Buongiorno lettori! No, non vi siete sbagliati, oggi non è venerdì ma Marina aveva la necessità di pubblicare oggi la sua nuova recensione quindi eccola qui, con la recensione di un libro che io ho letto lo scorso anno mentre ero in ospedale per il parto e che ho amato moltissimo. Se vi siete persi il mio pensiero lo trovate qui.
Purtroppo io sto leggendo un libro molto lungo e questa settimana non sono riuscita a pubblicare nessuna recansione... mi perdonerete! ;)
Purtroppo io sto leggendo un libro molto lungo e questa settimana non sono riuscita a pubblicare nessuna recansione... mi perdonerete! ;)
Fine Aprile è arrivato! E con esso arriverà a breve Lunedì 04 Maggio, data agognata da un bel po’ di tempo, anche se oramai questo tempo sempre in bocca a tutti si è dilatato ed ha significato cose diverse per ciascuno di noi. La discriminante purtroppo la sta facendo ancora una volta il denaro… E a tal proposito, questa volta per chiudere il mese Vi porterò di sfuggita a Londra, perché in realtà la nostra vera meta è Città del Capo, la capitale del Sudafrica.
Titolo: La signora della porta accanto
Autore: Yewande Omotoso
Casa editrice: 66th and 2nd, 2018
Traduzione: Natalia Stabilini
Pagine:249
Trama: Marion e Hortensia sono come il diavolo e l'acqua santa: bianca e snob
l'una, nera e scontrosa l'altra. Da quasi vent'anni sono vicine di casa a
Katterijn, una zona residenziale di Città del Capo. A unirle è il
successo ottenuto sul lavoro, in un'epoca in cui le donne in carriera
erano rare: se Marion è riuscita ad aprire uno studio di architettura
con più di trenta impiegati, Hortensia è diventata una «guru del
design». A separarle due decenni di disprezzo reciproco e futili litigi.
Fresche di vedovanza e con un piede nella tomba, le due vecchiette -
l'Avvoltoio e la Terribile, come si chiamano tra loro - continuano a
detestarsi apertamente, finché un evento inaspettato non le costringe a
una convivenza forzata. Tra battibecchi quotidiani, sfoghi velenosi e i
timidi tentativi di Marion di creare una complicità «alla Thelma &
Louise», l'ostilità si addolcisce e i rancori si trasformano lentamente
nel terreno comune tra due donne forti capaci di farsi strada negli anni
difficili della segregazione razziale. Con sguardo lieve e umorismo
caustico, Yewande Omotoso dà vita a un racconto sull'emancipazione
femminile, sull'impatto del colonialismo nella società sudafricana e,
soprattutto, su una materia spesso elusiva: l'amicizia.
RECENSIONE: