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venerdì 23 aprile 2021

Letture con Marina #130 - La stanza dei Kimono di Yuka Murayama

Buongiorno lettori, è di nuovo venerdì e torna Marina con la sua recensione.


L’immagine in copertina, l’erotismo promesso, il titolo scelto per la versione in lingua italiana, perché chissà che significa quel “ hanayoi” in giapponese… L’autrice giapponese, il Giappone. Possono mai essere un motivo valido per lasciarsi sedurre dall’idea di un romanzo?


Ti
tolo: La stanza del Kimono
Autore: Yuka Murayama
Casa editrice: Piemme, 2016
Pagine: 237
Traduzione: Laura Testaverde

Trama: Da tre generazioni, a Tokyo, la famiglia della giovane Asako gestisce un raffinato negozio di kimono. Quella del kimono è un'arte: ogni colore, ogni materiale, modello o fantasia ha un suo significato, che solo pochi sono in grado di decifrare. E quando Asako riceve in dono da sua nonna la splendida collezione privata della famiglia una collezione di kimono antichi, preziosissimi, in cui ogni pezzo è unico e ha la sua storia capisce che è il momento anche per lei di entrare in questo mondo, lasciando il suo lavoro di organizzatrice di matrimoni e cominciando una nuova vita. D'altra parte, suo marito Seiji sembra essersi allontanato da lei, preda dell'infelicità e in cerca di qualcosa che forse Asako non riesce più a dargli. È tramite il negozio di kimono che Asako incontra Masataka, un affascinante sconosciuto di Kyoto che ha dei kimono speciali da proporle in vendita. Tra lui e Asako scoppierà una passione violenta, carica di erotismo e di desiderio, che costringerà Asako a chiedersi che cos'è che vuole davvero dalla propria vita e le farà finalmente capire che cos'è il piacere, quello vero.
 
RECENSIONE:   

Kimono, geishe (chissà perché, come sento kimono, automaticamente associo anche quest’altra parola), Giappone, autrice giapponese molto apprezzata: questa volta non già un mio filo logico delle letture, ma la pura curiosità mi ha portato a leggere questo romanzo, il primo tradotto in Italia di questa autrice nipponica.

Due coppie, quattro persone: sono loro che incrociando casualmente i loro destini danno vita a questo romanzo. Tutto il resto è un corollario. Persone, città, attività… un magnifico corollario, con dei ma e dei però.

Ma andiamo con ordine. Schematicamente, dodici capitoli, ciascuno con un suo proprio titolo che dà il senso degli accadimenti. E ciascuno dei capitoli è dedicato ad uno dei quattro protagonisti, diciamo alternativamente prima le mogli Asako e Chisa, poi i mariti Seiji e Masataka, ciascuno con un background più o meno lieve, più o meno traumatico, più o meno protetto.

Nelle descrizioni di alcune parti della città di Tokyo dove vivono i coniugi Asako e Seiji, e di pochissime della città di Kyoto dove vivono i coniugi Chisa e Masataka, c’è tutta la magia, la dolcezza e la serenità tipiche della scrittura giapponese. Finanche l’iniziale racconto dell’infanzia di Chisa, dove lei stessa rivive l’esperienza traumatica delle molestie sessuali ad opera dello zio, risulta poetica e di un certo incanto erotico, pur se il lettore si rende perfettamente conto che quanto è accaduto è malato e sbagliato. Ciò nonostante, spiace dirlo per l’argomento che tratta, è forse la parte più “riuscitamente” erotica del romanzo.

Due donne a confronto, molto diverse tra loro, che si contrappongono ai due uomini, altrettanto diversi. E non è necessario leggere a lungo per capire che per uno strano gioco del destino, se le due coppie potessero scambiarsi i partners, sarebbero probabilmente molto più felici. C’è una coppia sana, costituita dalla donna Asako e dall’uomo Masataka, e una coppia malata nell’anima costituita da Chisa e Seiji. E attenzione, non intendo malata perché ha pulsioni particolari, semplicemente non a proprio agio perché non ancora venuta a patti con ciò che il suo essere anela. E forse con ciò che la società, probabilmente anche in Giappone, impone come norma.

Interessante scoprire che in Giappone, prendo esempio dalla coppia Chisa-Masataka, se una famiglia con un’attività commerciale importante ha solo una erede, può adottare ad esempio il marito della figlia, facendogli prendere il nome (inteso come cognome) della moglie, in modo da portare avanti il nome dell’attività e della famiglia.

L’incontro casuale tra Asako e Masataka avviene perché lui, essendo ora dirigente della ditta di pompe funebri della famiglia della moglie, viene in contatto con i familiari dei defunti che vogliono “liberarsi” dei vestiti dei loro cari e qualche volta tra gli abiti ci sono anche i kimono, magari antichi, passati di figlia in figlia. Anche se prima ancora di questa situazione, in realtà i kimono che Masataka si ritrova a vendere sono quelli della zia di sua moglie Chisa.

Appassionanti le descrizioni dei kimono e degli accessori ad essi connessi, che come per la cerimonia del tè, hanno un rituale nell’essere indossati, con rigide regole a seconda della stagione e dell’occasione in cui li si indossa. Così come qualche santuario visitato o un mercato dei fiori. Avvincenti anche le parti del romanzo che raccontano la storia di Masataka, in relazione all’impresa di pompe funebri, di tutto l’indotto e delle manovre delle diverse ditte per accaparrarsi i funerali, con “tramacci” con gli operatori sanitari all’interno degli ospedali, fino a circuire gli stessi, chi con regalie, chi con relazioni extra-coniugali, se mi intendete.

Ho trovato invece fiacca la storia tra Chisa e Seiji, dove francamente una relazione su basi diverse avrebbe forse dato un respiro diverso alla vicenda in sé stessa ed in relazione al resto dell’impianto costruito dalla scrittrice, forse non più reale ma sicuramente più coinvolgente. Anche la storia dell’altra coppia adulterina non mi ha convinta pienamente, ma in questo caso forse perché la protagonista Asako m’è parsa una bambolina cresciuta all’ombra della famiglia e senza una vita sua propria, indipendente, pur se in precedenza ha lavorato per un’altra ditta, dove ha conosciuto il marito. Anche il nuovo negozio cha apre, grazie al lascito da parte del nonno di kimono preziosi ed antichi, avviene sempre con l’aiuto della nonna (che per lei è più un’amica che una parente di un’altra generazione) e dei genitori. Ancora, la sua vita scandita a ritmo della passeggiata mattutina con il cane di razza shiba, Chachamaru, il rientro in tempo per preparare la colazione al marito e scambiare due chiacchiere prima di recarsi al lavoro, nonostante sia palesemente ricalcato sulla vera realtà quotidiana, dopo un po’ annoia ed infastidisce.

A mio avviso il colpo da maestro l’autrice lo fa con il gran finale, riuscendo ad avere il coraggio di non terminare in modo melenso, cosa che avrebbe rovinato completamente il romanzo, ma con una conclusione sicuramente nelle aspettative del lettore, eppure forse proprio per questo molto apprezzabile, per l’impatto che riesce a dare anche a posteriori a tutta la narrazione. Forse una chiusa un po’ troppo criptica e tagliata con l’accetta, ma sicuramente molto d’effetto. “Le gocce che scorrevano sul vetro una dopo l’altra le apparivano come cicatrici profonde e sottili”. E forse la vita è proprio così, soprattutto se non hai avuto il coraggio di afferrare al momento giusto ciò che inaspettatamente ti è stato offerto su di un piatto d’argento. D’altronde il cuore deve sempre fare i conti con l’anima e soprattutto con la testa. Perché afferrare la felicità, una volta che ce l’hai a portata di mano, predilige i cuor di leone e i duri. E non tutti ci siamo portati.

A presto




 

martedì 28 maggio 2019

Recensione #301 - Mariti, raccolta di racconti edita da Piemme

Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di un libro speciale, che ho anche avuto l'onore di presentare al Festival Letterario Libri al Leu che, da due anni a questa parte, organizzo insieme a Baba del blog Desperate Bookswife quindi non mi dilungo e vi lascio al mio pensiero su Mariti raccolta di 26 racconti scritti da altrettante autrici edito da Piemme, pag. 290.

Sinossi: Coniugi, compagni di vita, grandi amori: "Mariti", la nuova raccolta delle autrici di "Cuori di pietra" e "Il bicchiere mezzo pieno" propone tante storie e tante scritture diverse per raccontare, in un caleidoscopio di personaggi e avventure, tutte le sfaccettature del rapporto a due. Un network di donne che si impegna a favore di altre donne, perché le parole diventino azioni e, in questo caso, buone azioni. Parlare di un argomento caro e noto a tutte, i mariti, per divertire, commuovere, far riflettere chi legge e per portare ancora qualche aiuto alle donne che, con o senza marito, ancora devono lottare per veder realizzato anche il desiderio più scontato. Dalla fuga romanzesca di Agatha Christie a una moglie seriale che viene ripetutamente abbandonata, dalla visione matrimoniale di Cleopatra alla passione di Frida Kahlo, dalla donna che visse due matrimoni opposti con il desiderio di fuggire da entrambi alla possibilità di trovare la felicità dove non ci saremmo mai aspettati, ventisei nuove storie ironiche, drammatiche, reali o di finzione per raccontare amore e disamore. Le Autrici: Paola Barbato, Alice Basso, Danila Bonito, Daniela Brancati, Annarita Briganti, Luisa Ciuni, Maria Corbi, Donatella Diamanti, Tiziana Ferrario, Barbara Garlaschelli, Laura Laurenzi, Dacia Maraini, Patrizia Sardo Marras, Elena Mora, Valeria Palumbo, Maria Rita Parsi, Bianca Pitzorno, Anna Premoli, Rosellina Salemi, Nicoletta Sipos, Simona Sparaco, Neliana Tersigni, Rosa Teruzzi, Annamaria Testa, Silvia Vaccarezza, Nicoletta Vallorani. Con la prefazione di Sveva Casati Modignani. Un libro di donne per le donne: i diritti d'autore di questa antologia sono interamente devoluti al nuovo centro di formazione aperto a Varanasi (India) dalla non profit indiana Samparc e dalla fondazione italiana Belladona. Il centro offre alle bambine l'istruzione necessaria per conquistare un'autonomia ed evitare così la piaga dei matrimoni precoci che espongono piccole di 10-12 anni a violenza domestica e abusi sessuali. In particolare, l'acquisto di questo volume contribuisce a creare un primo laboratorio di informatica.
Dopo Cuori di pietra e Il bicchiere mezzo pieno, Mariti è il terzo libro scritto da donne per le donne. Un progetto editoriale in cui tutti i proventi saranno devoluti in beneficienza per la costruzione di un centro di formazione a Varanasi (India) che possa offrire alle bambine l'istruzione necessaria per conquisare l'autonomia ed evitare la piaga dei matrimoni precoci che espongono piccole di 10-12 anni a violenza domestica e abusi sessuali.

mercoledì 13 settembre 2017

Recensione #207 - Still Alice di Lisa Genova

Buongiorno carissimi. Come state? Io arranco...
Sono ritornata dalle ferie particolarmente svogliata e "imbruttita" non solo nei riguardi del blog e della lettura - ahimè è tre giorni che non apro un libro - ma anche del lavoro e della situazione in generale. Settembre è sempre un periodo in cui si fa un po' il punto della situazione ed il mio punto della situazione in generale non è che mi piaccia molto, ma passerà. Scusatemi solo se magari sparisco per giorni.
Oggi sono qui per lasciarvi la recensione di uno dei libri che ho letto al mare e che attendeva ormai da troppo tempo sulle mensole del soggiorno. Si tratta di Steel Alice, di Lisa Genova, edito da Piemme, 304 pagine.

Sinossi: C’è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant’anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero.
Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola – una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato – e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce.
Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi – per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo.

Quarantanove anni ed una diagnosi che condanna: morbo di Alzheimer in forma precoce. 
È questo che Alice si ritrova, da un giorno all'altro, a dover combattere; non un tumore contro cui cercade di sfoderare tutta la sua forza e contro cui provare a lottare ma un morbo per cui non esiste assolutamente una cura e che, in pochissimo tempo, la porterà ad essere una persona incapace di curare se stessa, di riconoscere i propri cari e di vivere secondo la sua età.
Alice è una ricercatrice e professoressa universitaria ad Harvard; studia il cervello umano da sempre e crede di conoscerne tutte le più profonde sfaccettature ma dovrà fare i conti con qualcosa contro cui il suo cervello non può far altro che arrendersi.
Alice è una donna impegnata, realizzata nel lavoro e nella famiglia e crede di avere tutta una vita davanti quando improvvisamente inizia a "perdere" le parole, anche le più semplici; inizia a non ricordare una scaletta di lavoro su cui ha lavorato per ore fino a pochi minuti prima; inizia a ritrovarsi per strada, lungo il tragitto che per anni percorre correndo, senza sapere assolutamente dove si trovi.
Quando pensiamo all'Alzheimer siamo tutti tendenzialmente portati ad immaginare persone anziane che, a causa anche dell'età, si perdono in un mondo tutto loro, ricordando aneddoti di decenni prima ma non riuscendo a riconoscere i propri figli. Questo libro ci fa aprire gli occhi su una condizione precoce che può invece presentarsi a persone molto più giovani cui quindi è riservata una lunga vita di abbandono e disagio.
Alice si ritrova a dover passare dalle lezioni universitarie e dalle conferenze in giro per il mondo, all'abbandono del suo lavoro con la consapevolezza che la sua malattia non ha cure ma solo possibili e sperimentali terapie di rallentamento.
Assistiamo impotenti alla sua profonda consapevolezza di non voler diventare un peso per gli altri, alla sua paura di aver passato i suoi geni malati a qualcuno dei suoi tre figli, alla sua impotenza di fronte ad un corpo che spesso sembra non appartenerle più.
L'autrice è brava a mostrare al lettore l'evoluzione della malattia attraverso l'ansia dei vuoti di memoria che accompagnano la donna, attraverso la necessità di doversi appuntare anche il più piccolo impegno sperando poi che l'appunto sia abbastanza chiaro da farle venire in mente quale fosse l'azione cui quell'impegno è collegato.
Da subito l'attenzione cade sulla gestione della malattia da parte della famiglia. Il marito di Alice sembra quasi non voler accettare la situazione, nonostante anche lui sia uno studioso e sappia che non esiste cura per quello che ha deciso di piombare sulle loro vite; sei tre figli forse la meno attaccata alla madre riesce almeno a cercare di non colpevolizzarla mentre gli altri la trattano spesso come se lei non si impegnasse abbastranza per ricordare le cose.
Di certo non è facile gestire una situazione simile e l'autrice è bravissima a darne un quadro preciso e relista, portando il lettore a riflettere.
Quello che un po' mi è mancato è il coinvolgimento emotivo. Il libro mi ha toccato, sì, ma mi aspettavo di essere devastata dalle emozioni, cosa che purtroppo non è avvenuta. Sicuramente ho percepito la disperazione di Alice in parecchi momenti ma ho sempre assistito alla cosa come uno spettatore e quella disperazione non è mai diventata la mia, come invece spesso mi accade quando leggo libri di questo tipo.
Nonostante questo però l'ho trovata una bella lettura, che consiglio e che mi ha fatto riflettere moltissmo su una situazione cui non avevo mai pensato più di tanto.

VOTO: 

martedì 1 agosto 2017

Shopping Letterario #44

Buongiorno lettori! Eccomi di nuovo qui con una puntata dedicata allo shopping sfrenato in libreria che, come ogni anno, precede le tanto agognate vacanze estive. Domenica ero al centro commerciale per un po' di spesa e mi sono ricordata di avere ancora un buono Vodafone di 10 euro utilizzabile da Mondadori entro il 31 luglio. Non potevo farlo scadere e non approfittarne quindi, con mio figlio, mi sono fiondata in libreria. Ecco i nostri acquisti!

  • Chi manda le onde di Fabio Genovesi edito da Mondadori,391  pagine, € 14.50. Voglio leggere questo autore da sempre e visto che a settembre uscirà il suo nuovo libro - come vi avevo anticipato qui - ho deciso che, complice il maggior tempo per leggere delle vacanze, devo cominciare a recuperare i suoi precedenti.
Sinossi: Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell'immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l'amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant'anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c'è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l'attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d'occhio, dall'altro li profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane.
 
  • Le insolite indagini del detective Sidney Grice di M.R.C. Kasasian edito da Newton Compton, 861 pagine. Volume che comprende la trilogia: I delitti di Mangle Street, La maledizione di casa Foskett e Il mistero di villa Saturn. Qualche giorno fa è uscito il quarto libro dedicato alle indagini di Sidney Grice che vedrò di procurarmi se questa trilogia mi convincerà.
Sinossi: È eccentrico, esigente e pignolo, e in tutta l'Inghilterra nessun detective ha mai avuto più successo di lui dai tempi di Sherlock Holmes. È Sidney Grice, affiancato dalla sua protetta, la giovane March Middleton. Una coppia investigativa decisamente insolita, impegnata a risolvere misteri in una Londra ottocentesca più torbida che mai. L'efferato omicidio di una giovane donna, Sarah Ashby, di cui è stato incolpato il marito William, li porterà dal raffinato quartiere di Bloomsbury alle fetide strade dell'East End, dove li attende soltanto il primo di una serie di altri inspiegabili enigmi... Un inatteso visitatore, membro di un'eccentrica confraternita, la Last Death Society, ha il buongusto di morire avvelenato proprio nello studio di Grice, al cospetto del detective e della sua pupilla: un nuovo scottante caso, nel quale è coinvolta addirittura la misteriosa baronessa Foskett, ultima erede del casato maledetto... Un intricato caso per i detective di Gower Street: un inaspettato invito attira March nella splendida Villa Saturn, dimora di un parente sconosciuto. All'alba, però, la magione si rivela la scena di un terribile delitto. E a Grice toccherà il compito di scagionare la prima indiziata: March.

  • Giallo alla stazione di Second Street di Lawrence H. Levy edito da Newton Compton, 347 pagine. Un libro che non conoscevo ma che mi ha incuriosito in libreria. 
Sinossi: Brooklyn, fine Ottocento. Mary Handley, intelligente e anticonformista, si ritrova per caso sulla scena di un delitto: la vittima è Charles Goodrich, contabile di Thomas Edison. Maria si rivela particolarmente abile nel notare e raccogliere indizi, tanto che viene assunta dal Dipartimento di Polizia, diventando la prima donna poliziotto della città. Ma risolvere il caso non sarà facile perché l'indagine porta ai personaggi più potenti e rispettati della città, disposti a tutto pur di proteggere i loro segreti.








Mio figlio invece ha scelto questi... 
  • Cephalox. Il cybercalamaro: Sea Quest vol. 1 di Adam Blade edito da Salani, 128 pagine. 
Sinossi:  I mari del pianeta Nemos nascondono oscuri segreti... Da quando Cephalox ha rapito suo padre, Max gli dà la caccia. Sarà capace di sopravvivere contando solo sulla sua intelligenza e il suo coraggio? E riuscirà a scoprire chi controlla il robot? Età di lettura: da 8 anni.

  • Il misterioso manoscritto di Nostratopus di Geronimo Stilton edito da Piemme, 128 pagine. 
Sinossi: Nostratopus aveva previsto tutto, perfino la Data della Fine del Mondo! Io volevo pubblicare il manoscritto, ma a Topoforte, durante la Fiera del Libro, accadde una cosa incredibile...

 
Che ne dite? Un bel pieno di letture per le vacanze che si avvicinano!!!
E voi cosa leggerete?



mercoledì 8 giugno 2016

Recansione #131 - Ti amo ma niente di serio di Anna Chiatto

Buonasera lettori. Come state? Io devo scusarmi, per la poca costanza con cui riesco a dedicarmi in questo periodo al blog; spero che presto tutto torni alla normalità anche se credo che comunque dovrò aspettare fino alla fine del mese per avere un po' di tempo in più per me e per le mie passioni. Per fortuna nonostante tutto riesco a leggere - anche se questo vuol dire accumulare recensioni da scrivere! - quindi eccomi qui con il mio pensiero su un libro che si è rivelato una vera, positiva, sorpresa. Si tratta di  Ti amo ma miente di serio di Anna Chiatto edito da Piemme, 324 pagine.

Sinossi: Emma non crede nell’amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l’ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l’unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione: la wedding planner.
Certo l’apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l’intento di “formarla” le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chihuahua. Ma ora che Emma si è messa in proprio, il sogno sembra quasi divenuto realtà. Lavora senza sosta, esaudendo i desideri delle spose con le richieste più svariate: dal matrimonio medievale a quello vegano, dall’armatura alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un’unica, immancabile e falsissima frase: «Vorrei che fosse una cosa semplice».

Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.

Esordio letterario per questa autrice che nel suo primo libro ha deciso di mettere al centro dell'attenzione il suo vero lavoro: la wedding planner. Emma, la sua protagonista, nella vita, come lei, organizza matrimoni.
Napoletana, trasferita a Roma per lavoro, passa la sua vita a far felici gli altri, realizzando i loro desideri per quello che dovrebbe essere il giorno più bello della loro vita. Anche se, si sa, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Ma Emma è preparata, appassionata e sa sempre far fronte agli inconvenienti anche quando si tratta di far rilassare una mamma apprensiva, di trovare una nuova location all'ultimo minuto, di mettere d'accordo le idee di un uomo dall'ego esagerato con quelle di una donna che pretende sobrità, eleganza e pochi fronzoli.
Leggendo la trama di questo libro ci si potrebbe aspettare la solita storia piena di smancerie, di cuori e di amore eccessivo mentre in realtà questo libro è un tripudio di ironia. L'autrice sa quello di cui parla - questo emerge in ogni capoverso - e ne parla in modo così divertente, pungente ed ironico che che fa proprio venire voglia di continuare a leggere fino alla fine, senza fermarsi.
Ho riso tanto leggendo questa storia, come poche volte ho fatto durante una lettura; ho cominciato già nella dedica iniziale dove l'autrice, oltre a citare il fratello Gennaro scrive:
E al mio ex. Che mi lasciò per mettersi con una che scrive ognuno con la "i".
Beh ho riso tantissimo, adorando Anna Chiatto già da lì.
Ovviamente non basta una dedica per fare un romanzo quindi ho continuato a leggere, divorando avidamente ogni avvenimento, facendomi conquistare dalla protagonista e dai matrimoni che organizza ma anche dagli altri personaggi della storia che hanno un ruolo ben definito all'interno del romanzo. Come restare indifferenti davanti a Simone, il migliore amico gay di Emma, quello che la aiuta sul lavoro ma soprattutto nella vita, quello che sa tutto di lei e che dopo suo fratello è l'unico che conosca ogni suo più piccolo segreto? Chi non vorrebbe avere un fratello come Gennaro, un angelo custode sempre pronto a farsi in quattro per noi? E poi, come non amare Paco, il misterioso ed elegante uomo che sembra apparire per caso in ogni luogo in cui Emma si trova avendo sempre una soluzione ad ogni problema? 
Emma però non ha tempo per l'amore, non lo cerca e spera che non arrivi mai visto che dagli uomini ha ricevuto solamente batoste; al contrario delle sue clienti non anela al matrimonio anzi, è sicura che lei non si sposerà mai!
Sono cinica nel cuore e romantica nella testa. [...] Io sono perfetta nell'organizzare la vita altrui. Sono adatta a gestire l'amore degli altri. Un mentore insuperabile quando si tratta di consigliare. Se si tratta di me, faccio dei gran casini.
Divertentissimo anche il rapporto che Emma ha con la mamma e la nonna napoletane, che ovviamente aspettano solo il momento in cui la ragazza si infilerà un vestito da sposa e organizzerà finalmente il proprio grande giorno. Ci sono dei siparietti che coinvolgono le tre donne che sono veramente divertenti.
La narrazione scelta dall'autrice è quella in prima persona; una scelta secondo me azzeccatissima visto che questo le permette di creare un legame più diretto con i lettori. Pur sapendo che la vita di Anna Chiatto è solo uno spunto per la storia, ho spesso dimenticato che si trattasse comunque di un romanzo e questo credo sia un punto a suo favore.
Come spesso succede nei libri appartenenti a questo genere, lo svolgimento - soprattutto per quanto riguarda il finale - non è particolarmente originale ma nonostante tutto in diversi momenti l'autrice ha saputo stupirmi anche a livello di trama.
Un libro diverso rispetto a quelli che normalmente leggo e che mi ha fatto passare delle ore a ridere di gusto! Consigliato per chi ha ogni tanto bisogno di staccare, sognando anche un po'!
Cosa ne pensate? Lo avete letto? Vi è piaciuto?

VOTO: 







lunedì 8 febbraio 2016

BibliOmaggi #9

Buongiorno lettori. È di nuovo lunedì, un lunedì speciale per me e per il mio maritino che oggi festeggiamo dieci anni di matrimonio! Nonostante mi sembri ieri sono già passati dieci anni... quasi venti da quando stiamo insieme in realtà; eravamo dei ragazzini! Oggi quindi tutti a casa dal lavoro e dedichiamo la giornata solo a noi e al nostro cucciolo! <3 br="">
Ma torniamo al blog, oggi vi presento i libri che ho ricevuto in omaggio nel mese di gennaio dalle Case Editrici.
  • È così che si uccide di Mirko Zilahy edito da Longanesi, 420 pagine. Data pubblicazione:  genniaio 2016. Da amante dei thriller non potevo farmi scappare questa pubblicazione! Ringrazio la casa editrice per avermi inviato l'ebook. 
Trama: La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l’ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte. Perché la morte è uno spettacolo. Lo sa bene, Enrico Mancini. Lui non è un commissario come gli altri. Lui sa nascondere perfettamente i suoi dolori, le sue fragilità. Si è specializzato a Quantico, lui, in crimini seriali. È un duro. Se non fosse per quella inconfessabile debolezza nel posare gli occhi sui poveri corpi vittime della cieca violenza altrui. È uno spettacolo a cui non riesce a riabituarsi. E quell’odore. L’odore dell’inferno, pensa ogni volta. Così, Mancini rifiuta il caso. Rifiuta l’idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo. E l’istinto di Mancini non sbaglia: è con il secondo omicidio che la città piomba nell’incubo. Messo alle strette, il commissario è costretto ad accettare l’indagine… E accettare anche l’idea che forse non riuscirà a fermare l’omicida prima che il suo disegno si compia. Prima che il killer mostri a tutti – soprattutto a lui – che è così che si uccide. 

  • Urla nel silenzio di Angela Marsons edito da Newton compton, 384 pagine. Data pubblicazione:  04 genniaio 2016. Un libro che mi è estato proposto dalla casa editrice - che ringrazio per il cartaceo - e che ho accettato volentieri in quanto lo avevo già adocchiato in libreria!
Trama: Cinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un cadavere. Ma non è il corpo di un adulto, è troppo piccolo. Una vita innocente è stata sacrificata e un oscuro patto di sangue è stato siglato. E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la regione di Black Country, in Inghilterra. Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone. La detective Kim Stone viene chiamata a indagare per fermare il killer prima che colpisca ancora. Ma per farlo, dovrà confrontarsi con i demoni del proprio passato...


  • Nonostante tutto ti amo ancora di Samantha Towle edito da Newton compton, 320 pagine. Data pubblicazione:  28 genniaio 2016. Un libro che mi è estato inviato a sorpresa dalla casa editrice che ringrazio. Non rispecchia molto il mio genere letterario preferito e deciderò se provare a leggerlo o utilizzarlo per future iniziative qui sul blog!
Trama: Mia Monroe sta scappando. Da una persona che le ha fatto del male. Da un passato che vuole tenere nascosto. Non ha più fiducia nel futuro.
Jordan Matthews ama le cose facili. Le donne facili. La vita facile. Poi incontra Mia. Lei è a pezzi e ha sulle spalle il peso più grande che una persona possa sostenere. Ma più Jordan conosce Mia, più si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a volere con tutto se stesso qualcosa… qualcuno… lei. E allora la vita non è più così facile. Jordan è tutto ciò che Mia non dovrebbe volere. Un ragazzo poco raccomandabile, arrogante, con un passato da giocatore d’azzardo e un presente da cinico donnaiolo. Eppure Mia se ne innamora. E allora il passato da cui cercava di fuggire sembra raggiungerla…





  • Anatomia di un cuore innamorato di Sara Mengo edito da Piemme, 294 pagine. Data pubblicazione:  genniaio 2016. Un libro che mi è estato inviato a sorpresa dalla casa editrice, che ringrazio, e che, non essendo propriamente il mio genere, è già partito verso la casa del vincitore del giveawey  organizzato per i festeggiamenti dei tre anni di blog!
Trama: Celeste ha ventisette anni e studia medicina. Peccato che tra lei e la laurea si frappongano ostacoli di non poco conto. Primo fra tutti il desiderio di innamorarsi. Sogna l’uomo perfetto e la storia capace di toglierle il fiato, ma è fatalmente vittima di innamoramenti improvvisi e passeggeri, spesso decisamente fuori luogo.


Un giorno il suo ideale di uomo sembra prendere le sembianze di Giorgio Ferranti: medico trentacinquenne, ora gentiluomo d’altri tempi, ora seduttore incallito, ora completamente indifferente ai sentimenti altrui; certamente affetto da una curiosa forma di bipolarismo.

La storia d’amore con Giorgio, la malsana infatuazione per la carismatica voce del docente di cardiologia, il primario cinquantenne Fabio Zaffiri, e l’amicizia con quattro compagni di studi, apparentemente “indegni di praticare la professione medica”, condurranno Celeste nel vivo di una brillante commedia romantica, tra lezioni, insolite ubriacature, fughe a Parigi, confondenti autopsie e ferree gerarchie cui sembra inutile anche solo pensare di ribellarsi.

Un’altalena costante tra cuore e ragione, fino ad arrivare al lieto fine (anche se, come sempre accade, tutto diverso da quello che si aspettava).

Che ne dite? Ce n'è qualcuno in particolare che stuzzica la vostra curiosità? 

mercoledì 16 dicembre 2015

BibliOmaggi #8

Buongiorno carissimi, buon giovedì. Periodo ricco di post questo visto le tantissime iniziative che si sono accumulate qui sul blog. Rieccomi qui con voi per mostrarvi i libri che ho ricevuto in omaggio nell'ultimo periodo dalle Case Editrici.
  • La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi edito da Longanesi, 373 pagine. Data pubblicazione: 23 novembre 2015. Già letto e recensito qui. Ringrazio la casa editrice per avermi inviato l'ebook. 
Trama: La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, per far sì che un crimine riceva ciò che gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'audience. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì?

  • L'ombra della montagna di Gregory David Roberts edito da Neri Pozza, 1088 pagine. Data pubblicazione: 03 dicembre 2015. Ringrazio la case editrice per avermi omaggiato del cartaceo bozza.
Trama: Non c’è forse nel mondo lettore di Shantaram, il romanzo d’esordio di Gregory David Roberts, che non abbia partecipato con l’intensità emotiva, che soltanto i grandi libri sono soliti suscitare, alle sorti di Lin, il giovane studioso dell’università di Melbourne che, diventato uno dei «most wanted men» australiani, condannato a 19 anni di carcere per rapina a mano armata, catturato e scappato da un carcere di massima sicurezza, si rifugia a Bombay, dove viene chiamato Shantaram, «uomo della pace di Dio», allestisce un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, recita nei film di Bollywood, stringe relazioni pericolose con la mafia indiana, ama perdutamente una donna sfuggente. Salutato al suo apparire come un vero e proprio «capolavoro letterario», capace di conquistare milioni di lettori nel mondo, Shantaram ha ora un seguito che si annuncia come uno degli eventi più importanti della presente stagione letteraria: L’ombra della montagna. Bombay è al centro di una sanguinaria guerra tra le nuove generazioni di mafiosi che si contendono il controllo dei traffici illegali della metropoli. Lin non ha più accanto a sé Kaderbhai, il boss che lo aveva preso sotto la sua ala come un figlio. Si accompagna con la giovane americana Lisa, ma Karla, andata in sposa a un magnate dei media, non cessa di lasciare ferite profonde nel suo cuore. Lin sente che tutto, per lui, è irrimediabilmente perduto, il suo vecchio mondo, il suo grande amore. Che cosa fare, allora, per ritrovare sé stesso? Lin conosce già la risposta: deve smettere di vivere all’ombra della montagna. Smettere di tornare lungo il sentiero da cui è venuto, e decidersi a scalare la montagna degli ostacoli e degli impedimenti che oscurano la sua vita. Solo una volta raggiunta la vetta, Shantaram potrà osservare l’orizzonte in totale liberta e capire chi è diventato, e che cosa gli riserva il futuro.

  • Il matrimonio di mio fratello di Enrico Brizzi edito da Mondadori, 497 pagine. Data pubblicazione: 17 novembre 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato dell'ebook che sto attualmente leggendo. Per il momento l'impressione è positiva, vedremo come si evolve
TramaTeo ha trentanove anni, un lavoro sicuro, una macchina aziendale e una ragazza diversa ogni weekend. Sta bene, per il momento la vita gli piace abbastanza. Non come suo fratello Max, più grande di tre anni, che è sempre stato radicale in ogni cosa: nella ribellione ai genitori come nella passione per l'alpinismo che lo ha condotto a imprese estreme, nel costruire una famiglia e fare figli, come è giusto, passati i trenta e anche nel divorziare rovinosamente subito dopo i quaranta... Si sono sempre amati, questi due fratelli, e al tempo stesso non hanno potuto evitare di compiere scelte opposte, quasi speculari, sotto gli occhi spalancati e impotenti della sorella e dei genitori, che nella Bologna dei gloriosi anni Settanta e dei dorati Ottanta erano certi di aver offerto loro tutto ciò che serve per essere felici. Teo sta rientrando in città per immergersi in uno dei suoi weekend di delizie da single quando i genitori lo chiamano: Max è scomparso, insieme ai suoi bambini. Così Teo resta alla guida e punta verso le Dolomiti per andare a cercarlo. E, lanciato lungo l'autostrada tra angoscia e speranza, ci racconta tutta la loro vita: dalle gesta di papà Giorgio – dirigente della ditta di motociclette Vortex – e di mamma Adriana – un po' femminista e un po' signora italiana vecchio stile – all'epica di un'infanzia felice, dagli anni del liceo all'improvviso momento delle scelte, che per i ragazzi di questa generazione significa trovarsi di fronte un mondo completamente diverso da quello dei padri. Con profondo divertimento e un po' di commozione, Enrico Brizzi torna al suo più puro talento narrativo dando vita a una grande epopea, che è insieme la rievocazione di un'Italia che non c'è più ma che conosciamo tanto bene e la storia intima di due fratelli diversissimi: chi dei due si è illuso? Chi ha scelto la strada migliore? Il legame che da sempre li unisce sopravviverà agli anni della maturità? Ma soprattutto: che fine hanno fatto Max, i suoi bambini, e tutti i sogni con cui siamo cresciuti?

  • Prima famiglia di Pietro Valsecchi edito da Mondadori, 423 pagine. Data pubblicazione: dicembre 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato del cartaceo.
TramaFrank e Sal Palermo sono i due figli maggiori di una famiglia di emigrati siciliani nella New
York dei primi del Novecento. Frank, il più grande, ha ereditato la schiena dritta del padre, vuole lavorare e studiare sodo per diventare un grande uomo di legge ed essere rispettato come un americano vero. Sal è l'esatto contrario, pensa che non sarà mai accettato dagli americani ed è mosso da un'ambizione e un'energia incrollabili, che lo porteranno a diventare il mafioso più potente degli Stati Uniti. Tra loro resterà solo il legame del sangue, mentre la vita e le scelte che compiranno li porteranno a combattersi senza tregua: Frank schierato con la legge, Sal a guida della criminalità organizzata. Prima Famiglia è un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena, che racconta la lotta senza quartiere di due fratelli alla conquista di un posto al sole nella terra dove tutti i sogni possono realizzarsi. Accanto a loro vivremo le emozionanti vicende degli altri membri della famiglia Palermo, in un paese pieno di pregiudizi verso gli emigranti italiani, dove li aspettano la miseria e le umiliazioni da cui credevano di essere fuggiti. Seguiremo personaggi indimenticabili come il padre Luigi, pronto a ogni sacrificio per dare un futuro ai suoi cari, ma senza scendere a compromessi con la Mano Nera, l'organizzazione criminale che gestisce la vita degli italiani a New York, o la madre Carmela, che cercherà disperatamente di preservare l'unione della famiglia. E poi i due figli minori: Nina, affascinata dal carisma di Sal ma troppo fragile per reggere la violenza di un mondo spietato, e Tony, destinato a diventare un grandissimo regista a Hollywood. Il primo film che girerà sarà proprio la storia dei Palermo: attraverso il suo sguardo scopriremo i segreti più inconfessabili della famiglia.

  • Il dio della colpa di Michael Connelly edito da Piemme, 420 pagine. Data pubblicazione: novembre 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato a sorpresa, come regalo natalizio per la mia collaborazione con loro, del cartaceo autografato, abbinato ad una lettera che mi ha scaldato il cuore!
TramaMickey Haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosaicamente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio. È per questo che, quando riceve un messaggio sul cellulare mentre è in un’aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall’accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è Lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: «Chiamami subito. Si tratta di un 187». Il numero, che in California corrisponde al codice dell’omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l’eventualità non lo lascia certo indifferente. Quando poi scopre che la vittima, una prostituta che pensava di aver rimesso sulla retta via, era già stata sua cliente, non ha più dubbi sull’opportunità di accettare l’incarico. A muoverlo però non è solo il bisogno di guadagnare, ma i fantasmi di un passato che gli si rivela diverso da come l’aveva vissuto e una sete di giustizia che nasconde un forte desiderio di redenzione personale. Ed è proprio il personaggio di Haller, l’avvocato fuori dagli schemi che prepara i processi dal sedile posteriore della sua Lincoln, un uomo pieno di difetti, ma forse proprio per questo decisamente autentico, a rendere così speciali i romanzi di cui è protagonista.

Ecco qui i miei nuovi tesori!!! Che ne pensate? Io sono al settimo cielo, come se fosse già natale!

lunedì 28 settembre 2015

Chiacchiere, chiacchiere bla, bla, bla... #9 - Regali di compleanno

Buongiorno carissimi e buon lunedì. Passato bene il week end? Da me c'è stata la festa del paese quindi il mio piccolo ometto di cinque anni ha avuto un sacco di cose da fare ed io con lui! Questa mattina per cominciare la settimana vi farò conoscere i miei nuovi gioiellini che ho ricevuto per il mio compleanno. So che è già passato più di un mese dal 14 agosto ma il tempo è sempre tiranno, le cose da fare per il blog sono sempre tante e questo post è andato nel dimenticatoio. Quindi eccomi qui per raccontarvi quello che le mie adorate amiche - LGS e Michy - mi hanno regalato! Pronti? Via!


Come potete vedere sono tutti regali libreschi! Due libri dalle mie adorate LGS e un Mouse pad e una card della Giunti - che ho trasformato in due libri succulenti - dalla carissima Michy.
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Ecco i libri che mi hanno regalato le LGS: 

  • Qualcosa di vero di Barbara Fiorio edito da Feltrinelli - pag. 249 - che avevo già letto ed adorato in ebook ma che desideravo avere in cartaceo per riporlo tra i migliori nella mia libreria. Se vi siete persi la recensione eccola qui.
Trama:  A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per te l'infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della nuova vicina. Allora, tra i fumi dell'alcol, puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre, misteriosamente, non c'è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di classe con le "fiabe vere". Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney. E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i principi azzurri nella realtà non esistono, l'uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti.
  • Il mondo di Belle di Kathleen Grissom edito da Neri Pozza, pag. 413. Laura La Libridinosa aveva scritto una fantastica recensione che mi aveva fatto desiderare immediatamente questo libro e le mie LGS hanno espresso il mio desiderio! Come ci riescono loro pochi al mondo....
Trama:  Un'enorme dimora avvolta da glicini in fiore: così la casa del capitano James Pyke appare allo sguardo infantile di Lavinia McCarten, la mattina d'aprile del 1791 in cui la piccola irlandese mette per la prima volta piede in Virginia. Pyke ha raccolto la bambina dalla sua nave, appena approdata in America dopo la lunga traversata oceanica, e l'ha portata con sé per destinarla alle cucine della sua piantagione. Un modo come un altro per passare all'incasso del debito per la traversata, che i genitori di Lavinia, morti durante la navigazione, non hanno avuto la buona sorte di saldare. Stremata e debilitata, la bambina viene accolta nelle cucine della piantagione dalla famiglia di schiavi neri che vi lavorano: una piccola, operosa comunità composta da Mamma Mae; Papà George, un gigantesco orso bruno; Dory, Fanny e Beattie, le figlie; Ben, il figlio maschio. Un mondo guidato da una responsabile delle cucine dai grandi occhi verdi e dai capelli neri e lucidi: Belle, un'attraente ragazza di diciotto anni. Frutto di un capriccio clandestino del capitano con una delle sue schiave nere, Belle è stata allontanata dalla casa padronale il giorno in cui il capitano si è presentato nella piantagione con Martha, una moglie più giovane di lui di venti anni. Adottata dalla famiglia di Mamma Mae e maternamente accudita da Belle, Lavinia cresce come una servetta bianca ignara dell'abisso che separa la casa padronale dall'universo delle cucine...  

Ed ora ecco i libri che ho acquistato con la card che la mia dolce Michy mi ha regalato:
  • Lezioni di morte di Tess Gerritsen edito da Tea da catalogo Longanesi, pag. 341. Questo è il secondo volume della serie Jane Rizzoli e Maura Isles di cui avevo letto il primo volume Il chirurgo qualche mese fa - recensione qui. Un libro che non vedo l'ora di leggere!
Trama:  Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, pensa di aver vinto la sua battaglia più difficile: il serial killer soprannominato "il Chirurgo" è in prigione e non potrà più nuocere. Ma si sbaglia. Viene, infatti, convocata per investigare su una nuova serie di orribili delitti. Le vittime sono sempre due, di solito una giovane coppia, massacrata seguendo un unico, macabro rituale. Gli indizi avvicinerebbero la tecnica del nuovo maniaco a quella del Chirurgo. Ma come è possibile se questi è in prigione? Forse un mitomane che imita le gesta del suo folle modello? Forse dietro tutto c'è un segreto ancora più orribile, una verità che l'FBI vuol nascondere a tutti i costi... 

  • La ragazza di pietra di Brian Freeman edito da Piemme, pag.420. Questo libro non lo conoscevo finchè non me lo sono ritrovato davanti in libreria ed è stato amore a prima vista!!!
Trama: Jonathan Stride non ha perso il vizio: per lui vale sempre la pena. Così quando arriva di notte al suo cottage sul lago Superior a Duluth, Minnesota, e scopre che qualcuno si è intrufolato in casa, lasciando piccole impronte ancora fresche nella neve e una scia di sangue sui pavimenti, Stride capisce subito che quel qualcuno ha bisogno di aiuto. Il suo. Cat ha sedici anni, ma l'esperienza e le ferite di una donna navigata. Ferite che si annidano nel passato, in una terribile notte di un decennio prima, quando di anni ne aveva appena sei. Ma oltre ai ricordi, anche il presente perseguita Cat. Con una minaccia fin troppo reale. A Stride basta una frazione di secondo per decidere di salvare questa ragazza che si è nascosta, disperata, in casa sua. E un solo sguardo per riconoscerla, perché le loro vite si sono già incrociate, non molto tempo fa... Quello che il detective non sospetta, però, è che, oltre ad avere paura per lei, dovrebbe avere paura di lei: delle sue menzogne che si confondono pericolosamente con la verità, delle sue allucinazioni spesso molto reali, del coltello che nasconde sotto il cuscino mentre dorme proprio in casa sua. E della scia di morte che Cat sembra portarsi appresso ovunque vada.
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E con questo è tutto. Io li adoro tutti e sono felicissima che siano entrati a far parte della mia libreria. Voi cosa ne pensate? Vi piacciono? Ne avete letto qualcuno?

mercoledì 23 settembre 2015

Recensione #84 - Io non ti conosco di S.J. Watson

Buongiorno carissimi! Eccomi di nuovo qui con una recensione, quella di un libro che aspettavo da tempo e che finalmente all'inizio di questo mese è stato pubblicato in Italia: Io non ti conosco di S.J. Watson edito da Piemme, 456 pagine.

Trama: Julia Plummer ama suo marito. ma è ossessionata da un uomo che nemmeno conosce. E’ una madre affettuosa. eppure ha messo in pericolo suo figlio. Crede di sapere quello che fa, ma sta perdendo il controllo.,sta vivendo due vite. Potrebbe perderle entrambe…
Da quando sua sorella Kate è morta, aggredita a Parigi da uno sconosciuto, la vita di Julia Plummer non è più la stessa: la stabilità che si era conquistata è in pericolo, e lei sente il richiamo del suo vecchio insidioso nemico, l’alcol. L’unica persona con cui Julia può parlare di Kate è Anna, la coinquilina di Parigi, la persona che forse conosceva Kate meglio di tutti. È lei a confidarle una cosa che nessuno sa: Kate si divertiva a vivere mille vite. Andava on-line fingendosi una persona diversa ogni volta, conosceva uomini, li incontrava. Così, Julia non resiste alla tentazione e, usando le credenziali della sorella, decide di provarci anche lei, e vivere per una volta la vita, almeno quella virtuale, di Kate, per capire cosa può esserle successo. È così che, protetta dal nome falso di Jayne, Julia contatta Lukas, uno degli ultimi amanti di sua sorella. All’inizio, lo tratta con sospetto, poi pian piano tra i due nasce qualcosa che Julia scambia per amore. Finché, quando Lukas comincia a cambiare, Julia sarà costretta a domandarsi se le mani che adesso la toccano, con dolcezza ma anche con violenza, non siano le stesse che hanno fatto del male a sua sorella… In un vortice di colpi di scena e rovesci di trama, il nuovo thriller dell’autore del successo planetario Non ti addormentare ci racconta com’è facile perdere tutto, mostrandoci la doppiezza delle vite degli altri.

Ho desiderato questo libro non appena ho scoperto che sarebbe uscito. Ho adorato Watson ed il suo primo thriller “Non ti addormentare” - recensione qui - per l’estrema capacità di tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima riga ed ero curiosa di capire se con questo nuovo lavoro sarebbe accaduta la stessa cosa. Se possibile con questo nuovo libro è stato peggio. L’ho cominciato una mattina e, come se fossi in preda ad una dipendenza difficile da spiegare, in una giornata ne ho letto il 50%.
Con un ritmo incalzante - che cresce con lo scorrere delle pagine - l’autore ci porta con sè in una storia familiare particolare, ambientata tra Londra e Parigi.
Julia, fotografa appassionata, ha da tempo abbandonato la sua attività per dedicarsi alla famiglia: Hugh, famoso chirurgo in carriera e Connor, il figlio adolescente di Kate, sorella di Julia, adottato dalla coppia anni prima.
Tutto procede nella “normalità” di una famiglia qualunque finchè la notizia della morte di Kate, ritrovata assassinata in un vicolo di Parigi, non arriva a scuotere le loro vite.
Julia da tempo aveva un rapporto burrascoso con la sorella, che avrebbe voluto riprendersi Connor, e la sua morte la fa piombare in uno stato di crisi a causa dei sensi di colpa. Una a Londra, l’altra a Parigi, è un attimo allontanarsi; se si aggiunge un passato difficile, pieno di scheletri nell'armadio per entrambe l'allontamento diventa quasi irrimediabile. Solo dopo la morte di Kate, Julia si rende conto di non sapere nulla della vita della sorella, non conosce la sua quotidianità, non conosce le persone che frequenta, non conosce le sue abitudini.
È Anna, coinquilina di Kate, con cui Julia ha da subito un ottimo rapporto, a svelarle le abitudini della ragazza che, sotto profili dai nomi più disparati, conoscendo uomini attraverso chat online, li incontrava con li scopo di regalarsi fugaci attimi di appagamento sessuale. Da subito la mente di Julia si mette in moto, deve assolutamente scoprire chi avesse incontrato Kate quella maledetta notte e chi possa quindi essere il suo assassino.
Quale modo migliore di iscriversi alle stesse chat, con un nome inventato, indagando per conto proprio così da dare pace alla propria impotenza? La donna non si rende conto però di quanto possa essere coinvolgente quel mondo e soprattutto quanto lei sia in quel momento debole e facilmente soggiogabile.
Julia entra così in un circolo vizioso che la porta a diventare una donna come non lo è mai stata, allontanandosi dalla famiglia per consumare attimi di "felicità" con un uomo conosciuto in rete e che, piano piano, comincia ad essere misterioso, a tratti violento e persecutorio. Lukas è veramente quello che vuole far credere di essere? Può essere lui l'assassino di sua sorella? Julia non può che fidarsi del suo istinto, che la porta in alcuni momenti a diffidare da tutto e da tutti ed in altri a fidarsi ciecamente di quello che le viene detto.
Watson è un maestro nel portare il lettore a percorrere la strada che ha deciso per lui, ha una capacità disarmante di agire sulla psiche di chi legge affinchè gli indizi sparsi in modo magistrale tra le pagine del libro vengano utilizzati per sviare totalmente da quello che è l'epilogo della questione. Il lettore è portato a diffidare di tutti, a immaginare una realtà che non è neanche lontanamente vicina a quella che poi si troverà a scoprire. 
L'intreccio tra il presente ed il passato dei protagonisti è creato inoltre con una perfetta armonia, capace di infittire il mistero rendendolo sempre più avvincente ed intricato.
I personaggi sono costruiti in modo nitido e caratterizzati perfettamente, questo aiuta a sentirsi parte della storia e a cercare di sostituirsi a Julia nella ricerca dell'assassino, compiendo spesso i suoi stessi passi falsi.
Un thriller assolutamente perfetto ed un autore come se ne trovano pochi ultimamente in questo genere. Un'unica pecca mi porta a non dare il massimo dei voti; qualcosa che purtroppo non è dovuto all'autore ma alla traduzione. Troppo spesso leggendo mi sono ritrovata a notare errori nelle coniugazioni dei verbi che purtroppo mi hanno infastidito non poco. Chiederei un'attenzione maggiore ai traduttori perchè ultimamente questa cosa capita troppo spesso e non credo sia accettabile!
Se vi piace il genere non potete non leggere questo libro, se invece il genere non è il vostro preferito ma avete voglia di provare ad avvicinarvene allora questo è il thriller che fa per voi!
Cosa ne pensate? Conoscete questo libro o il suo autore? Io attenderò con ansia i suoi prossimi lavori!

VOTO: