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lunedì 4 ottobre 2021

Recensione #410 - In piedi sull'arcobaleno di Fannie Flagg

Buongiorno a tutti, cerchiamo di riprendere le redini del blog - finchè dura - con una nuoca recensione. Si tratta di quella del romanzo In piedi sull'arcobaleno di Fannie Flagg edito da Sonzogno, pag. 373.


Trama:
 Elmwood Springs è la placida cittadina di provincia già teatro di "Pane cose e cappuccino". Questa volta la storia inizia nel 1946, ed è narrata da Dorothy, così come sono soliti chiamarla gli ascoltatori della sua trasmissione radiofonica quotidiana. Proprio attraverso la sua voce impariamo presto ad affezionarci ai tanti altri protagonisti: Bobby, il suo amato figlio di dieci anni, destinato a vivere migliaia di vite, la maggior parte immaginarie; il carismatico Hamm Sparks, che inizia vendendo trattori e finisce a vendere se stesso come politico, amato da due donne diverse come il giorno e la notte; Beatrice Woods, la ragazza cieca dalla voce angelica; e la favolosa Minnie Oatman, voce solista del locale coro gospel.



Dopo aver letto qualche mese fa il primo libro della serie dedicata ad Elmwood Springs, la cittadina del Missouri ambientazione di Pane, cose e cappuccino, - recensione qui - ho deciso di non fare passare troppo tempo prima di continuare la serie di cui lessi anni fa, senza saperlo, il terzo volume, Torte al caramello in Paradiso, recensione qui.

mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione #382 - Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs di Fannie Flagg

Buongiorno carissimi, come va la vostra settimana? Io sono in fase crollo ma non mollo... spero di resistere!!! ;)

Oggi torno per parlarvi di Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs di Fannie Flagg edito da Bur, pag. 480.



Trama:
Dena Nordstrom è alta, bionda e bellissima, lavora come giornalista televisiva a Manhattan e la sua carriera è al massimo dello splendore. La sua vita sembra perfetta, ma in realtà Dena è sfinita dai ritmi frenetici della metropoli, ed è infelice, anche se non se ne è ancora resa conto. Ci vorrà un tracollo fisico per costringerla a una vacanza e riportarla a Elmwood Springs, la piccola e sonnolenta cittadina in cui è cresciuta. Comincia qui per Dena il viaggio in un passato che la riguarda e che sembra nascondere qualcosa che potrebbe condizionare il suo futuro. Uno per volta, i segreti sulla sua famiglia sfuggono dallo scrigno in cui erano gelosamente custoditi rivelando un'insospettabile verità.
 
Fannie Flagg, per la sottoscritta, è diventata negli anni un porto sicuro, una di quelle autrici a cui mi rivolgo per sentirmi a casa. Solo in Hamburger e miracoli la sua penna mi aveva delusa, ma ci sta, deve pur esserci l'eccezione che conferma la regola...
 

mercoledì 10 giugno 2020

Recensione #359 - Hamburger & miracoli sulle rive di Shell Beach di Fannie Flagg

Buongiorno carissimi, eccomi di nuovo qui con una recensione. Oggi vi parlo di Hamburger & miracoli sulle rive di Shell Beach di Fannie Flagg edito da Sonzogno, pag. 305.

Trama: Primavera 1952. Shell Beach è un posto come un altro, dove crescere. Certo, è la più sperduta cittadina del Mississippi, e forse trasferirsi laggiù per fare soldi facili con un chiosco sulla spiaggia non è stata un'idea brillante. Ma gli sballati progetti del padre di Daisy Fay Harper non lo sono quasi mai. Daisy Fay, invece, ha progetti più solidi per il futuro: diventare Miss America. E in attesa che il sogno si realizzi scrive sul suo diario tutto quello che le accade. Come dover entrare nel club delle debuttanti di Mrs Dot, assistere al divorzio dei genitori dopo il sospetto incendio del chiosco, aiutare il padre a vivere dei più strampalati espedienti - incluso far passare la figlia per morta e poi risuscitarla grazie alle miracolose doti di un ciarlatano - e non smettere mai di cercare ostinatamente la propria strada.

Prima o poi doveva capitare. Anche un'autrice del cuore può deludere. Eh già, ho letto questo libro con uno slancio incredibile dettato dall'amore verso questa autrice e dalla recente lettura di Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina - recensione qui - credendo quindi di andare sul sicuro ma niente, non bisogna mai abbassare la guardia, perchè lo scivolone è ditro l'angolo.

lunedì 4 maggio 2020

Recensione #352 - Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina di Fannie Flagg

Buongiorno lettori, come state? Nuova settimana e nuova recensione. Vi parlo di Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina di Fannie Flagg edito da Sonzogno,  pag. 235.

Trama: Con lo stesso stile di Pomodori verdi fritti, Fannie Flagg regala ai suoi milioni di lettori un'altra storia di amore e speranza. L'inverno è alle porte e a Lost River, un piccolo paese nel profondo sud dell'Alabama, arriva l'anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, trovato in una culla accanto a una lattina della famosa zuppa) per fuggire dal freddo di Chicago. Subito lo attende una brutta sorpresa: l'albergo dove deve alloggiare è bruciato. Al suo posto però ad accoglierlo c'è la casa di una stravagante signora. Le attenzioni degli abitanti di Lost River lo fanno sentire per la prima volta parte di una comunità, e quando Mr. Campbell conosce Patsy, una bambina timida con una gamba malata di cui nessuno si è mai occupato, viene conquistato dalla sua dolcezza e sente che quella è la sua famiglia.

Da tantissimo tempo volevo leggere questo libro, scovato per me in questa versione vintage da Baba Desperate Bookswife ad un mercatino dell'usato. Ed è proprio per la challenge di Baba e Lucrezia #lefatichelibrosediercole che utilizzo questo libro per spuntare la richiesta Libro usato!

mercoledì 7 settembre 2016

Recensione #146 - Torta al caramello in paradiso di Fannie Flagg

Buongiorno lettori e buon mercoledì. Torno di nuovo oggi con una recensione di quelle da smaltire e credo che per un po' sarà così. Vi parlo di Torta al caramello in paradiso di Fannie Flagg edito da BUR, pag. 327

Sinossi: La vita è proprio strana... Lo può ben dire l'ultraottantenne Elner Shimfissle, che un momento prima si inerpica sulla scala per raccogliere i fichi dall'albero e un momento dopo si ritrova a terra, priva di sensi dopo essere stata punta da uno sciame di vespe. I vicini la soccorrono subito e la portano in ospedale dove purtroppo i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Alla notizia, parenti, amici e l'intera comunità della cittadina di Elmwood Springs sono colti da un'infinita tristezza e da un rimpianto inconsolabile: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Iniziano i preparativi per il funerale e da tutto il paese arrivano fiori e condoglianze. Ma nessuno ha fatto i conti con la defunta... Elner, stesa su una barella in camera mortuaria, apre gli occhi con l'impressione di sentirsi molto meglio e, benché stupita che nessuno si accorga più di lei, si alza, esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio che ha dell'incredibile, si ritrova in Paradiso a vivere un'avventura che non si sarebbe mai aspettata, incontrando persone che non avrebbe mai creduto di poter vedere, esaudendo il suo grande sogno: domandare tutto ciò che ha sempre voluto sapere riguardo alla Vita. Ma forse la sua ora non è ancora giunta, ed Elner potrebbe tornare indietro, nel mondo dei vivi, a rivelare qual è il segreto della felicità.

La Flagg è una garanzia. Ormai, dopo tre libri letti, uno più bello dell'altro, lo posso affermare con certezza! Senza ombra di dubbio prendendo in mano un suo libro avrò la sicurezza di trovarmi immersi nella vita di paese, circondata da una miriade di personaggi uno più spassoso dell'altro.
In questo caso la protagonista assoluta è Elner, una vecchina meravigliosa con un amore spropositato verso la vita, verso il prossimo e verso gli animali. Nessunoa Elmwood Springs è rimasto immune dalla sua disponibilità, dalla sua allegria contagiosa ed anche dalla sua avanzanta - ma dolcissima - follia.
È proprio ad Elner che, in questo libro, capita una cosa bizzarra: muore, cadendo da una pianta, punta da uno sciame di vespe e si ritrova - con sua immensa sorpresa - in paradiso, al cospetto di una sorella che aveva perso anni prima mma - soprattutto - al cospetto del creatore.
La Flagg immagina un'aldilà come tutti vorremmo, in cui i sogni più nascosti e le aspettative di ognuno vengono realizzati ed in cui ognuno può incontrare e circondarsi delle persone care mancate tempo prima.
Oltre a questo però l'autrice fa molto di più, le dà la possibilità di tornare dal paradiso e svelare al mondo il segreto della felicità.
Immaginatevi i parenti, gli amici, tutti indaffarati a preparare il funerale e scrivere necrologi quando si ritrovano Elner, viva e vegeta, che esce dall'ospedale con le sue gambe pronta a cambiare le sorti di chi le sta accanto.
Anche in questo libro salta subito all'occhio del lettore la capacità dell'autrice di caratterizzare i personaggi ricamandogli oltretutto addosso degli aneddoti e delle vite proprie che aumentano - e non di poco - la piacevolezza e sopratutto la completezza della lettura. Difficile che qualcuno di loro passi inosservato.
I personaggi di contorno sono infatti interessanti e completi dal punto di vista narrativo tanto quanto la protagonista. Di sicuro un ruolo particolarmente rilevante è lasciato a Norma, la nipote ansiosa che rallegra non poco la storia con le sue paranoie e a Macky, marito di Norma, e allenato di Elner nelle continue discussioni tra zia e nipote, ma anche tutti gli abitanti di Elmwood Springs ed i parenti di Elner sono spassosissimi.
Un altro elemento estremamente caratterizzante di questo libro - ma in generale di tutte le opere della Flagg - è la descrizione particolareggiata delle ambientazioni che permettono al lettore di immaginare ogni singola scena raccontata rendendola viva.
Impossibile non avere la sensazione di percorrere con Elner le scale che la porteranno in paradiso, impossibile non vedere davanti ai propri occhi la vestaglia sgualcita tanto odiata dalla nipote Norma.
Un libro ironico, divertente, fresco ma anche capace di far riflettere.
L'unico appunto che mi sento di fare è che questo libro mi è sembrato leggermente sottotono rispetto ai due libri dell'autrice che ho letto precedentemente - Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop e Voli acrobatici e pattini a rotelle - in cui l'ambientazione storica era particolarmente ricercata e rendeva i due romanzi completi sotto ogni punto di vista.
Sono curiosa di sapere se avete letto questo libro, quindi se vi va ditemelo nei commenti. Io continuerò sicuramente a leggere pian piano tutti i libri di questa autrice che è diventata una tra le mie preferite!

 VOTO: 


giovedì 14 gennaio 2016

Chiacchiere, chiacchiere, bla bla bla... #13 - Regali natalizi

Buongiorno lettori, lo so, lo so, da Natale è passato molto tempo ormai, ma essendo ancora in fase "prima settimana da rientro post-vacanze" credo di essere ancora in tempo per condividere con voi con estrema gioia i miei tesorucci natalizi! Eccoli in tutto il loro splendore!


Tanti libri regalati dalle amiche e un card preziosa - che spenderò nei prossimi giorni visto gli innumerevoli sconti presenti in libreria - regalatami dal mio maritino (che in realtà è stato minacciato di non tornare a casa senza un libro o una card come regalo! ihihihihi).

Ora vi racconterò dei libri:
  • Ritorno a Riverton Manor di Kate Morton edito da Sonzogno, pag. 528.  L'ultimo libro della Morton che mancava alla mia collezione! Ora ho tutte le sue opere, devo solo avere il tempo per leggerle! Un regalo apprezzatissimo fatto da Laura La Libridinosa. Grazieeee!!! *_*
Trama:  Riverton Manor, Inghilterra 1924. È la festa di inaugurazione della sontuosa dimora degli Hartford, e il fragore di uno sparo si confonde con i botti dei fuochi d'artificio che illuminano il cielo. Il poeta Robert Hunter giace senza vita nei pressi del laghetto della tenuta, con la pistola ancora fumante in mano. È suicidio? Di sicuro è uno scandalo che scuote fin dalle fondamenta l'aristocratica casata, perché le uniche testimoni del fatto sono le sorelle Hannah ed Emmeline Hartford. Che da allora non si parleranno mai più. Inverno 1999. Sono passati più di settant'anni da quella notte, e la quasi centenaria Grace Bradley, nella casa di riposo in cui trascorre i suoi ultimi giorni, è convinta di essersi lasciata per sempre alle spalle i fantasmi del passato e i tristi ricordi. Ma una giovane regista americana, che vuole realizzare un film sulle sorelle Hartford e su quel misterioso suicidio, chiede la sua consulenza. Grace, infatti, oltre che testimone di tempi ormai remoti, è stata anche direttamente coinvolta nella vita della famiglia: cameriera personale di Hannah, fin da bambina aveva servito come domestica a Riverton Manor. Dapprima riluttante, accetta poi di collaborare e comincia a rievocare le vicende dei giovani Hartford, destinati a un'esistenza tanto fulgida quanto breve: il promettente David, partito giovanissimo per il fronte e mai più tornato; la sensuale e intelligente Hannah; la gaia e capricciosa Emmeline; e soprattutto l'enigmatico Robert Hunter, del quale entrambe le sorelle erano innamorate...

  • Musica dalla spiaggia del paradiso di John Ajvide Lindqvist edito da Marsilio, pag. 426. Un nordico che non conoscevo, che mi è stato regalato dalla mia amica Elena, e la cui trama mi ispira da morire! Grazieeee!! *_*  
Trama:  Una mattina d'estate, un gruppo di ospiti di un campeggio non lontano da Stoccolma si risveglia in mezzo al nulla. Ogni cosa è stata cancellata, gli alberi, il lago, gli scogli e il chiosco, è tutto scomparso. Intorno ai villeggianti increduli - dieci persone, un cane e un gatto - c'è solo una landa desolata, ricoperta da un prato perfettamente rasato e sovrastata da un cielo blu e senza sole, così uniforme da apparire artificiale. Ogni contatto con la realtà è interrotto. Non rimane che il segnale di una misteriosa stazione radiofonica, che trasmette senza sosta le canzoni di Peter Himmelstrand, uno dei più noti cantautori svedesi di musica leggera. Musica pop a ripetizione, Abba in testa. Com'è possibile che queste persone siano finite lì con le loro roulotte? Sono state spostate oppure è la realtà a essere svanita? In questo luogo surreale, capace di scatenare le reazioni più violente e irrazionali, ogni adulto si troverà a fare i conti con gli spettri del passato. Sovvertendo gli schemi classici della "camera chiusa" della letteratura del terrore, Lindqvist non intrappola i suoi personaggi in uno spazio angusto e senza via d'uscita, ma li cala in un luogo sconfinato e senza ostacoli, da cui tuttavia è impossibile fuggire. Perché non esiste un altrove se non l'abisso altrettanto minaccioso della coscienza.
  • Torta al caramello in paradiso di Fannie Flagg edito da BUR, pag. 327. Questo libro - ricevuto da Laura del blog La biblioteca di Eliza - era nella mia wish list insieme a tutti i libri di questa autrice che ancora mi mancano. Adoro lo stile e le storie di questa donna e questo è un regalo assolutamente super gradito! Grazieeee! *_*
Trama:  La vita è proprio strana... Lo può ben dire l'ultraottantenne Elner Shimfissle, che un momento prima si inerpica sulla scala per raccogliere i fichi dall'albero e un momento dopo si ritrova a terra, priva di sensi dopo essere stata punta da uno sciame di vespe. I vicini la soccorrono subito e la portano in ospedale dove purtroppo i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Alla notizia, parenti, amici e l'intera comunità della cittadina di Elmwood Springs sono colti da un'infinita tristezza e da un rimpianto inconsolabile: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Iniziano i preparativi per il funerale e da tutto il paese arrivano fiori e condoglianze. Ma nessuno ha fatto i conti con la defunta... Elner, stesa su una barella in camera mortuaria, apre gli occhi con l'impressione di sentirsi molto meglio e, benché stupita che nessuno si accorga più di lei, si alza, esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio che ha dell'incredibile, si ritrova in Paradiso a vivere un'avventura che non si sarebbe mai aspettata, incontrando persone che non avrebbe mai creduto di poter vedere, esaudendo il suo grande sogno: domandare tutto ciò che ha sempre voluto sapere riguardo alla Vita. Ma forse la sua ora non è ancora giunta, ed Elner potrebbe tornare indietro, nel mondo dei vivi, a rivelare qual è il segreto della felicità.


  • Doctor sleep di Stephen King edito da Sperling & Kupfer, pag. 516.  Ho riletto nel mese di agosto Shining - recensione qui - e non vedo l'ora di leggere questo che è il seguito. Devo ringraziare Salvia per il bellissimo regalo desiderato!!! Grazieeeee!!! *_*
Trama:  Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell'Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell'ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l'indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l'evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l'esistenza e l'anima della ragazzina. Sulle superstrade d'America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining.

  • La stranezza che ho nella testa di Orhan Pamuk edito da Einaudi, pag. 584. Anche questo come il libro nordico mi è stato regalato dalla mia amica Elena. Un libro che non conoscevo anche se conosco il suo famosissimo autore. Lessi ormai tre anni fa una delle sue opere più conosciute Il mio nome è rosso - recensione qui - e mi piacque molto. Un libro che mi intriga molto ma che avrà bisogno di un tempo adeguato: di sicuro avrà bisogno di tutta la mia attenzione e non potrà essere letto nei ritagli di tempo.
Trama:  Un ragazzo ama una ragazza. Tutte le storie, anche quelle piú complicate, nascono da questa semplice, universale premessa. Mevlut l'ha incontrata una sola volta: i loro sguardi si sono incrociati di sfuggita al matrimonio di un parente a Istanbul. Eppure è bastato quell'attimo di perfezione e felicità a farlo innamorare. Süleyman, il cugino, gli ha detto che delle tre figlie di Abdurrahman, quella che ha visto Mevlut, quella di cui si è innamorato, è senz'altro Rayiha. Da allora non l'ha piú rivista ma, per tre anni, Mevlut le scrive le lettere piú appassionate che il suo cuore riesce a creare. Finché un giorno capisce che l'unico modo di coronare il suo sogno è scappare con Rayiha, di fatto rapendola dalla casa paterna in cui è rinchiusa. Cosí, una notte di tempesta, mentre Süleyman aspetta con un furgone in una strada poco lontana, Mevlut e la sua amata si riuniscono. Nulla potrà andare storto ora, nulla potrà piú dividerli, pensa lui. Poi un lampo illumina la scena e rivela il volto di Rayiha: quella non è la ragazza a cui Mevlut ha creduto di scrivere per tutto quel tempo, non è la ragazza di cui si è innamorato a prima vista tre anni prima! Chi ha ingannato Mevlut? E come si comporterà ora il nostro eroe? Questa è la sua storia, caro lettore: la storia di Mevlut Karataþ, venditore di boza (la bevanda, leggermente alcolica, tipica della Turchia), lavoratore indefesso, inguaribile ottimista (qualcuno direbbe ingenuo), sognatore, profondo conoscitore delle strade e dei vicoli di Istanbul. Perché questa è anche la storia di una città e del tempo che l'attraversa, una saga grandiosa e potente degli individui e delle famiglie che lottano, si alleano, si amano e si dividono per trovare il proprio posto nel mondo. Il premio Nobel Orhan Pamuk ha fatto della sua città, Istanbul, il personalissimo teatro in cui mettere in scena l'universale dei destini umani. Con La stranezza che ho nella testa ha saputo scrivere un romanzo rutilante in cui le storie piccole di uomini e donne comuni hanno la forza irresistibile della Storia di tutti.
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E con questo è tutto! Cosa ne pensate dei miei regalucci? Ce n'è qualcuno che vi ispira particolarmente? Di certo ce n'è per tutti i gusti ed io - amando spaziare tra i generi - non potrei essere più felice.

giovedì 3 dicembre 2015

Recensione #98 - Voli acrobatici e pattini a rotelle di Fannie Flagg

Buongiorno lettori, come state? Come potete vedere ho cominciato ad agghindare il blog per le feste così magari inizierò a rendermi conto che tra pochissimo sarà Natale.
Come fioretto di fine anno mi sono imposta di tirarmi in pari con le recensioni arretrate quindi eccomi qui con quella di un libro letto mesi fa: Voli acrobatici e pattini a rotelle di Fannie Flagg, pag. 400, edito da BUR Rizzoli che era stato protagonista di una puntata della rubrica Letture Geograficamente Sparpagliate sul blog LGS

Trama: La signora Sookie Poole di Point Clear, Alabama, ha appena accompagnato all'altare l'ultima delle sue figlie e si prepara a godersi un po' di meritato riposo. Certo, c'è ancora l'anziana madre Lenore Simmons Krackenberry, con qualche momento di follia di troppo, da dover gestire, ma la vita sembra finalmente in discesa. Finché, un giorno, Sookie viene inaspettatamente a sapere qualcosa che mette in discussione tutto ciò che pensava di conoscere di se stessa, della sua famiglia e del suo futuro. Inizia così un viaggio di scoperta che la porta in California, nel Midwest, e persino indietro nel tempo, precisamente negli anni Quaranta, quando un'irrefrenabile donna di nome Fritzi rileva assieme alle sorelle la stazione di servizio del padre. La pompa di benzina gestita da sole ragazze, per di più in pattini a rotelle, riscuote un tale successo che i camionisti cominciano a modificare i loro itinerari pur di fermarsi alla leggendaria Wink's Phillips 66. Ma questa sarà solo la prima di molte avventure in cui Fritzi, spirito libero e anticonformista, si getterà a capofitto nel corso della sua vita. E che insegneranno a Sookie che non è mai tardi per rompere gli schemi e reinventarsi davvero.


Ho conosciuto questa autrice grazie ad uno dei suoi primi libri - Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle stop che avevo recensito qui - ed ho subito deciso che avrei letto altri suoi romanzi. 
Sono stata felicissima che questa sia stata scelta come lettura di gruppo.
Sin dalle prime pagine, ho da subito ritrovato lo stile particolare che mi aveva ammaliato già in Pomodori verdi fritti nonostante il tema trattato sia totalmente diverso.
La Flagg ha saputo creare, con questo romanzo, una storia avvincente e per niente banale in cui le protagoniste - Sookie e Lenore, figlia e madre - tengono banco per tutte le quattrocento pagine creando dei siparietti divertentissimi che mi hanno fatto letteralmente morire dal ridere.
Lenore è la classica madre ingombrante, la donna perfetta, che riesce bene in tutto, e che interviene nelle vite dei propri familiari in modo un po' troppo irruento; Sookie è la madre perfetta - anche se con l'esempio di madre che si ritrova non si capisce come sia possibile - quattro figli cui ha dedicato la vita, un matrimonio felice ed un sano amore ed odio per quella madre di ottantotto anni che non voleva cedere all'avanzare del tempo.
Sookie è reduce dai matrimoni delle sue tre figlie: le gemelle Ce Ce e Le Le, e la primogenita Dee Dee, al secondo matrimonio con lo stesso uomo.
Tutto poteva pensare fuorchè la sua vita - ora che in casa sarebbero rimasti solo lei ed Earle - potesse sconvolgersi in modo totale ed inaspettato.
Provate ad immaginare di essere voi, a 59 anni, ad occuparvi della corrispondenza di vostra madre, e di scoprire proprio attraverso quella corrispondenza di essere state adottate, di non avere 59 anni ma già sessanta - per una donna questa è tragedia vera!!! - e di essere figlia illegittima, con padre ignoto, di una donna cattolica di origini polacche.
Dopo una scoperta del genere tutte le certezze di Sookie crollano una dopo l'altra e devo dire che il momento della scoperta - seppur nella sua tragicità - sia stato uno dei momenti più divertenti del libro per il modo in cui l'autrice sceglie di raccontarlo:
 
"Ora che sa che non sono io, smetterai di amarmi?"
"No! Sei mia moglie e ti amo. Sarai sempre la persona splendida che sei sempre stata. Non è cambiato niente".
"Come fai a dirlo? È cambiato tutto, invece. Sono una persona totalmente diversa da quella che ero fino a qualche minuto fa."
"Stupidaggini."
"È così, ti dico. Ieri ero un'inglese metodista del sud. Oggi, una cattolica polacca con padre ignoto."
Da questo momento il poi il libro si anima alternando capitoli raccontati in prima persona da Sookie e in cui assistiamo alla sua elaborazione della notizia, a capitoli in terza persona dove, facendo un salto temporale di sessant'anni, facciamo pian piano la conoscenza degli Jurdabralinski, la vera famiglia di origine della donna.
Devo dire che i capitoli del passato sono quelli che più hanno saputo colpirmi. Conoscere le figlie di quella grandissima ed unita famiglia - madre, padre, zie e zio di Sookie - assistera alle loro imprese sia nell'attività di famiglia - una pompa di benzina - che durante la guerra, ha saputo trasportarmi e farmi immergere completamente nel periodo storico che l'autrice ha voluto raccontarci. E man mano che le pagine scorrono passato e presente si mischiano, le cose non sono come appaiono, e Sookie dovrà scoprire più di una difficile verità dal suo scavare nella vita della sua famiglia.
E lo fa in modo del tutto segreto, senza mai rivelare a Lenore di avere scoperto il segreto, portando avanti una ricerca non scevra da siparietti divertenti.
Con questo libro la Flagg ha saputo portare alla luce degli avvenimenti storici importantissimi e poco conosciuti tessendo una trama originale, divertentem intrigante e ricca di colpi di scena. Ogni personaggio che appare in questo romanzo è nel suo piccolo un protagonista; nessuno è lasciato al caso, ad ognuno viene data una caratterizzazione importante e rappresenta un tassello necessario all'intera storia.
Un lavoro meraviglioso quello compiuto da questo libro che rimarrà sicuramente nel mio cuore tra quelli più belli letti in assuoluto.
E voi, lo avete letto? Se non lo avete ancora fatto non indugiate e buttatevi in questa storia spledida!

VOTO: 


venerdì 9 ottobre 2015

Chi ben comincia #99 - Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Phillips Station di Fannie Flagg

Buongiorno lettori e buon venerdì! Finalmente il fine settimana è alle porte! Giornata strana questa per me visto che questa mattina andrò ad un corso di aggiornamento professionale.
Oggi torno con una puntata della rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Per l'incipit di oggi ho scelto quello del libro che sto attualmente leggendo per la Lettura Geograficamente Sparpagliata del mese di Ottobre. Fannie Flagg, un'autrice che ho adorato in Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop  - recensione qui - e che si sta confermando un'ottima compagna di serate con Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Phillips Station edito da Bur.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


LEOPOLI, POLONIA
1 GENNAIO 1909 

Nel 1908 Stanislaw Ludic Jurdabralinski, un quattordicenne alto e ossuto, aveva davanti a sé un futuro incerto. In Polonia, la vita sotto il dominio russo era cupa e pericolosa. Gli uomini e i ragazzi venivano arruolati per combattere nell'esercito dello zar, e anche nel tentativo di distruggere l'unità polacca, i cattolici e i sacerdoti erano stati arrestati per le loro idee sovversive. Le chiese erano state chiuse e il padre e i tre zii di Stanislaw mandati nei campi di prigionia per aver espresso chiaramente le proprie opinioni.
Tuttavia, incoraggiato dal fratello maggiore Wencent, che era fuggito dalla Polonia cinque anni prima, Stanislaw arrivò a New York solo e senza nulla, a parte un completo di lana a scacchi della taglia sbagliata, una fotografia della madre e delle sorelle e la promessa di un lavoro. Con l'aiuto di uno scaricatore di porto polacco con cui aveva fatto amicizia sulla nave, riuscì a saltare su un treno merci.
Cinque giorni dopo bussava alla porta di suo fratello a Chiacago, emozionato e pronto a iniziare una nuova vita. 
Gli avevano detto che in America, se lavoravi sodo, tutto era possibile.
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Già da queste poche righe si riesce ad immergersi totalmente nello stile dell'autrice e, per chi già ha avuto il piacere di fare la sua conoscenza, si ha modo di ritrovare una cara amica. L'America, il sogno, per chi a quei tempi fuggiva da una dittatura. Sto leggendo questo libro e devo dire che mi sta appassionando tantissimo la storia che al suo interno viene raccontata.
Cosa ne dite di questo incipit? Vi piace? E dell'autrice cosa ne pensate? Avete già letto qualcosa di suo?

lunedì 24 agosto 2015

Recensione #79 - Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg

Buongiorno lettori, come state? Lo so, prima di partire avevo detto che non avrei pubblicato recensioni durante la mia vacanza ma visto che prima di partire le recensioni in attesa erano troppe ho pensato di programmarne qualcuna ugualmente, sperando di fare cosa gradita a chi magari è in città. Torno oggi con una recensione di un libro finito gli ultimi giorni di luglio: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg edito da BUR, 360 pagine.

Trama: Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.

Lo so, lo so, arrivo in ritardo! Molti di voi avranno già letto questo libro o visto il libro che vi è stato tratto; io invece arrivo solo adesso, dopo che lo avuto in wish list per una vita. Non so perchè non mi convincessi nonostante i pensieri entusiasti di tutti. Ora mi chiedo cosa stessi aspettando...
Questo libro, nonostante tratti temi durissimi, è stato una ventata di aria fresca nelle giornate di caldo insopportabile di inizio agosto. I suoi personaggi - Idgie, Ruth, Stump, Evelyn, Ninny e tutti gli altri - hanno saputo monopolizzare due delle mie giornate diventandone parte integrante.
La narrazione si sviluppa attraverso diversi salti temporali che non creano però confusione nel lettore come spesso succede, ma aiutano a farsi un quadro completo degli avvenimenti. La parte predominante è quella più recente - intorno al 1985 - dove Ninny Threadgoode, ospite di una casa di riposo, racconta alla signora Evelyn - depressa, affamata e con una vita per niente soddisfacente - la sua vita passata a Whistle Stop, il piccolo paesino a ridosso della ferrovia in cui lei e la sua famiglia abitavano quando era ragazza; una seconda parte è quella esilarante dedicata al bollettino settimanale di Whistle Stop dove un divertentissima Dot Weems dal 1929 al 1969 ci racconta gli avvenimenti principali avvenuti in città e spesso anche nelle case dei suoi cittadini; una terza parte è quella ambientata a Whistle Stop che ci aiuta ad integrare i racconti della signora Ninny. Le tre parti non risultano mai confuse, ma si dipanano con una maestria sorprendente da un decennio all'altro e da un luogo all'altro.
Il paese - Whistle Stop appunto - è il fulcro degli avvenimenti della storia; è lì che Idgie e Ruth aprono il famoso caffè dove uno dei piatti di punta sono appunto i pomodori verdi fritti del titolo.
Ma non sono solo le pietanze ad attirare il lettore e tutti gli abitanti della piccola cittadina; quello che emerge da subito, dopo pochi capitoli è soprattutto l'aria che si respira in quel locale, che fa appunto in modo che il Caffè sia un successo.
Idgie e Ruth non potrebbero essere più diverse e forse proprio per quello l'accoppiata è assolutamente perfetta! Con la loro disponibilità verso i neri le due donne riescono a far convivere le due etnie andando contro corrente rispetto a quello che succedeva altrove in quel periodo.
E se Idgie ammalia per la sua forza, il suo coraggio, la capacità di prendere le situazioni in mano proprio come fanno i suoi fratelli, Ruth ammalia per la sua bellezza, per la sua delicatezza, per la dolcezza dei suoi modi. Attorno alle due donne ruotano tantissimi personaggi che pian piano cominciamo a conoscere e ad amare senza riserve.
Non è difficile chiudere gli occhi ed immaginarsi a passeggiare tra le strade della città, sentire il rumore dei treni di passaggio, il profumo delle pietanze che vengono cucinate nel Caffè e questo può avvenire solo grazie alla maestria di una narrazione impeccabile ed alla costruzioni di personaggi reali nei loro pregi e nei loro difetti.
Mi mancherà questo libro... moltissimo!
Di sicuro recupererò tutti gli altri di libri di questa scrittrice che oggi arriva in cima a quelle da me più amate!
Lo avete letto? Lo leggerete?

VOTO: 


lunedì 26 gennaio 2015

Shopping letterario #29

Buongiorno amici, e buon lunedì. Oggi parliamo ancora di nuove entrate libresche.
Ricordate la Gift Card che mi è stata regalata per Natale? Oggi vi mostrerò in cosa si è tramutata abbinata anche a un paio di buoni mondadori da 5 euro che avevo da usare.

  • Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg edito da BUR, 360 pagine. Vi avevo presentato l'incipit di questo libro qui e mi aveva colpito molto. Quando l'ho visto nella mia incursione in libreria non ho saputo resistere!!!
Trama: Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.

  • Il mercante di stoffe di Coia Valls edito da Pickwick, 472 pagine. Un libro che avevo sempre desiderato ma che fino ad ora avevo trovato solo in edizione con copertina rigida e quindi super caro. Non appena ho visto l'edizione economica non ci ho pensato due volte e lo ho acquistato.
Trama: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato. 
 
  • Noi di David Nicholls edito da Neri Pozza, 431 pagine. Ho comprato questo libro perchè è da prima che uscisse che con le mie amiche LGS organizzavamo freneticamente un GdL di cui è protagonista assoluto. Le iscrizioni sono ancora aperte, se vi siete persi il post di presentazione cliccate qui.
Trama:  Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò".  
 
  • La casa delle sorelle di Charlotte Link edito da Tea, 611 pagine. Un'autrice che mi è stata calorosamente consigliata e che quindi ho deciso di provare! Mi aspetto grandi cose!!!
Trama:  Barbara e Ralph decidono di passare le vacanze di Natale in un'affascinante quanto misteriosa casa di campagna nello Yorkshire: sarà l'occasione per stare un po' da soli e per tentare di salvare il loro rapporto. Ma la tranquilla vacanza si trasforma presto in un'esperienza disastrosa. Bloccati da una violenta tempesta di neve, senza viveri, senza elettricità e senza legna da ardere, i due non riescono a trattenere i contrasti. Alla ricerca di qualcosa da mangiare nella vecchia rimessa, Barbara s'imbatte casualmente nel diario della precedente padrona di casa e comincia a leggerlo... Ne emerge il ritratto di una donna appassionata, ribelle e anticonformista, ma a poco a poco, da quelle pagine segnate dal tempo, fuoriesce anche un terribile segreto, la cui scoperta metterà Barbara in grave pericolo.
   
Oltre a questi libri acquistati ho anche ricevuto in omaggio direttamente dalle case editrici tre libri appena pubblicati che desideravo molto, due cartacei ed un ebook. Ecco i cartacei!!! *_*


  • Ogni giorno come se fossi Bambina di Michela Tilli, edito da Garzanti, 254 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Francesca. La trama di questo libro mi ha da subito incuriosita e non ho resistito alla tentazione di richiederlo. Credo che lo leggerò a breve.
Trama:  I lunghi capelli di Argentina, un tempo corvini, ormai sono percorsi da fili argentei, ma i suoi occhi non hanno smesso di brillare. Perché Argentina, a ottant'anni, si sveglia ancora come fosse bambina, mentre attende con ansia quella sorpresa che le cambierà la giornata. Quella sorpresa che nasconde un segreto da non rivelare a nessuno. A scoprirlo è Arianna, che a sedici anni si sente goffa e insicura come se non ci fosse un posto giusto per lei nel mondo. È felice solo quando è circondata dai libri. Le loro pagine sono capaci di portarla lontana dai suoi genitori e dai suoi compagni di scuola che non la capiscono. Essere costretta a fare compagnia ad Argentina è l'ultima cosa che avrebbe voluto. Soprattutto perché quest'ultima, burbera e autoritaria, dice sempre quello che pensa. Ma quando Arianna fa luce sul mistero di quelle lettere che riescono a portare un sorriso sul viso di Argentina, tutto cambia. Qualcosa di forte inizia ad unirle. Perché quelle righe custodiscono una storia e un ricordo d'amore. La storia di Argentina, ancora ragazza, e di Rocco che con un solo sguardo è stato capace di leggerle l'anima, facendo vacillare le sue certezze di sposa promessa. La storia di un sentimento cresciuto sulle note di una poesia tra i viottoli e gli scorci di un piccolo paese. Un paese di cui Argentina ricorda perfettamente gli odori, i sapori, le voci delle feste in piazza. Un paese dove non è più tornata. Ma Arianna è lì per darle il coraggio per affrontare un viaggio che la donna desidera fare...

  • Una più uno di Jojo Moyes, edito da Mondadori, 366 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Anna Da Re. Quando Anna mi ha proposto questo libro non ho avuto dubbi; volevo leggere qualcosa della Moyes da moltissimo tempo quindi, quale occasione migliore dell'uscita dell'ultimo libro?
Trama:  Jess Thomas, giovane mamma single con due figli da mantenere, fa del suo meglio per vivere dignitosamente, ma i sacrifici sono molti, specie quando non c'è nessuno che ti possa dare una mano. Suo marito se ne è andato da tempo, sua figlia Tanzie è un genietto dei numeri, ma per far fruttare il suo talento matematico c'è bisogno di un aiuto concreto. E poi c'è Nicky, un adolescente difficile come tutti i ragazzi della sua età, vittima di bullismo, che non può certo combattere da solo... La famiglia di Jess è proprio scombinata e spesso lei non sa come fare e corre dei rischi inutili, finché inaspettatamente sul suo cammino incontra Ed Nicholls, quell'antipatico uomo d'affari cui lei pulisce la casa per arrotondare. Jess e Ed non si conoscono affatto. Jess non sa che lui è travolto da una crisi profonda e che uno stupido errore gli è costato tutto, e Ed non sa fino a che punto la ragazza sia nei guai, ma entrambi sanno cosa significhi essere davvero soli e desiderano la stessa cosa. Capiscono, nonostante la loro diversità, che hanno molto da imparare l'uno dall'altra e che una più uno fa più di due. In questo suo nuovo romanzo, Jojo Moyes racconta con grande empatia una storia d'amore insolita e coinvolgente tra due persone che si incontrano in circostanze inverosimili, come solo la vita sa riservare. 

E questo l'ebook!
  • La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione, edito da Mondadori, 312 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Anna Da Re. Un libro che ha una cover splendida e che mi attira per la trama.
Trama:  "Tu sei fatta per correre e ogni tanto fermarti a prendere fiato" dice a Nina suo marito Michele, che la conosce bene, la ama e con lei ha avuto cinque bellissimi figli e aperto una piccola catena di librerie. Nina è così, una donna che corre, come e più di tutte, tra la famiglia multicolore cui ha dato vita e la famiglia allargata dei clienti, che nella Tana di Michele, la libreria più speciale, possono anche gustare le sue crostate squisite e il suo tè profumato. Ma Nina ha freddo, perché è sopraggiunto l'inverno, con gli abiti pesanti, gli impegni a ogni ora, la negazione della luce, che induce al nascondimento, al proibito... L'inverno è una dittatura che la attanaglia, le accende il desiderio del sole sulla pelle, di una libertà dai molti ruoli che tutti si aspettano che lei interpreti senza sbavature. È così che Nina va in piscina a nuotare, solo l'acqua intorno come in uno scampolo d'estate. E lì conosce Eva: nemmeno trent'anni, un corpo vibrante, occhi affamati di felicità. Eva è coraggiosa e originale, è dolce e capisce tutto al volo. È una donna, non c'è nulla di male a diventarne amica, a vedersi nei ritagli di tempo... Fino a che un sentimento immenso, imprevisto e imprevedibile, sorge tra loro con la forza di un'onda che non si può arginare. E mentre l'inverno porta con sé molti altri turbamenti, tanti incontri che la fanno sentire viva e insieme mettono in discussione ogni equilibrio, Nina cerca di guardarsi dentro, di capire che cosa vuole davvero... 
E con questo è tutto! Come vedete ho tantissimi nuovi libri tra cui scegliere le mie prossime letture anche se vorrei riuscire a smaltire tutti i libri arretrati che sono ammassati sui ripiani della mia libreria. Ce la faro? Ho dei seri dubbi!
Che ne dite? Vi piacciono? Ne avete già letto qualcuno? 

venerdì 26 dicembre 2014

Chi ben comincia #66 - Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg

Ciao a tutti! Come state? Buon Santo Stefano!!!! Siete ancora seduti a tavola o per voi le feste sono già finite? Io per oggi devo fare ancora un ultimo sforzo poi da domani basta, iniziano ufficialmente le vere vacanze! Si comincerà a preparare il camper per una mini vacanzina sulla neve. Non vedo l'ora!
Sono qui per lasciarvi l'ultima puntata dell'anno di Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Ero un po' indecisa su che libro scegliere oggi e chiacchierando su Whatsapp con Michy - che seppur non abbia più la sua rubrica qui sul blog è comunque il mio braccio destro - mi ha proposto se volessi condividere con voi l'incipit del libro che sta leggendo. La cosa mi ha entusiasmato visto che la lettura in questione è nella mia wish list praticamente da sempre! Sto parlando di Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg edito da BUR.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS
(BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA)

12 giugno 1929

Apre un nuovo caffè

Il caffè di Whistle Stop ha aperto la settimana scorsa, proprio di fianco a me alla posta, e le proprietarie, Idgie Threadgoode e Ruth Jamison, affermano che fin dal primo giorno gli affari sono andati a gonfie vele. Idgie dice che la gente non deve aver paura di restare avvelenata, perche non è lei che cucina ma due donne di colore, Sipsey e Onzell, mentre al barbecue c'è Big George, il marito di Onzell.
Se qualcuno non c'è ancora stato, Idgie dice che la colazione viene servita dalle 5.30 alle 7.30 e il menù prevede  uova, farina di granturco, biscotti, pancetta affumicata, salsiccia, prosciutto, sugo di carne, il tutto per 25 centesimi. Per pranzo e cena: pollo fritto, braciole di maiale al sugo, pescegatto, pollo e gnocchi o barbecue e tre verdure a scelta, gallette o pane di granturco, bevande e dessert per 35 centesimi. Fra le verdure Idgie elenca: granoturco alla panna, pomodori verdi fritti, gombo fritto, cavolo riccio, barbabietole, fagioli dell'occhio, patate dolci e fagioli di Lima.
Io e la mia metà, Wilbur, ci siamo stati, ed era tutto così buono che ora lui non vuole più mangiare a casa. Fosse vero! Passo le giornate a cucinare per quello zuccone, eppure sembra che non ne abbia mai abbastanza. 
Per finire, Idgie dice che una delle sue galline ha deposto un uovo con dentro una banconota da dieci dollari.

Dot Weems
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Un inizio veramente divertente che fa venire voglia di saperne di più di quel caffè e di quello che succederà al suo interno. I personaggi mi stanno già simpatici, sia la signora Dot che ne parla nel suo giornale che Idgie, proprietaria del locale, mi sembrano familiari, come se le avessi già incontrate. E poi mi ha fatto venire l'acquolina in bocca!!! hihihihihihihi
Probabilmente sono una delle poche a non aver ancora letto questo libro che dopo questo incipit mi incuriosisce ancora di più.
Cosa ne pensate? Se lo avete letto ditemi come lo avete trovato! :)
Vi saluto augurandovi ancora una volta un felicissimo santo Stefano!!!