Buongiorno carissimi, oggi qui sul blog vi lascio con un post particolare: Nadia ha partecipato in mie veci alla proclamazione della sestina finalista del Premio Bancarella, tenutasi ieri 19 marzo 2019 al Circolo dei Lettori di Torino. Io, come potrete capire, sono stata impossibilitata a presenziare, avendo un bambino di soli otto giorni che ancora deve ingranare con gli orari e con il suo essere al mondo.
Il vincitore verrà proclamato domenica 21 luglio in occasione della tradizionale cerimonia di premiazione che si svolgerà a Pontremoli (MS), nella sempre suggestiva cornice di Piazza della Repubblica.
Mettetevi quindi comodi e scoprite insieme a noi la sestina finalista.
Buongiorno lettrici e lettori!
Oggi sono qui in edizione straordinaria sul blog di Daniela, per raccontarvi a modo mio la presentazione dei sei romanzi finalisti del Premio Bancarella, svoltasi ieri sera al Circolo dei Lettori di Torino.
Premetto subito che non sarà un resoconto professionale come quello che avrebbe fatto Daniela: non avevo mai partecipato a un’occasione del genere, tantomeno da “addetta ai lavori”, e in più sono piemontese, e la mia “paura di disturbare” è insita in me come la passione per i gianduiotti e i baci di dama. Per fortuna c’era Baba, che mi ha infuso coraggio e ha fatto sì che riuscissi ad andare a cercare gli autori per porre loro la mia domanda.
Ma cominciamo dall’inizio: i sei finalisti di quest’anno sono, in rigoroso ordine alfabetico:
Elisabetta Cametti,
Dove il destino non muore, Cairo
Alessia Gazzola,
Il ladro gentiluomo, Longanesi
Tony Laudadio,
Preludio a un bacio, NN Editore
Marino Magliani,
Prima che te lo dicano gli altri, Chiarelettere
Marco Scardigli,
Évelyne, Interlinea
Giampaolo Simi,
Come una famiglia, Sellerio
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Da sinistra: Marino Magliani, Gianpaolo Simi, Marco Scardigli, Bruno Gambarotta |
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Da sinistra: Elisabetta Cametti, Alessia Gazzola, Tany Laudadio |
I sei autori hanno raccontato i loro romanzi e risposto alle domande del moderatore, un sempre simpatico Bruno Gambarotta. Abbiamo così scoperto che anche gli scrittori hanno autori di riferimento ma che è importante trovare la propria voce: Alessia Gazzola ha raccontato che, quando ha cominciato a scrivere L’allieva, si ispirava a Sophie Kinsella e a Bridget Jones ma anche al giallo chiuso all’inglese, e che, oltre a mixare tutti questi elementi, ha trovato lavorando una cifra personale che è la soddisfazione più importante per un autore.
Elisabetta Cametti ha spiegato di essere molto curiosa verso tutte le forme d’arte, dalla letteratura al videogioco, e di apprezzare molto Il trono di spade, che considera un ciclo molto moderno nonostante si ambienti in un mondo fantasy lontano da noi.
Tony Laudadio, dopo aver scherzato sulle sue capacità artistiche (oltre che scrittore è attore di teatro e cinema, e autore di testi teatrali) ha svelato l’ambientazione del suo romanzo, la città di Caserta, e ha raccontato qualcosa sul suo protagonista, un senzatetto che ha definito “l’ultimo degli ultimi”.
Marino Magliani, che oltre a essere scrittore è apprezzato traduttore di autori sudamericani, ha descritto l’ambientazione della sua storia tra il ruvido e difficile entroterra ligure e l’Argentina, sulla quale pesa ancora come una cappa la pagina oscura dei desaparecidos.
Con Marco Scardigli abbiamo fatto un tuffo nel passato della provincia novarese: il suo infatti è un romanzo storico contraddistinto da un importante lavoro di ricerca. Scardigli ci ha fatto riflettere su come, nel periodo in cui si svolge il romanzo, il delitto di una giovane donna misteriosa occupasse un semplice trafiletto sul giornale, perché era quasi all’ordine del giorno. Insomma, forse non stiamo così male ai nostri giorni, aggiungo io!
A Giampaolo Simi Gambarotta ha chiesto se i suoi romanzi, con protagonista Dario Corbo, debbano essere letti necessariamente in ordine per venire apprezzati. L’autore ha risposto che non è necessario, e che anzi i libri che comporranno la serie di Dario Corbo costituiscono “un arcipelago di quattro romanzi”, ciascuno dei quali ha qualcosa da svelare al lettore.
Al termine della presentazione io e Baba siamo ancora riuscite a parlare con i singoli autori, che si sono dimostrati tutti davvero gentili e disponibili –e non lo dico per piaggeria, sapete che non ne sono capace.
La domanda che avevo scelto di proporre è questa:
Ha mai pensato che il suo romanzo potesse avere una trasposizione cinematografica, e, se sì, ha in mente un attore che sarebbe perfetto per il ruolo del protagonista?
Naturalmente Alessia Gazzola ha già avuto una serie dedicata all’Allieva, e così a lei ho chiesto se ne fosse felice e soddisfatta della scelta degli attori. Lei mi ha risposto che la serie è stata per lei una grande fortuna, e che anche se inevitabilmente si discosta in qualcosa dai romanzi, tutti gli attori sono perfetti per il ruolo. Non soltanto i protagonisti, ma ciascun comprimario.
Elisabetta Cametti ha risposto che ha pensato a una trasposizione, e che per lei la perfetta Katherine Sinclaire è Gwyneth Paltrow, perché è una donna di classe, determinata e ironica, sia che interpreti la compagna di Tony Stark, sia che reciti in Sliding doors.
Marco Scardigli non ha mai pensato che il suo romanzo potesse diventare un film perché si ambienta nella provincia di Novara, ma non aveva neanche pensato di ritrovarsi finalista al Premio Bancarella, quindi mai dire mai…
Tony Laudadio ha immaginato una trasposizione cinematografica molto più che una pièce teatrale, e crede che il protagonista ideale sarebbe egli stesso, anche se sarebbe pronto a considerare anche Russell Crowe, se fosse disponibile!
Marino Magliani ha risposto che ogni autore pensa al suo libro come una sceneggiatura, ma che nel suo caso non ha pensato a un attore particolare, anche perché il protagonista è prima bambino e poi adulto.
Infine Giampaolo Simi mi ha rivelato che per quanto riguarda i suoi romanzi c’è già il progetto per una serie tv; di conseguenza, scusandosi, mi ha detto che per scaramanzia non poteva rivelare il nome del probabile attore protagonista. Mi sembra giusto!
E dopo questa breve chiacchierata con gli autori li abbiamo lasciati liberi di rilassarsi al buffet e siamo tornate a casa… io sicuramente porterò con me il ricordo di questa serata così emozionante ancora per tanto tempo!
Non perdetevi nelle prossime settimane gli approfondimenti sui singoli libri e sugli autori della sestina!