Buongiorno lettori, eccoci di nuovo qui con i nostri cari e amati incipit. Oggi vi voglio regalare quello di un libro ricevuto questa settimana da Giunti editore e che non vedo l'ora di cominciare. Mettetevi comodi!!!
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REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
Titolo: La misura dell'uomo
Autore: Marco Malvaldi
Pre-ordine: 06 novembre 2018 - Giunti
Pag.: 300
Costo: 18.50 € cartaceo- 9.99 € ebook
Descrizione: Ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di Lorenzo il Magnifico. Le caravelle di Colombo hanno dischiuso gli orizzonti del Nuovo Mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E Milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di Ludovico il Moro. A chi si avventura nei cortili del Castello o lungo i Navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È Leonardo da Vinci: la sua fama già supera le Alpi giungendo fino alla Francia di re Carlo VIII, che ha inviato a Milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli Aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che Leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi - forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero - e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il Moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di Leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del Castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti... Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e Leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo Signore. A cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, Marco Malvaldi gioca con la lingua, la scienza, la storia, il crimine e gli ridà vita tra le pagine immaginando la sua multiforme intelligenza alle prese con le fragilità e la grandezza dei destini umani. Un romanzo ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è - oggi come allora - la misura di ognuno di noi.
L'autore: MARCO MALVALDI (Pisa, 1974), chimico, ha esordito nel 2007 per Sellerio
con La briscola in cinque, primo degli ormai sette volumi dedicati ai
“vecchietti del BarLume”, divenuti nel 2013 anche una serie televisiva.
Ha pubblicato inoltre i romanzi Odore di chiuso (Premio Castiglioncello e
Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), Milioni di milioni, Argento vivo,
Buchi nella sabbia, La battaglia navale, Negli occhi di chi guarda e i
saggi L’infinito tra parentesi. Storia sentimentale della scienza da
Omero a Borges, Capra e calcoli. L’ eterna lotta tra gli algoritmi e il
caos, Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà, L’
architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico e Per ridere
aggiungere acqua. Piccolo saggio sull’umorismo e il linguaggio.
.
L'uomo si fermò un attimo, prima di entrare.
Inutile guardarsi intorno per cercare di capire se qualcuno lo avesse seguito. L'entrata al castello sorgeva in una delle zone vecchie di Milano, lungo una strada umida e buia a cui si arrivava solo tramite altre strade umide e buie, e se anche qualcuno gli si fosse messo dietro lo avrebbe perso già da un bel pezzo, nonostante il vistoso panno rosa del suo vestito.
A dire il vero, capitava che temesse di perdersi anche lui. Già una volta era successo che non fosse in grado di orientarsi nel gomitolo dei vicoli intorno al castello. Un po' per colpa sua, certo, che non aveva mai avuto un gran senso dell'orientamento. Un po' per colpa di quella città, cresciuta così male, senza un progetto, senza una forma, senza una visione. Andava ripensata da capo a piedi, quella città. Organizzata in modo diverso, proprio. Radicalmente diverso. Dal basso all'alto, dall'acqua al cielo. Una città come il contrario di una casa, dove i poveri stavano in aria e i signori a terra, come nelle insule romane descritte nel libro di Vitruvio. Aveva avuto ragione Francesco di Giorgio a tradurlo dal latino, ne valeva davvero la pena. Grande acquisto, quel libro. Gli era costato una fortuna, ma gli aveva fatto venire in mente tante di quelle...
L'uomo vestito di rosa si riscosse, rendendosi conto di essersi perso - ma solo nei suoi stessi pensieri. Cosa che gli capitava spesso, e che era di gran lunga la frazione di tempo migliore della sua giornata. Ma adesso non era il momento di abbandonarsi a fantasticherie. Adesso c'era da fare.
Con calma, ma senza tranquillità, l'uomo bussò al portone. Quasi subito, un cigolio gli fece capire che stavano aprendo, e nel buio assoluto della strada la stanzuccia d'ingresso sembrò quasi luminosa.
Una sola parola.
- Entrate.
E l'uomo entrò, lasciandosi il buio alle spalle.
Autore: Marco Malvaldi
Pre-ordine: 06 novembre 2018 - Giunti
Pag.: 300
Costo: 18.50 € cartaceo- 9.99 € ebook
Descrizione: Ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di Lorenzo il Magnifico. Le caravelle di Colombo hanno dischiuso gli orizzonti del Nuovo Mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E Milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di Ludovico il Moro. A chi si avventura nei cortili del Castello o lungo i Navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È Leonardo da Vinci: la sua fama già supera le Alpi giungendo fino alla Francia di re Carlo VIII, che ha inviato a Milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli Aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che Leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi - forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero - e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il Moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di Leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del Castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti... Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e Leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo Signore. A cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, Marco Malvaldi gioca con la lingua, la scienza, la storia, il crimine e gli ridà vita tra le pagine immaginando la sua multiforme intelligenza alle prese con le fragilità e la grandezza dei destini umani. Un romanzo ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è - oggi come allora - la misura di ognuno di noi.
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INCIPIT
L'uomo si fermò un attimo, prima di entrare.
Inutile guardarsi intorno per cercare di capire se qualcuno lo avesse seguito. L'entrata al castello sorgeva in una delle zone vecchie di Milano, lungo una strada umida e buia a cui si arrivava solo tramite altre strade umide e buie, e se anche qualcuno gli si fosse messo dietro lo avrebbe perso già da un bel pezzo, nonostante il vistoso panno rosa del suo vestito.
A dire il vero, capitava che temesse di perdersi anche lui. Già una volta era successo che non fosse in grado di orientarsi nel gomitolo dei vicoli intorno al castello. Un po' per colpa sua, certo, che non aveva mai avuto un gran senso dell'orientamento. Un po' per colpa di quella città, cresciuta così male, senza un progetto, senza una forma, senza una visione. Andava ripensata da capo a piedi, quella città. Organizzata in modo diverso, proprio. Radicalmente diverso. Dal basso all'alto, dall'acqua al cielo. Una città come il contrario di una casa, dove i poveri stavano in aria e i signori a terra, come nelle insule romane descritte nel libro di Vitruvio. Aveva avuto ragione Francesco di Giorgio a tradurlo dal latino, ne valeva davvero la pena. Grande acquisto, quel libro. Gli era costato una fortuna, ma gli aveva fatto venire in mente tante di quelle...
L'uomo vestito di rosa si riscosse, rendendosi conto di essersi perso - ma solo nei suoi stessi pensieri. Cosa che gli capitava spesso, e che era di gran lunga la frazione di tempo migliore della sua giornata. Ma adesso non era il momento di abbandonarsi a fantasticherie. Adesso c'era da fare.
Con calma, ma senza tranquillità, l'uomo bussò al portone. Quasi subito, un cigolio gli fece capire che stavano aprendo, e nel buio assoluto della strada la stanzuccia d'ingresso sembrò quasi luminosa.
Una sola parola.
- Entrate.
E l'uomo entrò, lasciandosi il buio alle spalle.
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In realtà quello che vi ho trascritto è tutto il prologo ma ho creduto che fosse interessante per capire lo stile del romanzo.
Visto così mi ispira ancora di più e spero che la continuazione non mi deluda.
Voi cosa ne pensate? Amate l'autore? Vi ispira il romanzo? Ditemi la vostra!
Adoro Malvaldi e non vedo l'ora di leggerlo... magari lo alternerò a 'sti due soggettini di Tatiana e Alexander, appena mi rimetto in pari ahahahah!
RispondiEliminaahahahaahahahaha sti due soggettini è fantastico!!!
EliminaChe te lo dico a fa!
RispondiEliminaNe abbiamo ampiamente parlato!! Voglio leggerlooooo!!!
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