Buongiorno a tutti, anche oggi vi parlo di una delle letture delle scorse vacanze... con calma recupero tutte le recensioni! Si tratta di L'amore non è mai una cosa semplice di Anna Premoli edito da Newton Compton, pag. 320.
Secondo libro che leggo di Anna Premoli, dopo aver letto qualche mese fa Come inciampare nel principe azzurro, recensione qui.
Devo dire che la differenza tra i due salta subito all'occhio, se il primo letto mi aveva molto divertito, questa nuova lettura oltre ad essere meno divertente mi è sembrata anche più banale seppur piacevole. Ora proverò a spiegarvi perchè.
"Quindi, appurato che, per qualche misterioso motivo, tra tutta la gente che hai incontrato nella tua vita proprio quella persona specifica – magari la più imperfetta – è anche l’unica che ti fa battere il cuore, non rimane che seguire l’istinto e lottare. E non perché si è romantici o pratici. No. La verità è che spesso si segue il cuore perché ci si sente una vera schifezza senza quel pezzettino che ci hanno strappato via."
La storia è quella di Lavinia, laureanda alla bocconi di Milano (anche se più per scelta dei genitori che per proprio desiderio) che per ricevere dei crediti extra in vista della laurea, deve partecipare ad un progetto che il suo professore di economia ha intrapreso con il Politecnico di Milano. Lavinia e le sue amiche dovranno realizzate una start-up in collaborazione con un laureando in ingegneria informatica, semplice no? Tutt'altro, visto che da sempre gli studenti dei due atenei non nutrono a vicenda un amore incondizionato. Se in più, come nel caso di Lavinia, la sfortuna vuole che si finisca in coppia con qualcuno che non ha la minima intenzione di collaborare e che ha la simpatia di un riccio di mare sotto i piedi durante una nuotata tra gli scogli, tutto si complica.
Il libro scorre spedito e anche in modo piacevole. Lavinia e Sebastiano (questo il nome del riccio... ahahahah) vengono descritti in modo molto nitido dall'autrice, che è molto brava a mostrarcene i caratteri e le differenze tra i due, dovute soprattutto al percorso accademico svolto. Ora, io non conosco bocconiani ma ho avuto un fidanzato ingegnere informatico e devo dire che l'autrice ha descritto molto bene il genere... Ho avuto un certo déjà vu neanche particolarmente simpatico. Perché è vero che non si può giudicare una persona dal tipo di scelta accademica o professionale, ma è vero anche che determinate attitudini sono sicuramente dovute ad un certo carattere e a un certo modo di essere.
Tra conti economici e giochi di ruolo da nerd, i due protagonisti impareranno a conoscersi e a fidarsi l'uno dell'altra, anche se non sarà per niente facile, soprattutto se la persona da cui si pensa cerebralmente di doversi allontanare, attira la tua curiosità come uno scoglio attira una cozza. (E niente, oggi sono tutta un paragone marino... Si vede che ho letto questo libro in vacanza e che ripensarci mi riporta lì, nella mia amata Sardegna?)
Le vite dei due ragazzi scorre sotto i nostri occhi senza grandi scossoni né grandi sorprese. Tutto è abbastanza prevedibile, anche troppo, e sappiamo bene che anche nei romance si può essere prevedibili nel risultato finale ma un po'meno durante il percorso... Basta solo un pizzico di impegno in più.
A libro finito ho scoperto che esiste un seguito, L'importanza di chiamarti amore, dedicato a Giada, una delle più care amiche di Lavinia che inizieremo a conoscere in questo libro e che probabilmente nel seguito impareremo a conoscere fino in fondo. Credo che prima o poi lo leggerò, anche solo per curiosità, visto che questo personaggio è comunque stato abbastanza descritto nel carattere in questo libro e mi piacerebbe saperne di più su di lei.
L'amore non è mai una cosa semplice è sicuramente un libro gradevole, di puro intrattenimento, che ha fatto il suo lavoro durante le mie serate marine in cui la mia fonte di lettura era il Kindle e in cui, viste le ore tarde in cui leggevo, avevo bisogno di letture semplici.
Avrei preferito ritrovare quel graffio divertente che l'autrice aveva sfoderato in Come inciampare nel principe azzurro dove avevo davvero riso di gusto in più punti ed ero anche riuscita ad emozionarmi.
Sto leggendo i libri della Premoli senza tenere minimamente conto dell'ordine di uscita quindi non posso fare un grande discorso sull'evoluzione della sua scrittura o del suo stile. Quello che so, però, è che Come inciampare nel principe azzurro è uno dei primissimi libri da lei scritti e questo è sicuramente successivo quindi mi sarei aspettata un miglioramento. Ma vedremo, vi saprò dire di più leggendo altri libri.
Cosa ne pensate? Leggete questa autrice?
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