lunedì 31 gennaio 2022

Recensioni #427 - La ragazza della luna di Lucinda Riley

Buongiorno carissimi, eccomi con una nuova recensione, quella de La ragazza della luna di Lucinda Riley edito da Giunti, pag. 720. 


Trama: Sono trascorsi ormai sei mesi dalla morte di Pa' Salt, e Tiggy, la quinta delle sorelle D'Aplièse, accetta un lavoro nella riserva naturale di Kinnaird. In questo luogo selvaggio e completamente isolato nelle Highlands scozzesi, si dovrà occupare di una razza felina a rischio di estinzione per conto di Charlie, l'affascinante proprietario della tenuta. Qui Tiggy incontra Cal, il guardacaccia e coinquilino, che presto diventerà un caro amico; Zara, la figlia adolescente e un po' ribelle di Charlie e Zed Eszu, corteggiatore insistente nonché ex fidanzato di una delle sorelle. Ma soprattutto incontra Chilly, un vecchio gitano che sembra conoscere molti dettagli del suo passato e di quello di sua nonna: la famosa ballerina di flamenco Lucía Amaya Albaycín. Davvero una strana coincidenza, ma Tiggy ha sempre avuto un intuito particolare, una connessione profonda con la natura. Questo incontro non è casuale, è parte del suo destino e, quando sarà pronta, non dovrà fare altro che seguire le indicazioni di Pa' Salt e bussare a una porticina azzurra nel Cortijo del Aire, a Granada. Dai paesaggi incontaminati della Scozia allo splendore assolato della Spagna, "La ragazza della luna" è il quinto episodio della saga delle Sette Sorelle.


Finalmente al quinto libro posso dire che questa volta Lucinda Riley mi ha convinto, come forse non mi aveva convinto fino a qui in nessuno dei libri precedenti.
Ma andiamo con ordine...


"Inutile rimpiangere ciò che è stato, devi soltanto accogliere ciò che verrà." 

Siamo arrivati con non poca fatica alla storia della quinta sorella: Tiggy.
Fino ad oggi non l'avevamo conosciuta più di tanto, non essendo emersa in modo particolare nei libri precedenti quindi non sapevo bene cosa aspettarmi.
Come sempre la storia si dipana attraverso salti temporali importanti: il 2008, il presente, che racconta la storia di Tiggy successivamente alla morte di Pa' Salt, e il periodo che va dal 1912 al 1944 che ci racconterà la storia delle origini di Tiggy, ci porterà per mano in una realtà affascinante e coinvolgente.
Ad ognuno dei due periodi temporali corrisponde, come sempre, una narrazione diversa: in prima persona quella del presente e on terza persona quella del passato.
Elementi che per chi legge la Riley sono un po' il marchio di riconoscimento dell'autrice.
Quello che mi ha convinto più delle altre volte questa volta è che non ho trovato una differenza di interesse tra una storia e l'altra. Nei libri precedenti ho sempre trovato una delle due storie predominante, più interessante, più articolata. In questo caso invece ho trovato entrambi le storie convincenti, ogni volta che l'autrice cambiava e ci portava all'altra periodo mi dispiaceva ma allo stesso tempo ero felice di potermi immergere nuovamente nell'altra storia.
Forse mi è piaciuta meno Tiggy come protagonista ma mi sono piaciute di più le trame che gli sono state cucite addosso.
Anche l'ambientazione credo sia una delle più affascinanti: la nevosa Scozia da una parte e l'afosa Spagna dall'altra che si sono intrecciate ripetutamente nel presente grazie ai viaggi di Tiggy.
Quello per cui ho gioito cominciando questo libro e che per la prima volta, al quinto libro, l'autrice ci ha risparmiato la tiritera con cui ci ripeteva la stessa storia (la morte di Pa'Salt) vista dagli occhi della protagonista; a parte la prima volta, l'ho trovata una ripetizione inutile che mi disturbava decisamente e che mi ha fatto piacere non trovare qui.
Oltre a Tiggy, protagonista assoluta, conosceremo nuovi personaggi e ne ritroveremo di vecchi, uno in particolare che sembra avere un ruolo più importante di quello che sembrava fino a questo momento quindi la mia curiosità è decisamente cresciuta verso i prossimi romanzi.
Quello che della Riley mi fa sempre un po' arrabbiare è che leggendo i romanzi adesso che sono stati tutti pubblicati, in modo abbastanza ravvicinato tra loro, ricordo abbastanza bene i particolari e ci sono sempre delle cose che non mi tornano. In ogni libro spesso la sorella protagonista interagisce con le storie delle sorelle precedenti ma io trovo sempre dei dettagli che sembrano inverosimili nei tempi e nei modi e questo mi disturba. È come se l'autrice non avesse avuto in mente nei libri precedenti la trama completa dei sette libri, e ogni volta aggiungesse qualcosa che però sembra un po' cozzare con quello successo in precedenza. E per una lettrice cerebrale come me questi dettagli contano, e anche tanto.
Probabilmente senza questo particolare avrei anche potuto dargli un voto maggiore, ma tant'è...
Mantenendo lo schema utilizzato fino adesso ci viene regalato un ultimo capitolo del romanzo dedicato alla prossima sorella, Elettra che troveremo ne La ragazza del sole che ho intenzione di leggere a brevissimo. Dalle poche pagine lette qui, Elettra non mi sta particolarmente simpatica ma vedremo, non mi precludo di cambiare idea quindi chissà...
Libro finalmente promosso con più della sufficienza e vedremo come andrà nei prossimi.
E voi, amate Lucinda Riley? Preferite, come me, la Riley autoconclusiva o siete totalmente innamorati della serie protagonista di questo post? E in questo ultimo caso, qual è il vostro preferito?

 


VOTO:




2 commenti:

  1. Ciao! Amo lucinda e questa saga mi sta piacendo molto! Sono arrivata a La ragazza del sole, per cui il prossimo appuntamento è con La sorella perduta. Non vedo l'ora di dipanare il mistero sulla settima sorella!

    Angela

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    1. Io ho appena cominciato La ragazza del sole, spero mi convincerà come questo

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