giovedì 12 settembre 2019

Recensione #320 - Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene

Buonasera carissimi, eccomi nuovamente in un orario poco consono per lasciarvi una recensione! Si tratta di uno dei libri (pochi purtroppo, ma buonissimi!) letti quest'estate: Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene edito da Rizzoli che ringrazio per la copia, pag. 240. 

Sinossi: Teresa è l'immagine della ventenne di successo: corpo perfetto, amiche giuste, sogni in grande. La vita, in realtà, non è stata così clemente con lei, e ciò che Teresa appare oggi è frutto di un duro lavoro su se stessa e di un passato da seppellire. Ai suoi occhi, quindi, la ragazza che la accoglie nel luogo dove nascono le lanterne più esclusive di Milano, indispensabili per la sua festa di compleanno, non può che suscitare orrore: Rachele è sciatta, è ferma agli anni Ottanta e vive defilata nella bottega del nonno Antonio. Quando però i genitori, contrari al suo desiderio di fuga oltreoceano, le tagliano i fondi, Teresa accetta il lavoro offertole proprio da Antonio. Rachele non l'avrebbe mai voluta al suo fianco ma, ora che il nonno è in ospedale, un paio di mani in più le sono utili per sanare i debiti del negozio. Tra le due c'è diffidenza, ma anche un'inaspettata complicità. Rachele intuisce che Teresa le sta nascondendo qualcosa, e la sprona a venire alla luce raccontandole la storia che si cela dietro il rituale delle lanterne. Dissipare il buio delle ombre, tuttavia, potrebbe non bastare: è necessario lasciarsi guidare dagli amici, quelli veri, se vogliamo ritrovare la strada di casa.





Non conoscevo questo libro, mi è stato proposto. Ho accettato subito di leggerlo perche la storia mi ha incuriosito da subito e perchè bene si addiceva alle necessità che avevo prima di partire per le vacanze: qualcosa che potesse coinvolgermi ma con leggerezza. Ho trovato tutto questo in questa lettura? Dovete andare avanti a leggere per scoprirlo.

"È il bello di tutte le storie, pensa, ognuno vi legge ciò che vuole o, se si è abbastanza fortunati, esattamente ciò di cui ha bisogno."
Teresa è la tipica ragazza sicura di sé, che frequenta le compagnie che contano e che sembra brillare di luce propria.
Rebecca invece non riesce ad inserirsi nel suo tempo, è ferma agli anni 80, non segue le serie TV e non è presente sui social. Il suo unico scopo è aiutare il nonno Antonio nel suo negozio dove, da anni, produce manualmente delle lanterne.
Non potrebbero essere più diverse ma, in fondo, non potrebbero essere più uguali! Hanno solo due modi diversi di affrontare la vita.
Da quando faccio la blogger ho avuto modo di assistere a diverse presentazioni letterarie, di incontrare diversi autori e di vivere un po' in prima persona questo magico mondo dei libri. Ogni autore o autrice ha le sue abitudini: c'è chi scrive in prima persona perchè crede di riuscire ad entrare maggiormente nella storia - e quindi di riuscire di rimando a farvi entrare maggiormente i lettori - e chi invece in terza persona perchè - dicono - riescono in quel modo a spiegare le cose raccontandole dal di fuori e avendo quindi maggiore libertà nella narrazione. Qual è il modo giusto? Ovviamente non lo sapremo mai perchè, come in tutte le cose, ognuno perorerà la causa del proprio metodo, quello che gli viene meglio. Ecco, Valentina Sagnibene con questo romanzo ci ha semplicemente mostrato che entrambi questi due modi di narrare possono funzionare, addirittura in uno stesso libro.
Già, perchè in questo suo secondo lavoro - non ho letto il primo ma di certo rimedierò - l'autrice ha creato un libro con all'interno tre storie. Quella di Teresa, raccontata da lei stessa in prima persona, quella di Rebecca, raccontata invece in terza persona, e quella di Antonio, o meglio delle sue lanterne, che ci viene narrata dall'uomo prima e dalla nipote poi, come se fosse una favola. Una grande dimostrazione di capacità narrativa che permette al lettore di immergersi immediatamente nel romanzo, non avendo mai difficoltà a capire a quale delle storie si riferisca il capitolo (che sono generalmente alternati) e dando una visione a 360 gradi dei protagonisti. Se dovessi definire questo libro lo definirei il libro dei contrasti: influncer contro antisociale, ricchezza contro povertà, la Milano della movida contro la Milano nascosta e segreta, Teresa e Rachele. Due ragazze che non si sopportano, che sono una l'opposto dell'altra, che frequentano mondi diversi, che hanno interessi diversi e che si troveranno, per necessità, a dover diventare una squadra e a cercare che quella squadra funzioni.
Tantissimi i temi che Valentina tocca e su cui fa riflettere il lettore: parla di legami familiari difficili, di segreti che non vogliono essere rivelati, di amicizia, di social, di amore, di difficoltà ad accettare se stessi, di bullismo, di occasioni mancate... insomma parla di vita, quella vera, quella dove c'è il bello ma spesso c'è più il brutto, quella dove spesso ci si trova a nascondere il proprio vero io pur di essere accettato dagli altri. Parla della superficialità con cui spesso si affrontano le persone e le situazioni.
E lo fa raccontando una storia apparentemenre semplice che però riesce a portare il lettore in un mondo che è molto simile a quello reale, in cui i protagonisti sono delineati alla perfezione e in cui una Milano superficiale e fashion si sovrappone ad una Milano segreta, quella dei quartieri meno noti e meno sotto i riflettori. Una storia in cui le lanterne colorate, con la loro luce che sembra quasi illuminare il cammino delle protagoniste, sono il filo conduttore. Lanterne nate grazie ad Antonio, ad un amore del passato, ad un ricordo di qualcosa che non c'è più ma che si vorrebbe ci fosse. Qualcosa che grazie a quelle lanterne mantiene una piccola fiebile luce nel ricordo dell'uomo e che grazie alla sua passione e ai racconti che ne fa a Rachele riesce a rimanere vivo, tanto da diventare fulcro anche per la vita della nipote.
Quante volte abbiamo giudicato qualcuno dalle apparenze? Quante volte ci siamo ritrovati a doverci ricredere a causa della nostra superficialità? Questo libro ci ricorderà quei momenti, ci farà storcere il naso perchè anche noi, nella vita, siamo state un po' Teresa, ma anche un po' Rachele. 
Un libro dallo stile fresco, pulito ma non banale. Un libro che scorre pagina dopo pagina in modo molto veloce e appassionante.
Un tema, quello delle lanterne, che ho trovato originale e anche azzeccato, capace di toccare le corde emotive del lettore attraverso la magia che quell'arte ci mostra con lo scorrere delle parole.
Insomma, un romanzo da cui non mi aspettavo nulla se non puro intrattenimento e che invece rimarrò nel mio cuore per moltissimo tempo. Proprio una bella scoperta che vi consiglio senza riserve!
 
VOTO:



6 commenti:

  1. Questo libro mi ha incuriosito per la copertina, che mi fa pensare a qualcosa di leggero, mi sa che vado a segnarlo

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    1. In realtà è un libro leggerò ma molto profondo! Un bel mix e una bella dose di entrambi che non fa mai male! Spero possa piacerti 😊😊😊

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  2. Mix, come dici tu, che non guasta.
    Segno. :)

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  3. Ci è piaciuto, non c'è dubbio! Hai spiegato benissimo la parte del punto di vista, non avresti potuto farlo meglio.

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