venerdì 27 aprile 2018

Recensione #237 - Le mamme ribelli non hanno paura di Giada Sundas

Buongiorno carissimi, eccomi di nuovo qui, in questa settimana particolare, con una grafica tutta nuova (grazie a Mauro per il logo!) per lasciarvi una recensione prima del ponte del primo Maggio. Come sempre porterò mio figlio un paio di giorni sul lago di Garda per il suo compleanno, sperando nel bel tempo! Ma torniamo alla recensione. Si tratta di quella del libro Le mamme ribelli non hanno paura di Giada Sundas edito da Garzanti che ringrazio per la copia, 204 pagine.

Sinossi: Ci sono stati giorni in cui ho organizzato complicate attività ludico-pedagogiche, altri in cui ti ho convinta che passare l'aspirapolvere fosse il massimo dello spasso; ci sono stati giorni in cui ho organizzato una linea d'azione la sera prima, altri in cui ti ho tirato giù dal letto urlando, fatto fare colazione con gli avanzi di cibo trovati in macchina e ti ho lavato la faccia nella fontanella della scuola; ci sono stati giorni in cui ho preparato una complessa ricetta, ripagata con la totale indifferenza, altri in cui ho ricevuto i complimenti per i fusilli olio e parmigiano.
 

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro di sé, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra, e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. La ribellione di scegliere un calzino di un colore diverso dall’altro. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché solo non seguendo le regole si trova il coraggio di essere madri a proprio modo.


Ho cominciato questo libro aspettandomi tante risate, tanta ironia, tanta leggerezza e invece ha saputo stupirmi.
Non fraintendetemi... tante risate, tanta ironia e tanta leggerezza sono una parte molto cospicua di questa lettura ma c'è di più, molto di più. Ho trovato in questo libro una dichiarazione d'amore profonda dell'autrice alla propria figlia ed anche al suo essere madre, una madre imperfetta senza la paura di ammettere le proprie debolezze ed i propri difetti.
Giada Sundas ci regala - ma soprattutto regala alla propria bambina, scrivendolo in un passaggio molto emozionante - un resoconto del suo essere mamma dalla gravidanza ai primi anni di vita della piccola. Impossibile non ritrovarsi nelle sue avventure, perchè è vero che ognuno di noi è mamma a modo suo ma è anche vero che tutte, incondizionatamente, siamo passate dalla fase pannolini, alla fase pappa, alla fase nanna, a quella dei primi passi e quella delle prime parole. E ogni volta abbiamo aspettato che passassero, convinte che la fase successiva sarebbe stata più semplice. Bè, mio figlio compirà 8 anni tra quattro giorni ed ora capisco la frase che mia mamma mi ha ripetuto fino allo sfinimento per tutta la mia vita: "figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi". Da figlia l'ho sempre ritenuta una grande banalità invece ora capisco e concordo, in tutto e per tutto. Per me sono lontani i tempi delle prime volte ma Giada ha saputo farmi tornare indietro negli anni e farmi rivivere un po' quei momenti, i primi, quelli dove credi che poi ti abituerai a fare la mamma e saprai sempre cosa fare. Ora, dopo otto anni di "apprendistato" posso dire che non ci si abitua mai e si continua a sbagliare e a sentirsi spesso inadeguate al ruolo.
Pensate ai primi tempi... Chi non ha avuto qualcuno che pretendesse di sapere sempre quale fosse la cosa giusta da fare? Se lo tieni troppo in braccio lo vizi, se lo lasci piangere per qualche minuto per evitare che si abitui ad essere preso subito in braccio sei senza cuore, se lo svegli per mangiare non si fa, se lo lasci dormire perchè evidentemente se non si sveglia ha più sonno che fame lo fai deperire. Se lo sgridi sei troppo rigida, se gliela dai vinta sei troppo debole. Insomma c'è sempre una parente, una vicina, un'amica più figa e più mamma di te, una sconosciuta, che pretendano di dirti cosa fare e come farlo ma pochi, pochissimi, sono quelli che cercano di capire come tu stia veramente.
L'arma vincente Giada ce la mostra pian piano - ed è valida per i primi tempi ma anche per i decenni successivi - ed è quella che io cerco sempre di consigliare alle mie amiche che diventano mamme dopo di me: essere mamme a modo proprio, con i propri difetti, sbagliando, pensando enche un po' a se stesse, lasciando spazio ai papà che sono per una mamma la risorsa più preziosa e soprattutto comportarsi con il proprio figlio nel modo in cui ci si sente felici. Perchè non esistono manuali per essere una mamma perfetta - che le mamme perfette non esistono! - non esistono regole, non esistono certezze. Ogni figlio ha il suo carattere, il suo modo di essere, ed ogni giornata è a se, perchè i bimbi piccoli sono volubili, molto volubili e quelli grandi sono ribelli, molto ribelli. E noi siamo umane!
Ho apprezzato il taglio che l'autrice ha saputo dare alla storia, alternando uno stile divertente ad uno più riflessivo, più profondo, aprendosi a noi senza freni, nel bene e nel male, nei suoi pensieri amorevoli e positivi ma anche in quelli negativi e a volte distruttivi. Perchè non è peccato ammettere che a volte i figli tanto li si ami quanto non li si sopporti, che a volte è necessario staccare la spina, prendere una boccata d'aria, anche andare a lavorare, pur di avere qualche ora di pausa da un rapporto che risucchia tutte le energie. E non si è cattive madri per questo. Nessuno ha il diritto di pensarlo o di farcelo pensare. Perchè essere madri è la cosa più bella del mondo ma anche la più difficile: perchè un figlio cambia gli equilibri della vita; perchè non è facile stabilire delle regole e riuscire a rispettarle; perchè non è facile non sentirsi malissimo quando proprio non ce la si fa e a quelle regole si fa uno strappo; perchè si vorrebbe essere sempre sul pezzo, non essere mai stanche, avere sempre voglia di giocare con loro, di dedicarsi a loro; perchè fare qualcosa per noi può diventare un modo per poi flagellarsi ed incolparsi.
Una lettura che mi sento di consigliare a tutti: alle mamme in crisi perché pensano di non essere all'altezza, alle donne che di figli non ne hanno ancora perché sappiano che non bisogna necessariamente essere perfette, a chi figli non ne vuole perché potrà capire come spesso i giudizi gratuiti verso l'educazione di un bambino possano essere una pugnalata per una mamma che ci combatte tutti i giorni, magari fallendo; ai compagni, mariti, padri, perché possano capire come spesso dietro al sorriso di una neomamma si nasconda la voglia di piangere, di urlare, di prendere una boccata d'aria senza doversi necessariamente sentire un mostro; ai figli per capire che spesso le nostre paranoie sono frutto dell'immenso incondizionato amore che nutriamo verso di loro e infine alle mamme perfette, con i figli perfetti, perché provino ad essere umane, che tanto non ci crede nessuno! Un libro che fa un sacco ridere ma che è anche capace di far scendere più di una lacrima.
Che mi dite, lo avete letto? Siete d'accordo con il mio pensiero? Oppure, lo leggerete?
Raccontatemi nei commenti il vostro pensiero e, se vi va, il vostro modo di essere mamma! Io nel frattempo attendo l'uscita del nuovo libro "Mamme coraggiose per figli ribelli" che uscirà il 24 maggio. Manca pochissimo!!!

VOTO:




8 commenti:

  1. Ciaooooo! E lo sai che lo devo/voglio leggere anche io no? Felicissima che ti sia piaciuto :-)

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  2. Bella la nuova grafica Dany! Il libro voglio leggerlo anch'io che non sono mamma! :-)

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  3. Già solo a leggere la tua recensione mi sono commossa. Questo libro non voglio proprio perdermelo, anche se ormai i miei figli sono grandi ( figurati che il mio primogenito deve fare la maturità ), mi ci rivedo parecchio in quello che hai scritto. Non si smette mai di essere mamma, e fare la mamma penso sia il lavoro più bello del mondo.

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  4. Cara Dany hai descritto perfettamente il senso di inadeguatezza che noi mamme proviamo nel difficile ma bellissimo rapporto che ci lega ai nostri figli. Nessuno può dirci come comportarci o indicarci la strada nelle scelte che ogni giorno si compiono in famiglia. Tutto è arduo ma basta stringere al cuore i nostri pargoletti e il cuore batte a mille. Si è mamme per sempre! Mi piacerebbe leggere questo libro, prendo nota:)

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