venerdì 28 aprile 2017

Recensione #184 - Un giorno perfetto di Melania G. Mazzucco

Buon pomeriggio carissimi, come state? Io a parte un raffreddore esagerato dovuto ai bruschi cambi di temperatura sto benone. La mia giornata lavorativa volge al termine e mi aspetta un week end di relax in camper sul Lago di Garda, complice il ponte ed il compleanno – il primo maggio – di mio figlio. Prima di immergermi nell’organizzazione dei viveri e del vestiario ma soprattutto prima di andare a nascondere libri in camper come se non ci fosse un domani vi lascio con una nuova recensione. Un libro da cui mi aspettavo moltissimo ma che mi ha un po’ deluso lasciandomi, come si suol dire, un po’ a bocca asciutta.
Si tratta di Un giorno perfetto di Melania G. Mazzucco edito da Rizzoli, pag. 411

Sinossi: Dopo aver prediletto storie ambientate nel passato, Melania Mazzucco sceglie la Roma di oggi come scena per il suo romanzo. Il giorno perfetto - come nel titolo di una canzone di Lou Reed - è quello in cui Camilla compie sette anni, Zero fa esplodere la prima bomba in un McDonald's, Emma perde il lavoro, Kevin le mutande, Elio recita il discorso sbagliato al suo comizio elettorale, Valentina fa un piercing all'ombelico, Maja trova la casa dei suoi sogni, Sasha festeggia l'anniversario dei dieci anni con l'amante, Antonio vede la moglie per l'ultima volta e qualcuno carica con 7 colpi + 1 la sua pistola. Mentre le loro strade si incrociano sul grande palcoscenico di una Roma frenetica e sorprendente, e la tensione si accumula, le loro vite sembrano destinate a esplodere in mille pezzi. Romanzo corale, affresco sociale, foto di gruppo di una nazione, questa cronaca di un giorno apparentemente qualunque in una grande città di oggi è un'immersione totale nella realtà che ci circonda. Una storia d'amore e disincanto, di scuola e di lavoro, una notizia da prima pagina e uno straziante caso di nera. Ma soprattutto, l'anatomia di una famiglia: ragazze e bambini, uomini e donne, madri e padri, figli e figlie, scene da un matrimonio in cui ciascuno, nel bene e nel male, può riconoscersi.

Se mi seguite sapete che poco tempo fa sono rimasta affascinata da un libricino letto per caso: Il bassotto e la regina - recensione qui – scritto proprio da Melania G. Mazzucco. Quando poi ho trovato Un giorno perfetto nel famoso scatolone pieno di libri in cerca di una nuova casa, datomi da un’amica in pieno trasloco, l’ho subito messo da parte assaporando già una nuova chicca. Mi dicevo che se in cento pagine questa autrice aveva saputo raccontarmi un mondo intero, sicuramente in più di quattrocento mi avrebbe ammaliato. E invece no… purtroppo.
Un giorno perfetto racconta, in ventiquattro capitoli, le ventiquattro ore di diverse famiglie romane anche se poi, in realtà si concentra maggiormente su una. Ventiquattro ore tutt’altro che perfette!
Antonio è un poliziotto, capo scorta di un famoso politico della città, Emma è sua moglie e lo ha lasciato dopo l’ennesima lite e le ennesime botte, Valentina è la loro figlia adolescente e Kevin il loro bambino nato per salvare un matrimonio già allo sbando. L’uomo non vede i suoi figli da due anni, da quando la moglie, lasciato l’attico in cui vivevano, si è trasferita dalla madre Olimpia, nel quartiere popolare dove è cresciuto e da cui è scappata, giovanissima, appena ha potuto. Olimpia è ruvida, cruda, anche un po’ ignorante e – dico io – per fortuna che c’è, a dare un po’ di colore ad una storia altrimenti un po’ piatta.
Elio Fioravanti è il politico su cui Antonio vigila. Come tutte le “celebrità” è poco presente in famiglia. È sposato in seconde nozze con Maja con cui ha avuto una figlia, Carlotta, che per Kevin ha una simpatia speciale. Maja è molto più giovane del marito e, paradossalmente, è molto più in sintonia con Aris, il figlio che Elio ha avuto dalla sua precedente unione.
Di contorno a queste famiglie c'è Sasha – all’anagrafe Alessandro – insegnante di Valentina. È gay ed ha un compagno con cui è in procinto di festeggiare i dieci anni di amore. Peccato che questo compagno sia sposatissimo, famoso - conduce un programma televisivo – e con nessuna intenzione di lasciare la moglie.
In uno scorrere di pagine lento e macchinoso assistiamo allo scorrere del tempo, che poi dovrebbero essere ventiquattro ore ma a me sono sembrati secoli. L’idea poteva essere originale se solo fosse stata sviluppata in meno pagine e con un ritmo più veloce.
I personaggi sono ben caratterizzati anche se un po’ stereotipati e la scrittura è molto semplice, poco ricercata.
Ecco, se ne Il bassotto e la regina l’autrice mi aveva conquistato in poche pagine, inondandomi di emozioni, portandomi addirittura alle lacrime e ammaliandomi con una scrittura ricercata e ricca di citazioni filosofiche, qui mi ha invece un po’ annoiato, raccontandomi tante cose ma in modo distaccato e poco convincente. E se in una storia, che proprio felice non è, il lato emotivo non emerge allora per me c’è qualcosa che non va. Forse le troppe pagine hanno portato la scrittrice a concentrarsi sulla trama cercando di non perdere il filo, tralasciando un po’ il resto… ma queste sono congetture mie.
Avendo letto solamente questi due suoi libri non riesco ad avere un pensiero più completo e mi rimetto al futuro, quando leggerò altro di questa autrice. Però chiedo a voi, se conoscete questa penna e le sue storie: quello di Un giorno perfetto è stato solo uno scivolone? Cosa mi consigliate di leggere della Mazzucco che possa ancora conquistarmi?
Un ultima cosa… Ho scoperto che Ozpetek ha fatto un film tratto da questo libro. Adoro il regista e credo sia uno dei suoi pochi lavori che non conosco. Voi lo avete visto? Io adesso sono curiosissima di vedere come lo ha reso! Ecco il trailer:



Vi saluto e vi auguro un bellissimo week end lungo!

VOTO: 

giovedì 27 aprile 2017

Leggendo SerialMente - Gruppo di Lettura #2 - Quarta tappa - Hollow city

Buongiorno lettori, eccoci di nuovo al gruppo di lettura dedicato alla serie completa di Miss Peregrin di Ransom Riggs e pubblicata da Rizzoli. Prima tappa questa dedicata al secondo volume della serie: Hollow city. Vi ricordo che potete iscrivervi in qualsiasi momento, per saperne di più trovate tutte le informazioni qui.
Bando alle chiacchiere, veniamo alle date:


Prima di passare allo spoiler senza freno ci ricordo la suddivisione dei volumi:

LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI
06 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 0 a pag. 150 (i primi 5 capitoli). - Link qui
13 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 153 a pag. 263 (fino cap. 8 compreso). - Link qui
20 aprile 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 267 a pag. 378, ovvero fino al termine del romanzo. - Link qui




HOLLOW CITY
Ci comportiamo come se la trilogia fosse raccolta in un unico volume, quindi abbiamo appena terminato il volume uno ma senza ulteriori presentazioni iniziamo a leggere il secondo.
27 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 19 a pag. 168, (fino capitolo 5 compreso)
04 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo insieme da pag. 171 a pag 312 (fino capitolo 10 compreso)
11 maggio 2017 - Un libro per amico: commenteremo da pag. 315 a pag. 430 (fine libro).

LA BIBLIOTECA DELLE ANIME
18 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 17 a pag. 164(fino al capitolo 3 compreso).
25 maggio 2017- Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 167 a pag. 300 (fino al capitolo 6 compreso).
01 giugno 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 303 a pag. 488 (fino alla fine del libro).

A breve vi comunicheremo anche la suddivisione dell'ultimo uscito I racconti deli speciali.


ATTENZIONE SPOILER!!!!!


Avevamo lasciato i nostri bambini speciali in viaggio su delle canoe nel tentativo di raggiungere la terra ferma del Galles. Jacob aveva preso la sua decisione: sarebbe partito con loro abbandonando la sua vecchia vita.
In realtà questa prima parte del secondo libro è una sorta di purgatorio, un viaggio di avvicinamento a quella che credo sarà la situazione vera e propria dell’intero volume, l’arrivo a Londra e la lotta per liberare le Ymbryne. Miss Peregrine è ancora un Falco, imprigionata in una forma che non le permette di manipolare il tempo, la casa è stata bombardata, e loro cercano di sfuggire dai sommergibili e dalle mongolfiere che gli danno la caccia. Il viaggio per mare è lungo, difficile ed estenuante. Sono fradici e alcuni di loro doloranti e malaticci quando raggiungono finalmente la costa.
I Vacui sono costantemente sulle loro tracce e loro sembrano essersi persi in mezzo alla foresta. L’unico ricordo della loro vita precedente I Racconti degli speciali che sono le fiabe che Miss Peregrine raccontava ai bambini prima di dormire. È proprio dopo aver letto una di queste storie che si trovano praticamente dentro una di essa. Raggiungono infatti una roccia a forma di testa umana ed è proprio dentro quella testa che trovano un accesso ad un anello temporale di cui non conoscevano l’esistenza: l’anello degli animali speciali.
Mi sono divertita a leggere di questi animali particolari, uno metà giraffa e metà asino - il girastruzzo perchè giraasino stava male -, l’altro un cane con in bocca la pipa… Gli animali danno il benvenuto ai bambini – ringraziandoli anche per aver ucciso il Vacuo ai piedi della roccia – rifocillandoli e cercando di curare Claire, uscita dal viaggio febbricitante e debilitata. I bambini scoprono che tutte le Ymbryne sono state rapite, portate a Londra e rinchiuse in un anello dove generalmente vengono imprigionati i peggiori spettri e Vacui e che invece ora viene utilizzato proprio da loro per rinchiudere le manipolatrici del tempo sperando di riuscire a mettere a segno il loro piano grazie ai poteri di queste ultime. 
La decisione viene presa: i falchi devono essere liberati, costi la vita. Emma e Jacob sono convinti di questo ed anche altri speciali sono d'accordo. Solo in due dovranno necessariamente rimanere nell'anello degli animali in attesa che si compia la missione: la bambina malata e Fiona, che si offre per restare ad assisterla dividendosi dal suo compagno di vita Hugh. Mi chiedo come mai Fiona abbia fatto una scelta simile e cosa riserverà l'autore a lei e all'altra ragazza. Chissà se ci sarà un parallelismo tra Londra e questo anello?
Comunque... Ripartendo alla volta di Londra con delle uova esplosive, regalo delle galline speciali, i bambini si trovano sulla strada di alcuni gitani che in un primo momento pensano di venderli ma che poi, accortosi dei loro poteri gli rivelano qualcosa che i bambini non si aspettavano: il figlio di uno di loro sta diventando trasparente ed anche in maniera molto veloce. A Millard viene lasciato il compito di parlare con lui e raccontargli qualcosa sul loro stato e su come ci si senta invisibili.
I gitani aiutano i nostri portandoli alle porte della città più vicina in modo da consentigli di prendere il primo treno per Londra, e lì li lasciamo, in attesa delle prossime pagine.

Questa parte mi è sembrata in linea con il libro precedente. Lo stile è molto scorrevole ed anche la storia è piacevole. L’amore di Jacob verso Emma sembra aumentare sempre di più tanto da far pensare al ragazzo di non poter fare a meno di lei. Emma invece in questa parte mi è sembrata un po’ più restia, meno lanciata verso quell’amore che sembrava palesare tantissimo nel libro precedente. Magari mi sbaglio ma ho paura che Jacob si prenderà una bella botta da Emma.
Tra tutti Enoch è quello che sembra nutrire ancora dei dubbi su Jacob e soprattutto della gelosia verso Emma. Continuo a chiedermi se prima che il nipote di Abe arrivasse, Enoch e Emma avessere un legame speciale. Ora Sono proprio curiosa di vedere se troveranno tutte le Ymbryne e soprattutto se lo faranno in tempo per salvare Miss Peregrine a cui sono rimasti solo un paio di giorni prima di trasformarsi definitivamente e per sempre in un uccello. Mi aspetto una lotta molto dura nei prossimi capitoli e ho paura che qualche bambino possa non farcela e morire in battaglia. Se io fossi l'autore farei un sacrificio in quel senso ma chissà, magari invece si salveranno tutti.
E chissà cosa ne sarà del padre di Jacob... La sua permanenza sull'isola avrà dei risvolti e ci verranno svelati o non lo troveremo più come personaggio?
Un'ultima domanda e poi vi lascio stare: cosa sarà mai Hollow city? La città da cui stanno partendo per Londra? O un posto che troveremo più avanti nella lettura? Non vale rispondere se siete andati avanti a leggere!!! ;)
Ora lascio la parola a voi con i vostri commenti. Io, con mille interrogativi che mi affollano la mente, corro a leggere cercando di trovare qualche risposta!!!
Vi ricordo che la prossima tappa sarà il 04 maggio sul blog Desperate Bookswife e commenteremo fino al capitolo 10 compreso.

lunedì 24 aprile 2017

Curiosità tra le righe #7 - Perigeo lunare

Rubrica inventata da me in cui, a cadenza casuale, condividerò con voi le curiosità che scoverò tra le righe dei libri. 
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Buongiorno amici! Come state? Siete al lavoro o, come me, siete a casa per il ponte?
Finalmente riesco a tornare con una puntata della rubrica dedicata alle curiosità trovate nei libri. Purtroppo preparare questi post è particolarmente impegnativo perchè prima devo fare moltissime ricerche online quindi mi perdonerete non riesco a pubblicarli spessissimo ma preferisco la qualità alla quantità.


La curiosità di cui parleremo oggi è sulla luna e in particolare su quel Perigeo lunare.
Ho trovato questa curiosità nel libro Ninfee Nere di Michel Bussi edito da edizioni e/o, recensione qui.

Ecco il passaggio che ho sottolineato. È la piccola Fanette che parla:
Ne hanno parlato a France Bleu Haute-Normandie e anche alla televisione regionale, hanno detto che oggi la luna piena è la più grande dell'anno. È al perigeo, hanno spiegato. Il che significa, se ho ben capito, che stanotte la luna è nel punto più vicino alla terra... Ho anche imparato che la luna non traccia un cerchio intorno alla terra, ma un'ellisse... quindi c'è un giorno in cui la luna piena è più lontana dalla terra e un gionro in cui è più vicina...
Cioè stasera! Secondo loro, vista a occhio nudo dalla terra, la luna diventa più grande. L'hanno detto subito dopo le previsioni del tempo, al momento della rubrica sugli eventi del giorno. Il perigeo. Una volta all'anno.
Il termine Perigeo lunare è il termine scientifico per quella che in modo volgare viene spesso indicata come superluna.Il termine superluna fu introdotto dall’astrologo Richard Nolle nel 1979 ma non ha alcuna rilevanza scientifica.
La distanza della la luna dalla Terra può variare - visto il movimento ellittico del satellite - tra un valore minimo di 356.410 km, detto per l’appunto perigeo, e uno massimo di 406.740 km, l’apogeo.
In genere le lune piene nei pressi del perigeo si verificano ogni 13 mesi e 18 giorni, quindi non parliamo di un fenomeno insolito. L'ultimo Perigeo lunare è stato il 14 dicembre 2016 mentre il prossimo si vedrà solo a gennaio 2018. Non è sempre facile notare la differenza tra una “superluna” e una normale luna piena infatti una differenza del 30% di luminosità può essere facilmente mascherata dalle nubi e dalla foschia. Inoltre, non ci sono punti di riferimento utili per misurare i diametri lunari. L’illusione maggiore si verifica quando la Luna si trova nei pressi dell’orizzonte.
Il fenomeno ha anche un suo corrispettivo all’apogeo: la micro Luna.

venerdì 21 aprile 2017

Letture con Marina #12

Buon pomeriggio lettori, Per prima cosa mi scuso con voi perchè ho letteralmente abbandonato il blog per un'intera settimana. Purtroppo ho avuto delle giornate particolarmente impegnative e non sono neanche riuscita a programmare qualcosa. Spero che nelle prossime settimane tutto possa migliorare!!!
Ma torniamo alla ragione per cui sono qui. Anche oggi, come ogni quindici giorni, vi lascio con Marina e la sua rubrica. Vi auguro un bel week end lungo - per chi riuscirà a prenderselo - ed un altrettanto bel week end canonico per tutti gli altri. Io farò una capatina domani a Tempo di libri e vi racconterò la prossima settimana le mie impressioni! Voi ci sarete?

Autore: Ransom Riggs
Titolo: Miss Peregrine: La Casa dei Ragazzi Speciali / Miss Peregrine’s home for peculiar children
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 378
Anno Pubblicazione: 2016

Piccola pausa dal Premio Bancarella, dato che dovremo arrivare a metà Luglio e non vorrei bruciare le tappe. E quindi ho pensato di intervallare con un bel romanzo per ragazzi: Miss Peregrine e la Casa dei Ragazzi Speciali, dato anche il gentile “invito” di Daniela e Baba.
Ho voluto riportare entrambe le copertine. Nell’Edizione Rizzoli, la copertina riportante una scena del film è stata fascettata e ricopre quella che presumo sia la copertina originale del libro, prima del film.

Risultati immaginiLibro La casa per bambini speciali di Miss Peregrine Ransom Riggs





















Sinossi:  Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Su "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali", è basato l'omonimo film, prodotto dalla Twentieth Century Fox, scritto e diretto da Tim Burton.
RECENSIONE:
Ma quanti argomenti si possono estrapolare da un libro ed in questo specifico caso da un libro per ragazzi? Solo a parlare dei due temi principali, potremmo scrivere un romanzo sul romanzo. E quanto sarebbe interessante se a scuola si potesse dedicare una parte dell’orario di italiano alla lettura di testi adatti ai ragazzi, con approfondimenti guidati dall’insegnante, con l’intera classe. Magari approfittando di testi “leggeri” come questo libro nel trattare della guerra ed invitando qualche reduce o storico, per avvalorare fatti descritti o rendere ancora più vivido il racconto preso in esame. In questo senso però, oltre al tempo da trovare all’interno dell’orario scolastico, ci dovrebbe essere la spinta da parte di un insegnante appassionato, cosa che mi sembra latiti alquanto… almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale. Vorrei accennare solo a pochi temi, dato che siamo in presenza di un romanzo che è anche un fantasy e dispiacerebbe rovinare la sorpresa a quei lettori che volessero approcciarsi alla lettura. E conoscere in totale solitudine Jacob, Emma, i gemelli, Enoch, Millard, Hugh, Claire… e naturalmente Miss Peregrine, creatrice di Anelli. 
I due argomenti principi sui quali si fonda prima e si dipana poi il romanzo sono la seconda guerra mondiale e il disadattamento sociale. Oltre al problema sempre più sentito degli anziani, da qualunque parte si voglia guardare questo luogo della memoria e dell’appartenenza meraviglioso, ma al contempo problematico perché sempre più allungato. 
Grande Guerra e Disadattamento, dicevamo: due mondi paralleli eppure diversi, come vedremo leggendo questo interessante romanzo ed il nostro protagonista Jacob li unirà questi due mondi, portando il libro ad essere anche un romanzo di formazione, dove i mostri, i nazisti, così come pure l’amicizia e l’amore in senso lato faranno emergere le caratteristiche che il nonno di Jacob aveva visto in nuce in suo nipote e che si svilupperanno lungo l’intreccio del fantasy. 
Ci sono naturalmente anche altri temi che vale la pena enunciare, primi fra tutti il danno che provoca la ricchezza ereditata e non guadagnata, l’incomunicabilità genitoriale unita ad una mentalità della media provincia americana, unita alla mancanza di stimoli vitali che rovina il carattere delle persone. L’intreccio del romanzo è sicuramente accattivante e si sente che l’autore non è nuovo al tipo di scrittura che incanta i ragazzi, sia per formazione personale che per esperienze lavorative in ambito similare. 
L’idea che ha avuto, partendo da foto originali d’epoca è particolare e mi permette di spezzare una lancia in favore del libro cartaceo, pur avendo l’ebook altrettante caratteristiche positive. Ma con alcuni romanzi la possibilità di sfogliare le pagine e vedere la stampa delle foto, come pure la “carta da parati” color seppia che preannuncia i capitoli, non avrebbe neppure lontanamente reso in un ebook. Poi mi piacerebbe chiedere all’autore perché la scelta del “deus ex-machina” è caduta su Ralph Waldo Emerson. Una coincidenza?... Io non credo.
E per finire, una fatalità: questa settimana, complice una promozione di Sky, ho fatto una serata cinema in casa con le mie ragazze e contro ogni mio volere, ho visto il film di Miss Peregrine. Non volevo vederlo se non dopo aver letto tutta la saga, per tema che le immagini cinematografiche e gli attori compromettessero la “visione” che mi sto facendo del romanzo. Per essere un film di Tim Burton, devo dire che sono rimasta un po’ delusa, perché come di consueto mi aspettavo qualcosa di originale che naturalmente, essendo la storia già scritta e gli attori umani e non disegnati, non avrebbe mai neppure dovuto sfiorare la mia mente.
Ultimo appunto: in alcuni momenti i dialoghi e le pause mi sono sembrate particolarmente adatte ad un pubblico giovane e non adulto. Ma subito dopo la curiosità per ciò che si apprestava ad essere raccontato ed il ritmo serrato della trama mi hanno fatto dimenticare questo piccolo peccato.

BIOGRAFIA - da Wikipedia:

Ransom Riggs è nato in Maryland il 3 febbraio 1979, in una fattoria vecchia di 200 anni, ed è cresciuto in Florida. Ha studiato letteratura inglese al Kenyon College, e cinema alla University of Southern California.
Il suo lavoro su cortometraggi per internet e di blogging per Mental Floss gli fece ottenere l'incarico di scrivere il manuale di Sherlock Holmes (The Sherlock Holmes Handbook), distribuito come tie-in del film del 2009.
Riggs aveva raccolto alcune curiose fotografie e aveva proposto al suo editore, Quirk Books, il loro utilizzo per un libro illustrato. Su suggerimento di un editor, ha invece utilizzato le foto come guida per un racconto. Ciò che ne esce è La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, entrato nella lista dei best seller del New York Times.
Un altro libro ispirato a vecchie fotografie, Talking Pictures, è stato pubblicato da Harper Collins nell'ottobre del 2012.
Hollow City, il secondo romanzo sui bambini di Miss Peregrine è stato pubblicato il 14 gennaio 2014. Il terzo volume, Library of Souls, è stato pubblicato il 22 settembre 2015. Riggs vive a Santa Monica, California ed è sposato con la scrittrice Tahereh Mafi dal 2013.

Appuntamento fra un paio di settimane, per proseguire il nostro percorso con un altro dei titoli scelti per il Premio Bancarella. A presto, ciao, Marina

giovedì 13 aprile 2017

Leggendo SerialMente - Gruppo di Lettura #2 - Sconda Tappa - La casa dei Ragazzi speciali di Ransom Riggs

Buongiorno lettori, eccoci di nuovo al gruppo di lettura dedicato alla serie completa di Miss Peregrin di Ransom Riggs e pubblicata da Rizzoli. Stiamo leggendo e commentando il primo volume della serie: La casa dei ragazzi speciali. Vi ricordo che potete iscrivervi in qualsiasi momento, per saperne di più trovate tutte le informazioni qui.
Bando alle chiacchiere, veniamo alle date:


Prima di passare allo spoiler senza freno ci ricordo la suddivisione dei volumi:

LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI
06 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 0 a pag. 150 (i primi 5 capitoli). - Link qui
13 aprile 2017 - Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 153 a pag. 263 (fino cap. 8 compreso).
20 aprile 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 267 a pag. 378, ovvero fino al termine del romanzo.




HOLLOW CITY
Ci comportiamo come se la trilogia fosse raccolta in un unico volume, quindi abbiamo appena terminato il volume uno ma senza ulteriori presentazioni iniziamo a leggere il secondo.
27 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 19 a pag. 168, (fino capitolo 5 compreso)
04 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo insieme da pag. 171 a pag 312 (fino capitolo 10 compreso)
11 maggio 2017 - Un libro per amico: commenteremo da pag. 315 a pag. 430 (fine libro).

LA BIBLIOTECA DELLE ANIME
18 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 17 a pag. 164(fino al capitolo 3 compreso).
25 maggio 2017- Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 167 a pag. 300 (fino al capitolo 6 compreso).
01 giugno 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 303 a pag. 488 (fino alla fine del libro).

A breve vi comunicheremo anche la suddivisione dell'ultimo uscito I racconti deli speciali.


ATTENZIONE SPOILER!!!!!
  
Nella tappa precedente avevamo lasciato Jacob su un carro con Emma e Millard diretti verso il luogo in cui avrebbero potuto incontrare Miss Peregrine.
In queste nuove pagine lo vediamo arrivare ad una casa che non è quella diroccata ed abbandonata che aveva scoperto nelle sue peregrinazioni sull'isola ma è una casa perfetta, per nulla abbandonata, con ogni cosa al suo posto ed un giardino pieno di bambini: i bambini speciali.
Emma nelle prima pagine di questa nuova parte continua a ritenere Jacob uno spettro, anche quando Miss Peregrine, vedendolo, le fa notare la grandiosa somiglianza con Abe, suo nonno.
Grazie a Miss Peregrine Jacob comincia a capire qualcosa in più su quel mondo, che ripercorre all'infinito il 3settembre 1940, e capisce qualcosa in più anche su suo nonno, scoprendo l'amore che provava per Emma e venendo a conoscenza del fidanzamento in atto tra i due quando Abe partì per la guerra.
Abe però, nonostante il grande sentimento per la ragazza scelse l'amore per la libertà, tanto da decidere di lasciare l'anello e l'immortalità che questo poteva garantirgli per rincorrere una vita che lo avrebbe portato inesorabilmente alla morte. Una scelta difficile che sicuramente condizionò tutta la sua vita, compreso il rapporto con la moglie e con i figli. Ecco di erano le lettere che il padre di Jacob racconta di aver trovato nascoste in casa, erano di Emma, ma ancora non è chiaro perchè Abe fosse spesso lontano da casa. 
In questa parte l'autore fa emergere in modo chiaro la doppia faccia del mondo degli speciali: un'immortalità cui molti potrebbero anelare contrapposta con la monotonia di una continua e infinita ripetizione di un unico giorno sempre uguale a se stesso.
Miss Peregrine racconta a Jacob - e a noi - dell'anello in cui vive con gli speciali, degli altri anelli, della sua capacità di cambiare forma in quel falco che il nonno gli aveva chiesto di ritrovare, e infine racconta delle altre Ymbryne, coloro che come lei manipolano il tempo e si occupano degli anelli e degli speciali.
Ho riso tantissimo dell'affermazione di Miss Peregrine:
Solo le donne nascono Ymbryne, grazie al cielo! I maschi non hanno la serietà e il temperamento richiesto a persone con responsabilità così gravose. 
Scritto da un uomo poi dà una certa soddisfazione ahahahahahah
Ma torniamo a ciò che succede nei capitoli...
Jacob continua a passare sempre più tempo insieme agli speciali, saltando dal passato al presente con una facilità che da subito mi hanno fatto pensare che anche lui avesse qualche caratteristica speciale, idea che mi è stata confermata da Emma. Lei infatti alla fine di questa parte chiede a Jacob di restare e all'affermazione del ragazzo che dice di non avere nulla di speciale lei gli risponde che solo gli speciali possono vedere i mostri.
Emma e Jacob si avvicinano sempre di più fino a baciarsi ma il ragazzo ha sempre il dubbio che lei sia attaccata a lui più per il ricordo del nonno che non per i sentimenti che nutre veramente.
Anche Jacob chiede a Emma di passare un po' di tempo nel futuro con lui, lei accetta solo per pochi minuti ma abbastanza perchè lui possa scattargli delle fotografie.
Due personaggi non mi convincono di questa parte: 
  • il dottor Golan che appare, seppur telefonicamente, sembrando troppo permissivo verso Jacob nonostante il padre gli racconti che il ragazzo passa molto tempo da solo ad esplorare la casa diroccata
  • l'ornitologo che arriva sull'isola proprio quando Jacob inizia a fare avanti e indietro tra gli anelli.
Mi chiedo se se siano entrambi spettri sotto mentite spoglie o se addirittura siano la stessa persona. Non ricordo questo particolare dalla lettura precedente quindi sono veramente curiosa di andare avanti per scoprirlo.
Vi ricordo che la prossima tappa sarà il 20 aprile sul blog Desperate Bookswife e commenteremo fino alla fine di questo primo volume.
Ed ora la parola a voi, ai vostri spoiler e ai vostri commenti!!!

lunedì 10 aprile 2017

Recensione #183 - Ninfee nere di Michel Bussi

Buongiorno lettori, ma com’è che tra una cosa e l’altra ci si ritrovi sempre al lunedì? Settimana strana questa - con i bambini a casa da giovedì - che ci porterà dritti dritti a pasqua e poi, pensando positivo, agosto è un attimo ahahahahahaha.
Oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho fortemente desiderato, si tratta di Ninfee nere di Michel Bussi edito da E/O edizioni, pag. 394

Sinossi: A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L'indagine dell'ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne. La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre. Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l'artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo. L'intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un'indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.

Come dicevo, ho fortemente desiderato questo libro da quando, per caso, ho letto ed adorato il libro successivo dell’autore Tempo assassino, che sul mio blog si è meritato lo scettro di miglior libro letto nel 2016, se ve la siete persi trovate la recensione qui. Con queste premesse non potevo che nutrire aspettative altissime su questa lettura. 
Ci troviamo davanti ad un giallo, che da subito mi affascinato per la sua costruzione narrativa intricata e misteriosa. Protagoniste tre donne – una bambina di quasi undici anni, una donna di trentasei anni e una anziana di più di ottant’anni - che l’autore ci presenta immediatamente grazie alla voce narrante lasciata proprio alla più vecchia.
Devo dire che l’incipit di questo libro è assolutamente affascinante e mi ha fatto venire una voglia tremenda di continuare a leggere per capire dove si andasse a parare:

Tre donne vivevano in un paesino.
La prima era cattiva, la seconda bugiarda e la terza egoista.
Il paese aveva un grazioso nome da giardino: Giverny.
La prima abitava in un grande mulino in riva a un ruscello, sul chemin du Roy; la seconda in una mansarda sopra la scuola, in rue Blanche-Hoschedé-Monet; la terza con la madre in una casetta di rue du Chateau-d’Eau dai muri scrostati.
Neanche avevano la stessa età. Proprio per niente. La prima aveva più di ottant’anni ed era vedova. O quasi. La seconda ne aveva trentasei e non aveva mai tradito il marito. Per il momento. La terza stava per compierne undici e tutti i ragazzi della scuola erano innamorati di lei. La prima si vestiva sempre di nero, la seconda si truccava per l’amante, la terza si faceva le trecce perche sventolassero al vento. 
Scenario delle vicende narrate è Giverny, una piccola cittadina francese diventata famosa perche scelta come residenza e soggetto principale del grande pittore impressionista Claude Monet. Fu proprio a Giverny, davanti allo stagno che Monert aveva fatto realizzare per se, che dipinse le centinaia di Ninfee famose in tutto il mondo. Una scelta veramente affascinante quella dell’autore che fa diventare quel luogo magico, la scena di un terribile delitto ai danni di Jérome Morval, famoso oftalmologo di Parigi e grande donnaiolo. A capo delle indagini l’ispettore Sérénac – molto esperto in pittura - e la sua squadra. La nostra anziana protagonista ci racconta dell’omicidio, delle indagini e dei protagonisti della vicenda dal suo punto di vista di osservatrice. Dalla torre del suo mulino è possibile riesce ad essere un uccellino invisibile.
Per tutte le quasi quattrocento pagine Bussi ci porta in un mondo a cavallo tra la realtà e l’immaginazione
perché spesso sembra proprio di essere dentro ad un quadro di Monet tanto questo pittore e le sue opere siano parte integrante dell’intero libro. I luoghi sono descritti con un estremità di particolari e dettaglio che non c’è bisogno di impegnarsi più di tanto per vedere con esattezza il luogo dell’omicidio, le strade del paese, il cortile della scuola; e lo stesso avviene per i personaggi, ognuno caratterizzati in modo preciso e dettagliato, non solo fisicamente ma anche emotivamente. Il lettore arriva alla fine del libro avendo la netta sensazione che le tre donne non abbiano più segreti per lui, pensa di averle capite quasi come se fossero persone di sua conoscenza ed e proprio a quel momento che Bussi – come bene sa fare – mischia tutte le carte in tavola e instilla il dubbio, confonde le acque.
Si arriva alla fine senza avere la percezione di quello che sarà l’epilogo, restando a bocca aperta per quanto geniale possa essere stato nel organizzare per noi un tranello tanto banale quanto incredibile.
In realtà la stessa sensazione l’avevo avuta anche leggendo il suo libro successivo: arrivata alla fine ho scoperto l’assassino e sono tornata indietro a leggere una parte che ricordavo palesemente in un modo - tanto che ero assolutamente sicura che l’assassino fosse un altro - ma che, col senno di poi, si è rivelato un tranello perfettamente riuscito.
Anche in questo caso Bussi ci prepara un inganno, ancora più corposo di quello che in realtà ha utilizzato in Tempo assassino, ma credo che in questo caso fosse proprio impossibile per il lettore immaginarlo, improbabile che anche il più attento lo scoprisse perché penso mancassero un po’ di elementi, come se l’autore abbia voluto fare un po’ il furbo tralasciando volutamente di seminare indizi. Per averne la conferma dovrei provare a rileggere il libro ora che ne conosco i risvolti... Nonostante questo e nonostante un po’ di lentezza generale dello stile rispetto a quello che poi ho trovato nel libro successivo, ritengo che Michel Bussi sia uno dei più bravi scrittori in assoluto tra quelli che mi sono capitati di leggere. Niente nei suoi libri è lasciato al caso, niente è banale, niente è inutile. Ogni singolo elemento è frutto di una intricata costruzione narrativa che si percepisce in ogni pagina ed in ogni avvenimento.
Se siete appassionati di gialli, ma anche di storie di vita, dovete lettere i suoi libri! Se poi amate Monet ed i suoi splendidi quadri allora questo è proprio il libro che fa per voi perchè vi permetterà di immergervi nell'ambiente in cui il pittore creava le sue opere d'arte.

VOTO: 

venerdì 7 aprile 2017

Letture con Marina #11

Buon pomeriggio carissimi lettori, finalmente è venerdì!!!. Anche oggi, come ogni quindici giorni, vi lascio con Marina e la sua rubrica. Ma prima vi auguro un strepitoso week end!

Il prossimo 16 Luglio ci sarà la proclamazione del vincitore del Premio Bancarella 2017. In ordine alfabetico, la magnifica “sestina” dei finalisti: Alessandro Barbaglia: La locanda dell’ultima solitudine (Mondadori); Valeria Benatti: Gocce di veleno (Giunti); Cristina Caboni: Il giardino dei fiori segreti (Garzanti); Jung Myung Lee: La Guardia, il poeta e l’investigatore (Sellerio); Lorenzo Marone: Magari domani resto (Feltrinelli); Matteo Strukul: I Medici (Newton Compton). Quest’anno, complice qualche amica blogger che seguo e che ci accompagnerà nel percorso del Premio in una sorta di “blogtour”, leggerò qualcuno dei libri finalisti. E nel corso dei mesi - in questo spazio bimensile che Daniela gentilmente mi offre - Ve li proporrò, in attesa di conoscere il nome dello scrittore che si porterà a casa l’ambito premio.

Autore: Alessandro Barbaglia
Titolo: La locanda dell'ultima solitudine
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 163
Anno Pubblicazione: 2017

Sinossi:  Libero e Viola si stanno cercando. Ancora non si conoscono, ma questo è solo un dettaglio. Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell'Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è certo che lì e solo lì, in quella locanda arroccata sul mare costruita col legno di una nave mancata, la sua vita cambierà. L'importante è saper aspettare, ed essere certi che "se qualcosa nella vita non arriva è perché non l'hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo". Anche Viola aspetta: la forza di andarsene. Da anni scrive lettere al padre, che lui non legge perché tempo prima, senza che nessuno ne conosca la ragione, è scomparso, lasciandola sola con la madre a Bisogno, il loro paese. Ed è a Bisogno, dove i fiori si scordano e da generazioni le donne della famiglia di Viola, che portano tutte un nome floreale, si tramandano il compito di accordarli, che lei comincia a sentire il peso di quell'assenza e la voglia di un nuovo orizzonte. Con ironia leggera, tra giochi linguistici, pennellate surreali e grande tenerezza, Alessandro Barbaglia ci racconta una splendida storia d'amore.
RECENSIONE:

Ed iniziamo con Alessandro Barbaglia ed il suo: La locanda dell’ultima solitudine, una poesia lunga un romanzo. Con i protagonisti, Libero e Viola, che imparerete ad amare, insieme ai genitori di Viola, al cane di Libero, al portentoso Enrico, locandiere dispensatore di magia e di perle culinarie che hanno il sapore di ciò che riesci ad immaginare, passando per la moglie sbagliata di Libero, la vicina di casa con il suo baule e via via fino a perdersi nel profondo di questo romanzo intessuto di fiori e di nomi, che è un’elegia del tempo perduto che in realtà è un inganno, perché il tempo è perduto solo per chi va di fretta, per chi non sa apprezzare appieno le cose e per chi non le desidera il tempo sufficiente affinchè queste cose siano così desiate che non è tanto il raggiungimento il premio ambito, ma lo è il percorso che nel frattempo si è intrapreso.
Una delicata poesia – dicevamo - lunga tutto il tempo che Viola e Libero impiegheranno per incontrarsi, nel frattempo incrociando e scontrandosi con altre vite, con lettere intensissime mai spedite, con urla mai urlate e con un tempo che si dilata tanto quanto le maglie del distino, in fondo, permetteranno.
In una illuminante intervista che ha rilasciato, Alessandro Barbaglia si fa paladino, oserei dire quasi un bestemmiatore di questi tempi, dell’anti carpe diem ed afferma che non si deve cogliere l’attimo, ma invece quest’attimo va coltivato per poterlo poi cogliere solo al momento giusto… A ben pensare non è sbagliato neppure questo punto di vista che tende a ribaltare la moderna tendenza a volere tutto e subito, senza indugi, salvo poi rimpiangere il futuro, quando quel futuro è raggiunto troppo rapidamente, senza aver assaggiato ed assaporato appieno il presente e rimpiangendo quindi la velocità con la quale si è arrivati tanto lontani. E come di consueto, la verità non sta proprio nel mezzo? Vi invito quindi a leggere questo leggiadro romanzo, che Vi porterà nella terra sospesa del raccoglimento, del silenzio, della nostalgia… nell’attesa di un urlo liberatorio o di un arrivo imprevisto distante dieci anni e che ci farà tornare sui nostri passi in un passato oramai perduto per sempre.
 
L'AUTORE:
Giornalista e libraio, dopo avere pubblicato racconti e poesie, lo scrittore novarese esordisce nel romanzo La Locanda dell’Ultima Solitudine.

giovedì 6 aprile 2017

Leggendo SerialMente - Gruppo di Lettura #2 - Tappa 1 - Miss Peregrine di Ransom Riggs

Sorpresaaaaa... Lo so, vi aspettavate questo post sul blog di Baba ma purtroppo ci sono stati degli inconvenienti e, per causa di forza maggiore, eccoci qui. Ma veniamo all'appuntamento di oggi: prima tappa del gruppo di lettura dedicato alla seri completa di Miss Peregrin nata dalla penna di Ransom Riggs e pubblicata da Rizzoli. Vi ricordo che potete iscrivervi in qualsiasi momento, per saperne di più trovate tutte le informazioni qui.
Bando alle chiacchiere, veniamo alle date:


Prima di passare allo spoiler senza freno ci ricordo la suddivisione dei volumi:

LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI
06 aprile 2017 - Un libro per amico: discuteremo la parte che avrete letto, ovvero da pag. 0 a pag. 150 (i primi 5 capitoli).
13 aprile 2017 - Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 153 a pag. 263 (fino cap. 8 compreso).
20 aprile 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 267 a pag. 378, ovvero fino al termine del romanzo.




HOLLOW CITY
Ci comportiamo come se la trilogia fosse raccolta in un unico volume, quindi abbiamo appena terminato il volume uno ma senza ulteriori presentazioni iniziamo a leggere il secondo.
27 aprile 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 19 a pag. 168, (fino capitolo 5 compreso)
04 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo insieme da pag. 171 a pag 312 (fino capitolo 10 compreso)
11 maggio 2017 - Un libro per amico: commenteremo da pag. 315 a pag. 430 (fine libro).

LA BIBLIOTECA DELLE ANIME
18 maggio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 17 a pag. 164(fino al capitolo 3 compreso).
25 maggio 2017- Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 167 a pag. 300 (fino al capitolo 6 compreso).
01 giugno 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 303 a pag. 488 (fino alla fine del libro).

A breve vi comunicheremo anche la suddivisione dell'ultimo uscito I racconti deli speciali.


ATTENZIONE SPOILER!!!!!
  
Per prima cosa vi chiedo: vi sta piacendo questo libro? Io sono alla seconda lettura e, se possibile, mi sta piacendo anche più della prima volta. Avevo letto questo primo volume almeno un anno fa e poi non avevo avuto la costanza di andare avanti nella serie... purtroppo io sono così, faccio fatica a leggere una serie se devo aspettare un sacco di tempo prima che esca il volume successivo; per fortuna aver organizzato Leggendo SerialMente quest'anno mi sta dando l'opportunita di leggere con voi - grazie ai GdL - alcune delle saghe che vorrei leggere da sempre.
Ma entriamo in questo magico mondo. Protagonista è Jacob, un ragazzo americano con un rapposto speciale con il nonno paterno, che da sempre gli racconta di mondi magici, viaggi avventurosi, personaggi fantastici. A corredo di questi racconti ci sono le foto che l'autore inserisce anche all'interno del libro e che, lasciatemelo dire, sono il fiore all'occhiello di questa storia.
Ultimamente però il nonno sembra aver perso un po' la ragione e parla di mostri che starebbero per arrivare a prenderlo. Se i genitori di Jacob pensano seriamente di rinchiudere il vecchio in una casa di riposo, il ragazzo cerca di opporsi a questa decisione o almeno di rimandarla il più possibile.
È proprio lui infatti a cercare di tenere a bada le stranezze del nonno, anche quando lo chiama nel negozio di famiglia per chiedergli di rivelargli il nascondiglio della chiave che tiene sigillate le armi. Continua a blaterare quella storia sui mostri e sul fatto che lui deve riuscire a sconfiggerli.
Jacob si precipita da lui ma purtroppo lo trova in fin di vita, nei boschi che circondano il quartiere, lacerato da diversi tagli sul corpo. Prima di morire l'uomo dice al nipote poche parole: 
Trova il falco... Dentro l'anello... Oltre la tomba del vecchio... 3 settembre 1940
E poi:
Emerson... la lettera. Và da loro e racconta tutto, Yakob 
Subito dopo il vecchio muore e a Jacob sembra di vedere un mostro, un uomo con dei tentacoli che gli escono dalla bocca. Da questo momento l'autore ci ha fatto partire per due viaggi, prima nella mente di Jacob, ritenuto da tutti pazzo tanto quanto il nonno a causa delle sue visioni e poi verso il Galles, sull'isola in cui il nonno passò la sua vita da rifugiato dopo essere scappato dalla Polonia.
Bellissima l'atmosfera che da subito l'autore ci riserva, di questo paese senza corrente elettrica che vive grazie all'utilizzo di generatori che vengono spenti ad una certa ora della sera, un paese con un solo locale che funge da ristorante, da bar e da affittacamere. Mantre il padre approfitta del viaggio in Galles per osservare una colonia di uccelli per un suo progetto, Jacob si spinge nei meandri dell'isola alla ricerca dell'orfanotrofio e dei suoi possibili abitanti. Purtroppo dovrà presto rendersi conto che l'orfanotrofio esiste ma è diroccato in quanto bombardato proprio il 3 settambre del 1940. Nonostante tutto non si da per vinto perchè la voglia di conoscere cosa affliggesse suo nonno è più grande della paura di scoprire cose spiacevoli.
Nella casa diroccata trova altre fotografie, simili a quelle che il nonno utilizzava per le narrazioni dei suoi racconti e fa il suo primo incontro con dei bambini molto particolari: Emma, che con le mani riesce a creare il fuoco e Millard, il bambino invisibile.
Proprio alla fine di questa parte Jacob riesce a seguire la bambina, proprio oltre la tomba del vecchio e si ritrova in quello che i bambini chiamano l'anello, un luogo in cui a quanto pare, ogni giorno si rivive il 3 settembre del 1940 con tanto di bombardamento.
Ricordavo a grandi linee la storia ma non avevo in mente tantissimi particolari che, anche questa volta, mi hanno affascinata. Questa perte si chiude proprio sul più bello, quando Jacob inizia a capire qualcosa in più sul passato di suo nonno e su quel mondo magico che ha riempito i suoi anni da bambino.
Anche questa volta, come nella precedente, non sopporto molto i genitori del ragazzo che invece di cercare di capire come mai sia così sconvolto dalla morte del nonno, lo mandano da uno psichiatra e non gli sono per niente vicini.
Adoro invece i bambini, anche in questa minima apparizione che c'è stata sono già innamorata di loro e poi poterne immaginare le sembianze guardando le fotografie inserite nel libro è fantastico.
Peccato per il nonno, mi sarebbe piaciuto vederlo come compagno di viaggio di JAcob al posto del padre. Chissà quanti anelli ci sono nel mondo di questo bel romanzo? Chissà se Miss Peregrine crederà a Jacob o, come Emma, crederà che sia una spia degli spiriti? Chi sono questi spettri tanto temuti e come hanno fatto a raggiungere ed uccidere il nonno?
Con tutti questi interrogativi lascio a voi la parola e corro a continare a leggere.
Vi ricordo che la prossima tappa sarà il 13 aprile ancora qui sul blog e commenteremo fino all'ottavo capitolo compreso, per chi ha il cartaceo - e se non lo avete compratelo perchè questo volume è strepitoso - fino pag. 263.