sabato 30 marzo 2019

Recensione #293 - Insurgent di Veronica Roth

Buon pomeriggio carissimi. Giornata strana questa per la pubblicazione di un post, normalmente non pubblico recensioni durante il weekend ma, lo capirete, ultimamente le mie giornate sono assorbite da un nanetto bisognoso di me quindi ne approfitto ora, quando anche il resto della famiglia è a casa e può darmi una mano, per dedicare un po' di tempo al blog. Oggi vi parlo di Insurgent di Veronica Roth, edito da DeA, pag. 510.

Sinossi: Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare. Il secondo romanzo della saga "Divergent"


Secondo libro della serie distopica scritta dalla Roth. Se mi seguite avrete sicuramente già letto il mio pensiero sul primo capitolo, Divergent, recensione qui
Sono passata dal dire "il distopico non è uno dei miei generi preferiti" al correre in libreria a comprare il secondo volume della serie non appena ho finito il primo. E sì, se ve lo state chiedendo, ora correrò a comprare il terzo visto che quando ho comprato questo il terzo non c'era.

martedì 26 marzo 2019

Recensione #292 - Più donne che uomini di Ivy Compton Burnett

Buongiorno carissimi, come state? Io benone, anche se il piccolino mi fa perdere parecchie ore di sonno che però ottimizzo leggendo! Quindi sono assonnatissima ma leggo di brutto ahahahhaha.
Ma torniamo al blog e al post di oggi. Sono qui per lasciarvi la recensione del libro Più donne che uomini di Ivy Compton Burnett, edito da Fazi - che ringrazio per la copia - pag. 260.

Sinossi: In una prospera cittadina inglese a inizio Novecento, un grande istituto femminile è diretto da Josephine Napier, un generale ingioiellato: alta e austera, un viso regale, «vestita e pettinata in modo da esibire i suoi anni, anziché nasconderli». Impeccabile in ogni gesto e in ogni parola, è il punto di riferimento imprescindibile per tutti, le studentesse, il corpo docente e i suoi familiari: il marito Simon, oscurato dalla personalità della moglie, il figliastro Gabriel, il fratello Jonathan, vedovo calato nel ruolo dell'anziano zio e amante segreto ma non troppo di Felix Bacon, giovane sfaccendato. Al gruppo si unisce presto Elizabeth, una vecchia conoscenza di Josephine che viene assunta come governante e porta con sé la figlia Ruth. Le giornate sono scandite da una serie di rituali obbligati e da dialoghi in cui si dice tutto e niente, botta e risposta infiocchettati che in realtà nascondono universi interi. Finché un tragico evento inaspettato fa precipitare ogni cosa, dando vita a una reazione a catena che sconvolgerà le vite di tutti e porterà a galla il lato oscuro di ognuno di loro. Nessuno è chi dice di essere, e dietro alla spessa patina del codice vittoriano si nascondono segreti celati per intere esistenze. Verranno fuori tutti, uno dopo l'altro.


Un libro scritto all'inizio del Novecento che, sicuramente, va letto e giudicato tenendone conto. Di quel periodo sono infatti le argomentazioni e le riflessioni che troviamo all'interno del romanzo.

venerdì 22 marzo 2019

Letture con Marina #60 - Recensione del libro Il club delle lettrici di Renate Dorrestein

Buongiorno lettori, come va? È di nuovo venerdì e come ogni quindi giorni torna Marina con una delle sue recensioni. Vi lascio quindi a lei e al suo pensiero!

Buongiorno e ben ritrovati. La tentazione è sempre irresistibile…


Titolo: Il club delle lettrici
Autore: Renate Dorrestein
Traduzione: L. Pignatti
Casa editrice: Guanda - 2018
Pagine: 176

Descrizione: Sette amiche olandesi di mezza età, Annabel, Martha, Jo, Tillie, Willemien, Leonie e Barbara, hanno costituito un club di lettura e da anni si incontrano e leggono insieme. E insieme partecipano a una crociera letteraria in Scozia «nello spirito di Moby Dick», sotto la guida del loro autore preferito, Gideon de Wit, che considerano il migliore di questo secolo e del precedente. Le sette sono elettrizzate dall’avventura che le attende, ma non tutto in questo viaggio va come deve andare. Anzi, proprio niente. L’amatissimo Gideon si presenta in palese ritardo, con la sua famosa coda di cavallo e gli altrettanto famosi pantaloni di cuoio neri attillati, ma molto meno giovane e molto meno magro di quanto appaia sulle quarte di copertina dei suoi romanzi. Non solo: risulta anche molto meno simpatico e brillante di quanto le sue magnifiche pagine facciano intuire. Come se non bastasse, quando sono ormai a una certa distanza dalla costa vengono sorpresi da una tempesta. Cominciano a imbarcare acqua e poco dopo fanno naufragio su un’isoletta deserta, con il povero Gideon gravemente ferito… Una commedia brillante sui libri e la lettura, scritta con grande garbo e irresistibile ironia.


RECENSIONE:

giovedì 21 marzo 2019

Recensione #291 - Stoner di John Williams

Buongiorno carissimi! Eccomi di nuovo qui con una recensione. Scusate se non ho il tempo di dare spazio alle altre rubriche ma in questo momento la cosa che riesco a fare di più - allattando a tutte le ore del giorno e della notte - è leggere, quindi qui trovate unicamente recensioni. Oggi vi parlo di un libro che posseggo da moltissimo tempo e che da sempre avrei voluto leggere. Grazie ad una challenge di lettura cui partecipo ho colto l'attimo e il suo momento è finalmente arrivato. Si tratta di Stoner di John Williams, edito da Fazi pag. 332.

Sinossi: William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)



Ognuno di voi, avrà sicuramente sentito parlare, almeno una volta, di questo libro. Un libro con una storia controversa, pubblicato per la prima volta in America nel 1965, vendendo pochissimo ed andando presto fuori catalogo. Il libro fu ristampato negli Stati Uniti nel 2003 ma anche quella volta non ottenne un grande successo, successo che arrivò solo tra il 2012 e il 2013 quando fu pubblicato in molti paesi europei ottenendo ottime recensioni dagli scrittori più famosi. Con queste premesse non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo romanzo.

mercoledì 20 marzo 2019

Premio Bancarella 2019 - Ecco la sestina finalista!

Buongiorno carissimi, oggi qui sul blog vi lascio con un post particolare: Nadia ha partecipato in mie veci alla proclamazione della sestina finalista del Premio Bancarella, tenutasi ieri 19 marzo 2019 al Circolo dei Lettori di Torino. Io, come potrete capire, sono stata impossibilitata a presenziare, avendo un bambino di soli otto giorni che ancora deve ingranare con gli orari e con il suo essere al mondo.
Il vincitore verrà proclamato domenica 21 luglio in occasione della tradizionale cerimonia di premiazione che si svolgerà a Pontremoli (MS), nella sempre suggestiva cornice di Piazza della Repubblica.
Mettetevi quindi comodi e scoprite insieme a noi la sestina finalista.



Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi sono qui in edizione straordinaria sul blog di Daniela, per raccontarvi a modo mio la presentazione dei sei romanzi finalisti del Premio Bancarella, svoltasi ieri sera al Circolo dei Lettori di Torino.

Premetto subito che non sarà un resoconto professionale come quello che avrebbe fatto Daniela: non avevo mai partecipato a un’occasione del genere, tantomeno da “addetta ai lavori”, e in più sono piemontese, e la mia “paura di disturbare” è insita in me come la passione per i gianduiotti e i baci di dama. Per fortuna c’era Baba, che mi ha infuso coraggio e ha fatto sì che riuscissi ad andare a cercare gli autori per porre loro la mia domanda.
Ma cominciamo dall’inizio: i sei finalisti di quest’anno sono, in rigoroso ordine alfabetico:

Elisabetta Cametti, Dove il destino non muore, Cairo
Alessia Gazzola, Il ladro gentiluomo, Longanesi
Tony Laudadio, Preludio a un bacio, NN Editore
Marino Magliani, Prima che te lo dicano gli altri, Chiarelettere
Marco Scardigli, Évelyne, Interlinea
Giampaolo Simi, Come una famiglia, Sellerio


Da sinistra: Marino Magliani, Gianpaolo Simi, Marco Scardigli, Bruno Gambarotta
Da sinistra: Elisabetta Cametti, Alessia Gazzola, Tany Laudadio
I sei autori hanno raccontato i loro romanzi e risposto alle domande del moderatore, un sempre simpatico Bruno Gambarotta. Abbiamo così scoperto che anche gli scrittori hanno autori di riferimento ma che è importante trovare la propria voce: Alessia Gazzola ha raccontato che, quando ha cominciato a scrivere L’allieva, si ispirava a Sophie Kinsella e a Bridget Jones ma anche al giallo chiuso all’inglese, e che, oltre a mixare tutti questi elementi, ha trovato lavorando una cifra personale che è la soddisfazione più importante per un autore.

Elisabetta Cametti ha spiegato di essere molto curiosa verso tutte le forme d’arte, dalla letteratura al videogioco, e di apprezzare molto Il trono di spade, che considera un ciclo molto moderno nonostante si ambienti in un mondo fantasy lontano da noi.

Tony Laudadio, dopo aver scherzato sulle sue capacità artistiche (oltre che scrittore è attore di teatro e cinema, e autore di testi teatrali) ha svelato l’ambientazione del suo romanzo, la città di Caserta, e ha raccontato qualcosa sul suo protagonista, un senzatetto che ha definito “l’ultimo degli ultimi”.

Marino Magliani, che oltre a essere scrittore è apprezzato traduttore di autori sudamericani, ha descritto l’ambientazione della sua storia tra il ruvido e difficile entroterra ligure e l’Argentina, sulla quale pesa ancora come una cappa la pagina oscura dei desaparecidos.

Con Marco Scardigli abbiamo fatto un tuffo nel passato della provincia novarese: il suo infatti è un romanzo storico contraddistinto da un importante lavoro di ricerca. Scardigli ci ha fatto riflettere su come, nel periodo in cui si svolge il romanzo, il delitto di una giovane donna misteriosa occupasse un semplice trafiletto sul giornale, perché era quasi all’ordine del giorno. Insomma, forse non stiamo così male ai nostri giorni, aggiungo io!

A Giampaolo Simi Gambarotta ha chiesto se i suoi romanzi, con protagonista Dario Corbo, debbano essere letti necessariamente in ordine per venire apprezzati. L’autore ha risposto che non è necessario, e che anzi i libri che comporranno la serie di Dario Corbo costituiscono “un arcipelago di quattro romanzi”, ciascuno dei quali ha qualcosa da svelare al lettore.


Al termine della presentazione io e Baba siamo ancora riuscite a parlare con i singoli autori, che si sono dimostrati tutti davvero gentili e disponibili –e non lo dico per piaggeria, sapete che non ne sono capace.


La domanda che avevo scelto di proporre è questa:

Ha mai pensato che il suo romanzo potesse avere una trasposizione cinematografica, e, se sì, ha in mente un attore che sarebbe perfetto per il ruolo del protagonista?

Naturalmente Alessia Gazzola ha già avuto una serie dedicata all’Allieva, e così a lei ho chiesto se ne fosse felice e soddisfatta della scelta degli attori. Lei mi ha risposto che la serie è stata per lei una grande fortuna, e che anche se inevitabilmente si discosta in qualcosa dai romanzi, tutti gli attori sono perfetti per il ruolo. Non soltanto i protagonisti, ma ciascun comprimario.

Elisabetta Cametti ha risposto che ha pensato a una trasposizione, e che per lei la perfetta Katherine Sinclaire è Gwyneth Paltrow, perché è una donna di classe, determinata e ironica, sia che interpreti la compagna di Tony Stark, sia che reciti in Sliding doors.

Marco Scardigli non ha mai pensato che il suo romanzo potesse diventare un film perché si ambienta nella provincia di Novara, ma non aveva neanche pensato di ritrovarsi finalista al Premio Bancarella, quindi mai dire mai…

Tony Laudadio ha immaginato una trasposizione cinematografica molto più che una pièce teatrale, e crede che il protagonista ideale sarebbe egli stesso, anche se sarebbe pronto a considerare anche Russell Crowe, se fosse disponibile!

Marino Magliani ha risposto che ogni autore pensa al suo libro come una sceneggiatura, ma che nel suo caso non ha pensato a un attore particolare, anche perché il protagonista è prima bambino e poi adulto.

Infine Giampaolo Simi mi ha rivelato che per quanto riguarda i suoi romanzi c’è già il progetto per una serie tv; di conseguenza, scusandosi, mi ha detto che per scaramanzia non poteva rivelare il nome del probabile attore protagonista. Mi sembra giusto!


E dopo questa breve chiacchierata con gli autori li abbiamo lasciati liberi di rilassarsi al buffet e siamo tornate a casa… io sicuramente porterò con me il ricordo di questa serata così emozionante ancora per tanto tempo!
 




Non perdetevi nelle prossime settimane gli approfondimenti sui singoli libri e sugli autori della sestina!

martedì 19 marzo 2019

Recensione #290 - La signora della porta accanto di Yewande Omotoso

Buongiorno lettori, come state? Scusate la latitanza, è una settimana che non mi faccio viva qui, ma è successo per una buona causa: lunedì scorso, 11 marzo 2019, ho data alla luce il mio secondo figlio, un torello di nome Enea che alla nascita pesava ben 3,555 kg, quindi sappiatelo siete tutti un po' zii!!!


Fino alla scorsa settimana mi è venuta in aiuto la programmazione di blogger, poi sono tornata a casa ed ho dovuto prendere un po' il ritmo - in realtà sto ancora cercando di prenderlo - ma posso farcela!!! Spero mi perdonerete se ci metterò un po' a tronare alla normalità...
Oggi cominciamo con la recensione del libro La signora della porta accanto di Yewande Omotoso, edito da 66tha2nd, pag. 249, che ho finito di leggere proprio durante la mia permanenza in ospedale.

Sinossi: Marion e Hortensia sono come il diavolo e l'acqua santa: bianca e snob l'una, nera e scontrosa l'altra. Da quasi vent'anni sono vicine di casa a Katterijn, una zona residenziale di Città del Capo. A unirle è il successo ottenuto sul lavoro, in un'epoca in cui le donne in carriera erano rare: se Marion è riuscita ad aprire uno studio di architettura con più di trenta impiegati, Hortensia è diventata una «guru del design». A separarle due decenni di disprezzo reciproco e futili litigi. Fresche di vedovanza e con un piede nella tomba, le due vecchiette - l'Avvoltoio e la Terribile, come si chiamano tra loro - continuano a detestarsi apertamente, finché un evento inaspettato non le costringe a una convivenza forzata. Tra battibecchi quotidiani, sfoghi velenosi e i timidi tentativi di Marion di creare una complicità «alla Thelma & Louise», l'ostilità si addolcisce e i rancori si trasformano lentamente nel terreno comune tra due donne forti capaci di farsi strada negli anni difficili della segregazione razziale. Con sguardo lieve e umorismo caustico, Yewande Omotoso dà vita a un racconto sull'emancipazione femminile, sull'impatto del colonialismo nella società sudafricana e, soprattutto, su una materia spesso elusiva: l'amicizia.


Questo libro mi è stato regalato da un'amica tempo fa. Non lo conoscevo, nè avevo mai letto nulla di questa piccola casa editrice ma da subito mi ha affiscinato la cover illutrata e la trama che ha come protagoniste due donne dai caratteri e dall'aspetto opposti, una architetto e una designer.
Mi ci sono buttata a capofitto e da subito mi sono trovata in un mondo che ha saputo coinvolgermi, con un'ambientazione ben curata e due protagoniste capaci di entrare immediatamente nel cuore dei lettori grazie ai loro caratteri diversi, ai loro battibecchi, ai loro conflitti ma anche grazie alla loro capacità di evolvere. 

mercoledì 13 marzo 2019

Recensione #289 - L'amore finchè resta di Giulio Perrone

Buongiorno amici, come va? Oggi vi lascio la recensione del libro L'amore finchè resta di Giulio Perrone - che ringrazio per la copia -, edito da Harper Collins, pag. 280.

Sinossi: Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell'e meglio, l'immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient'altro. Ha quarant'anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all'ultima, incredibile idea...


Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro. Un libro che parla d'amore scritto da un uomo? Di certo una caratteristica non usuale e che mi ha subito incuriosito.
Perrone ci regala un punto di vista diverso in una fine di un matrimonio: quella dell'uomo, e lo fa senza riserve.

martedì 12 marzo 2019

Recensione #288 - Adesso di Chiara Gamberale

Ciao amici, anche oggi nuova recensione qui sul blog! Il primo trimestre di una challenge cui sto partecipando è agli sgoccioli e sto ovvimente cercando di pubblicare tutti pensieri dei libri che ho letto fino ad oggi. Vi parlo di Adesso di Chiara Gamberale, edito da Feltrinelli, pag. 216.

Sinossi: Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso. Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. Rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha già tradito entrambi, ma chissà, forse proprio per questo, finalmente, adesso... E allora Lidia che ne farà della sua ansia di fuga? E di Lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? Pietro come potrà accedere allo stupore, se non affronterà un trauma che, anno dopo anno, si è abituato a dimenticare? Chiara Gamberale stavolta raccoglie la scommessa più alta: raccontare l'innamoramento dall'interno. Cercare parole per l'attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. Grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di Lidia e Pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto "sotto le costole, all'altezza della pancia" dove è possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. Mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l'affanno di chi invece, anziché fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso...


Era da tanto che pensavo di leggere un libro di questa autrice, sono stata più volte lì li per farlo ma poi c'era sempre qualcosa che mi faceva ritornare sui miei passi. Questa volta ho lasciato che fossero gli altri a scegliere per me. Avevo bisogno di una cover rossa e di un libro regalatomi al mio compleanno per soddisfare le richieste di due sfide letteriarie cui partecipo quest'anno e buttando un occhio nella libreria mi sono decisa per questo.

lunedì 11 marzo 2019

Recensione #287 - Central Park di Guillaume Musso

Buongiorno lettori e buon lunedì, come va? Anche oggi vi lascio una recensione, quella del libro Central Park di Guillaume Musso, edito da Bompiani, pag. 300.

Sinossi: New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze.


Prima esperienza per me con questo autore che conoscevo di nome ma che non avevo mai avuto l'occasione di leggere.
Quello che da subito ho notato iniziano a leggere questo thriller è il ritmo incalzante che mi ha travolto sin dalle prime righe e che non mi ha abbandonato per tutta la lettura.

venerdì 8 marzo 2019

Letture con Marina #59 - Recensione del romanzo La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño

Buongiorno lettori e buon venerdì! Come va? Io in attesa del mio piccolo, nuovo, principe... ultimissimi giorni di attesa e sono emozionatissima!!! Ma torniamo al blog, come ogni due venerdì torna Marina con una delle sue recensioni. Vi lascio quindi a lei e al suo pensiero!

Ad un passo dalla primavera, incontro Roberto Bolaño per la prima volta. E a ben vedere, proprio oggi che è l’8 Marzo, mi accorgo che ha tratteggiato nel suo romanzo la figura di almeno tre donne fenomenali.


Titolo: La pista di ghiaccio
Autore: Roberto Bolaño
Traduzione: Angelo Morino
Casa editrice: Sellerio - 2004
Pagine: 228

Descrizione: Un noir. Un amore di perdizione, à bout de souffle, per una donna imprendibile e conturbante, una truffa e un crimine assurdi o futili; due balordi; l'inchiesta; e sotto tutto e tutti il gorgo risucchiante dell'incerto destino. Solo che su questi elementi strutturali del noir, tracciati con una intenzionale calligrafia a rendere più stridente e ironica la futilità dei moventi e l'inezia delle personalità in campo, interviene il tocco di Bolaño, con la sua vocazione a raccontare la vita di traverso usando la maschera dell'invenzione e del gioco intellettuali. Gli elementi del noir vengono smontati e rimontati seguendo un metodo che si potrebbe dire cubista, per il tentativo di presentare la vicenda in una sequenza di quadri ognuno mostrato con una specie di simultaneità di visione. La vicenda, partita dall'improbabile costruzione illegale di una pista di ghiaccio, è narrata da tre personaggi: un burocrate potente del sottomondo politico; un cileno, scrittore fallito che ha fatto fortuna e ama sensualmente la donna capricciosa che il burocrate ama spiritualmente; un messicano poeta, senza permesso di soggiorno, testimone casuale per seguire un amore da bassifondi. Ma lo schema non è quello classico delle diverse versioni della stessa vicenda. I tre mostrano, narrando i momenti della loro avventura, le varie e diverse sfaccettature dei fatti: una sola prospettiva le nasconderebbe, così come l'onniscienza del narratore in terza persona le priverebbe di ogni intensità esistenziale. Ne emergono in filigrana tutti i temi che fanno di Bolaño un ironico, malinconico poeta: l'amor tradito, le illusioni perdute. La fragilità del tutto. «Quello che è perso è perso», si conclude, nella voce di abissale e disarmante banalità di un narratore, la storia che sembrava piena di rumore e di furore.


RECENSIONE:

giovedì 7 marzo 2019

Recensione #286 - Divergent di Veronica Roth

Buongiorno lettori e buon giovedì. Come state? Come vanno le vostre letture? Io sono in totale relax, sono ormai nell'ultima settimana di gravidanza e sto cercando di rilassarmi il più possibile in attesa del grande giorno. Per questo sto leggendo molto anche se, devo ammetterlo, accendere il PC per poi scrivere le recensioni mi pesa non poco! Quindi concentro tutto in una giornata e programmo il programmabile. Oggi vi parlo di Divergent di Veronica Roth, edito da DeA, pag. 480.

Sinossi: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...


Ho comprato questo libro lo scorso anno, dopo un giro al Libraccio con Baba del blog Desperate Bookswife. Se non fossi stata in sua compagnia, mai mi sarebbe passato neanche lontanamente in mente di acquistare questo libro ma, sapete come capita in questi casi, lei ha perorato la causa di questo libro e poi, senza mezzi termini, mi ha obbligato ad acquistarlo.
Se non stessi partecipando ad una reading challenge probabilmente non avrei letto questo libro in questo momento ma, si sa, in queste cose spesso il destino ci mette lo zampino quindi eccomi qui a raccontarvi il mio pensiero.

venerdì 1 marzo 2019

Visual Challenge Upgrade - Sfida di lettura 2019 - TERZA TAPPA: Marzo

Buongiorno lettori, siamo al terzo mese di challenge e, lasciatemelo dire, ogni volta il tempo vola!!! Questo è un mese importante per me: tra pochissimi giorni metterò al mondo il mio secondo bambino, un nuovo principe azzurro che io non vedo lìora di conoscere e di stringere a me! Mi perdonerete quindi se potrà capitare che sarò un po' più assente del solito ma avrò qualcuno di molto importante da conoscere!!! ;)
Ma basta romanticherie, torniamo alla nostra sfida e alla nuova foto che, lo so, state aspettando con impazienza!




LA SFIDA 

La sfida durerà un anno e sarà divisa in 12 tappe della durata di un mese ciascuna, potrete iscrivervi in qualsiasi momento comunicandocelo nei commenti. Il primo di ogni mese pubblicheremo un post in cui troverete una fotografia che conterrà svariati oggetti o scenari. Voi potrete leggere in un mese massimo 6 libri e minimo 2. Il primo dei sei dovrà avere raffigurato uno o più oggetti della fotografia. Il secondo dovrà contenere un'immagine presente nella cover del primo, il terzo un'immagine presente nella cover del secondo e così via, formando una catena fino ad un massimo di 6 libri. Potrete utilizzare anche sei volte la stessa immagine e otterrete un punto per ogni libro letto, ma se sarete fantasiosi e utilizzerete sempre immagini differenti otterrete un bonus e vi verranno assegnato un punto in più a libro. Per ottenere questo bonus dovrete però leggere almeno 3 libri.

Se non riuscirete a completare la tappa leggendo almeno DUE LIBRI, quel mese otterrete 0 punti, ma potrete comunque continuare a giocare con noi. 

VI CONSIGLIAMO  IN OGNI CASO, PRIMA DI INIZIARE A LEGGERE, DI CHIEDERCI  CONFERMA LIBRO PER LIBRO, ONDE EVITARE CHE LA VOSTRA CATENA SI SPEZZI MAGARI A META', PER EVITARE DI SCOPRIRE A FINE TAPPA DI AVER TOTALIZZATO MENO PUNTI A CAUSA DI UN COLLEGAMENTO ERRATO. I COLLEGAMENTI SARANNO VISIVI, QUINDI NON INTUITIVI: UCCELLO VALE PER PENNUTO E NON PER ANIMALE GENERICO. VASO DI FIORI VALE PER VASO DI FIORI E NON FLORA IN GENERALE. 

Ogni mese potrete decidere di leggere da due a sei libri per ottenere qualche punto. Potrete quindi partecipare a qualsiasi tappa anche se non avrete letto libri per le tappe precedenti. Per dimostrare di aver letto i libri dovrete caricare, nel format che troverete nel post della tappa corrispondente, il link che rimanderà alle vostre recensioni, ma lo potrete fare una sola volta al mese quando avrete completato la catena. (capirete meglio quando aprirete il format). Le recensioni potranno essere postate sul vostro blog (se ne avete uno) o su una qualsiasi piattaforma online (Amazon, Facebook, goodreads, anobii, ecc.) da cui potrete prendere un link e inviarcelo. Non valgono recensioni inviate via mail. (Per recensione non si intende un riassunto e neanche solo bello o brutto, bisogna argomentare il proprio pensiero raccontando, possibilmente evitando gli spoiler, le motivazioni del vostro giudizio sul libro. Non fatevi spaventare se anche non ne avete mai scritte, sarà più facile di quello che credete. Comunque se avete bisogno non esitate a chiedere!!! Noi siamo sempre disponibili a darvi una mano).
Importante: il libro deve essere di almeno 150 pagine - fa fede Amazon - 


PUNTEGGIO
Per ogni libro letto e recensito entro la fine della tappa corrente anche con sempre la stessa immagine - catena minima di DUE LIBRI - : 1 PUNTO

Per una catena minima di tre libri contenenti sempre oggetti differenti: 1 PUNTO in più a Libro.

Il punteggio del primo libro dipenderà dal numero di oggetti che questo avrà in comune con la nostra immagine: ogni oggetto varrà 1 PUNTO.
Se il link arriverà dopo la mezzanotte dell'ultimo giorno del mese sarà automaticamente cancellato, quindi occhio!

Se create una catena composta da sei libri, indipendentemente che gli oggetti siano uguali o differenti, ottenete un bonus di 3 PUNTI.
Ci saranno dei punti bonus o dei premi speciali? Chi può dirlo, sapete che le nostre menti sono sempre in movimento, e che noi siamo quelle dell'ultimo minuto! Quindi è troppo presto per deciderlo.

FOTO DEL MESE

FONTE: Pinterest

PRECISAZIONI:

Non valgono come collegamento con il primo libro le seguenti immagini:

 Alberi se non fioriti
Acqua (vale piscina)
Parete
Pavimento
Corda

Le parti del corpo delle persone
e tutto quello che completa l'abbigliamento o le immagini a parte:
Occhiali
Stetoscopio
Tette

Eccezionalmente perchè un po' mi somiglia vale 2 punti nel primo collegamento:

donna incinta!


Ed ora la palla passa a voi! Aspettiamo le vostre catene!!!

Per i nuovi i scritti, per le regole per partecipare o per chi ancora avesse dei dubbi sulla realizzazione della catena o su qualsiasi altro punto della challenge c'è sempre la spiegazione con gli esempi nel primo post qui.


Vi ricordiamo che potete controllare il vostro punteggio sul file drive qui e che è attivo il gruppo facebook della challenge cui si può richiedere l'iscrizione qui (non è obbligatorio).

Ecco il format dove dovrete inserire i link. Vi chiediamo di prestare attenzione alla correttezza dei dati. Se inserite un link che rimandi a Goodreads o Anobii inserite quello che riporta alla vostra recensione specifica e non al libro generico. Se avete bisogno di aiuto non esitate a chiedere!



Siamo sempre a vostra disposizione via mail per qualsiasi dubbio, chiarimento, necessità voi abbiate ed anche solo per fare quattro chiacchiere con noi!!!
Ci trovate qui:

BABA E DANY

babaedany@gmail.com


A presto!