Buongiorno lettori, finalmente è venerdì e questo venerdì avremo qui sul blog un post speciale. Si tratta del Review Party del libro L'ipotesi del male di Donato Carrisi, edito da Longanesi, 426 pagine.Come potete vedere dal banner oggi saranno online le recensioni dei primi due libri della serie mentre il 3 dicembre quelle dell'ultimissimo in uscita proprio quel giorno. Una bella scorpacciata vero?
Sinossi: C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato: il desiderio
di sparire. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero.. Diviene
un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono
nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti
presto se ne dimenticano. Mila Vasquez invece è circondata dai loro
sguardi. Ogni volta che entra nell'ufficio persone scomparse - il Limbo -
centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi
perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi
è svanito nel nulla. Anche perché la poliziotta ha i segni del buio
sulla pelle, come fiori rossi che hanno radici nella sua anima. Forse
per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che
il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero
con intenzioni oscure? Come una risacca, il buio restituisce prima gli
oggetti di un'esistenza passata. E poi le persone. Sembrano identici a
prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Chi li ha presi?
Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce
che per fermare l'armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano
le indagini. Deve dare all'oscurità una forma, deve attribuirle un
senso, deve formulare un'ipotesi convincente, solida, razionale...
Un'ipotesi del male. Ma per verificarla non c'è che una soluzione:
consegnarsi al buio.
Mila Vasquez è tornata ed è tornata portandosi dietro tutte le sue ombre, quelle che la accompagnano in ogni minuto della sua vita, quelle che non la abbandonano mai, quelle di cui ha imparato a nutrirsi e di cui ha, nonostante tutto, imparato a non fare a meno. Dopo essersi trovata faccia a faccia con "Il suggeritore" - protagonista del primo libro della serie, recensione qui - si è rinchiusa nel "Limbo"; è così che in polizia chiamano l'ufficio persone scomparse.
È sempre stata brava Mila a rincorrere le ombre, ma spesso, a furia di rincorrerle, le ombre si ribellano, si rianimano, tornano dal buio di cui sono fatte. Nessuno più di lei lo sa, nessuno più di lei ha la necessità di scovarle e combatterle.
Dove possono essere finiti tutti quelli che negli anni sono scomparsi nel nulla? Le loro foto la osservano dalle pareti della stanza dei passi perduti. Ognuno di quei volti ha una storia alle spalle, che si è dissolta con loro al momento della loro scomparsa. Decenni di silenzio, di ricerche, decenni a scrutare volti senza poter fare nulla che aspettare. C'è chi in quell'attesa ha perso il senno, cercando quelle facce in ogni persona per strada, arrivando persino a scomparire, come a ripercorrerne i passi. Quanto tempo è necessario aspettare prima di perdere le speranze? E se le attese non fossero vane? Se da un momento all'altro questi scomprasi ricomparissero, uno alla volta, e non fossero più quelli di prima? Se il male e il buio li avesse cambiati, incattiviti, e adesso tornassero per farsi giustizia?
In questo nuovo capitolo dedicato all'agente Vasquez il lettore si trova davanti ad una storia un po' diversa rispetto alla precedente: non sarà alla ricerca di un vero serial killer ma dovrà rincorrere le ombre, dovrà capire dove tutte quelle persone hanno passato il tempo che li separa dal giorno della loro scomparsa, cosa hanno fatto, se sono state aiutate da qualcuno, se e come la ricomparsa di ognuno sia legata a quella dell'altro.
Ma il lettore non sarà solo, Mila sarà al suo fianco e con lei anche un nuovo detective, qualcuno che forse all'inizio non prenderete in simpatia, ma che saprà conquistarvi, piano piano!
Come Carrisi ci ha abituato, anche questo libro parte subito in quarta e non si ferma mai, con il suo ritmo incalzante è capace di tenere incollato il lettore alle sue pagine, come se quelle ombre fossero aria per i suoi polmoni, quasi come lo sono per Mila. Ho letto avidamente, senza fermarmi, con la necessità di arrivare all'ultima riga e con la sicurezza che comunque, alla fine, mi sari detta: "di già? È finito?" Bè, credetemi, non mi capita spesso, soprattutto quando si tratta di thriller, un genere che amo alla follia ma che, purtroppo, in pochi negli ultim anni sanno affrntare come si deve. Carrisi è uno di quei pochi, uno di quelli su cui si va sul sicuro, certi che non deluderà, che saprà conquistare e che saprà mancare una volta concluso.
Sapete cosa mi lascia sempre impressionata quando leggo questo autore? Che leggendo ho spesso l'impressione di avere per le mani un thrillerone d'oltreoceano tradotto, poi ci penso un momento e mi dico:"no cavoli, questo è Donato! Italianissimo!!!" e mi sento orgogliosa, e vorrei andare da chi fa il fighetto vantandosi di non leggere libri italiani e sbattergli i libri di Carrisi in faccia; perchè volete mettere leggere un libro nella lingua originale? Sapere che è veramente frutto dell'autore e non di un traduttore?
Carrisi, con i suoi luoghi non definiti, quelli che potrebbero essere italianissimi ma anche americani, quelli in cui i detective si muovono con sicurezza ma non facendo scoperte banali, quelli in cui le cose accadono ma non sono mai forzate, mai eccessive, sempre credibili - a volte anche troppo - e sempre avvincenti.
E poi ci sono i suoi protagonisti quelli che evolvono sotto i nostri occhi, quelli di cui vorremmo sapere tutto e che impariamo ad amare libro dopo libro, buoni o cattivi che siano.
Insomma un altro centro per questo autore che ormai è una garanzia e che sto già gustando nel nuovissimo lavoro, seguito di questo, in uscita in tutte le librerie e negli store online lunedì 3 dicembre. Quindi tenete d'occhio il blog perchè presto ne parlerò!!!
Mila Vasquez è tornata ed è tornata portandosi dietro tutte le sue ombre, quelle che la accompagnano in ogni minuto della sua vita, quelle che non la abbandonano mai, quelle di cui ha imparato a nutrirsi e di cui ha, nonostante tutto, imparato a non fare a meno. Dopo essersi trovata faccia a faccia con "Il suggeritore" - protagonista del primo libro della serie, recensione qui - si è rinchiusa nel "Limbo"; è così che in polizia chiamano l'ufficio persone scomparse.
È sempre stata brava Mila a rincorrere le ombre, ma spesso, a furia di rincorrerle, le ombre si ribellano, si rianimano, tornano dal buio di cui sono fatte. Nessuno più di lei lo sa, nessuno più di lei ha la necessità di scovarle e combatterle.
Dove possono essere finiti tutti quelli che negli anni sono scomparsi nel nulla? Le loro foto la osservano dalle pareti della stanza dei passi perduti. Ognuno di quei volti ha una storia alle spalle, che si è dissolta con loro al momento della loro scomparsa. Decenni di silenzio, di ricerche, decenni a scrutare volti senza poter fare nulla che aspettare. C'è chi in quell'attesa ha perso il senno, cercando quelle facce in ogni persona per strada, arrivando persino a scomparire, come a ripercorrerne i passi. Quanto tempo è necessario aspettare prima di perdere le speranze? E se le attese non fossero vane? Se da un momento all'altro questi scomprasi ricomparissero, uno alla volta, e non fossero più quelli di prima? Se il male e il buio li avesse cambiati, incattiviti, e adesso tornassero per farsi giustizia?
In questo nuovo capitolo dedicato all'agente Vasquez il lettore si trova davanti ad una storia un po' diversa rispetto alla precedente: non sarà alla ricerca di un vero serial killer ma dovrà rincorrere le ombre, dovrà capire dove tutte quelle persone hanno passato il tempo che li separa dal giorno della loro scomparsa, cosa hanno fatto, se sono state aiutate da qualcuno, se e come la ricomparsa di ognuno sia legata a quella dell'altro.
Ma il lettore non sarà solo, Mila sarà al suo fianco e con lei anche un nuovo detective, qualcuno che forse all'inizio non prenderete in simpatia, ma che saprà conquistarvi, piano piano!
Come Carrisi ci ha abituato, anche questo libro parte subito in quarta e non si ferma mai, con il suo ritmo incalzante è capace di tenere incollato il lettore alle sue pagine, come se quelle ombre fossero aria per i suoi polmoni, quasi come lo sono per Mila. Ho letto avidamente, senza fermarmi, con la necessità di arrivare all'ultima riga e con la sicurezza che comunque, alla fine, mi sari detta: "di già? È finito?" Bè, credetemi, non mi capita spesso, soprattutto quando si tratta di thriller, un genere che amo alla follia ma che, purtroppo, in pochi negli ultim anni sanno affrntare come si deve. Carrisi è uno di quei pochi, uno di quelli su cui si va sul sicuro, certi che non deluderà, che saprà conquistare e che saprà mancare una volta concluso.
Sapete cosa mi lascia sempre impressionata quando leggo questo autore? Che leggendo ho spesso l'impressione di avere per le mani un thrillerone d'oltreoceano tradotto, poi ci penso un momento e mi dico:"no cavoli, questo è Donato! Italianissimo!!!" e mi sento orgogliosa, e vorrei andare da chi fa il fighetto vantandosi di non leggere libri italiani e sbattergli i libri di Carrisi in faccia; perchè volete mettere leggere un libro nella lingua originale? Sapere che è veramente frutto dell'autore e non di un traduttore?
Carrisi, con i suoi luoghi non definiti, quelli che potrebbero essere italianissimi ma anche americani, quelli in cui i detective si muovono con sicurezza ma non facendo scoperte banali, quelli in cui le cose accadono ma non sono mai forzate, mai eccessive, sempre credibili - a volte anche troppo - e sempre avvincenti.
E poi ci sono i suoi protagonisti quelli che evolvono sotto i nostri occhi, quelli di cui vorremmo sapere tutto e che impariamo ad amare libro dopo libro, buoni o cattivi che siano.
Insomma un altro centro per questo autore che ormai è una garanzia e che sto già gustando nel nuovissimo lavoro, seguito di questo, in uscita in tutte le librerie e negli store online lunedì 3 dicembre. Quindi tenete d'occhio il blog perchè presto ne parlerò!!!
E' un genere che leggo solo se fortemente ispirata, però devo ammettere che i libri di Carrisi mi attirano parecchio! Infatti prima o poi farò un pensierino a questa serie :)
RispondiEliminaI libri di Carrisi vanno letti!!!
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