lunedì 2 agosto 2021

Recensione #402 - Cercasi amore vista lago di Virginia Bramati

Buongiorno lettori, come va? Ultima settimana cittadina per me, poi accenderemo il motore del camper e ce ne andremo nella nostra amata Sardegna. Voi cosa farete? Partirete? Starete a casa? Lavorerete? Prima di fuggire però vorrei cercare di organizzare il blog in modo da non lasciarlo sguarnito di recensioni. Ho letto diversi libri e devo solo programmare le recensioni quindi dovrei farcela!

Ma torniamo al post di oggi. Sono qui per lasciarvi la recensione del libro Cercasi amore vista lago di Virginia Bramati, edito da Giunti, pag. 231.


Trama:
 Bianca Maffei: 33 anni, una laurea in architettura e... una passione per i cantieri. Nonostante lavori da qualche anno in uno studio importante, Bianca non perde tempo in riunione con i capi ma adora mettersi scarponcini e caschetto e andare dove le gru lavorano e i carpentieri danno forma allo spazio. Bianca riesce a sentire la forma che la casa prenderà, a vederla quando ancora è fatta di pochi segni tracciati sul terreno, e questo la rende felice. Fino a che, con la crisi, non capita anche a lei di essere vittima di una "riorganizzazione"... Il solo lavoro che riesce a trovare è in un'agenzia immobiliare fuori città, nel paesino brianzolo di Verate. Lascia così il centro di Milano per mettersi alle dipendenze del geometra Volpe, pittoresco individuo dalle scarpe squadrate e dall'etica discutibile. Eppure, appena arrivata a Verate Bianca trova per sé un meraviglioso abbaino con vista fiume, proprio sopra la mitica Osteria Moretti dove le oche bianche chiacchierano con gli avventori e basta ascoltare attentamente per sapere tutto quello che accade in paese. Sarà proprio lì, all'ombra della plumbago in fiore, che Bianca scoprirà i piani di un immobiliarista senza scrupoli. Sarà proprio da lì che partirà, armata solo del suo "fiuto" segreto, per una nuova avventura che la condurrà fino alla casa più meravigliosa che potesse immaginare...

Per anni Baba Desperate Bookswife mi ha incitato a leggere questa autrice, una delle sue preferite. Per anni ho creduto che i suoi libri fossero troppo rosa per me (forse per i troppi cuori in copertina dei primi volumi mi hanno depistato), fatto sta che per anni mi sono privata di leggere questi libri che, invece, sono totalmente nelle mie corde.
Non sto andando in ordine - e questo è molto strano per me! - ma forse proprio per questo mi sto godendo dei particolari in più perché scopro la nascita di situazioni che in altri libri avevo già incontrato e mi vengono svelati dettagli dei personaggi che forse non avrei apprezzato allo stesso modo.


"Non l'avrei mai detta un'approfittatrice. Le persone non si conoscono mai a fondo. O forse cambiano adattandosi alle circostanze. O almeno qualcuno lo fa."

Questo è il penultimo libro che Virginia ha scritto, dedicato alle ragazze di Verate. L'ultimo uscito, Quello che ancora non sai di me, - recensione qui - ci è stato "regalato" alla fine di un duro lockdown e la sua ambientazione lacustre a Sirmione ha permesso a noi lettori di viaggiare, almeno con la fantasia. Questo di cui mi accingo a parlare ha ancora qualcosa a che fare con il lago - e il titolo ne è la prova tangibile - quindi per chi legge in base alle stagioni, in questo libro troverà quello che fa per lui.
In Cercasi amore vista lago troviamo come protagonista Bianca, architetto, che a causa di una riorganizzazione interna dello studio in cui lavora viene fatta fuori a causa di chi ha saputo giocarsi meglio - o in modo più subdolo - le sue carte.
Bianca un po' mi assomiglia: da sempre, sin da quando era bambina, sapeva che sarebbe diventata un architetto. Il suo lavoro è tutto per lei, lo ama in modo viscerale, e ancora di più ama il cantiere, ama sporcarsi le mani, nonostante ancora oggi il cantiere sia considerato un posto da uomini e nonostante per farsi rispettare lei debba fare il doppio della fatica.
Quando viene licenziata tutto il suo mondo crolla... un unico pensiero la attanaglia: cosa ne sarà di lei? Davvero si ritroverà a vendere tubi nell'azienda idraulica di suo padre?
Tutto sembra già scritto quando un'occasione si affaccia all'orizzonte: un lavoro in un'agenzia immobiliare di Verate.
Certo, non è come fare l'architetto, non ci saranno cantieri ad attenderla ma vendere case è comunque qualcosa che c'entra con il suo lavoro. Anche solo per non darla vinta al padre, che da sempre spera che una delle sue figlie prenda in mano le redini dell'azienda di famiglia, accetta il nuovo lavoro che la porterà anche a trasferirsi da Milano a Verate.
Torniamo quindi in Brianza, circondati dal calore dell'osteria Moretti e ci immergiamo da subito nell'atmosfera che solo Verate sa dare.
Come sempre Virginia riesce a a trasmettere benissimo le emozioni che i personaggi dei suoi libri vivono, facendole vivere anche ai lettori. La sua penna, sa essere al tempo stesso divertente, emozionante, affilata, profonda. Le sue storie sono sempre arricchite da temi importanti - in questo caso si parla di tradimenti in amicizia, di malattia, di perdite, di mancanza - ma senza mai diventare esageratamente strappalacrime anzi, alternando certi temi con situazioni più leggere e divertenti che portano ad una lettura scorrevole e coinvolgente. Anche se devo confessarvelo... qualche lacrima l'ho versata.
In questo caso sicuramente il tema centrale mi tocca da vicino, io sono un architetto e dopo il secondo figlio mi sono trovata a casa, dopo decenni di lavoro, senza neanche un grazie e anche senza certezze. Mio marito, geometra, qualche anno fa è stato lasciato a casa dallo studio in cui lavorava proprio per la mancanza di lavoro e da allora fa proprio l'agente immobiliare... Insomma, Virginia ha raccontato un po' la storia della nostra vita, una vita piena di incertezze, di cambiamenti repentini, di momenti di difficoltà importanti, rendendo benissimo le sensazioni che in quei momenti si provano.
Un elemento geniale di questo libro sono i mini annunci immobiliari all'inizio di ogni capitolo, che oltre a creare il clima perfetto per l'argomento trattato, anticipano anche la location in cui si svolgerà il capitolo. Lo stesso vale anche per il titolo del libro, assolutamente perfetto e centrato per il tema.
Una cosa che mi ha molto emozionato durante la lettura è come l'autrice abbia centrato in pieno lo stato d'animo in cui un architetto si trova quando trova la casa giusta o la soluzione giusta per la persona giusta. Vedere un cliente con gli occhi che brillano perché gli hai regalato la casa che voleva - e che magari non si immaginava che potesse diventarlo - non ha prezzo, e questo libro riesce a spiegare perfettamente quelle sensazioni e quel senso di appagamento. Quindi faccio i complimenti a Virginia e a chi quelle sensazioni gliele ha spiegate.
I personaggi sono tanti, molto conosciuti nei libri precedenti, altri nuovi. Le storie di ognuno di loro si intrecciano creando comunque un legame indissolubile con i libri precedenti ma l'inserimento di personaggi nuovi rende anche le storie sempre nuove e interessanti.
Insomma, in queste pagine troverete il giusto connubio tra una trama convincente e dei personaggi ammalianti! Per gli amanti del romanticismo non manca anche una storia d'amore, il cui svolgimento fa però da contorno a tutto il resto, non diventando l'unico argomento trattato nel romanzo.
Una lettura assolutamente consigliata per chi ama le storie che sanno trattare argomenti importanti seppur nella leggerezza di un libro romantico.
 



VOTO:






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