mercoledì 25 novembre 2020

Gruppo di lettura - La canzone di Achille di Madeline Miller - Tappa 1

 

 

 
Buongiorno lettori belli, come state? Oggi Ombre di Carta, Desperate Bookswife e Io siamo qui per proporvi un gruppo di lettura di un libro decisamente famoso e conosciuto. Probabilmente la maggior parte di voi lo avrà letto, sono anni che se ne parla poiché l'autrice ha fatto il boom di vendite grazie a Circe e le persone ovviamente hanno recuperato anche il romanzo precedente, ovvero questo di cui parliamo oggi.

Titolo:
  La canzone di Achille
Autore: Madeline Miller
Genere: Romazo storico
Pubblicazione: 10 gennaio 2019 - Feltrinelli
Pag.: 382
Costo: 11,00 € cartaceo - 7,99 ebook

Descrizione: Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

Noi non sappiamo se c'è ancora qualcuno che debba affrontare questo volume, magari siamo rimaste solo noi tre...povere tapine, ma se qualcuno tra di voi ha rimandato la lettura delle avventure eroiche di Achille e compagnia cantante allora è il momento giusto, noi lo sappiamo, fidatevi!

Da oggi sono aperte le iscrizioni, basterà lasciare il vostro indirizzo email nei commenti e vi arriverà un promemoria il giorno in cui uscirà la tappa.

REGOLAMENTO:

- commentare questo post in caso di adesione.

- seguire tutte le tappe (nel caso rimaneste indietro potrete sempre recuperare).

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CALENDARIO TAPPE:

Giovedì 12 novembre: iscrizioni

Mercoledì 25 novembre: discussione prima parte sul blog "Un Libro per amico" fino al capitolo 11 compreso, ovvero fino a pagina 122.

Mercoledì 2 dicembre: discussione seconda parte sul blog "Ombre di carta" fino al capitolo 22 compreso, ovvero fino a pagina 246.

Mercoledì 9 dicembre: discussione terza parte sul blog "Desperate Bookswife" da pagina 247 - inizio capitolo 23- fino alla fine del libro.

ATTENZIONE SPOILER:

Patroclo ci trascina subito nella storia grazie ad una narrazione in prima persona che avvicina il lettore a storie di miti e dei.
Ci racconta di sé, della sua famiglia - una madre disturbata e un padre che mai ha avuto per il figlio pensieri di grandezza -, dei suoi primi anni nel regno e di come, a causa di un diverbio spinse con impeto e fece perdere la vita a Clitonimo. A causa dell'incidente, quando è solo un bambino, tutto per lui cambia perché viene esiliato a Ftia, perdendo il suo titolo di principe, il suo cognome e la sua famiglia. A Ftia conosce Achille, che già aveva notato durante i giochi nel suo regno.
Achille è un semidio, figlio di Peleo e della dea Teti, ninfa del mare, che da questo venne violentata e che divenne sua moglie solo per il tempo di avere il bambino.
Da subito per Patroclo la benevolenza di Peleo verso i ragazzi esiliati si rivela per quello che è: creare in futuro un grande esercito di giovani in debito con lui.
Achille attira subito la sua attenzione ma mai si sarebbe immaginato che anche lui lo notasse e lo scegliesse per essere il suo therapon, il suo compagno, un compagno d'armi legato a lui da un giuramento di sangue e amore.
Sin dai primi incontri, Patroclo guarda Achille come l'oggetto del suo desidero ma non si capisce se il ragazzo condivida il suo pensiero, finché i due si baciano in riva al mare e vengono visti da Teti, che non approva assolutamente il gesto e manda Achille lontano, da Chirone, un centauro, che vive sul monte Otri in mezzo ai boschi, lontano dal regno di Peleo. Patroclo ovviamente lo segue perché non può stare senza di lui e da quel momento assistiamo alla vita dei due sotto la guida del centauro che dovrebbe insegnargli tutto ciò che sa. I due diventano sempre più complici e iniziano a carpire i segreti del centauro.
Sinceramente, ringrazio che la scrittura sia scorrevole perché altrimenti avrei buttato questo libro dalla finestra. Perché? Perché mi aspettavo un romanzo storico e fino ad ora mi è sembrato di trovarmi per le mani un romance tandente all'erotico. Ma sono solo a un terzo e comunque gli lascio il beneficio del dubbio...
Cosa mi fa dire tutto questo?
La tensione carnale che c'è tra i due è sempre presente, forse - anzi tolgo il forse - troppo. Come se Patroclo dai nove ai sedici anni non sapesse fare altro che guardare Achille con la bava alla bocca. Ogni volta che ci racconta un suo pensiero è focalizzato sui capelli lucenti dell'altro, sui suoi muscoli sudati, sui suoi piedi affascinanti, rendendo la cosa quasi esasperante, per quanto mi riguarda.
E non bastano le poche righe di leggende mitologiche che ogni tanto vengono inserite qua e là per farmi credere di avere per le mani un romanzo storico solido e puntuale.
Sarà che leggo questo libro dopo L'architettrice, un romanzo storico "con le palle", e questo mi sembra fin troppo banale, fin troppo scialbo.
E, badate bene, non sono una puritana eh...
Ma di certo non mi aspetto che in un libro del genere quello che emerga prepotentemente non sia la forza sovraumana di Achille e la sua velocità ma solo la carica sessuale che il suo corpo emana agli occhi dell'altro. E non hanno quarant'anni suonati, ma dai 9 ai 15 anni. E va bene che magari è l'età della scoperta sessuale ma qui Patroclo, dal primo momento in cui incontra Achille, sembra non pensi ad altro, e questo dettaglio mi ha reso la situazione un po' meno credibile. E poi, ma era veramente necessario raccontarmi dell'auto-piacere che Patroclo si produce seduto appoggiato ad una pianta pensando ad Achille? Cosa mi dà ai fini della storia?
Ma arriviamo al clou, è il giorno del sedicesimo compleanno di Achille quando i due scoprono che Teti non riesce a vedere quello che fanno sui monti quindi... Viaaaaaa, si copula come due ricci famelici, più e più e più volte.
Ma sempre lo stesso giorno Achille viene richiamato a Palazzo perché il re, suo padre, vuole parlare al popolo e vuole che lui sia presente. I due partono e a palazzo trovano ad accoglierli Teti, oltre al padre.
Agamennone ha richiesto l'aiuto del regno. Elena, la moglie di Menelao è stata rapita da Paride e vuole creare un esercito per liberarla ed espugnare Troia. Tutti i pretendenti di Elena saranno costretti a partecipare alla guerra e, udite udite, Patroclo è uno di questi visto che all'età di 9 anni il padre lo aveva offerto a Elena come sposo. Achille deve decidere se guidare l'esercito, d'istinto non vorrebbe partecipare come non vorrebbe che Patroclo fosse obbligato a farlo ma fa una promessa: se Patroclo sarà obbligato ad andare, andrà con lui.
Che dire... Questa prima parte per me è bocciata, e spero sinceramente che la solfa cambi, ora che la questione si anima, perché altrimenti non troverò in questo libro la meraviglia di cui tutti parlano.
Che mi dite voi? Avete un'altra chiave di lettura? Vi prego spiegatela anche a me così che io possa vedere tutto sotto un'altra luce e trovi in questo libro la meraviglia di cui tutti parlano.

Per oggi è tutto, ci ritroviamo la prossima settimana sul blog Ombre di carta per discutere fino a pagina 246, capitolo 22 compreso.
 

 

4 commenti:

  1. Ahahah Dany, mi hai fatto morire dal ridere con il tuo pensiero,e devo dire che mi trovi abbastanza d'accordo. Di storico/mitologico qui c'è davvero ben poco. Oltre a quello che hai già evidenziato tu volevo aggiungere che ho sviluppato una prepotente antipatia per Patroclo dopo poche pagine: l'ho trovato inetto, non ha alcuna capacità, non sa combattere, non è particolarmente intelligente o furbo,non ha nerbo, non ha un minimo di iniziativa se non quando parte per le montagne alla ricerca di Achille, e anche lì lo fa senza ragionare minimamente, tanto che se non l'avessero trovato Achille e Chirone sarebbe morto di stenti prima di arrivare. Insomma, al momento anche io sto storcendo il naso. Vedremo se migliorerà!

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    1. Sicuramente sbaglio io a non leggere mai le trame dei libri visto che un pochino da quella si capisce il taglio che l'autrice ha voluto dare al libro. Ma io non contesto neanche questo, si può dare il taglio amoroso a un romanzo storico, facendolo però rimanere un romanzo storico. Che diciamocelo, qui non si parla neanche di amore... Patroclo bava dall'inizio, da quando ancora Achille non lo conosceva e anche dopo gli unici dettagli su cui si sofferma sono puramente fisici, non c'è nulla di profondo. Queste sono le cinquanta sfumature di Patroclo e di AMORE - non arrapamento - ci vedo bene poco!
      Bohhhhhhh

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  2. Sono d'accordo anche io sul fatto che l'autrice si sia concentrata troppo sulla parte "romance" a discapito di quella storica, comunque il suo stile di scrittura mi piace tantissimo, ho apprezzato i dettagli sulla mitologia inseriti in questi primi capitoli, soprattutto perché alcuni li conoscevo ma altri sono nuovi per me.
    Sinceramente mi ha stupito il fatto che la storia sia raccontata dal punto di vista di Patroclo e non di Achille, non me lo aspettavo e un po' mi ha spiazzata all'inizio!
    Quanto raccontato finora mi è sembrato un grande prologo e ho avuto l'impressione che la vera azione inizi adesso, spero che con la guerra l'attenzione si sposti su altri argomenti.

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