anni, è stato un valore aggiunto! 😉

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  2. Mai letto Carrisi. Non so, come se ce ne fossero altri più urgenti da conoscere. Prima o poi lo prendo in mano, se non altro perfarmene un'idea. Vediamo se ne rimango affascinata come te.

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  3. Per me, isolata voce fuori dal coro, il Carrisi peggiore. Troppi buchi, troppo di irrisolto.

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    1. Cavoli, invece a me ha proprio conquistato e ho trovato molte più cose concluse qui che in altri libri! Ma si sa, la lettura è talmente soggettiva...
      😊😊😊😊😊

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  4. Te lo avevo detto io che ti sarebbe piaciuto da morire eheheh :-)

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  5. Non avevo mai letto nulla di Carrisi e mi ha coinvolta veramente moltissimo. Bello. Ha qualche difettino sul finale ma visto il resto della storia va bene così

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    1. Infatti non gli ho dato voto massimo! Sono contenta che ti sia piaciuto 😊😊😊

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