Buongiorno lettori, torna la rubrica dei viaggi. Questo mese vi portiamo in Sud America. Dopo Nadia che vi ha portato in Argentina - post cliccando qui -Viviana che vi ha portato nella Foresta Amazzonica Ecuatoriana - post qui - Marina in Bolivia - qui - e Baba nelle favelas brasiliane - qui - oggi tocca a me e vi porto a fare un viaggio un po' avventuroso, non adatto per chi è abituato ai resort a cinque stelle. Perché? Perché vi porto in mezzo agli insetti e la natura incontaminata - e a volte pericolosa - della Foresta Amazzonica brasiliana. Quindi preparate scarpe comode perché si parte.
Per questo viaggio ho preso spunto dal libro di James Rollins, Amazzonia.
Troverete nel post delle parti in corsivo rosso, che sono citazioni prese dal libro.
Prima di entrare nel vivo del viaggio concedetemi qualche parola per inquadrare la nostra meta.
La FORESTA AMAZZONICA ricopre la maggior parte del nord ovest del Brasile, è la più grande foresta pluviale del pianeta ed è famosa per la sua biodiversità.
PRIMA TAPPA: villaggio missionario
Un insieme eterogenero di capanne dai tetti di foglie di palma e di case di legno s'estendeva su un'area di terreno strappata alla giungla. [...] Alcune case erano su palafitte, com'era consuetudine per gli indios Apalai, mentre altre, costruite con fango e foglie di palma, erano le case tipiche delle tribù Waiwai e Tirios. Ma il numero maggiore degli abitanti della missione era costituito dagli Yanomamo, la cui presenza era indicata dalla loro casa comune circolare.
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Fonte: https://www.survival.it |
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Fonte: https://www.survival.it |
Gli Yanomami sono una delle più numerose tribù del Sud America a vivere in relativo isolamento.In Brasile, il territorio yanomami ha un’estensione pari al doppio della Svizzera (oltre 9,6 milioni di ettari).
Le comunità Yanomami vivono nello yano, una grande casa comune capace di ospitare fino a 400 persone.
Lo yano, detto anche sciabono, ha la forma di un grande anello. Al centro c’è un ampio spazio aperto destinato alle danze, alle cerimonie e ai giochi; la circonferenza, invece, è coperta, ed è lì che le famiglie si riuniscono, ciascuna attorno al suo focolare. Di notte le amache si dispongono attorno al fuoco per scaldare e delimitare lo spazio di ogni famiglia.
Gli Yanomami hanno un’immensa conoscenza delle piante e ne usano circa 500 tipi differenti per nutrirsi, curarsi, costruire le abitazioni e altri utensili. Provvedono al proprio sostentamento in parte con la caccia, la raccolta e la pesca, ma anche coltivando ortaggi e frutta in ampi orti ricavati nella foresta. Poiché il suolo amazzonico non è molto fertile, ogni due o tre anni gli Yanomami abbandonano il vecchio orto per aprirne uno nuovo.
Fonti:
https://www.survival.it/popoli/yanomami
https://it.wikipedia.org/
SECONDA TAPPA: in canoa sul Rio Negro
Il fiume li avrebbe portati a São Gabriel. Percorsero in silenzio i quindici chilometri del tragitto.[...]
Mentre proseguivano a navigazione, ammirò il fitto fogliame che incorniciava entrambe le rive. Tutt'intorno a lui la vita ronzavam cinguettava, strideva, fischiava e grugniva.
Sulle sponde, branchi di scimmie urlatrici dal pelo rosso lanciavano in coro le loro grida e saltavano irnientemente dalla cima di un albero all'altro. Lungo le rive, dove i fondali erano poco profondi, tarabusi dalle piume bianche e dai lunghi becchi arancione erano intenti a dare la caccia ai pesci, mentre i musi coperti di scaglie dei caimani marcavano le zone in cui i coccodrilli dell'Amazzonia avevano fatto la tana.
Lì la giungla, infinita, impenetrabile, piena di mistero, dominava in tutte le sue forme. Era una delle ultime zone del pianeta che ancora doveva essere veramente esplorata: c'erano luoghi in cui l'uomo non aveva mai messo piede.
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Fonte: https://www.getyourguide.it/ |
Il Rio negro è un fiume dell'America Meridionale di ca. 2000 km, principale affluente del Rio delle Amazzoni. Entrato interritorio brasiliano, il Rio Negro scorre prevalentemente verso ESE, allargando progressivamente il suo letto fino a un massimo di 30 km, e confluisce da sinistra nel Rio delle Amazzoni presso Manaus. I suoi principali affluenti sono il Rio Branco da sinistra e il Rio Uaupés da destra. È navigabile negli ultimi 800 km.
Girovagando online ho trovato delle "crociere" sul Rio Negro che possono fare al caso nostro, quindi non mi invento nulla e vi consiglio di dare un'occhiata qui.
Fonti:
https://www.sapere.it
https://www.getyourguide.it/
TERZA TAPPA: São Gabriel da Cachoeira
Esausto, zuppo di sudore, procedette barcollando lungo il ripido sentiero che scendeva dalla sommità del monte della Sacra Via. Di fronte a lui, un varco nel fogliame gli offrì la vista di São Gabriel. La cittadina era adagiata in un'ansa del Rio Negro, un affluente settentrionale del grande Rio delle Amazzoni.[...] L'intera São Gabriel da Cachoeira era di fronte a Manny: un conglomerato di baracche e funzionali strutture di cemento armato ammassate lungo il corso del Rio Negro.
Il paesaggio era costellato di hotel e di altre nuove costruzioni, erette nel corso degli ultimi cinque anni per ospitare il crescente numero di turisti in visita alla regione. In lontananza, si trovava la pista dell'aeroporto: il nero dell'asfalto era come una cicatrice nel verde della giungla. Era chiaro che nemmeno nelle remote regioni selvagge il progresso poteva essere fermato.
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Fonte: https://www.ecured.cu/ |
São Gabriel da Cachoeira (San Gabriele della Cascata) è un comune situato sulla sponda settentrionale del fiume Rio Negro, nella regione di Cabeça do Cachorro , stato dell'Amazzonia , Brasile. È il terzo comune più grande del Brasile per area territoriale e il secondo più grande dell'Amazzonia.
La maggior parte degli abitanti di São Gabriel da Cachoeira sono indigeni.
Fonti:
https://en.wikipedia.org/
QUARTA TAPPA: Manaus
[...] prima che potessi rendermene conto, stavo atterrando a Manaus
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Città storica |
Manaus è una città brasiliana, capitale dello Stato di Amazonas e principale centro urbano, finanziario e industriale della Regione Nord del Brasile. È la città più popolosa di Amazonas e di tutta l'Amazzonia con oltre 2,1 milioni di abitanti.
Faremo un tour della città storica, visiteremo il Teatro dell'Opera, e non ci faremo mancare una visita al Mercato del pesce dove la materia prima non viene solo esposta sui banchi ma anche lavorata. Il pesce dell'Amazzonia cibandosi di frutti, erba e bacche ha un sapore delicato ed aromatico.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/
Per questo mese è tutto, spero di avervi interessato un pochino con un viaggio che non è proprio sulle normali rotte turistiche. Vi saluto lasciandovi gli appuntamenti di agosto, in cui si volerà in Africa!
Calendario Agosto:
5 agosto Nadia sul blog Desperate Bookswife
15 agosto Viviana sul blog Cara carissima me
12 agosto Marina sul blog Un libro per amico
19 agosto Baba su Desperate Bookswife
26 agosto Io sul blog Un libro per amico
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